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loric

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  1. Ti sfugge un dettaglio di non secondaria importanza. L'idea di introdurre un'imposta sugli animali domestici non era del governo. Ricorda che i parlamentari di oggi sono gli stessi che l'altro ieri avevano votato che Mubarak aveva una nipote che faceva l'escort di alto bordo. E per quanto riguarda le obiezioni che sento di continuo "Eh, ma perché non fanno le riforme con decreto legge? Evidentemente perché non le vogliono fare", io dico che forse basterebbe informarsi un po'. Fermo restando che di decreti legge questo governo ne ha fatti non pochi (puntualmente accompagnati dai pianti greci di pezzi del parlamento che parlano di uso eccessivo), bisogna ricordare che il potere di legiferare in Italia spetta ancora al Parlamento. Il governo può adottare atti aventi forza di legge entro limiti ben precisi. Per esempio far passare la riforma sul mercato del lavoro attraverso un decreto legge sarebbe incostituzionale. Idem per quanto riguarda la riforma dell'apparato sanzionatorio collegato ai reati contro la P.A. (corruzione, etc.). Che poi anche al governo prendano delle sbandate pazzesche è fuor di dubbio.
  2. Il fatto che *oggi* le aziende del settore soffrano delle difficoltà nell'accesso al credito (le banche scappano al solo sentire menzionare le imprese edili), che vi siano clienti che non pagano, che il loro maggiore committente (la P.A.) paga il giorno del mai, che i clienti fatichino a chiedere un mutuo per la casa non è in discussione. Quello che intendo affermare è che *da almeno un decennio* si assiste ad un progressivo svuotamento, in termini di dipendenti, delle imprese edili (quelle vere, le immobiliari sono una cosa a parte e comunque vuote per definizione) bilanciato da un sempre maggiore ricorso a lavoratori autonomi di comodo, al 90% P. IVA farlocche. E' un classico il caso del dipendente che viene invitato a dimettersi e ad aprirsi la P.IVA dietro la promessa di qualche lavoretto. Ovviamente la modalità di apporto lavorativo rimane immutata anche sotto la nuova forma, al netto però di tutte le tutele di legge e contrattuali previste per il lavoro subordinato. E' nei numeri, basta leggerli.
  3. Scusa, ma il disegno di legge sul mercato del lavoro ha 2 mesi di vita. Il DDL contro la corruzione solo uno. Loro hanno fatto i compitini, il resto spetta al Parlamento. Tu al posto loro cosa avresti fatto? Un regio decreto* per bypassare le Camere? * Sì, lo so, anche durante la monarchia i regi decreti dovevano essere ratificati dal parlamento, ma era un modo di dire.
  4. Hanno tagliato sul pubblico. Per quanto riguarda i licenziamenti, ne abbiamo parlato a iosa. Non sono contrario ai licenziamenti nel pubblico, ma sono contrario ai licenziamenti nel pubblico disposti semplicemente per far cassa. I mercati in questo momento vogliono sicurezza. Non li accontenti semplicemente dicendo che fra 3/4 anni ci sarà crescita se prima non metti in sicurezza i conti. Be', sai, si fa un provvedimento contro la corruzione (tassa occulta che impatta anche sulla crescita) e metà del parlamento grida al giustizialismo e all'oppressione forcaiola. Siccome la nostra è ancora una repubblica parlamentare, non è che un governo possa fare a meno del voto in parlamento, eh.
  5. E come lo abbassavi il debito pubblico nell'immediato? Tu lo sai che gli stimoli per rilanciare l'economia hanno effetti sul medio-lungo periodo e noi rischiavamo di finire male 6 mesi fa? Tagliare gli sprechi pubblici lo stanno facendo. Prima di ricoprirli di guano vediamo cosa riescono ad ottenere.
  6. Il mio "motto latino" non voleva essere un'offesa nei tuoi confronti. Avessi voluto percularti avrei scritto "Intelligenti pauca, per cui nel tuo caso mi trovo costretto a dilungarmi". Ti pregherei pertanto di mantenere un tono più rispettoso oppure di farmi sapere se effettivamente hai necessità che mi dilunghi in spiegazioni. Il concetto di base, che a te sfugge, è che le P.IVA farlocche stanno distruggendo un intero settore, quello dell'edilizia. Informati su quanto pesa l'edilizia sul PIL e poi ne riparliamo.
  7. Intelligenti pauca sufficiunt: io nel tuo mondo ideale non vorrei mai viverci. Non sei bene informato.
  8. La prospettiva è sbagliata. Non esiste un rapporto di lavoro a P.IVA. Esistono il lavoro subordinato, quello autonomo ed il parasubordinato (collaborazioni). La differenza fra le suddette tipologie di lavoro, parlo della differenza caratterizzante, tutte le altre sono solo conseguenze, è che il lavoratore subordinato lavora *nell'impresa* ed è soggetto alle direttive dell'imprenditore. Il lavoratore autonomo, invece, collabora *con l'impresa* dall'esterno e lo fa senza sottostare alle direttive dell'imprenditore. Poi esistono le collaborazioni ma, per semplicità, le omettiamo. Indipendentemente dal nome che le parti vogliono dare al proprio rapporto di lavoro (per intenderci lo possono anche chiamare "lavoro di 'sta cippa"), quello che conta è il contenuto del contratto desumibile dalla sua attuazione. Se un rapporto di lavoro si attua nelle forme del lavoro dipendente, avrà un regime fiscale e contributivo. Se si attua nelle forme del lavoro autonomo, ci sarà la famosa P.IVA. Mischiare quello che fa comodo del rapporto di lavoro subordinato con quello che conviene del rapporto di lavoro autonomo, è *illegale* e danneggia il lavoratore e la collettività. La riforma Fornero altro non fa che agevolare la possibilità di distinguere fra vero rapporto di lavoro autonomo e quello farlocco. Agisce dal punto di vista probatorio (si presume che non sia autonomo, salvo prova contraria resa dal committente/datore di lavoro), così come è giusto che sia. Se invece vogliamo essere complici morali di queste truffe, il modo migliore è lasciare le cose come stanno. E per inciso, prima che mi si obbietti che è meglio, da un punto di vista sociale, un lavoro irregolare senza tutele che nessun lavoro, ricordo questo: Palazzo crollato, la strage delle operaie Morte 5 donne: una aveva 14 anni - Corriere del Mezzogiorno Certi imprenditori dovrebbero semplicemente essere cancellati dal mercato. Assicuro che il nostro PIL non ne sentirebbe la mancanza.
  9. Guarda, io non so se le cose finiranno bene o faremo la fine del Titanic. Quello che so è che *oggi* abbiamo diverse opzioni e solo una di queste porta all'iceberg, mentre le altre, con vari gradi di difficoltà e tortuosità, portano al risanamento e all'uscita dalla crisi. Non saranno delle passeggiate di salute, ma ce la si può fare. Di conseguenza so che se affonderemo, la colpa non sarà del destino cinico e baro e delle congiunzioni astrali, bensì delle scelte sbagliate che faremo. Nella denegata ipotesi in cui dovessimo finire come Di Caprio nel famosissimo polpettone cinematografico, sarà solo ed esclusivamente colpa nostra.
  10. No, certe cose vanno sperimentate sulla propria pelle. C'è una buona fetta di gente su cui le argomentazioni, per quanto analitiche e oggettivamente fondate, non faranno mai presa. Devono viverlo il "paradiso" argentino.
  11. Premesso che non ho nulla contro il trombare come ricci, resta il fatto che i problemi vanno affrontati ed i problemi difficili vanno affrontati in maniera decisa. Considerato che l'Italia è strutturalmente messa meglio della Grecia, non vedo perché noi si debba per forza seguire le loro orme. Se poi a qualcuno piace l'idea di un default stile Argentina... be', è libero di espatriare in quel Paese.
  12. Madonna mia che alto tasso di sfiga che trasuda da questo thread. Moriremo tutti, anzi, siamo già morti ma ancora non ce ne rendiamo conto, non c'è speranza, l'invasione delle locuste, la strage dei primi nati e la pioggia di rane. Classico terreno di coltura dove attecchiscono i demagoghi del cazzo, grazie alla teoria che "visto che il mondo deve finire, perché faticare e fare sacrifici? meglio andarsene ballando e trombando come ricci".
  13. Mi sfugge cosa tu intendi dimostrare. Mi piacerebbe anche che tu ci fornissi l'identikit di "chi non ha mai pagato e si limita a far fallire gli altri". E secondo te *oggi* la Grecia la salvi così?
  14. Intendi invadere la Svizzera?
  15. Il parallelo Italia - Grecia mi pare azzardato. Per il resto tutto può essere, perfino che qualcuno si stia preparando a scendere in campo col ruolo di salvatore della patria.
  16. Qualche tempo fa tu dissi che tutti quelli che in campagna elettorale sparano contro l'euro, il risanamento delle economie, la riduzione del debito, etc., quando giungono alla sala dei bottoni cambiano tono ed atteggiamento. Bene, abbiamo la prova che non è sempre così. Del resto appena saputo che in grecia avevano mandato in parlamento i neonazi e gli estremisti di destra, era divenuto chiaro che avevano perso totalmente la bussola. Ed io l'ho detto subito (chiamatemi Cassandra).
  17. Perché tu veramente credevi che l'ipotesi "grande coalizione magari con governo tecnico" avesse una mezza chance di andare in porto? Là ci sono pezzi dell'arco politico che sanno di poter capitalizzare, in termini di consenso popolare, la crisi. Tu dirai che è un atteggiamento poco responsabile, ma il punto è che loro ci guadagnano se le cose vanno male e la responsabilità l'hanno messa nel cassetto da tempo. Sono gli stessi pezzi dell'arco politico che, in condizioni ordinarie, avrebbero le stesse chance di salire al potere che ho io di guzzarmi l'Angelina Jolie.
  18. Colpa dei demagoghi del cazzo ed un pochetto anche della Merkel. Vabbe', si sapeva.
  19. Vuoi vedere che torniamo alla separazione fra banche commerciali e banche d'investimento? E sarebbe anche ora.
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