No. Quello che tu stai dicendo è che tra un medico ed un signor Rossi qualsiasi c'è una grossa differenza in termini di competenze professionali, mentre fra un blogger ed un giornalista così non è. Sulla base di questo principio, tu ritieni che sia giustificato imporre più doveri ad un medico che ad un signor Rossi qualsiasi. Ragioni partendo da una prospettiva fallata. Per cominciare il Sig. Rossi non può prescrivere cure, ma il medico sì. Di conseguenza il medico parrebbe addirittura avere più diritti (è una provocazione, ma permettimela comunque).
E comunque qui si dovrebbe parlare di libertà di espressione, che sta su tutto un altro piano.
Anche ammettendo che sia così dal punto di vista dei contenuti professionali (ormai la qualità all'interno della professione giornalistica sta precipitando), resta il fatto che il giornalista scrive per lavoro e perché è pagato per farlo. E questa è già una prima differenza. La seconda, piaccia o non piaccia, è che per mandare avanti un blog basta una persona e qualche ora libera da dedicare al sito. Per mandare avanti un giornale no, serve quella struttura organizzata imprenditorialmente di cui ti parlavo. Non puoi certo metterli sullo stesso piano, soprattutto non puoi imporre ad un blog gli stessi obblighi di un giornale perché i due non hanno la medesima capacità di assolverli. No, assolutamente. Io posso chiedere la rettifica di una notizia che mi riguarda anche se questa non ha contenuti diffamatori. Nei confronti dei giornali, l'istituto della rettifica mi consente di chiedere la pubblicazione della mia verità (che può benissimo essere diversa rispetto alla verità oggettiva) in risposta ad una notizia che mi riguarda. E' un obbligo bello pesante. Qui non si parla di maggiori tutele del blogger rispetto alla testata giornalistica, ma di obblighi che sono sopportabili e perfino giusti in alcune realtà, ma non in altre. Parlo di realtà fra loro sostanzialmente differenti. I blog non sono stampa, i forum non sono stampa. Le cose vanno viste nel loro complesso, non puoi focalizzarti solo sulla rettifica e far finta che tutte le altre "tutele" (che servono affinché il giornalista possa fare il suo lavoro) non vi siano. Esatto. Per i giornali. Per le TV e le radio invece è già diverso. E perché dovrebbe essere uguale se è già diverso per radio e TV? No. Già oggi la rettifica deve essere pubblicata così come uscita dalla penna del rettificante.Quello che si vuole impedire è che il giornalista, al termine della rettifica, aggiunga le classiche 3 righe in cui riafferma la veridicità dell'articolo da lui scritto e a cui la rettifica si riferisce.