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V6 Busso

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  1. Beh, dal 2012 usciranno Giulia e 2 suv C e D: non è poco . Non azzardo previsioni di vendita su auto che per ora non esistono, diciamo che tutto dipenderà da come le fanno: se saranno dei volgari rebadge saranno flop garantiti (giusto i suv potrebbero vendere un po' comunque), se invece le faranno con criterio, pur con le necessarie sinergie, venderanno bene, anche se sarà difficile arrivare a 400k auto/anno.
  2. Io andrei su Giulietta 1.4 multiair turbo 170 CV o TBi QV: una C granturismo molto divertente da guidare, prestazioni elevate con consumi relativamente molto ridotti, ottimo comfort, abitacolo e bagagliaio spaziosi. In definitiva è quello che cerchi per divertirti ma valida per la famiglia e per le vacanze.
  3. Il calo dopo il 2001 non era colpa dei prodotti Alfa, all'epoca validi (147 nuova e assemblata decentemente nei primi anni, 156 ristilizzata e con i multijet, 166 non vecchia ma abbandonata), bensì della crisi economica post 11 settembre e del calo dei segmenti tradizionali (specie il D) a favore dei suv medi; negli anni successivi l'invecchiamento della gamma ha fatto il resto, e i modelli successivi (GT, 159, Brera, Spider) o erano di nicchia o non hanno sfondato. Gli infiniti cambi al vertice, crisi periodiche e ripensamenti continui hanno ritardato Giulietta oltre ogni ragionevole limite e sfornato MiTo col musetto dolce per strizzare l'occhio alla clientela femminile ma con interni e marketing troppo orientati ai bimbominkia, dunque un'accozzaglia di idee troppo diverse. Wester ha ragione quando parla di 5 porte e allestimenti più chiari, ma spero che intenda come scelta in più: io farei un restyling di MiTo per renderla più armoniosa ma più aggressiva nel frontale, interni più curati e allestimenti più maschili o più femminili a scelta. Giulietta è azzeccata e probabilmente farà ottimi numeri, spero in una Giulia sullo stessa falsariga ma che non sia non una Giulietta con la coda nè tantomeno un rebadge Dodge. Nel PP di aprile erano previste Giulietta Suv e Giulia Suv (finalmente!): se arriveranno in tempo (si spera 2012, sfalsate di alcuni mesi) e saranno azzeccate faranno ottimi numeri. Più tardi arriveranno una Spider TP (finalmente!) e la nuova MiTo. Queste premesse sono valide in linea di massima per portare Alfa Romeo verso numeri ben superiori ad oggi; temo però che i ripensamenti azzopperanno il product plan come è successo negli ultimi anni e che certi autogol sconcertanti come Giulietta SGE a metano facciano il resto ; inoltre Wester dimostra di non aver capito che le Alfa necessitano di maggiori differenziazioni dalle cugine Fiat/Lancia/Chrysler/Jeep/Dodge, non di semplici rebadge o bei restyling . Quanto a Maserati io sono favorevole ad una berlina di segmento E su base LX purchè ben differenziata da 300C e coi V6 Pentastar (anche diesel) completamente riprogettati; però non vedo perchè non spalmare anche su una coeva Alfetta l'investimento.
  4. Paolino, hai finalmente trovato una 164?
  5. da L’Alfa Romeo compie cento anni, ma ad Arese la classe operaia non va in paradiso | Il Fatto Quotidiano
  6. Innanzitutto io non mi sono mai permesso di definire "propaganda" le opinioni diverse dalle mie: la tua è un'accusa falsa, anche perchè non sono iscritto nè simpatizzante di nessun partito o sindacato . Io ho posto un problema: ritengo che questo modo di procedere da parte di Fiat costituisca un precedente pericoloso, tantopiù che governo e confindustria non fanno mistero di considerarlo un elemento cardine delle future relazioni industriali, di voler riscrivere pesantemente lo Statuto dei lavoratori e anche di voler riformare alcuni articoli della Costituzione (presumibilmente alla maniera sfasciatutto della devolution bocciata nel 2006). Se per te queste sono cazzate discutiamone pure nel merito, ma non accetto l'accusa di fare propaganda.
  7. Giroporta uguale = pianale e scocca uguali (magari con varianti a livello di sospensioni). Però da pianale e scocca uguali si ossono ottenere giroporta diversi (v. 500 vs Ka).
  8. da la Repubblica, 23 giugno 2010 L'articolo è di ieri, ma mi pare interessante sulle conseguenze del "metodo Pomigliano" che farà da testa di ponte delle nuove relazioni industriali, almeno nelle intenzioni di governo e Confindustria. Pomigliano è un bersaglio facile per le sue note e croniche problematiche che rendono il piano più digeribile, ma si è creato un pericoloso precedente per gli altri stabilimenti italiani Fiat e per l'industria italiana in generale. D'ora in avanti, con il plauso di governo, Confindustria e sindacati venduti sarà facoltà di tutte le aziende imporre qualsiasi condizione ai lavoratori, pena la chiusura; il vincolo varrà solo unilateralmente visto che Fiat, imposto il piano Pomigliano con il ricatto, si sente esentata dal rispetto degli impegni presi . Melfi e Cassino sono sensibilmente migliori di Pomigliano, ma è facile prevedere che la stessa sorte toccherà anche a loro nel giro di qualche anno, e la giustificazione non sarà più "lavorano male" bensì "a Pomigliano è già così, non pretendano privilegi".
  9. Tanti auguri Alfa Romeo, marchio bistrattato ma senza uguali al mondo! 24 anni di alterne fortune (ma soprattutto sfortune ) sotto Fiat Ti hanno ammaccato ma il Tuo mito resiste e rimarrà impresso nei secoli nel cuore di chi ama le Automobili con la A maiuscola. Cento di questi centenari, con l'augurio che Tu possa risorgere e riscattare l'orgoglio degli Alfisti. PS: il Centenario Alfa Romeo coincide con le note vicissitudini dello stabilimento Alfasud e con il 1° anniversario dell'iscrizione di tale V6 Busso al forum di Autopareri: è una coincidenza? Noi di Voyager pensiamo di no...
  10. Il giro porta e la vetratura mi sembrano identiche alla serie 3 attuale, dev'essere un profondo restyling tipo Golf V ---> Golf VI. Funzionerà? Non azzardo previsioni, se non il fatto che invecchierà presto come Golf VI. Ma in BMW quanto pensano di tirare avanti con quel pianale?
  11. Complimenti, è venuta benissimo !! Ma noi tutti attendiamo ancora la dinamica del botto...
  12. Il vero problema non era il dischetto, ma la cerniera del pedale che consente un'escursione laterale eccessiva. Se però basta il nuovo dischetto "scalinato" per impedirgli di incastrarsi direi che va bene comunque anche se non si interviene sulla cerniera. Ora però il richiamo va esteso a tutte le auto potenzialmente difettose: i costi sono limitati, il tempo di intervento ridottissimi.
  13. 1500 € per questo lavoro mi sembrano una cifra onesta: hanno rifatto mezza carrozzeria! Ora attendiamo foto degli interni... e che ci spieghi come hai sbattuto !!
  14. Altro gravissimo problema è il consumo indiscriminato da parte della popolazione mondiale di DMHO, composto pericolosissimo: secondo gli scienziati del Cern di Ginevra provocherebbe il mancato stato di ebbrezza negli umani, nonchè l'ossidazione dei metalli e la marcitura dei pali. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato delle direttive volte a sensibilizzare governi e popolazione sull'importanza dei liquidi alternativi: vino, birra e liquori sono fondamentali per una sana e corretta alimentazione.
  15. E' un po' diverso chiudere 1 stabilimento o chiuderne 2: non stiamo parlando di 50 dipendenti in più o in meno . Le sanzioni finora sono state virtuali, quindi ora si tenta la carta del ricatto "O accettate le condizioni peggiorative o tutti a casa". Funzionerà? Stasera sì, perchè sortirà l'effetto di una vittoria del sì (vedremo quanto larga), ma più avanti i fannulloni e gli assenteisti potrebbero continuare col loro andazzo rimettendoci tutto sommato poco (meriterebbero il licenziamento, altro che il non pagamento della malattia): se, come ha scritto TonyH, le teste di cazzo non sono sanzionabili, continueranno a fare le teste di cazzo , tanto pagano tutti e non solo loro. Se invece Fiat le sanzionasse pedissequamente le teste di cazzo ci penserebbero su prima di violare la legge e i contratti. Non lo è: non si possono pretendere 300 €/mese in più a testa, ma neanche accettare 30 miseri euro in più. C'è del vero in quello che dici, lo riconosco; diciamo che forse ho sbagliato a nascere in Italia, patria dei sotterfugi e degli accordi aumm aumm .
  16. Non è questo lo scandalo, ma la forma è sostanza: se scrivi nero su bianco che ti riservi il diritto di derogare al contratto nazionale significa che ci caghi sopra e introduci un precedente pericoloso, anche se lo calpesti su una parte poco importante (per i lavoratori s'intende ). Anche questo è un piccolo cucchiaino di limitazione dei diritti, un altro precedente pericoloso. I confindustriali sono perlopiù gente che se gli dai il dito si prende il culo ! Il vero obiettivo di Fiat è chiudere Pomigliano, ma non può permetterselo per ragioni di immagine (ha già promesso di chiudere Termini). E comunque se la produttività dei dipendenti deve aumentare N volte dovresti aumentare lo stipendio di conseguenza, non di 30 pidocchiosi €/mese lordi. Purtroppo è vero. Pomigliano non è un bastone gettato in mezzo alle ruote: il bastone esiste dai primi anni '70 e Fiat lo ha investito intenzionalmente e conoscendolo bene, tutto pur di strapparlo alla concorrenza Ford (che offriva 3000 mld di lire subito contro i 1050 rateizzati di Fiat). Quanto ai diritti: a Pomigliano vigono le stesse leggi di Melfi, eppure Melfi funziona, segno che i diritti sindacali non sono in contrasto con la competitività. Non replico neanche perchè fai finta di non capire . E' un livellamento al ribasso. E' vero, scordiamoci in futuro di vedere auto medie come la Golf in mano a ceti medio-bassi: il futuro è fatto di una massa che comprerà i segmenti A e B, cedi medio alti con le C, e gli imprenditori straricchi che acquisteranno auto da 80.000 € e oltre. Se a te 'sta società piace rispetto la tua opinione, ma a me onestamente fa orrore.
  17. Non me ne intendo di stabilimenti, ma le sanzioni esistono e ci sono tante aziende che le applicano. A Pomigliano le sanzioni sono solo virtuali: colpa solo dei dipendenti? L'azienda non ha colpe? Ripeto la mia domanda: le aziende che producono a Pomigliano sfornano solo merda? O c'è qualcuna che sforna buoni prodotti? Questo di Pomigliano non è un esempio concreto? Si impongono condizioni piuttosto dure a TUTTI i dipendenti di Pomigliano (e non a quelli di Melfi, Mirafiori,...), si mormora a causa delle suddette teste di cazzo: non ci vanno di mezzo anche i bravi? Questo non è sparare nel mucchio? Non mi sfiora nemmeno? E' una settimana che ne parlo! E comunque continuo a ritenere che se c'è troppa gente che abusa dei propri diritti si debbano sanzionare i singoli e magari riformare le leggi (concertando con tutte le sigle sindacali senza preconcetti) per premiare il merito e punire la negligenza dei lavoratori. Invece la risposta di Confindustria e governo è: deregulation, precarizzazione, liberi abusi per lobbies, cricche e mafie, e nel caso specifico pieno appoggio al piano Marchionne, visto come una falla per far crollare la diga dei diritti anche dei lavoratori più tutelati.
  18. Dopo 2 giorni di superimpegni finalmente ho tempo per rispondere a tutti. Preciso meglio la mia posizione riguardo l'accordo di Pomigliano; poichè qualcuno mi ha accusato di raccontare balle o di parlare a vanvera malgrado avessi citato gli articoli, riporto le clausole 14 e 15: da Il testo dell'accordo sulla Fiat di Pomigliano - Il Sole 24 ORE Riporto anche una sintesi dell'accordo: Le parti evidenziate in rosso nell'art. 14 esplicitano che Fiat si riserva il diritto di derogare al Contratto Nazionale su alcuni punti: vi basta per definire l'accordo illegittimo? La parte evidenziata in rosso nell'art. 15 è quella incriminata dai satanassi della Fiom e da fonti che reputo autorevoli (Repubblica, il Fatto Quotidiano e altri) riguardo al diritto di sciopero nel turno straordinario del sabato notte: non me ne voglia Loric se do credito a gente che sostiene il contrario di quel che sostiene lui, ma non essendo io avvocato non posso certo discuterne alla pari , mi permetto soltanto di mettere sullo stesso piano le 2 versioni. Le violazioni saranno valutate da una commissione paritetica? Con Cisl, Uil e Ugl dentro, che han firmato tutto senza discutere nulla, sai quanto è paritetica 'sta commissione: faranno come fanno quasi sempre, cioè schierarsi con l'azienda magari con qualche pallido distinguo (somigliano moltissimo ai "diversamente concordi" del Pd). L'accordo vale 30 € mese lordi in più ai dipendenti ('sti cazzi!!), ma vengono abolite paghe di posto e indennità disagio linea: a quanto ammonta l'aumento di stipendio effettivo netto? Al netto del ricatto "O così senza fiatare o tutti a casa!" quanti di voi, avendo un contratto a tempo indeterminato, accetterebbero un misero aumento di stipendio per lavorare con movimenti ripetivi da automa cronometrati al centesimo di secondo? Conosco le vostre obiezioni: - a Pomigliano ci sono troppe teste di cazzo, magari raccomandate, che se lo meritano: verissimo, molti meritano il licenziamento in tronco, ma invece di sanzionare le teste di cazzo Fiat spara nel mucchio punendo tutti indistintamente, e voglio proprio vedere se finalmente punirà i negligenti o chiuderà un occhio con i raccomandati (a proposito, i raccomandati li hanno assunti loro, mica si sono assunti da soli ); - i sindacati non hanno credibilità (a meno che non si mettano a 90° davanti a Maglioncino triste ) perchè difendono fannulloni a tempo indeterminato e se ne fottono dei precari: vero anche questo, ma ancora una volta sottolineo che così si spara nel mucchio; - i dipendenti di Pomigliano sono dei privilegiati rispetto ai precari: vero, ma fino a 15 anni fa i "privilegi" legali (non i sabotaggi e l'assenteismo) dei Pomiglianesi erano cosa abbastanza comune tra gli operai, non un miraggio come capita oggi per gran parte dei neoassunti; - Pomigliano sopravvive contro ogni regola di mercato: e chi gliel'ha fatto fare alla Fiat di acquistare in saldo l'Alfa Romeo con annesso lo stabilimento di Pomigliano? Troppo comodo scaricarlo oggi dopo averlo avuto quasi in regalo: nel 1986 lo fecero per sbarrare la strada a Ford, oggi Montezuma confessa che fu un errore. Avete voluto la bici? Ora pedalate! - E' inedito che un'azienda riporti in Italia produzioni ora all'estero: cazzata sonora, visto che in contemporanea sopprime o delocalizza le produzioni Alfa Romeo di Pomigliano; - meglio lavorare così che chiudere: grazie al cazzo, ma questo è un ricatto bello e buono; se l'accordo passa (il che è quasi certo) sarà un precedente pericoloso: qualunque grande azienda, manco a dirlo spalleggiata da Confindustria e governo, potrà imporre qualsiasi condizione agitando lo spettro della delocalizzazione. Questa strategia di Maglionne si inserisce nella strategia di governo e Confindustria volta a ridurre drasticamente stipendi e tutele dei dipendenti. Fino ad oggi si sono limitati a precarizzare selvaggiamente (o a pagare uno sputo) il lavoro dei giovani, anche perchè i sindacati hanno difeso le tutele ai lavoratori a tempo indeterminato, ora puntano a far crollare questo tabù: Maglionne indora la pillola con piccoli aumenti salariali, ma tra 15 anni i dipendenti in Italia saranno perlopiù precari o assunti con minime tutele nei futuri contratti nazionali, con redditi reali ben inferiori ai loro colleghi di oggi e con un potere d'acquisto sensibilmente ridotto. Il product plan Fiat è previsto in quest'ottica, infatti rafforza i segmenti A, B e C per produrre e vendere le D - E negli Usa. @Net Flier: io sono studente di Ingegneria e lavoratore part-time, e sono molto pessimista sulla possibilità un domani di avere uno stipendio decente e non precario.
  19. Nell'elenco compleanni eri assieme a Nick; in effetti mi pareva strano che avessi solo 21 anni... Non preoccuparti dei tuoi 26, io vado per i 29
  20. @Cosimo: io non sono un fan della Fiom, semplicemente stavolta ci dò ragione. L'operato dei sindacati (Cgil inclusa) spesso è stato scandaloso, ad esempio quando hanno difeso fannulloni, ladri e sabotatori. Fiat però per parecchio tempo non ha contrastato a dovere l'andazzo di Pomigliano, forse per non mettersi contro i raccomandatori degli operai stronzi. Fiat, da un punto di vista mediatico, non può permettersi di chiudere Pomigliano dopo Termini sbandierando il made in Italy perchè per troppi anni ha mangiato nel piatto Italia ed ora non può affrancarsene facilmente, però cerca di cedere (cioè investire a Pomigliano) vendendo cara la pelle. @Matteo B.: è chiaro che è meglio il piano Fiat che la chiusura, ma invece di dire di sì mettendosi a 90° i sindacati avrebbero dovuto trattare compatti per ottenere condizioni migliori; invece hanno isolato la Fiom tacciandola di massimalismo.
  21. Non leggo neanche Agatha Christie Non so dove vivi e che lavoro fai, ma se vieni dale mie parti ne troverai a centinaia di imprenditori che seviziano chi non ha i soldi (per forza, gliene danno così pochi...): c'è gente che passa da uno stage all'altro sperando di strappare un contrattino co.co.co o un tempo determinato . La "menata" è già reale per una fetta dei dipendenti e lo sarà sempre di più man mano che i dipendenti a tempo indeterminato vanno in pensione rimpiazzati da stagisti e precari . Io sarò un inguaribile pessimista, ma tu mi sembri Tonino Guerra: è ovvio che Maglionne non parli di sostituzione con operai sottopagati, sennò col cazzo che gli votano il referendum : le controriforme devono passare un po' alla volta, un cucchiaino alla volta; allo stesso modo passano le leggi vergogna come il bavaglio, precedute dalle varie Cirami, Schifani, Cirielli, Mastella, Alfano: gradualmente ("Golpe al rallentatore" ha detto Luttazzi), sennò la gente capisce tutto .
  22. Intendo obiettivo a medio-lungo termine: per oggi si accontenta di indorare la pillola con aumenti salariali, ma gli attuali operai a tempo indeterminato verranno man mano rimpiazzati da gente precaria con meno diritti e stipendio più basso . Ps: non ho sky, non saprei che farmene
  23. Tremonti la pensava così, ma da quando la Cina è il miglior acquirente dei nostri bond ha accantonato l'idea, sennò col cazzo che comprano il nostro debito ad alto rischio...
  24. L'obiettivo di Marchionne è lo stesso del 90% dei politici e del 98% degli imprenditori: allargare la forbice sociale, comprimere diritti e redditi dei dipendenti, mano libera a lobbies e cricche mangiasoldi. Visto che incontrano pochissima opposizione temo proprio che riusciranno nel loro intento, anzi, in parte ci sono già riusciti con la precarizzazione dilagante del mercato del lavoro . Il gioco riesce bene finchè la gente si indebita o attinge ai risparmi dei nonni e dei genitori, ma da un paio d'anni il meccanismo sta rallentando perchè crolla il potere d'acquisto. Ma loro persistono: Marchionne in particolare ha capito benissimo che l'Italia (suo mercato principale) tra 10-15 anni sarà costituita principalmente da una massa di poveri che potranno permettersi vetture di segmento A o al massimo B (massimo sfizio la 500 come seconda auto) e da una massa minore a "medio" reddito che acquisterà i segmenti B e C. Il resto - ricchi e straricchi - li lascia alla concorrenza straniera e ai supermarchi Maserati e Ferrari, sperando ritagliarsi qualcosa con le D-E Lancia e Alfa Romeo. Gli investimenti di Maglionne sono perlopiù improntati a riempire (seppur con ritardo) i segmenti A e B e in misura minore il C; per l'alto di gamma prevede dei rebadge di prodotti destinati perlopiù al più ricco mercato Usa .
  25. Neanche tu Nick devi fare il furbetto: i sensori di giri e di fase del V6 Busso (home forum) rilevano ben 3 compleanni tra cui il tuo . Tantissimi auguri (in ordine di età) a PaoloGTC, a Nick for Speed e a J-Gian!!! PS: dimenticavo, un presentino a voi 3!! Non litigate, ce n'è una per ciascuno!!!
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