Io questa la capisco un po' di più. Segue i TFA, che per lei sono il pre-requisito per partecipare al concorso, si fa un mazzo, ma altri (i vecchi laureati) sono esentati.
Il tutto nasce da una stratificazione di porcate che hanno sempre caratterizzato l'accesso alla professione di insegnante.
Normalmente al termine di un concorso si verificano le prove e si fa una graduatoria. I primi classificati, quelli col punteggio più alto, sono i vincitori, quelli che hanno diritto al posto di lavoro a tempo indeterminato. Poi ci sono gli idonei, cioè quelli che hanno conseguito un punteggio minimo stabilito dal bando, ma inferiore a quello dei vincitori. Per un dato tempo (normalmente 3 anni), gli idonei, col meccanismo dello scorrimento della graduatoria, possono essere chiamati a prendere il posto dei vincitori che abbiano abbandonato o rinunciato al posto di lavoro.
Nel concorso per l'insegnamento del 1999 (ma anche in quelli precedenti) hanno fatto, come già detto, una lunga serie di porcate.
La prima è che la graduatoria è stata stabilita senza scadenza
La seconda è che l'abilitazione all'insegnamento è stata concessa non solo ai vincitori, ma a tutti gli idonei, anche a quelli che non sono stati interessati dal meccanismo dello scorrimento della graduatoria.
Di conseguenza esiste un esercito di insegnanti che non hanno mai vinto un concorso, che non hanno mai seguito corsi di specializzazione ai fini dell'abilitazione e che possono vantare il titolo per il semplice fatto che hanno raggiunto un punteggio minimo ad un concorso (ripeto: concorso che non hanno vinto) di 13 anni fa. L'altra faccia della medaglia è che queste persone hanno fatto, per anni, da tappabuchi nelle varie scuole, perché non possono accedere ad una cattedra a tempo indeterminato.