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loric

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  1. Normalmente in edilizia (visto che è il settore che ti interessa) è così. Ammettendo che la pausa pranzo abbia la durata di un'ora (questo può variare) e che cada proprio a metà dell'orario di lavoro, si ha: 1) 4 ore di lavoro 2) 1 ora di pausa in cui consumare il pasto che è, almeno in parte, a carico del datore di lavoro quando non si opti per prestazioni sostitutive tipo i ticket restaurant 3) 4 ore di lavoro
  2. Bene, mi fa piacere. Considerando che nessuno qui è tanto fiattaro da confondere il gruppozzo con l'opera delle carmelitane scalze, e infatti nessuno qui ha mai sostenuto che a Pomigliano agiscono per beneficenza, direi che possiamo andare oltre. Le condizioni imposte sono più dure di quelle che (non) regolavano lo stabilimento in passato. Su questo non ci piove. Che siano insopportabilmente dure io lo contesto con forza: ci sono imprese italiane con migliaia di dipendenti che scavano gallerie in tutto il mondo (Italia compresa). Il minatore lavora quasi sempre anche lui in turni in ciclo continuo su sette giorni, non sei, magari lavora anche a centinaia di chilometri di distanza da casa (raramente ti fanno il favore di scavare le gallerie dove fa comodo a te) e passa settimane intere senza poter vedere la sua famiglia. Quello è un lavoro insopportabilmente duro: altro che pausa caffé, pausa sigaretta o prtita dei mondiali. Eppure quella gente lavora con orgoglio e responsabilità. Loro sono fieri di fare i minatori. Mi spieghi a quali diritti acquisiti dovrebbero rinunciare? E' cambiata la turnazione? Vero, ma l'orario di lavoro non è un diritto acquisito. E' stata spostata la pausa pranzo a fine turno? Vero, ma resta comunque retribuita e concorre al computo dell'orario di lavoro. La pausa pranzo in molti altri settori è esterna all'orario di lavoro e non viene retribuita, il che significa che altrove si lavorano effettivamente 8 ore, non 8 ore meno la mezz'ora di pausa pranzo retribuita (le pause di alleggerimento fanno storia a sé ed effettivamente cosituiscono a tutti gli effetti lavoro).Senza andare a scomodare precari, lavoratori in nero sfruttati da padroni con la faccia come il culo, stagisti a vita, cocopro etc., i lavoratori di Pomigliano restano comunque lavoratori più fortunati di altri.
  3. L'accordo era prendere o lasciare solo su alcuni aspetti (produzione, turni). Ciò è dimostrato dal fatto che il primo documento in discussione è stato emendato in corso di trattativa e alcuni aspetti relativi alle problematiche di cui stiamo parlando (recupero di produzione, lotta all'assenteismo) sono stati cambiati tenendo conto delle osservazioni presentate dalle OO.SS. Ecco, questa parte non la capisco. Il rapporto di lavoro è regolato da contratti di primo livello (nazionale) di secondo livello (locale o aziendale) e dalle clausole individuali. Il famoso art. 15 non fa altro che ribadire che i lavoratori possono essere sanzionati disciplinarmente per violazione di obbligazioni nascenti da ciascuno di quei livelli di contrattazione. E' una cosa sconvolgente? No, serve a ribadire il principio che nel rapporto di lavoro le obbligazioni sono tutte esigibili a prescindere dal livello di contrattazione da cui esse derivano. Clausole del genere si sono sempre scritte, specialmente in quei casi in cui vi era il rischio di giungere ad un accordo non unitario. Però se una clausola simile viene inserita nell'accordo di Pomigliano, essa diventa un attentato alla libertà, costituzionalmente tutelata, di scioperare?! Ma ci prendono per il culo?
  4. In realtà fa un discorso semplice semplice: parla di una graphic novel tratta da un capolavoro della letteratura (e "l'accostamento" al libro di Joyce serve semplicemente per spiegare che non si sta parlando di un Ulisse con Rocco Siffredi che si tromba 20 sirene in un gang bang) che qualcuno ha deciso che non meritava di essere letta dagli utenti dell'icoso. Il sillogismo che tu vedi, in realtà è un breve inciso in un discorso molto più lungo (che ti invito a rileggere) che certamente non voleva significare che anche il libro andava censurato o altre pippe del genere. I beg to differ Se tu non vedi il problema, significa che quest'ultimo è più grave di quanto pensassi.
  5. Dimmi dove Attivissimo accosta il libro di Joyce ad un porno. L'unico accostamento che fa è fra il libro e la sua graphic novel. Io trovo idiota comprare un accrocchio che serve per la fruizione di contenuti ma che ti vincola sui contenuti non per ragioni tecniche o di formato, ma perché qualcuno, a migliaia di chilometri di distanza, si arroga il compito di decidere, in base alle proprie pruderie, quello che puoi vedere o meno. Ed ora smettila di fare il fanboy di Apple
  6. In realtà la sua tesi è diametralmente opposta e lui vorrebbe che anche la graphic novel, trasposizione dell'opera di Joyce, non venisse censurata.
  7. Vediamo se ho capito bene: la trasposizione in graphic novel dell'Ulisse di Joyce è stata respinta. L'opera originale è regolarmente in vendita ed usufruibile sull'icoso. Dove sarebbe la merda pestata da Attivissimo, scusa?
  8. In questo thread siamo riusciti a mandare in vacca pure l'ultima creatura di Stefano Lavori. Nessuno ci può battere
  9. Un tempo chi aveva un QI elevato era figo. Oggi se sei più intelligente della media (media tarata sugli spettatori di Amici e l'Isola dei Famosi) sei strano. E' l'involuzione della specie.
  10. Rientrava nel filone "War Games". Quando ancora i geek erano considerati fighi e non sfigati
  11. Tra l'altro con i tastini di gomma che si incastravano ogni 3x2
  12. Tranquillo, l'Audi tiTTi non è l'iPad delle macchine, quel titolo spetta indisputabilmente alla BMW X6
  13. Che cazz, è un'Audi TiTti? Allora concordo con Cosimo
  14. Da non Macista concordo. Il fattore fashion, fumo negli occhi, chic, lustrini e cottilon... chiamatelo come volete, è certamente presente in ogni prodotto Apple, ma mentre IMHO nell'iPad (ma in parte anche nell'iPhone) è l'elemento preponderante, nei computer no. L'OsX è veramente un prodotto valido, è probabilmente il sistema operativo che più di altri ha trovato il giusto equilibrio fra interfaccia utente e "controllo" del mezzo informatico. E' un sistema operativo snello, efficiente, alla portata dell'utente inesperto, ma adatto anche a quello evoluto. E' il vero valore aggiunto del prodotto. Poi certo, ti fanno pagare anche il design ed il marchio "premium", ma in cambio non ti danno semplicemente insertini in alluminio ed una linea "slick". Sotto c'è un bel po' di sostanza.
  15. Quando c'è il rischio che solo una parte della componente sindacale firmi l'accordo (quasi sempre), occorre tutelare l'azienda in ogni modo dal rischio che il sindacato dissenziente "tolleri" le parti dell'accordo che gli piacciono (tipicamente tutto ciò che va a vantaggio dei lavoratori) e, quando si tratta di esigere la controprestazione dai dipendenti, ti opponga la solita solfa "i nostri iscritti non sono obbligati, noi non abbiamo firmato". E' per questo che negli accordi si inseriscono delle clausole di blindatura. Non indosso maglioncini dai tempi dell'università
  16. Fantastico. Scopro solo oggi, dopo anni di professione, che ho fatto sottoscrivere alle OO.SS. accordi collettivi che limitavano il diritto di sciopero. Sono così bravo e certe cose mi vengono tanto naturali che neppure me ne accorgo. p.s.: in tutti gli accordi collettivi io metto che le clausole dei medesimi sono da considerarsi integrazione dei contratti individuali di lavoro e la loro violazione può portare a sanzioni disiciplinari.
  17. Se tu fossi un medico e uno venisse da te dicendo che ha un attacco di mal di pancia con dissenteria, tu cosa faresti? Lo manderesti a spendere rischiando la denuncia per omissioni d'atti d'ufficio (o peggio) o gli ordineresti la medicina più adatta, un paio di esami e 2 giorni di riposo? Diverso è il caso di quei medici che ti fanno il certificato via telefono, per loro nessuna pietà.
  18. Non quaglia comunque L'aspettativa per campagna elettorale europea non viene retribuita. Questi avrebbero fatto carte false per rimanere settimane senza stipendio?
  19. Dirò una castroneria, ma non mi risultano permessi per campagna elettorale, se non in caso di elezioni europee e, comunque, si tratterebbe di aspettativa non retribuita. Bo', qualcosa non mi torna. Edit: questo è il testo finale firmato dalle OO.SS: (Fiom esclusa)
  20. Chiariamoci, i permessi elettorali sono un diritto riconosciuto dalla legge solo per determinate categorie di persone: scrutatori, presidenti di seggio, rappresentanti di lista, etc. Tutti gli altri, cioè quelli che al seggio vanno per votare e non per adempiere a specifiche funzioni, non hanno diritto a permessi specifici (parlo del settore privato). Dovranno attingere pertanto alle ferie, ai permessi individuali, o chiedere permessi non retribuiti. Questi saranno concessi non sempre, ma a condizione che il lavoratore debba recarsi a votare in un comune distante da quello in cui si trova per lavoro. L'accordo di Pomigliano infine non mira a cancellare i permessi elettorali (idea che verrebbe subito cassata da qualsiasi giudice alla prima impugnazione), ma pretende che l'azienda possa recuperare la produttività persa a causa delle assenze di massa (durante le elezioni si arrivano a toccare punte di 1500 persone assenti contemporaneamente).
  21. "Divieto di sciopero", "cancellazione dei permessi elettorali"... il tutto contro la Costituzione. Benissimo, il testo c'è: http://www.fiom.cgil.it/auto/fiat/materiali/10_06_01-fiat.pdf Si parli citando gli articoli e argomentando da essi, altrimenti ognuno può dire quello che vuole.
  22. E' uscito pazzo il PC manda tutto in assistenza
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