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loric

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  1. Il fatto è che la nostra sanità è mediamente buona, poi ci sono punte di eccellenza e robe da terzo mondo.
  2. Se vuoi possiamo parlare di quanti schiaffi sta prendendo la Merkel
  3. Interessante. Riesci a darmi i riferimenti normativi? Immagino che i rendimenti da titoli di Stato continuerebbero sempre ad essere assoggettati ad un'aliquota agevolata. Anche perché farebbe meno male spararsi nei coglioni con una 44 Magnum che disincentivare l'acquisto di tali titoli con un maggior prelievo fiscale.
  4. Nel Regno Unito è tassata unitamente alle altre partite di reddito. Per intenderci se in Italia fosse così, la tassazione varierebbe dal 23 al 43%. E' anche possibile (a scelta del contribuente) la tassazione separata che mi pare si attesti proprio su un'aliquota del 20%, quindi qui ci saremmo. Germania e Francia prevedono invece una franchigia (al di sotto della quale non vi è tassazione) oltre cui però si sconta un'aliquota più alta della nostra. A naso direi che quest'ultima soluzione, paragonata alla nostra, premia i piccoli investitori e castiga i grossi investitori. Però tu che sei esperto (io ne mastico poco) mi devi spiegare per quale cavolo di ragione nella white list italiana compilata ai fini dell'applicazione dell'aliquota agevolata del 12,5%, ci sono i titolo di stato Argentini.
  5. Le cause che ho citato sono valide per molti ma non per tutti. Negli USA, dove le tasse non sono elevate e l'instabilità dei rapporti di lavoro c'è sempre stata (ed in parte addirittura favoriva la mobilità sociale), la polarizzazione deriva da un ormai inesorabile abbandono della produzione in favore della finanza. La produzione viene sempre più affidata all'estero, mentre in patria si fanno solo "gli affari". E "gli affari" non creano occupazione. Una cosa simile si può vedere anche nel Regno Unito. Ritornando all'Italia, che mi interessa di più, forse le cose sarebbero andate diversamente se una decina di anni fa la flessibilizzazione dei rapporti di lavoro fosse stata gestita in maniera meno ideologica dalle parti sindacali. Per intenderci se essi, piuttosto che rifiutarla in blocco (ben sapendo che certe modifiche non possono essere fermate ed infatti non lo sono state), avessero chiesto in cambio l'attivazione di politiche di incremento salariale per i lavori più flessibili, non ci ritroveremmo oggi con un esercito di precari letteralmente portati alla fame. La vera piaga non sta nel fatto che tali contratti non sono caratterizzati da stabilità, ma che essi sono, anche in termini economici, enormemente meno onerosi per il datore di lavoro. In questo quadro, considerata anche una certa miopia della nostra classe imprenditoriale che non riesce a valorizzare le professionalità, il rapporto di lavoro stabile è stato messo completamente fuori mercato.
  6. Quando persone a te care entreranno nella categoria umana della vecchiaia, cambierai idea. E a quel punto il tuo "prima" diventerà "il più tardi possibile". Parlo per esperienza personale.
  7. Mi riferivo al "vecchio alle poste che ti rompe i coglioni per la coda". Bo', avrò equivocato.
  8. Anche senza richiesta. Se sono in fila alla cassa del supermarket e vedo un vecchietto, magari con 4 cose da pagare, od una donna incinta io il mio posto glielo cedo. A volte accettano e ringraziano, altre volte dicono che non occorre e ringraziano. Cinque minuti di fila in più a me non costano nulla, a loro possono costar fatica.
  9. Fatemi capire: sono l'unico fesso che cede il proprio posto in fila a vecchietti "rompicoglioni" e donne incinte?
  10. Concordo, ma la polarizzazione dei redditi è un fatto già ora. Premesso che il fenomeno si sta verificando in tutto il mondo industrializzato, la causa italiana è da ricercarsi nelle tasse alte, nella precarizzazione del lavoro e in generale nel fatto che tali fattori hanno bloccato "l'ascensore sociale".
  11. Hai messo un link ad un'immagine che probabilmente è contenuta in una intranet. Certamente l'URL non è pubblico
  12. Non ne sarei tanto sicuro. La Grecia ha dimostrato, con le ultime elezioni e alla vigilia dello sblocco di una consistente tranche di aiuti europei, che stanno perdendo la bussola. A me non preoccupa tanto la frammentazione dell'elettorato, quanto il fatto che certi soggetti abbiano raggiunto percentuali importanti di consenso. Mi riferisco ai demagoghi del cazzo a cui, in fini dei conti, frega nulla del benessere del Paese. Siccome anche noi abbiamo la nostra bella fetta di demagoghi del cazzo, io sono doppiamente preoccupato.
  13. Dipende. Potrebbero anche ancorare la dracma all'euro e stabilire un cambio fisso. Lo fece l'Argentina prima del default, aveva il cambio ancorato al dollaro. Lo fa tutt'oggi Hong Kong. Per farlo è necessario che la banca centrale o comunque l'autorità monetaria abbia una riserva della valuta di referimento, (esempio l'euro, eventualmente sotto forma di titoli di Stato) di valore quantomeno pari a quella della moneta locale in circolazione. In ogni caso sarebbe una decisione alquanto stupida.
  14. Be', considera che io sono della corrente di pensiero secondo cui la finanza deve essere al servizio della produzione e non il centro dell'universo, ma senza i mercati saremmo nel medioevo.
  15. Be', conseguenze pesanti le avrebbero anche Germania e Francia che hanno nelle banche discrete quantità di titoli Greci. L'uscita della Grecia dall'euro avrebbe un impatto notevole su tutti, ma non credo che provocherebbe il tracollo dell'Italia (sulla Spagna non ho elementi). Nel preciso istante in cui gli euro vengono trasformati in dracme, non vi sarà alcuna svalutazione indipendentemente dal valore nominale della dracma. Il secondo dopo, con la svalutazione che verrà effettuata, è quello che ci dirà il valore reale della dracma
  16. Stamattina mi fermo all'incrocio sotto casa mia. Ho la freccia inserita per segnalare che intendo svoltare a destra. Appena scatta il verde parto e svolto. Con la coda dell'occhio vedo uno scooter sparato che nel bel mezzo della curva mi si infila a destra per svoltare nella stessa direzione. Contemporaneamente mi rendo conto che immediatamente più avanti c'è una macchina parcheggiata in seconda fila (con le 4 frecce di ordinanza) e dall'altra parte della carreggiata c'è un autobus che mi impedisce di allargare per dar spazio al missile. Ho due opzioni: o proseguo nella mia direzione e quella (una tipa) si spatacca contro la macchina parcheggiata in seconda fila, oppure inchiodo. Scelgo ovviamente la seconda opzione. Quella mi fa un veloce slalom davanti e prosegue. Il tempo di mandarla mentalmente affanculo e riparto. Me la ritrovo al semaforo successivo. La affianco, abbasso il finestrino e le dico, con tutta la calma di questo mondo: "Ti sei resa conto della manovra che hai fatto? Sai che se non ti avessi visto e non avessi inchiodato ti saresti fatta molto male? Sai che non si supera a destra?" Quella si gira verso di me e mi guarda. A quel punto mi rendo conto che: 1) da lontano sembrava una ragazza, invece avrà avuto quasi 50 anni con i canonici labbroni stile airbag, 4 chili di trucco che neanche cicciolina e vestita come una ventenne 2) ha un QI da far sembrare il trota uno scienziato, visto che mi risponde: "Che cazzo dici? Io c'ho lo scooter, sei tu che hai la macchina". Scatta il verde. Le faccio segno di partire. Lei parte a razzo facendomi il dito medio. Io ho la vaga impressione che l'educazione non sia un problema solo di questa generazione.
  17. Ma che strano, esibiscono una scrondo di concept e questo non incontra il gradimento di addetti ai lavori e pubblico. Proprio strano.
  18. Ah ecco. Senti, secondo te le prossime Ducati potranno andare solo dritte perché soffriranno di sottosterzo?
  19. Sì, però il mare ed il turismo non se lo possono mangiare. Con i paesaggi pittoreschi non possono far funzionare le centrali elettriche. Con le opere d'arte esposte nei musei non possono alimentare le automobili. E infatti non a caso un paio di giorni fa ho scritto un post parlando di demagoghi del cazzo che sobillano la gente. Edit: volevo fare un messaggio unico e mi sono incasinato, chiedo scusa
  20. Be', bisognerebbe avere la sfera di cristallo. Se decidono di mollare l'euro, non è che automaticamente il debito svanisce perché contratto, appunto, in euro. In cambio sarebbero costretti a svalutare in maniera massiccia e poiché sono molto dipendenti dalle importazioni, restano spacciati anche se mezzo mondo venisse colto da un attacco di buonite acuta e gli abbuonasse il debito.
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