Qualora non si fosse capito, Cipro è nei fatti uno Stato offshore. Hanno fatto i soldi non per il turismo, il clima, etc., ma perché attiravano capitali esteri grazie a norme fiscali favorevoli e la volontà di non approfondire la provenienza di detti soldi.
I depositi bancari a Cipro ammontano all'800% del prodotto interno lordo dell'ameno staterello e per il 30% sono soldi Russi.
E' un brutto precedente che la Troika subordini (in parte) il salvataggio di quelle banca al contributo dei correntisti delle medesime, ma è anche vero che Cipro voleva aiuti pari al 100% del proprio PIL. Ed una batteria di pentole in omaggio. Ha ottenuto il 60% che schifo non fa.
Poi è altrettanto vero che la sacralità dei depositi sotto 100.000, quelli assicurati a livello europeo in base al principio che il piccolo correntista non deve pagare per le cazzate della proria banca, non è messo in dubbio dalla Merkel, da Draghi o dal fantasma formaggino, ma dal governo Cipriota stesso che preferisce non "spettinare" troppo i grandi capitali perché ciò non fa bene alla propria immagine di lavatrice di denaro di provenienza variegata.
Il vincolo imposto dalle autorità europee è: tu hai un sistema bancario ipertrofico ed una economica che sta implodendo. Ti aiutiamo, ma una parte di quei soldi li devi prendere dalle tue stesse banche perché qui nessuno c'ha scritto "coglione" in fronte. E l'ipotesi di prendere soldi da conti < 100.000 (quelli sacri ed inviolabili) è del governo Cipriota.
Contestualmente al prelievo forzoso, infine, le banche emetteranno dei bond in favore dei propri correntisti. Se passerà l'ipotesi di buon senso, cioè quella di non toccare i conti assicurati, sarà perfino un salvataggio equo e solidale. In caso contrario resterà un bruttissimo precedente.