Perdonatemi se approfitto di questo thread, ma l'oggetto mi sembra pertinente, visto che comunque si parla di mercato del lavoro.
Avrete sentito senz'altro parlare dell'art. 8 della manovra aggiuntiva di agosto. Si tratta di una disposizione che consente ai contratti di prossimità (aziendali e regionali/provinciali) di derogare al contratto collettivo nazionale e ad alcune (importanti) disposizioni di legge, fra cui le tutele dei lavoratori in materia di licenziamenti (sono fatti salvi solo i licenziamenti discriminatori), la responsabilità solidale committente/appaltatore/sbuappaltatore negli appalti di opere e servizi per crediti retributivi e contributivi, la disciplina dei contratti a progetto, etc.
Contiene anche la norma "Marchionne" che rende i contratti aziendali di Pomigliano e Mirafiori vincolanti per tutti i lavoratori, ivi compresi quelli dissenzienti e/o aderenti a sindacato dissenziente (FIOM E COBAS).
La manovra in questione (che è un decreto legge) è in questi giorni oggetto di esame parlamentare per la sua conversione in legge. I decreti legge, infatti, devono essere convertiti in legge entro 60 giorni o perdono efficacia.
Oggi la commissione bilancio del Senato, che ha il pallino della situazione in questo momento, ha confermato l'art. 8 senza neanche esaminarlo "non essendo associato a tali misure alcun effetto finanziario" (citazione letterale).
In altre parole, nel confermare le disposizioni di cui all'art. 8 in argomento, la commissione Bilancio ha implicitamente affermato che il Decreto Legge in questione non le avrebbe dovute contenere, in quanto non pertinenti con l'oggetto del provvedimento nel suo complesso.
Questa lunga premessa (scusate se sono prolisso) per dire che con un articolino infilato in un D.L. che ha ad oggetto altre cose, assistiamo alla più grossa riforma del mercato del lavoro dall'approvazione dello Statuto dei lavoratori, solo che questa nuova riforma va in senso diametralmente opposto al citato Statuto.
Io non sono mai stato un grande fan del famoso art. 18 della L. 300/70, ma occorre dire che questa modifica, in questi termini, di fatto rende privi di ogni tutela i lavoratori dipendenti da datori di lavoro di imprese in cui le rappresentanze sindacali siano deboli o "amiche" (e purtroppo esistono). Analogamente con contratto aziendale è possibile rendere "immuni" da ogni responsabilità le imprese che si avvalgono di appaltatori che non pagano o sottopagano i propri dipendenti e/o azzerare i vincoli di legge all'utilizzo dei contratti a termine o a progetto.
Mi spiace solo per i giovani che si affacciano ora sul mercato del lavoro che si trovano a dover pagare il conto (con gli interessi) di un mercato del lavoro ingessato da decenni e non solo o non principalmente a causa delle tutele che la normativa ricosceva (ora è d'uopo usare il passato) ai lavoratori subordinati.