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Ma nella loro mente bacata cosa pensano possa causare il fenomeno? Gli alieni? I poltergeist? Una possessione diabolica? Le flatulenze di qualcuno che abita lì vicino?
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Perché occorrerebbe una riforma costituzionale. I tempi ed i modi per procedere ad una modifica costituzionale sono incompatibili con la situazione attuale.
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*cough* Bellissimo sorriso *cough* Ma oggi non doveva calare la temperatura?
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I soldi che "paga l'INPS" vanno ai lavoratori, almeno questo ti è chiaro? O avresti preferito il licenziamento da Lunedì?
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Si trattava infatti di una maschera antigas. Il tipo, prima di sparare alla folla, aveva lanciato un fumogeno o un lacrimogeno. Ho letto diversi articoli (CNN, NYT, WP) e in nessuno si fa riferimento ad un ipotetico travestimento stile "cattivo di Batman", bensì ad una "normale" (negli USA le vendono nei negozi) maschera antigas. Mi chiedo cosa scatti nel cervello di certa gente per fare una cosa simile
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Sono senza parole: Usa, 14 morti in sparatoria a prima film Batman a Denver | Prima Pagina | Reuters A latere aggiungo un dettaglio: come al solito i nostri giornali trattano le notizie, anche di questo tipo, ad minchiam, aggiungendoci dettagli che niente hanno a che fare con la tragedia ma che fanno "costume", cioè la palla che l'assassino fosse travestito da Bane, il cattivo del film.
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Certo che sei proprio prevenuto Non so più come dirtelo, quando parlo di quei tipi di paletto (e non mi riferisco alla soglia del 110 ma del 107) per giurisprudenza, non intendo parlare di ingegneria, altrimenti parlerei di paletti per ingegneria, non credi? Prendi quelli con almeno 107 e che si sono laureati in tempi normali e vedi che scremi di un bel po', senza per questo arrivare a "10 persone in tutta Italia"
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Ti ho già detto che non è l'unico indicatore Be', diciamo che 106 è già, per giurisprudenza, un voto poco brillante. Per quanto riguarda l'inciampo, io ne ho avuto uno, proprio nell'ultimo esame, mi sono trovato a dover rifiutare il voto (credo di averlo già scritto). Questo mi ha fatto slittare la laurea di 3 mesi, mica di 2 anni. Mi sono comunque laureato in meno di 5 anni (vecchio ordinamento). Mettiamo pure il paletto a 6 anni comunque. Ma sai quanti ne trovi di persone laureate in giurisprudenza con un voto di 106 o superiore? Secondo te c'è penuria di materia prima?
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Tonino, a volte ragioni in termini manichei. Giurisprudenza è una facoltà (o almeno lo era quando la frequentavo io, ma non credo che la cosa sia cambiata), in cui una persona intelligente (cioè che capisce, non che studia tutto a memoria), senza per forza essere degli Einstein, può laurearsi in tempi brevi e con un voto dignitoso. Ciò al netto di particolari sfighe. Bisogna metterci impegno, applicazione e testa, ma ci si riesce. Una persona che in giurisprudenza prende un voto basso e/o si laurea 2 o 3 anni fuori corso, molto probabilmente non ci ha messo la testa, se l'è presa comoda o non è proprio portata per gli studi. E' quindi ragionevole, quando vai a selezionare un giovane laureato in tale materia con poca o nessuna esperienza lavorativa, stabilire una soglia minima per il voto di laurea e per la durata degli studi, perché quelli che tagli fuori molto probabilmente non sono particolarmente brillanti o hanno la tendenza a prendere gli impegni (e gli studi sono impegni seri, non dimentichiamolo) sottogamba. Poi, all'interno di quelli che rientrano nel range suddetto, vai a valutare le altre cose. Cerchi di capire se è in grado di lavorare in team e/o coordinare un team, se "umanamente sa rapportarsi coi colleghi" o se ha un carattere di merda. Se sono bravo o meno non spetta a me dirlo, ma io metto nel lavoro lo stesso livello di impegno che ho messo negli studi. Di conseguenza il voto di laurea, per quello che mi riguarda, "misura" anche il mio approccio verso il lavoro. Capisco invece come per altre materie sia diverso, ma se si tratta di laurea in giurisprudenza, sono ragionevolmente sicuro di quello che dico.
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Diciamo che, in certi contesti, non funziona così. C'è la società di selezione del personale che cerca una "giovane promessa" per l'inserimento in una grossa Società per una posizione con prospettive manageriali. Diciamo che il loro direttore risorse umane area nord ha tre anni prima di andare in pensione e si vuole trovare, in tempo utile, un sostituto da formare e plasmare. La società di selezione fa una prima scrematura proprio sul titolo di studio. Quelli senza esperienza lavorativa "seria", seppur breve, vengono scartati. Quelli con voti sotto 107 vengono scartati, chi si è laureato un anno o più in ritardo viene scartato a meno che dal curriculum non risulti che abbia lavorato durante gli studi. Si viene poi convocati per un test psicoattitudinale ed un colloquio con lo psicologo della società di selezione. Lo psicologo ti tritura le palle per una mezz'ora e ti martella anche sui tuoi studi universitari. A questo punto i candidati non sanno ancora la Società che li cerca. Poi arriva la telefonata che ti informa che la multinazionale $noi_ruliamo_il_mondo, leader nel settore $non_posso_dirlo, ti fa la grazia di volerti incontrare. Incontri il megadirettore galattico ed il direttore del personale d'area (quello che in prospettiva dovresti sostituire) che prima ti fanno una presentazione gloriosa della Società (manca solo la colonna sonora della cavalcata delle Valchirie) e poi ti martellano di domande. Ti chiedono del tuo lavoro, perché vuoi cambiare, vogliono capire se sei uno di quelli che tira il pacco (cioè stai lì 2 anni, ti prendi la formazione e poi li molli), il megadirettore galattico e il direttore del personale sono entrambi laureati in legge, ti chiedono dei tuoi studi, complimenti per il voto, da quali manuali hai studiato, ti fanno qualche domandina furbetta (cosa faresti se ti capitasse questo caso...), evidenziano il fatto che alla maturità hai preso solo 52 e non 60... Come mai? Professori cattivi? Assolutamente no, in quell'occasione non ho reso come avrei dovuto...
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Non se devi valutare i cv di un neolaureato. Anzi, nel mio caso la laurea ha fatto pendere la bilancia in mio favore in un colloquio che ho sostenuto quando lavoravo già da 4 anni.
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Tu però sei già nuovo ordinamento, giusto?
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Be', ai miei tempi (parlo sempre giurisprudenza) c'erano certi "campioni" che, appunto, davano tre esami l'anno, tanto avevano il culo coperto visto che c'era papino/zietto avvocato che teneva loro il posto in caldo.
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Il voto medio per giurisprudenza si è sensibilmente alzato dopo la riforma, passando a 102,9 (dati 2011). L'età media alla laurea si è abbassata a 26,1. Il corso di laurea è diventato più efficace o semplicemente più facile? Mah... io un'idea ce l'avrei.
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E allora parliamo del mio indirizzo di studi. Dati pre-riforma, analisi del 2008. [TABLE="class: datiprofilo1"] [TR="class: gruppoeven"] [TH="colspan: 1"]Numero di laureati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]2.150[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoodd"] [TH="colspan: 1"]Numero di intervistati [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]1.844[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoeven"] [TH="colspan: 1"]Tasso di risposta [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]85,8[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoodd"] [TH]Composizione per genere (%)[/TH] [TD="class: datobold"] [/TD] [/TR] [TR="class: voceeven"] [TH="colspan: 1"]Uomini [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: dato"]39,2[/TD] [/TR] [TR="class: voceodd"] [TH="colspan: 1"]Donne [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: dato"]60,8[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoeven"] [TH="colspan: 1"]Età alla laurea (medie)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif] [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]29,8[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoodd"] [TH="colspan: 1"]Voto di laurea in 110-mi (medie)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif] [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]95,9[/TD] [/TR] [TR="class: gruppoeven"] [TH="colspan: 1"]Durata degli studi (medie, in anni)[img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/nota.gif] [img=http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/spacer.gif][/TH] [TD="class: datobold"]9,8[/TD] [/TR] [/TABLE] Durata degli studi 9,8 anni di media e voto medio di 95,8. Questo per spiegare perché, per accedere al mondo di lavoro, per me era importante laurearmi presto e con la lode.
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Guarda, io sarei d'accordo con te, ma qui stiamo parlando di Fiom. A gennaio i simpaticoni della Fiom avevano indetto a Cassino un altro sciopero contro Fabbrica Italia, contro il contratto aziendale incostituzionale, contro la mercificazione del lavoro, etc. etc., proponendo ricorso al giudice del lavoro contro l'esclusione della propria rappresentanza sindacale dall'azienda. Ricorso peraltro rigettato. Loro il progetto "Fabbrica Italia" lo hanno sempre osteggiato e tifano per il suo fallimento.
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IMHO il 27 me lo sono meritato tutto. Anzi, la mia proverbiale modestia inizialmente mi aveva fatto venire voglia di protestare perché ritenevo più corretto almeno un 28. Senza contare il bonus. Una vocina poi mi ha suggerito di lasciato perdere Poi attenzione: i 3 punti non erano per la simpatia, ma perché nella sua mente contorta aveva ritenuto di dover premiare chi non si era lasciato spaventare dalle difficoltà dell'esame. Perché non è stato un esame semplice, eh, tutt'altro. Se non avessi preso la lode mi sarebbe cambiata la vita? Be', il 110 e lode è sempre stato il mio obiettivo. Mi sono fatto un culo grande quanto un monolocale per ottenerlo. Non uscivo di casa durante la settimana, la domenica studiavo; quando gli amici andavano al mare, io andavo al mare con loro ma mi portavo dietro i libri da leggere sotto l'ombrellone. Gli unici svaghi che mi concedevo erano la partitella a basket con gli amici il Sabato mattina e la pizzata il Sabato sera. Se non avessi preso la lode, mio padre non me l'avrebbe mai perdonato. Lui non aveva potuto prendere la laurea perché la sua famiglia aveva avuto problemi finanziari per cui fu costretto ad abbandonare l'università ed andare a lavorare. Per lui è stata una rinuncia pesantissima, voleva fare il medico ed è finito a fare l'impiegato ed il tarlo gli è sempre rimasto fino alla pensione. Col senno di poi, peraltro, considerato che non vi è certo carenza di laureati in giurisprudenza, il mio voto di laurea, unitamente al fatto che non mi sono laureato "con calma", mi ha facilitato enormemente l'accesso al lavoro. Poi, cazzo, il diploma di laurea, quello che incornici ed appendi, non riporta il voto, ma riporta la lode
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Cioè scioperano perché un domani, forse, se le cose non andranno bene, Marchionne potrà chiudere uno stabilimento in Italia ed in tal caso, forse, potrebbe toccare a Cassino come a qualsiasi altro stabilimento? Ma lol
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Il professore di cui parlo era un gigione e certamente faceva pesare il suo ruolo anche più del dovuto. Resta il fatto che quell'esame, IMHO, è stato un esame intelligente. Intelligente perché non faceva domande tipo "cosa dice l'art. xyz del codice di procedura civile?" bensì ti poneva di fronte ad un'ipotetica causa in cui lui sosteneva una tesi e lo studente doveva sostenere la tesi avversa. Questo imponeva una discreta conoscenza non solo del codice di rito, bensì anche una reminiscenza delle istituzioni di diritto privato il cui esame dovevi aver necessariamente sostenuto il precedente anno. Quello che faceva scappare gli studenti era appunto la pretesa di quel prof di porre problematiche non risolvibili esclusivamente avendo studiato a memoria il codice di procedura civile. Formalmente si poteva sostenere che parte di quell'esame riguardava anche argomenti non contenuti nel programma, ma d'altra parte le materie che si studiano all'università non devono essere considerate indipendenti fra loro. Che te ne fai della procedura civile senza il diritto civile sostanziale? Che te ne fai della procedura penale se non ricordi le basi del diritto penale? Quel professore era certamente un pochetto sadico, perché quando vedeva lo studente in difficoltà, lo incalzava senza pietà finché questo non gettava la spugna o gli si accendeva la lampadina. A lezione lui sosteneva che la professione forense (lui era avvocato) era una continua competizione. Evidentemente per lui gli esami dovevano preparare a quello scenario. L'unica cosa che gli si può rimproverare è l'evidente piacere sadico che provava nel massacrare gli studenti che non riteneva all'altezza. Meglio però lui che quell'altro professore (non dico di quale materia) che promuoveva quasi tutti ma dava volti alti solo alle gnocche. E non dico altro.