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loric

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  1. Come funzionano queste cose? Hanno preso il concept rosso e lo hanno sverniciato e riverniciato oppure hanno fatto un nuovo concept?
  2. Interessante... A questo punto sarei quasi tentato di comprarlo per testarlo. In primis sulla 5oo di mia moglie, ovvio
  3. Da Corriere: Muore a 39 anni l'attore di «Spartacus» - Corriere della Sera
  4. Però almeno le sue macchine arrivano alla rete di vendita, altri mecenati illuminati dell'automotive prendono i soldi pubblici e non vanno oltre il concept assemblato ad minchiam.
  5. No, ok, quello lo sapevo (più o meno), mi serviva la definizione del verbo "sciopare" In ogni caso, ritornando allo spot, ho sentito dire da alcuni che è troppo "stile Franzoso" .
  6. Ci devi viaggiare o ti serve veramente un "finto" portatile come quello da te linkato?
  7. Ho solo un appunto: perché in tutti gli spot è bianca? E' sempre la stessa che riciclano dal primo spot con Uma Thurman? Non ne hanno altre? Questo spot era ideale per farla vedere di diversi colori.
  8. La procedura non è banale, ma se fatta bene niente può impedire al datore di lavoro di licenziare. Deve pagare un contributo d'ingresso (tranne in edilizia) per finanziare il trattamento di mobilità dei dipendenti da licenziare, ma al di là del costo, poi i licenziamenti sono blindati a meno che non si violino i criteri di scelta. D'altra parte se licenzi tutti, i criteri di scelta non contano perché non c'è da scegliere fra chi va e chi resta, per cui il problema di mobilità può essere attuato senza particolari patemi.
  9. Be', da un punto di vista dell'opportunità, in un momento di crisi diffusa, la maggioranza dovrebbe intervenire con misure volte a sostenere il mantenimento dell'occupazione, rendere meno oneroso il lavoro subordinato, invece fa una norma che permette di rendere più agevoli i licenziamenti. Questo mi pare demenziale. A parte ciò, i licenziamenti collettivi sono disciplinati dalla L. 223/1991 e l'unico vincolo che pone è l'espletamento di una procedura sindacale/amministrativa. Espletata questa è possibile chiudere stabilimenti e licenziare tutti senza particolari vincoli, salvo quelli relativi a singole specifiche posizioni tutelate (es. lavoratrici madri, disabili, etc.). Qui non c'è nulla da derogare visto che i paletti sono già veramente pochi.
  10. Ho votato abbastanza. Preferisco ancora la GPunto, ma è un passo avanti rispetto alla EVO che IMHO è inguardabile.
  11. Concordo, ma neanche alla sony sono tutti delle verginelle pure ed innocenti.
  12. Senti, nel pubblico impiego ci sono sacche enormi di fancazzismo e su questo non ci piove. Andare tuttavia a prendersela sempre con loro, con tutti loro, mi sembra altamente demagogico. Ho frequentato e frequento per la mia professione alcuni uffici pubblici, uffici in cui mancano anche i francobolli, ma i cui funzionari si fanno il mazzo, rimettendoci pure economicamente. E comunque questa manovra, se possibile, impatta più sul lavoro pubblico che su quello privato.
  13. Guarda che io non voglio mica andare dietro alla CGIL eh Di proposte sul tavolo per la riforma del mercato del lavoro ce ne sono, alcune sono pure decenti (non posso dire chi le ha presentate perché altrimenti si finisce a parlare di politica), però le suddette proposte sono tutte state cestinate in favore della cagata dell'art. 8 che è fuori da ogni logica, tranne forse quella di voler creare forti tensioni per spaccare il fronte sindacale... che può andare bene in astratto da un punto di vista di strategia politica, ma non quando sul tavolo ci sono le palle di migliaia di lavoratori e la proposta è quella di andar giù di mazzate.
  14. Ah be', quella norma è veramente incostituzionale. Ciò senza voler difendere la FIOM che mi sta pure sulle palle.
  15. Mavaffanghiul, dai Adesso alla Apple hanno il monopolio del design moderno-minimalista. Cioè, se il case del pad della Samsung avesse brillantini, cuoricini e arzigogoli allora andrebbe bene. In altre parole stanno giudicando il contenitore e non il contenuto. Tipico ragionamento da fanboy Apple.
  16. E allora mi intervieni sulle definizioni di giusta causa e giustificato motivo e io ti faccio pure l'applauso perché sarebbe pure ora. Per fare un esempio pratico, il recente caso di un cassiere di supermercato licenziato in via disciplinare per un furto di 5 euro... la Cassazione ha annullato perché il licenziamento era sproporzionato rispetto al fatto... stiamo comunque parlando di furto ai danni del datore di lavoro, eh. E siccome, in particolare per certe mansioni, ci deve essere un rapporto fiduciario fra dipendente e datore di lavoro, come si può chiedere a quest'ultimo di continuare a fidarsi e ad affidare al lavoratore in questione il maneggio di denaro? Però la riforma non tocca affatto queste problematiche ed è per questo che, nella migliore delle ipotesi, deve essere considerata sbagliata. Nella peggiore una vera e propria porcata.
  17. In ogni caso quella riforma è inaccettabile. Anche perché quello che si dimenticano di dire è che la "deroga" non riguarda i licenziamenti legittimi, che diventano meno problematici, ma quelli illegittimi. In altre parole si possono ritoccare od eliminare le sanzioni previste dall'ordinamento per i licenziamenti non sorretti da giusta causa o giustificato motivo. Una specie di salvacondotto per chi intende licenziare nei casi vietati (rimangono tuttavia i paletti rappresentati dai licenziamenti direttamente o indirettamente discriminatori).
  18. Lo ripeto: abbiamo due ordini di problemi. Il primo è l'eccesso di tutele per alcuni lavoratori. Il secondo è la totale mancanza di tutele per altri lavoratori. La soluzione NON può essere: togliamo un po' di tutele a chi ne ha troppe e di quelli che non ne hanno ce ne sbattiamo i coglioni.
  19. Dipende. La modifica è comunque una porcata. Ammetto che in Senato hanno leggermente migliorato il testo (la CGIL dice che l'hanno peggiorato, ma loro sono notoriamente obiettivi), ma la sostanza è che, come tu dici, si parte dalla premessa che vi sono categorie di lavoratori troppo tutelati e categorie di lavoratori non affatto tutelati. Benissimo, sono d'accordo, la risposta non può essere "abbassiamo le tutele ad una fetta della prima categoria e lasciamo nel guano quelli della seconda", tanto più che così si crearono ulteriori sperequazioni. Oggi abbiamo lavoratori di serie A e lavoratori di serie C. Domani avremo anche i lavoratori di serie B che, però, non saranno provenienti dalla serie C che avranno migliorato le loro condizioni, ma dalla serie A. C'è poi quella tendenza un po' vigliacca di fare queste riforme senza assumersene le responsabilità: ci vuole l'accordo sindacale dicono, per cui alla fine qualsiasi cosa capiti non è colpa nostra. Una riforma seria, fatta da gente con le palle, avrebbe affrontato sia il problema di chi ha troppe tutele, sia quello di chi non ne ha affatto, producendo una riforma organica valida per tutti i lavoratori, ivi compresi quelli che oggi sono solo un gradino sopra la schiavitù. E perché sia chiaro: io ritengo che l'art. 18 sia da rivedere profondamente.
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