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V6 Busso

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  1. La sicurezza attiva di un'auto dipende da tanti fattori, e la trazione non è più tra i fattori determinanti. Lo era fino agli anni '70-'80, quando il grosso del parco circolante era a TP senza nemmeno l'ombra di controlli elettronici, e sul bagnato solo le Alfa Romeo e poche altre erano gestibili da guidatori di media esperienza. Dagli anni '70 la TA si è diffusa (quasi) a tappeto sulle auto piccole e medie e parecchio anche sulle grandi, e la cosa era ben vista dai guidatori comuni proprio perchè le TA hanno reazioni più intuitive: quando perdono trazione in accelerazione sottosterzano, cioè puntano verso l'esterno curva, e di solito è abbastanza semplice recuperarle, basta alleggerire il gas e sterzare un pochino di più, con dolcezza altrimenti si rischia il "pendolo", cioè un colpo di coda del retrotreno che si alleggerisce in rilascio . Una TP è meno intuitiva: se perde trazione sovrasterza e punta verso l'interno, il controsterzo non è manovra alla portata di tutti, ma soprattutto l'istinto porta a rilasciare di colpo il gas, così il retrotreno - già in sbandata - si alleggerisce e il sovrasterzo continua; ben pochi sanno controsterzare e mantenere un po' di gas per tenere a bada il retrotreno . Tutto questo in linea di principio, ma ci sono fattori importantissimi quali la distribuzione dei pesi, gli schemi sospensivi e le tarature, la prontezza dello sterzo, i pneumatici e gli interventi dell'elettronica, fattori ben più importanti della TA, TP o TI.
  2. Già . Ma questo aspetto sembra non interessare nessuno ...
  3. Fiat, ricatti e sfruttamento sotto il velo della globalizzazione - micromega-online - micromega
  4. Forse per qualcuno è uno scontro di appartenenza, ma alla stragrande maggioranza non frega un fico secco, l'appartenenza è un concetto ormai superato. Ci sono bluff che durano per tanti anni e leggi incostituzionali bocciate e riproposte. Come disse Ennio Flaiano "in Italia la vera rivoluzione è far rispettare le leggi" e come scrisse Trilussa "La serva è ladra, la padrona è cleptomane": un attore economico molto grosso come Fiat, se spalleggiato dagli altri poteri forti, può dare un contributo decisivo a forzare la legge, tantopiù se mira ad estendere anche ai lavoratori più tutelati (malgrado tutto gli operai a tempo indeterminato lo sono) le condizioni vergognose in cui lavorano tantissimi giovani precari o stagisti, sottopagati (o non pagati proprio) e senza diritti di sciopero, di malattia o altro. E' questo il loro obiettivo, agevolato dal ricatto "O firmate o si chiude tutto" e dal finto sacrificio di continuare a produrre in Italia. Un governo e un sindacato seri rifiuterebbero il ricatto e proporrebbero semmai una legge per penalizzare chi delocalizza.
  5. Quoto ! Stamattina parlavo con un imprenditore dalle mie parti (non un bolscevico ): ha detto esplicitamente che gli eventi di Pomigliano rischiano di spianare la strada al lavoro-schiavitù. Ha ragione. Maglionne, il governo e Confindustria stanno giocando una brutta partita sulla pelle dei lavoratori e giocano sporco con il ricatto della delocalizzazione: è facile così ottenere il voto favorevole dei lavoratori. Tra l'altro mi piacerebbe sentire la loro opinione non filtrata dai soliti tg e giornali a 90° con il governo: finora ho sentito solo sindacalisti (quasi tutti venduti), Maglionne, Confindustria e governo. Un qualsiasi accordo che viola il Contratto Nazionale e in palese violazione della costituzione (il diritto di scipero è inalienabile) è impugnabile e annullabile (o nullo, l'avvocato Loric mi corregga se sbaglio ). Un conto è discutere di straordinari, turni, flessibilità, un altro è mettere nero su bianco la rinuncia ai propri diritti costituzionalmente garantiti : la cancellazione della malattia nei picchi di assenteismo rappresenta un kalashnikov che spara nel mucchio degli assenti senza distinguere tra gli assenteisti e chi sta male davvero (cosa peraltro già attuata dal solito ministro tascabile in guerra contro tutti i dipendenti pubblici). Questa partita di Fiat-Confindustria-governo spalleggiati dai sindacati venduti contro i lavoratori ricattati dallo spettro della delocalizzazione fa parte di una strategia partita 8 anni fa: l'abolizione dell'Articolo 18, come confessò senza vergogna l'allora presidente di Confindustria D'Amato, doveva essere una falla per far crollare la diga dei diritti dei lavoratori. I confederali resistettero uniti per pochi mesi, poi sui spaccarono e passarono la precarizzazione selvaggia del lavoro, l'indulto esteso anche ai datori di lavoro responsabili di morte o infortuni dei loro dipendenti, gli stage come porta d'accesso quasi obbligata al mondo del lavoro (gratuito) e altre infamie. Tutto questo è passato con l'opposizione talvolta della sola Cgil e con la grancassa delle tv impegnate a convincere gli italiani che i diritti sono privilegi e che bisogna mettersi nei panni dei poveri imprenditori, anche e soprattutto di quelli che evadono miliardi e li riciclano con lo scudo fiscale . Ora obietterete che c'è troppa gente che lavora male e che fa assenteismo: è vero, ma questi problemi si risolvono con maggiori controlli, non sparando nel mucchio, sennò finisce che pagano anche gli onesti che lavorano bene e che si assentano solo se indispensabile. In questa situazione non c'è nessuno che discuta i 2 nodi prioritari: l'estirpazione della piaga dell'assenteismo senza sparare nel mucchio e i problemi di qualità dei prodotti. La nuova schiavitù di Pomigliano - micromega-online - micromega
  6. Anche i "falli da dietro" sono ben accetti !!!
  7. L'attuale Punto Evo è molto valida sotto molti punti di vista, e benchè sia un progetto lanciato 5 anni fa tiene il passo della migliore concorrenza grazie a nuovi motori e all'aggiornamento degli interni, anche se il pannolone posteriore e il fascione anteriore (la "bocca" appare imbavagliata) uniti al baffo cromato 500 style la fanno sembrare una G Punto imbellettata (imho). Però i modelli vanno sostituiti ogni 6-7 anni altrimenti l'invecchiamento erode le quote di mercato e i margini di guadagno; temo che dopo il 2012 Punto Evo avrà il fiato corto. Tecnicamente però rimane molto valida, infatti la Punto IV nascerà sullo stesso pianale rivisto nella geometria del retrotreno (schema bi-link in luogo del ponte torcente) e si spera anche nel peso (Punto Evo non è una balena, ma alcune nuove concorrenti pesano meno dei modelli precedenti).
  8. Mesi fa feci un preventivo per una Punto Evo 1.3 MJT 95 CV Fun: ricordo che mi proposero un 12% di sconto prima di trattare. L'allestimento Fun non è male: diciamo che è una specie di Sport impoverito, va integrato un po' ma si risparmia un po' rispetto allo Sport. Il 1.3 95 CV è corposo anche in basso (il 90 CV invece è vuoto sotto i 2000 giri/min) ma ha il cambio a 5 rapporti identico al 75 CV: la quinta è un po' corta e il consumo autostradale ne risente.
  9. Nel programma di diritto avete parlato di aziende di Stato, privatizzazioni,...? Se sì la cessione di Alfa Romeo a Fiat da parte dell'Iri potrebbe essere interessante da trattare .
  10. PASCOLI e IL PESSIMISMO COSMICO? :bast::czdc: ERA LEOPARDI !!!! In ginocchio sui ceci!!! Per il resto... LOL
  11. In effetti pare strano anche a me. Se è vero che quel pedale è in uso dal 1998 (su 166) e montato su più di 1 milione di modelli (ma forse anche di più) e non ha mai dato problemi, e conoscendo Autobild (imho carta igienica krukkofila) per me è facile propendere per il "complotto"; leggo inoltre che sarebbe colpa non del pedale ma del dischetto di fine corsa di plastica liscia che consente al pedale di slittare lateralmente :mirror:, tanto che ora sostituiranno quel dischetto liscio con uno "scalinato" ... A me pare una storiella stucchevole, e se davvero le cose stanno così sarebbe stucchevole l'atteggiamento di Fiat: se c'è un complotto non si corregge il falso problema ma si denuncia il complottista . Se invece l'acceleratore fosse davvero difettoso sarebbe un difetto grave e andrebbe sostituito il pedale, non il dischetto .
  12. Il mito Alfa Romeo come filo conduttore della tesina è una bella idea, ma ti consiglio di discuterne con i prof più influenti (commissari interni) . ITA: OK; STO: la storia bellica Alfa mi sa che è fuori dal programma, magari potresti parlare della 2^a guerra mondiale e poi allacciarti all'organizzazione Alfa nel periodo bellico per SCIENZE DELLE FINANZE; su questo tema però non ho info; RAGIONERIA/TECNICA: marketing Alfa Romeo credo potrebbe starci bene; INGLESE: OK; DIRITTO: se è compatibile col programma potresti parlare dell'acquisto (sì vabbè ) dell'Alfa da parte di Fiat; MATEMATICA: OK; INFORMATICA: OK. Tutto imho . Ti consiglio di discutere con tutti gli insegnanti le tue proposte. In bocca al lupo!!!
  13. Mio fratello è stato tamponato da un furgone, e il conducente ha riconosciuto la colpa e firmato il modulo CID. I danni all'auto - un'Alfa 156 1.9 JTD del 1999 - sono notevoli, molto probabilmente superiori al valore dell'auto (valore assicurato 1800 €). Dato che mio fratello non ha nessuna intenzione di demolirla, il danno verrà risarcito interamente o solo fino al valore dell'auto? Grazie in anticipo per le risposte
  14. SE ci sarà un accordo (separato o meno) i lavoratori dovranno ratificarlo con il loro voto. Naturalmente voteranno tutti i lavoratori, non solo gli iscritti ai sindacati.
  15. Scusa ma ti devo correggere . In un triangolo rettangolo il seno di un angolo è dato dal rapporto tra cateto opposto all'angolo e l'ipotenusa , quindi l'angolo si trova calcolando l'arcoseno del rapporto tra cateto opposto e ipotenusa . La via più breve però per calcolare l'angolo d'attacco massimo (alfa) superabile dalla Delta è applicare la formula: alfa = tan^(-1) (h/sa) dove tan^(-1) significa "arcotangente", h è l'altezza da terra del muso e sa è lo sbalzo anteriore misurato dal centro ruota.
  16. Congratulazioni!!! Dannatio ha festeggiato i 1000 post con una carrellata di culi, tu come festeggerai?
  17. L'hai riconosciuta dalla faccia?
  18. I prodotti migliori sono i Meguiar's, ma costano 3-4 volte i prodotti commerciali. Io mi sono trovato bene con i Rhutten, piuttosto economici, mentre gli Arexons non mi convincono granchè . Per questo non credo ci siano prodotti adatti, io chiederei la garanzia, altrimenti consiglio di ricorrere a questo prodotto: :mrgreen:
  19. Bellissimo lavoro di restauro, Y10 vai avanti che mi hai incuriosito !!! L'avessi vista prima ti avrei detto ovviamente che era un rottame (e lo era...), ma davvero il carrozziere ti ha preso solo 1200 € per un superlavoro così? O in corso d'opera ha (comprensibilmente) alzato la posta? Non sono un fan della Y10 ma adoro i lavori di restauro, spero un domani di poter restaurare a fondo un'Alfetta o una Giulia GT... Secondo me Paolino sta rimuginando sul restauro di una 164, sbaglio? Magari ne sta già restaurando una (spero V6 ovviamente ) e intanto accumula foto per poi deliziarci con un topic come questo...
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