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loric

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  1. C'è anche da dire che Holland può sbraitare perché la Francia ha, ancora oggi, più margini di manovra di quanti ne abbia mai avuto la Grecia. Hanno sostanzialmente un'economia solida, per cui si possono permettere maggiore elasticità. In ogni caso ho sentito oggi persone che salutavano con favore il risultato in Francia, e fin qui ci può stare. Ma giorire perché gli elettori in Grecia hanno mostrato il dito medio all'Europa... be', ne riparliamo fra 6 mesi.
  2. Ah be', anche tu non hai tutti i torti.
  3. Ah be', hanno mandato i neonazi in parlamento. Stanno perdendo il senno.
  4. Mah, non saprei. Quella che tu citi è la spiegazione che ci siamo sempre dati, ma la Polo a me pare meno triglia della MiTo e la Golf meno della Giulietta. Il design che gusta a Gimmo (e anche a me), che certamente non è trigliesco, non mi pare tanto incazzato da far scappare il pubblico femminile. Idem dicasi per la 147 post restyling che, da quello che mi risulta con l'occhiometro, certamente non è stata disdegnata dal gentil sesso.
  5. Mi è appena esploso il qualunquism-meter. Edit: http://media2.corriere.it/corriere/content/2012/pdf/Revisione-spesa-pubblica.pdf E' il rapporto Giarda sulla revisione della spesa pubblica. Io sono troppo stanco per leggerlo ora, me lo tengo per domani.
  6. E se le banche non comprano il debito di Stato sotto forma di titoli, come le paghiamo, per dirne una, le pensioni? Coi soldi del monopoli? Oppure facciamo come il Giappone, Stato che ha un rapporto debito/PIL del 200% e passa che resta a galla (finché dura perché non potrà andare avanti così in eterno) solo perché i giapponesi, di fatto, si autotassano comprando il 97% del debito pubblico sotto forma di titoli decennali al tasso annuo dello 0,90%? Ci possiamo provare, ma ho la vaga impressione che il modello kamikaze qui non ha grandi chance di attecchire E comunque non sono le banche a creare il debito pubblico, è lo Stato che lo crea, non dimentichiamolo. Chi compra i titoli di Stato, quindi anche le banche, glielo finanzia e gli permette di sopravvivere.
  7. Se per questo ci sono demagoghi del cazzo che danno la colpa: 1) al signoraggio bancario 2) alle banche che comprano titoli di Stato 3) all'euro, perché se ci fosse la lira potremmo compare il debito pubblico stampando moneta (e qui è scontato l'esempio del Giappone, del Regno Unito e dell'Argentina) 4) a poteri occulti internazionali
  8. Il problema è che la loro crescita, trainata dalle esportazioni di prodotti agricoli in estremo oriente, sta calando. Ed analisti privati stimano l'inflazione al 25%. IMHO hanno di nuovo un piede nella fossa.
  9. Vabbe', allora approfondiamo. Mi spieghi come mai 10 anni fa l'Argentina aveva una società petrolifera (pubblica) in profondo rosso? Non si è mai vista al mondo una società petrolifera che possa contare su risorse naturali in loco affondare più velocemente del Titanic, l'unica eccezione rappresentata appunto dall'argentina YPF. Questi l'hanno venduta alla multinazionale Repsol che l'ha risanata e l'ha trasformata da tinozza sfondata in una società che produce utili. Fatta risanare la società alla Repsol, la Kichner la espropria senza preavviso e senza voler pagare alcun indennizzo: l'argentina infatti dichiara di vantare crediti nei confronti di Repsol per ragioni fumose e poco chiare, in misura pari o superiore al famoso indennizzo. Praticamente una truffa. Contemporaneamente la Kirchner ritira fuori la stronzata dell'appartenenza delle Falkland all'Argentina ed emana delle fatwa contro le società inglesi che trivellano vicino alle suddette isole minacciando ritorsioni, maledizioni e fatture. Il tutto condito dal fatto che l'ISTAT argentino cambia il paniere su cui calcolare l'inflazione ad ogni fase lunare, per cui il tasso ufficiale del 10% probabilmente corrisponderà ad un tasso reale almeno il doppio. Per inciso: proprio per il fatto che il petrolio argentino è argentino, la Repsol pagava allo Stato la concessione di sfruttamento, mica se lo prendeva gratis.
  10. Vedi sopra. E aggiungo che gli argentini sono di nuovo alla canna del gas. Tempo 3 anni e fanno un altro crack.
  11. Al rogo! Affamatore del popolo, speculatore, capitalista con bastone e cilindro, terrorista dei trigliceridi! Bannate TonyH!!! Sapevo che si sarebbe caduti sull'Argentina. Parliamo di uno Stato che nasconde i dati economici (si parla di inflazione reale a 2 cifre) e diffonde invece dati farlocchi (crescita misurata come?) Parliamo di uno Stato che vende alla Repsol una società petrolifera che per decenni aveva drenato soldi pubblici (ce ne vuole per mandare in rosso una società petrolifera che può contare su ingenti risorse petrolifere domestiche, loro ci sono riusciti) e la rinazionalizzano dopo che i brutti capitalisti privati l'hanno risanata. Siccome i capitalisti puzzano e la Kichner protegge gli interessi del popolo, si rifiutano pure di pagare alla Repsol l'indennizzo previsto dalla legge Argentina. Ritirano fuori la stronzata delle Falkland. In confronto alla loro, la nostra P.A. ha un tasso di corruzione inesistente. Ma se anche volessimo prendere loro come esempio (del resto anche da noi il populismo premia), loro esportano enormi quantità di prodotti agricoli in estremo oriente e hanno materie prime e petrolio, per cui dal punto di vista energetico sono autonomi, mentre noi l'energia come la produciamo senza importarla? Bruciamo borsette griffate? Ma dai...
  12. Ma tu sei cattivo. Sei un fiattaro. Sei un tassinaro. Lavori nel settore della finanza quindi sei una pedina dei banKieri, della trilaterale, di Goldman Sachs, di Bildeberg e di Bigpharma. Se abbiamo il debito pubblico alto è colpa tua perché il debito pubblico lo fanno le banche e gli istituti di credito che comprano i titoli di Stato (e tu lavori per loro). Se le banche non comprassero i titoli di Stato non ci sarebbe il debito pubblico (per la serie gli ombrelli fanno piovere) e tu sei uno speculatore delle banche e guadagni sullo spread. Sei un fan dell'euro che ci ha portati alla schiavitù. Disprezzi Bancoposta che invece aiuta il popolo. Ho dimenticato qualcosa? Ah già, Viva l'Argentina e viva la Kirchner!
  13. Se non hai più di 100mila euro, garantisce lo Stato. Certo che se poi anche lo Stato va a rotoli come vogliono quelli di "No Debito", ti attacchi.
  14. La tesi di Matteo è che quelle 600mila persone licenziate dalla P.A. possono fare il panettiere o l'artigiano, mestieri che oggi non vuole fare nessuno ma che tirano comunque. Evabbe', colpa del gombloddo finanziario internazionale, della trilaterale e di TonyH che è l'agente di Bilderberg inviato in incognito su AP per portare avanti il disegno del nuovo ordine mondiale. p.s.: non credevo che Bancoposta fosse messo così male.
  15. Perdonami, fallita per modo di dire. A me risulta che, problema in comune con molti istituti bancari, non possa far valere contabilmente il valore reale dei nostri titoli di Stato a causa delle legnate che i nostri BOT si sono presi grazie ai criteri del merito creditizio e ai limiti imposti da Basilea.
  16. Il welfare è stato tagliato a tutti, non ad una parte del paese. Il welfare sono la sanità pubblica, le pensioni pubbliche, i servizi assistenziali e tutti gli altri servizi pubblici rivolti alla generalità dei cittadini. Se mi parli dei privilegi dei politici, quello non è welfare e comunque l'esecutivo non può incidere più di tanto su quel campo per vincoli costituzionali. il Parlamento, infatti, in quanto organo costituzionale, ha autonomia di bilancio rispetto all'esecutivo. Le regioni a statuto speciale hanno un elevato grado di autonomia finanziaria e anche su quelle l'esecutivo può fare il giusto. La Sicilia, quella che assume i precari a temperare le matite, riscuote tutti i tributi erariali esatti sul territorio con eccezione di accise e monopoli sulle sigarette e, credo, lotto e superenalotto. Ah, ok, quindi avevo capito bene: la tua panacea è licenziare mezzo milione di dipendenti pubblici. Vabbe', lasciamo perdere.
  17. La preferivo prima della plastica che le ha fatto i labbroni, non ho detto che il solo guardarla mi fa cascare l'uccello dal ribrezzo
  18. Bannate Gimmo! (io la preferivo prima della plastica)
  19. Facciamo però a capirci. Poco più sopra c'è il post di un altro utente che afferma che per uscire dalla crisi occorre licenziare dipendenti pubblici e tagliare il welfare, citando le misure adottate recentemente negli UK come esempio di approccio "virtuoso". Tu hai affermato di essere d'accordo con lui. Io ti sto dicendo che bisogna intervenire sulla normativa sui licenziamenti dei dipendenti pubblici, così come si sta cercando di fare per il privato, ma che pensare di ridurre la spesa pubblica tagliando ulteriormente il welfare e mandando a casa la gente, per citare Fantozzi, è una cagata pazzesca. Ripeto: se non mi credete cercatevi con gughel il disaggregato della spesa pubblica italiana ed i dati OCSE. Inoltre parlare di licenziamenti come se fosse roba da niente, peraltro, mi trova particolarmente sensibile perché, sfortunatamente, io di licenziamenti me ne intendo e so cosa significano, sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista umano. Qui non si sta discutendo di calcio, qui si sta parlando di vite umane.
  20. Il tabù dei licenziamenti nel pubblico va abbattuto e su questo non ci piove, ma chi pensa di risolvere la crisi licenziando i dipendenti della P.A. IMHO non ha ben chiaro il quadro dei problemi. Io ancora non ci credo alla fine dell'euro che, nei fatti, non conviene a nessuno. Se poi dovesse verificarsi, sarà mia premura visitare, munito di grosso bastone nodoso, sia qualche politico che ha contribuito all'affossamento dell'Italia, sia qualche demagogo che da mesi porta sfiga e ci racconta le virtù taumaturgiche del ritorno alla lira.
  21. Credo che si riferisse al debito pubblico di tutti i paesi industrializzati. Mi pare di ricordare che qualcuno (Grul^WGrillo?) abbia fatto un calcolo spannometrico di quel tipo. Ovviamente sono numeri del piffero.
  22. Il tesoro a dicembre 2011 ha comunicato i dati ufficiali, allora il debito pubblico si attestava (vado a memoria) attorno ai 1900 miliardi euro, escluso il fabbisogno del mese di dicembre. Il Giappone ha un debito pubblico (vado sempre a memoria) superiore ai 13000 miliardi di euro. Gli USA più di 14000 miliardi. In ogni caso ripeto che i valori assoluti del debito contano poco.
  23. Scusami Giò, ogni volta tu torni a ripetere questa storia dei 2 milioni di miliardi di debito e del fatto che nessuna manovra potrà mai azzerarlo. Io ti ripeto che il problema non è il valore assoluto del debito pubblico e che nessuna manovra economica in nessuno Stato punta al suo azzeramento, anche perché per conseguirlo occorrerebbe ritornare ad una società di tipo tribale. Insomma, proviamo ad ascoltarci ogni tanto.
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