Sai meglio di me che le prove successive (fra cui la simulazione di lezione) sono quelle che valuteranno la reale preparazione dei candidati e il grado di qualità di insegnamento che sapranno dare.
La PREselezione serve semplicemente ad escludere coloro che sono palesemente inadeguati.
Poi, lo dice la statistica, nei test saranno inciampati anche alcuni ottimi insegnanti, ciò a causa dello stress e/o della semplice sfiga, ma, stante il numero sufficientemente elevato dei candidati, si tratta di perdite assolutamente irrilevanti ai fini della qualità complessiva del concorso.
Io non ho criticato la soggettività dell'insegnante. Per me la soggettività dell'insegnante è un valore, ma se l'insegnante è il primo ad essere incapace di ragionare con gli strumenti della logica, il massimo che potrà trasmettere ai suoi discenti sarà un minestrone di nozioni e di proprie convinzioni personali.
Il caso del "maestro alternativo" che disprezza la logica perché "io leggo e spiego la Costituzione" è emblematico: che mazza potrà mai spiegare della Costituzione (che è argomento tanto importante quanto complesso) uno che da un testo scritto in italiano elementare (la domanda di Gina, Fiona e Pamela) non riesce a ricavare le informazioni necessarie a rispondere ad una domanda banale?
L'ho detto e lo ripeto: la scuola non deve servire a parcheggiare i figli, la scuola deve preparare alla vita da adulto fornendo ai discenti un bagaglio di conoscenze adeguato. Ma non basta: il più grosso insegnamento che la scuola può dare è proprio l'insegnamento delle metodologie di apprendimento in maniera che la persona possa, anche al di fuori della scuola, integrare, migliorare ed aggiornare autonomamente il proprio bagaglio di conoscenze.
Invece l'attuale scuola funziona così bene che mi sono ritrovato a dover spiegare ad una ragazza appena assunta, ragazza diplomata in ragioneria con quasi il massimo dei voti, le percentuali e le proporzioni.
Per non parlare della aspirante segretaria, anch'essa appena diplomata in ragioneria, a cui ho fatto un colloquio all'inizio dell'anno per una sostituzione. Per lei indicativo, congiuntivo e condizionale erano fungibili fra loro e in effetti li usava con criteri apparentemente randomici. Promossa con un buon voto alla maturità! Ma di cosa stiamo parlando?
Siamo ancora nell'ambito delle opinioni personali
No le domande erano 50. Bisognava totalizzare almeno 35 punti tenendo conto che una risposta sbagliata abbassa il punteggio di mezzo punto. In sostanza in caso di forte dubbio sulla correttezza della risposta, conveniva non rispondere affatto.