Vai al contenuto

V6 Busso

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    2049
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    1

Tutti i contenuti di V6 Busso

  1. In effetti è dura in Italia (che io sappia solo il Fatto Quotidiano), ma all'estero si trovano eccome! Comunque anche in Italia c'è chi si mantiene libero anche se ha un editore non puro (cioè con altri interessi). Perdonate la mia intransigenza, sarò un nostalgico della fu libera informazione , ma per me il vero giornalista è quello che scrive pensando al lettore e non all'editore.
  2. Tutto vero, ma allora, in ossequio ai dizionari, smettiamola di chiamare "giornalismo" questo modo di fare "informazione" (si fa per dire) e "giornalisti" le schiene flessibili (ben stipendiate, non costrette da nessuno ) che si adeguano, chiamiamoli "pubblicità" e "addetti stampa" e diamo a questi periodici (il termine "giornali" appare francamente eccessivo) lo stesso credito che diamo ai depliant pubblicitari, perchè di questo si tratta, anche se finanziati con soldi pubblici .
  3. Ovviamente è inutile aspettarsi verità scomode da un dirigente, ci mancherebbe altro. Il problema è nelle "domande" dell'intervista: non c'è nulla di male o di immorale a fare gli addetti stampa, ma Mario Calabresi DIRIGE UN QUOTIDIANO, NON UN UFFICIO STAMPA! Quindi dovrebbe fare domande vere e scomode nell'interesse dei lettori, non dell'editore.
  4. Quoto entrambi! La solita intervista in ginocchio. A questo serve la stampa in Italia: a fare da megafono ai potenti di turno! Inutile scomodare suo padre (il commissario Calabresi) che non c'entra nulla con la "professionalità" del giornalista Mario.
  5. Temo proprio che Alfa Romeo sia diventata un fastidio insopportabile per il gruppozzo e che Giulietta sarà il canto del cigno: perchè va bene tutto, ma che i clienti vadano rispettati e deliziati (almeno a parole) e non presi a pesci in faccia lo capisce anche un bambino un po' tonto.
  6. Io ho iniziato a 10 anni con una Fiat 131 1.6 TC (Bialbero Lampredi da 98 CV), poi mi sono affinato su una Lancia Dedra 1.6 da 88 CV. Inutile dire che rimpiango entrambe, specie la 131, purtroppo demolita molto prima di prendere la patente...
  7. Hai ragione da vendere! Sarebbe la via più logica per spalmare le piattaforme già esistenti senza investire granchè, ottenendo profitti e accontentando anche molti alfisti (me compreso). Purtroppo SM non ci crede, non vuol fare concorrenza ai tedeschi e non vuole investire (gli basta distribuire dividendi ): ne perderà Fiat stessa, e con essa l'Italia e i tanti dipendenti che perderanno il posto. Di sicuro Marchionne non perderà nemmeno un euro: mal che vada lo giubileranno con una grassa buonuscita alla faccia dei dipendenti licenziati.
  8. Può darsi, ma ultimamente Marchionne sta rimediando certe figure barbine per alcune esternazioni fuori luogo (tipo quelle sugli alfisti) e che smentiscono le sue faraoniche promesse di pochi mesi fa: dubito che sia un effetto collaterale previsto, la mia impressione è che il gioco gli sia sfuggito di mano. Non è certo una novità che personaggi italici molto quotati in patria escano con le ossa rotte appena mettono il naso all'estero, dove vengono misurati con parametri da paese normale e non da repubblichetta bananiera qual'è diventata l'Italia.
  9. Riepilogando: -Marchionne ha "rilevato" Chrysler ma ha fatto i conti senza l'oste: i suoi piani faraonici sono finiti nel cesso e da qualche tempo si rimangia tutte le promesse e vomita insulti agli alfisti; -MiTo serve solo a saturare Mirafiori; -A marzo lanceranno Giulietta (se non rinviano ancora...) e con essa il C-Evo: tra qualche anno tutte le C del gruppo Fiat saranno delle Giulietta ricarrozzate senza un minimo di distinzione al di là dello stile (al massimo Delta IV avrà il passo più lungo); -159 e derivate non avranno eredi; -Soldi in cassa non ce ne sono per nuovi investimenti, ma per i dividendi sì. Le conclusioni è semplice: Alfa Romeo è piombata e rimarrà a lungo nella quasi irrilevanza tirando avanti con MiTo e Giulietta (realisticamente meno di 100.000 macchine/anno) a fare da tappabuchi per saturare gli impianti di Mirafiori e Cassino, e Marchionne darà la colpa al marchio "incapace di rendere" e alle passate gestioni come se lui fosse arrivato da 1 mese e non da 6 anni. Un eventuale acquisto di Alfa Romeo da parte di VAG provocherebbe una levata di scudi da parte del "sistema" (partiti, imprenditori, sindacati...) al grido "salviamo l'italianità e i posti di lavoro!": un colosso serio e capace come VAG sarebbe un intruso davvero scomodo perchè avulso dalle logiche malate e corporative del "sistema Italia", marcio fin dalle fondamenta. Il pretesto occupazionale non regge, visto che Pomigliano (che tra 2 anni non sfornerà più nemmeno una vite per Alfa) verrà "salvato" dalla nuova Panda e che l'incidenza produttiva di Alfa Romeo sarà più ridotta di oggi, ammesso e non concesso che VAG produrrebbe tutto all'estero. Non azzardo previsioni sull'ipotetica gamma Alfa by VAG, quel che è certo (e che Marchionne non capisce o finge di non capire) è che Alfa Romeo non è Seat, ha un passato glorioso che le permette di sfondare con successo anche nei segmenti premium: possibile che nessuno in Fiat ricordi l'esempio recente di 8C e si continui a dire "un'Alfa premium non la prende nessuno, vedi 159", come se fosse colpa del marchio? Se fosse vero non avrebbero venduto nemmeno una 8C (unica Alfa by Fiat realizzata davvero con tutti i crismi) e non venderebbero MiTo (una GPunto ricarrozzata) a questi prezzi. 159 paga difetti importanti (in parte corretti tardivamente), non era il prodotto giusto. Quando il prodotto è giusto la clientela salta fuori ed è pure disposta a pagare caro (8C docet). Comunque la cessione a VAG è una chimera: Fiat preferisce uccidere Alfa piuttosto che cederla (e il "sistema" non si incazzerà, non gli frega un cazzo dell'occupazione) e sarà il marciume del "sistema" a scoraggiare VAG, non certo il marchio: loro sanno bene come valorizzarlo.
  10. Quoto! Dicono di voler curare il bambino, in realtà lo stanno facendo morire di fame, e una volta ucciso diranno che è colpa del bambino che non ha creduto nelle sue potenzialità. Se le cose stanno così tanto vale non lanciare neanche la Giulietta, mi sa che la gestiranno come 159.
  11. Sarebbe la strada giusta anche nell'ottica dei costi, sempre che Sergione non abbia davvero deciso di uccidere l'Alfa Romeo una volta per tutte...
  12. Il C-Evo è la versione corta dell'X-Over, non sono stato io a chiamarlo così.
  13. E' vero, ma basterebbe realizzare la Giulia su pianale X-Over (che ha il passo più lungo del C-Evo di Giulietta) e darle una linea diversa e più "importante" che non una Giulietta-con-la-coda-e-passo-allungato e il gioco è fatto: ottieni la 156 degli anni '10. Preferirei un pianale a TP specifico, ma di questi tempi una Giulia a TA come l'ho ipotizzata sarebbe grasso che cola...
  14. Quoto, potrebbe impiegare il pianale X-Over (di cui il C-Evo è la versione accorciata) in versione 2WD e 4WD. Sarebbe il prodotto perfetto per il mercato odierno, concorrente diretto di Qashqai (e poco importa se le qualità off-road non saranno granchè: non interessano quasi a nessuno in questo segmento): se la linea sarà azzeccata come quella di Giulietta farà sfracelli. Come prezzo andrà distanziata da Giulietta per non cannibalizzarla troppo.
  15. Infatti, è assurdo non montare il 1.6 JTDM 120 CV: c'è su Bravo e Delta (e Mito, e Punto Evo), non può mancare su Giulietta. Se l'acquistassi vorrei proprio il 120 CV. Giusta la scelta del 1.6 105 CV per le flotte: tra l'altro, visti i 290 Nm di coppia, dovrebbe mettere in riga le concorrenti di pari potenza che si attestano sui 240 - 250 Nm. Se poi lanciassero un bel 1.6 twin stage da 140 CV...
  16. A me la plancia piace molto, specie col navigatore, è molto hi-tech anche se può sembrare un po' "fredda". Spero abbiano previsto un Ambient light come sulla Punto Evo, darebbe un effetto spettacolare. Il pomello del cambio in alluminio è bellissimo, ma freddo da impugnare d'inverno: spero ci sia anche in pelle.
  17. Tutti i Parrot hanno i cavi iso, ma credo anche gli altri. L'installazione è uguale per tutti gli impianti fissi. Non conosco i minikit Parrot, ma hanno il limite di un solo speaker di potenza limitata. Magari la qualità è buona, ma non può certo eguagliare quella di un impianto fisso che sfrutta le casse dell'autoradio.
  18. Allora non ci sono particolari problemi. La radio si toglie con 4 chiodi grossi; forse non servono cavi adattatori (la Musa ha le prese iso, cmq controlla bene gli schemi); il microfono puoi metterlo vicino alla plafoniera.
  19. Comunque ti sconsiglio i vivavoce portatili: potenza bassa e qualità scarsa. Gli impianti fissi vanno molto meglio perchè sfruttano le casse dell'autoradio. L'installazione non sempre è semplicissima, ma fattibile per chi ha una discreta abilità. Che macchina hai?
  20. Sulla mia G. Punto ho installato un Parrot CK 3000 Evo: funziona bene, peccato però che il cavo di alimetazione sia difettoso e quindi l'impianto non sempre si accende. La qualità audio è ottima e la connessione bluetooth pure, ma i cavi sono economici e di qualità scadente. Forse però è un difetto isolato, perchè ne ho installati altri 2 (a degli amici) che invece funzionano benissimo.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.