loric

Hai ragione. Allontanandoci dall'aspetto politico propriamente inteso (e dal manifesto elettorale di questo o di quello), mi permetto solo di dire che un mesetto fa ho acquistato l'e-book di Ichino dal titolo "Dopo il terremoto Fornero". Si vede (anzi: legge) chiaramente che è stato scritto da qualcuno che aveva un forte mal di pancia per l'atteggiamento dei suoi compagni di avventure politiche, ma, cosa più importante, fornisce alcuni minisgup sul perché alcune parti della legge Fornero sono lineari mentre altre risultano più contorte del labirinto di Cnosso. In ogni caso la vicinanza intellettuale fra Ichino e superMario era chiara fin dall'inizio. La prima ipotesi di riforma del marcato del lavoro avanzata dalla Fornero altro non era che la flex-security di Ichino. Solo che questa avrebbe trovato la netta opposizione di 3 sindacati su 3, non solo della CGIL, per cui hanno ripiegato sul piano B.

Ossignur...

Significa che non vi è alcun rapporto, in termini di logica, fra l'errore di nucarote e le argomentazioni che abbiamo sviluppato in questo thread. Detto in altri termini l'errore di nucarote, anche se cagionato in via ipotetica da ignoranza, non delegittima le critiche da lui mosse nel post a cui avevi fatto riferimento, né, a maggior ragione, le critiche mosse da altri.

Ai miei tempi, quando i mulini erano bianchi, le prove dell'esame di terza media erano anch'esse stabilite a livello nazionale ed uguali per tutti, per cui l'obiezione da te sollevata risulta essere inconferente. Se, di converso, intendi sostenere che le prove degli esami di terza media e maturità debbano essere "tarate" per singola classe, allora, perdonami, stai dicendo una tavanata. No. Stiamo discutendo da 10 pagine del test di preselezione di un concorso e delle asserzioni, iMHO sballate, di un "maestro alternativo". Se avessimo voluto fare i maestrini, ci saremmo potuti soffermare, per fare un esempio, anche sui palesi errori (es. modi verbali) commessi dal "maestro alternativo" in questione nella composizione del suo post. Può essere oppure no, in ogni caso risulta assolutamente un non sequitur per il tema che stiamo affrontando (hint: nucarote non fa l'insegnante). Serve una Java Machine un po' aggiornata.

011?

Visto che uno dei temi in discussione è proprio la comprensione linguistica, facciamo tutti uno sforzo in tale direzione Il test non serve a selezionare il personale docente, ma a selezionare chi ha le caratteristiche di base per aspirare alla posizione di insegnante. La vera selezione la faranno le altre prove.

Sai meglio di me che le prove successive (fra cui la simulazione di lezione) sono quelle che valuteranno la reale preparazione dei candidati e il grado di qualità di insegnamento che sapranno dare. La PREselezione serve semplicemente ad escludere coloro che sono palesemente inadeguati. Poi, lo dice la statistica, nei test saranno inciampati anche alcuni ottimi insegnanti, ciò a causa dello stress e/o della semplice sfiga, ma, stante il numero sufficientemente elevato dei candidati, si tratta di perdite assolutamente irrilevanti ai fini della qualità complessiva del concorso. Io non ho criticato la soggettività dell'insegnante. Per me la soggettività dell'insegnante è un valore, ma se l'insegnante è il primo ad essere incapace di ragionare con gli strumenti della logica, il massimo che potrà trasmettere ai suoi discenti sarà un minestrone di nozioni e di proprie convinzioni personali. Il caso del "maestro alternativo" che disprezza la logica perché "io leggo e spiego la Costituzione" è emblematico: che mazza potrà mai spiegare della Costituzione (che è argomento tanto importante quanto complesso) uno che da un testo scritto in italiano elementare (la domanda di Gina, Fiona e Pamela) non riesce a ricavare le informazioni necessarie a rispondere ad una domanda banale? L'ho detto e lo ripeto: la scuola non deve servire a parcheggiare i figli, la scuola deve preparare alla vita da adulto fornendo ai discenti un bagaglio di conoscenze adeguato. Ma non basta: il più grosso insegnamento che la scuola può dare è proprio l'insegnamento delle metodologie di apprendimento in maniera che la persona possa, anche al di fuori della scuola, integrare, migliorare ed aggiornare autonomamente il proprio bagaglio di conoscenze. Invece l'attuale scuola funziona così bene che mi sono ritrovato a dover spiegare ad una ragazza appena assunta, ragazza diplomata in ragioneria con quasi il massimo dei voti, le percentuali e le proporzioni. Per non parlare della aspirante segretaria, anch'essa appena diplomata in ragioneria, a cui ho fatto un colloquio all'inizio dell'anno per una sostituzione. Per lei indicativo, congiuntivo e condizionale erano fungibili fra loro e in effetti li usava con criteri apparentemente randomici. Promossa con un buon voto alla maturità! Ma di cosa stiamo parlando? Siamo ancora nell'ambito delle opinioni personali No le domande erano 50. Bisognava totalizzare almeno 35 punti tenendo conto che una risposta sbagliata abbassa il punteggio di mezzo punto. In sostanza in caso di forte dubbio sulla correttezza della risposta, conveniva non rispondere affatto.

Ci sono 11.500 cattedre per 320.000 candidati, una preselezione era necessaria. Quale alternativa potevano implementare? Non considero questi test come una vergogna, sono test alla portata di ogni persona normo-dotata. Trovo invece una vergogna che una buona percentuale dei fallimenti riguardi gli insegnanti "precari" usciti dal concorsone del 1999, dimostrazione che i concorsi scolastici di un tempo avevano come obiettivo non quello di fornire personale qualificato, bensì di trovare un posto di lavoro alla gente, posto di lavoro fisso (per i vincitori) o precario per i "semplici" idonei. La qualità dell'insegnamento contava una cippa. No, non mi va bene. Non più, non oggi. La scuola non deve essere un posto dove parcheggiare i figli, ma un luogo in cui i bambini ed i giovani imparano a pensare con la propria testa (e non con quella dell'insegnante) e possono usufruire degli strumenti conoscitivi più idonei per prepararsi alla vita da adulti. E' una tua opinione personale. Io invece li ho trovati interessanti, tranne quelli di informatica che sono di livello scarso. Esiste uno strumento migliore di valutazione? A parte il fatto che viene somministrato da chi ha interesse a che gli studenti lo superino brillantemente, ovviamente. E, comunque, perché simili test vanno bene in tutto il mondo e non in Italia?

Il mio pensiero è molto più banale. L'Italia è piena di mediocri ed i mediocri hanno bisogno di nascondersi dietro una qualche forma di pseudocultura elitaria per sentirsi superiori. Se fosse solo questo... chi se ne frega. Il problema è che in Italia è stato messo in piedi un sistema fatto su misura per i mediocri. Qui la mediocrità premia.

Giorgio Gaber, feisbuc, la fiera del consumo critico e consapevole, la lettura della costituzione.

Mi hanno comprato una bella agenda del 2013. Mi potete dire quando è prevista la fine del mondo l'anno prossimo così me la segno?

Dopo alcuni sindacati che avevano criticato le prove Invalsi perché misuravano l'insegnamento omologato e comprimevano la libertà dei docenti di dare una formazione alternativa, non mi sorprende più nulla. Del resto tutto si tiene, il "maestro alternativo" bocciato al concorsone che insegna Giorgio Gaber e feisbuc è anch'egli allergico a questa tipologia di prove.

E' ovvio che, se non il Maglionato, almeno il Franzoso legge i nostri post

Il muso però non mi pare molto teutonico. Non sembra male. Bisognerà vederla però dal vivo.

E comunque con che faccia mi possono dire che logica, comprensione linguistica, competenze di base di informatica e lingua straniera non hanno alcuna attinenza con l'insegnamento?