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loric

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  1. Per ora trattasi di una pura curiosità, ma forse può interessare. Leggendo qua e là lo stato della class action che stanno montando negli USA contro VW, il trend che pare consolidarsi è quello di far valere la garanzia legale prevista dalla legge della California e di altri Stati sulle autovetture. Tale garanzia consentirebbe agli acquirenti di far valere le difformità per richiedere: 1) la messa in conformità del mezzo 2) la sostituzione con un mezzo equivalente privo del difetto di conformità 3) la restituzione dei soldi (buyback). Stavo per archiviarlo alla voce "americanate o cazzate in genere sparate da qualche avvocato USA in cerca di clienti", ma dopo aver letto da un'altra parte che una cosa del genere toccò a Chrysler/Dodge qualche mese fa, mi sono parzialmente ricreduto: 7 must-knows about Dodge, Ram buybacks La vicenda non è esattamente sovrapponibile (da una parte sono in ballo gli inquinanti, dall'altra la sicurezza del veicolo, d'altra parte nel primo caso si tratta di una frode e nel secondo di negligenza), ma è comunque interessante che le class action puntino ad una soluzione di quel tipo.
  2. Resettiamo un attimo le polemiche, facciamo finta che non ci siamo mai (in|s)contrati in questo thread. Il mio punto di vista sulla vicenda VW è che siamo in presenza di una frode. Frode non imputabile ai quattro ingegneri di cui parlava la cervella in fuga dal moccolo facile nell'articolo citato qualche pagina fa. Secondo me c'era come minimo la copertura da parte dei vertici, se non addirittura una loro direttiva in tal senso. Penso che la vicenda abbia danneggiato gli acquirenti delle macchine taroccate e penso che abbia causato un'illegittima turbativa dei normali meccanismi che regolano la concorrenza. Quelle auto NON potevano essere omologate Euro5 in Europa (mi pare che di questo ormai vi sia certezza), né omologate ULEV negli USA. Anzi, quelle auto non potevano proprio essere vendute. Si tratta quindi di volumi di vendita sottratti illegittimamente e con artifici ai competitor di VW. Penso che VW non se la possa cavare con una tiratina d'orecchie, penso che debba essere soggetta a sanzioni severissime soprattutto in ragione della scala del danno cagionato: parliamo di 11 milioni di auto taroccate che hanno inquinato molto più di quanto tollerato per legge. Penso che le persone fisiche responsabili debbano finire in galera. Penso che se gli interventi di messa a norma dei veicoli porteranno a differenze di prestazioni e/o consumi (in peggio) dei veicoli, VW dovrà risarcire gli acquirenti. Questo è quello che penso.
  3. Ma quelle cose non le trovi nel bilancio, neanche nelle parti scritte in verdana 5. E' chiaro che in VW sono stati presi da delirio di onnipotenza, ma (spero) non fino al punto di scrivere sui bilanci (pubblici) che i loro motori euro5 erano tali solo in virtù di raggiro.
  4. Senti campionissimo, non ho mai giustificato lo scandalo VW. Se ti leggi le pagine precedenti del thread trovi almeno una dozzina di post in cui sparo a zero sulla poraccitudine delle centraline taroccate e sulla presunta "avanguardia della tecnica" del gruppo tedesco. Ma non da oggi, eh, non ho mai avuto una macchina tedesca, a casa mia sono entrate solo Alfa Romeo e la 5oo di mia moglie. L'unico "pezzo di ferro" tedesco che abbia mai comprato è stato un frigorifero Bosch che, peraltro, ho di recente cambiato con un LG perché, a differenza del frigorifero Ariston di mia madre che dopo quasi 50 anni ancora funziona, dopo 8 ha pensato bene di bruciarsi. Quindi, prima di affibbiare patenti di collaborazionismo in favore dei crucchi, accertati di aver impostato il neurone su On.
  5. AnsaldoBreda fa parte di Finmeccanica il cui principale azionista è il Ministero delle Finanze. Non ho citato a caso AnsaldoBreda. Fece l'ETR500 in consorzio con Trevi, il treno che ha inaugurato la nostra alta velocità. E' un po' meno nota la vicenda IC4, il treno per il sistema ferroviario Danese. L'AnsaldoBreda si aggiudicò la fornitura dei treni, ma il risultato non fu particolarmente brillante. Ritardi nelle consegne, mezzi non a norma su emissioni, rotture meccaniche, materiali non conformi a capitolato. I danesi, dopo lungo contenzioso, risolsero il contratto e rispedirono i treni al mittente. Si arrivò ad una transazione con, se ricordo bene, parziale applicazione delle penali. I governi italiani dal 2000 al 2011 (tanto durò la vicenda) sono responsabili? E gli italiani, con il loro substrato culturale, "complici" di questa debacle? Le indagini, ad oggi, propendono per responsabilità dirette a livello corporate. E' chiaro che le palle delle 4 linee di codice aggiunte da qualche ingegnere ultrazelante non reggono. Altra cosa però è estendere in automatico la responsabilità all'intero sistema paese. Ci siamo spesso e giustamente incazzati quando c'era in ballo l'italia (pizza mafia e mandolino), non mi pare il caso di commettere lo stesso errore. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Quel rapporto fu condotto da una università crucca nella persona della famosa cervella italiana fuggita all'estero. Possiamo quindi immaginare con sponsorizzazione di VW.
  6. Bisognerebbe tenere distinte le responsabilità del gruppo, e di chi ha deciso di dare il via libera alla truffa, da tutto il resto. Il gruppo VW deve pagare. Chi ha deciso di attuare la frode deve pagare. Sono ovviamente diversi i piani di responsabilità: civile, penale, amministrativo. Lo stato tedesco non c'entra una mazza, il popolo tedesco neppure, i fornitori (salvo abbiano attivamente contribuito alla frode) neanche.
  7. Immagino che la signora in questione si occupi di vigilanza sui modelli di organizzazione e gestione finalizzati alla prevenzione dei reati. Un po' come è previsto nel nostro DLgs 231/01.
  8. Oppure, più probabilmente, quello studio decantava le mirabolanti (quanto farlocche) caratteristiche di rispetto ambientale di quel motore.
  9. Tornando al tema, secondo quanto riportato da auto.it, la motorizzazione tedesca non avrebbe accettato il piano di VW (intervento in service). Avrebbe invece ordinato il richiamo obbligatorio per le auto potenzialmente taroccate nelle emissioni. La Germania ordina il richiamo di 2,4 milioni di Volkswagen - Auto
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