Se un'azienda ti usa con continuità e lo fa reiterando un contratto a termine... be', ne abusa.
La sostanza della riforma, nel suo complesso, si riassume in questi termini:
1) ti tolgo l'alibi che sei costretto a ricorrere ai contratti "precari" perché l'art. 18 ti impedisce di licenziare per ragioni economiche: infatti ti modifico l'art. 18.
2) i contratti precari ti danno più flessibilità, la flessibilità ha un valore, te lo faccio pagare e con quello che incasso fornisco un ammortizzatore sociale in più ai lavoratori a termine
3) pongo uno stoppone alle collaborazioni coordinate e continuative sfacciatamente false
4) elimino l'associazione in partecipazione (se non fra familiari) che tanto nessuno ha mai usato in maniera corretta, si è sempre trattato di un modo per mascherare rapporti di lavoro subordinato.
5) introduco una norma contro le dimissioni in bianco che (almeno da quello che si legge) affronta tutte le criticità che avevo più volte evidenziato nell'equivalente norma introdotta dall'ultimo governo Prodi, norma che non funzionava e che è stata (fortunatamente) abrogata.
C'è molta sostanza, spero che riescano a tradurla in maniera decente in un disegno di legge scritto bene.