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loric

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  1. Non so EC2277, ma io facevo riferimento al penultimo product plan, quello 2010-2011, che aveva come modelli in uscita per quest'anno solo Giulietta e 8C GTA (più un facelift/m.y. di 159). Quelli ancora precedenti non li consideravo proprio perché pre-crisi. Forse non ci si ricorda già più, ma quando detto product plan divenne pubblico, product plan che *confermava* la 8C GTA, già si sapeva che FIAT aveva terminato i contratti di fornitura per la carrozzeria in carbonio. MacGeek potrà confermartelo. Ecco perché dico che a quel punto la 8C GTA era una sòla. Proprio una torta torta, quella del centenario
  2. Quali modelli? La 8C GTA contenuta nel penultimo product plan? Si sapeva che era una sòla e che non sarebbe mai uscita. In ogni caso i product plan di FIAT li fa FIAT, non Alfa Romeo, per cui non capisco che c'entra. Ma lol...
  3. Mi sento di sottoscrivere integralmente, Panorama è attendibile come la gazzetta di Paperopoli. Il giudizio di merito potrà valutare compiutamente come si sono svolti i fatti rispetto al procedimento d'urgenza.
  4. Giuro che non l'avevo letto, però conferma quanto avevo scritto Mi stai dicendo che in FIAT sono così messi male che non riuscivano a mettere insieme nemmeno i soldi per un cazzo di torta? Dai, siamo seri. Non navigano nell'oro, ma per il centenario il problema non erano le finanze, ma la voglia.
  5. Della 169 si parla da anni. Nel 2008 De Meo, mi pare al lancio della MiTo, dichiarò che 941 era nei piani, ma che il progetto era congelato in attesa di verificare quale piattaforma potesse essere economicamente sostenibile. Nessuno dei recenti ex AD, da quello che ricordo, ha mai fatto annunci garibaldini sulla 169. Per quanto riguarda lo sbarco negli USA, ci sono stati diversi annunci seguiti da relative smentite (porteremo la MiTo, no, porteremo 940, no, porteremo la Giulia) che però non provenivano solo dagli AD del Biscione, ma dallo stesso Marchionne. Che poi, se vogliamo, Marchionne è bravissimo a fare annunci salvo poi smentirli, ricordo ancora quando nel 2007 dichiarò che avrebbe lasciato la guida di FIAT Auto in corso d'anno, quando ad oggi è ancora lì.
  6. Marchionne delega per finta, la delega, per essere effettiva, e questo non solo in termini giuridici, deve prevedere margini discrzionali di manovra che lui non ha mai concesso, se non al Franzoso e a Wester che a me paiono tanto degli "yes men". Tutti gli altri sbagliano. Ha sbagliato De Meo, ha sbagliato Cravero, sbagliano i clienti, gli Alfisti sbagliano due volte.
  7. IMHO e parlando a "naso", Marchionne è un riformatore e questo è il suo punto di forza, specialmente per FIAT che è sempre stata azienda conservatrice dal punto di vista gestionale, fino al punto di ritrovarsi in più occasioni superata dai tempi. Il problema è che Marchionne non si fida di nessuno, delega poco, vuole avere tutto sotto controllo e, in più, non è uomo di prodotto. Il voler scaricare le colpe sul cliente che "non capisce", grosso limite evidenziato nel post riportato da EC2277, affligge anche Marchionne.
  8. IMHO i margini per riprendere per i cappelli le sorte della 159 li avevano. Un bel facelift che la differenziasse il giusto dalla "vecchia 159" associata a certi difetti di gioventù che abbiamo elencato più volte, al fine di far capire anche visivamente che si trattava di una macchina diversa rispetto al passato. Invece no. Niente facelift, ha ricevuto un nuovo motore (il 1750) e ne ha persi altri per strada. La ciliegina sulla torta è stata l'infame esternazione di Marchionne da Detroit che, in pratica, l'ha ufficialmente ammazzata commercialmente. Eppure a me piace. L'estetica di 159, come filosofia, la trovo meglio riuscita rispetto all'adattamento di 8C a macchine che con la predetta 8c hanno zero in comune, a partire dalle proporzioni. Lo scorso anno ero sul punto di comprarne una, la 1750 TBi, ma per ragioni varie ho dovuto lasciar perdere.
  9. Ok, piccolo ma fastidiosissimo problema col Wildfire. Quando lo schermo è bloccato e si riceve una telefonata, bisogna "trascinare giù" per accettare la chiamata o "trascinare su" per rifiutarla. Otto volte su dieci la cosa funziona, anche se dalla scattosità dell'animazione si capisce che il cell fa inspiegabilmente fatica. Le rimanenti due volte, lo slider è assolutamente bloccato e non è possibile trascinarlo. A qualcuno risulta un simile difetto?
  10. Guarda, io non do per scontato che un domani AR entrerà nella galassia VW, ma dire che tutto questo rumore è (a scelta): 1) frutto delle pippe mentali dei soliti alfisti internettani 2) il piano della dirigenza Alfista (quale???) per la conquista del mondo o quantomeno del gruppozzo 3) un'idea di Wester che, mentre tutti pensano all'acquisto di AR da parte dei tedeschi, ti infila in camuffa il bicilindirco sotto il cofano di Giulietta mi sembra un po' troppo forzato
  11. Se il venditore vuole vendere e c'è un unico acquirente, il prezzo finale è il punto d'incontro fra quanto vuole realizzare lo stesso venditore e quanto è disposto a sganciare il compratore, tenuto conto della leva negoziale. Se il venditore non vuole vendere, non c'è alcun prezzo da far salire, al massimo c'è da creare le condizioni affinché il venditore riottoso cambi idea. Poi ci si accorderà sul prezzo.
  12. Spesso ci si dimentica della cosa, ma Romiti per quelle cose fu anche condannato. Certo, 11 mesi di reclusione e qualche milione delle vecchie lire, ovviamente con la condizionale, la normativa è quella che è, non sono tanti, ma i fatti sono verità processuale. Le voci sul conflitto di interesse di Ghidella, peraltro messe in giro dallo stesso Romiti per sputtanare il suo accusatore, non sono acclarate, ma si tende a ricordarle molto più spesso di quanto si faccia con i peccatucci di Cesarone. Poi io non voglio difendere Ghidella, magari quelle cose le ha fatte, ma a casa mia i fatti provati valgono più delle voci.
  13. Ti hanno venduto l'Alfa 159 per la 5oo? Io avrei fatto crollare la casa dalle urla.
  14. Io non ci trovo nulla di strano. Non siamo negli USA agli anni 20, non è vietato farsi un aperitivo con gli amici, quello che è vietato è mettersi alla guida dopo aver bevuto.
  15. Visto che stiamo spettegolando, facciamolo fino in fondo. Romiti e Umberto Agnelli non andavano d'accordo, tutt'altro. Considerato che l'azienda non andava benissimo, Romiti (che in quel non andare benissimo c'entrava parecchio) sfruttò la situazione per chiedere a Mediobanca di risanare il bilancio di FIAT. In tal modo, considerato che lui era sponsorizzato da Cuccia, consolidò la sua posizione nel gruppo fino al punto di diventare il capo assoluto, togliendo la poltrona di A.D. del gruppo da sotto il sedere del citato Umberto. Riepiloghiamo: abbiamo il manager di un'azienda, l'azienda va male apparentemente per alcune scelte operate da quel manager, quel manager non viene cacciato ma viene promosso. Agli albori di mani Pulite, viene fuori una spiacevole vicenda di false comunicazioni sociali (originariamente era un delitto, poi diventato contravvenzione sotto il governo di un tizio di cui ora mi sfugge il nome ). In pratica (stiamo sempre spettegolando) qualcuno aveva fatto apparire i bilanci del gruppozzo un po' peggio di quello che effettivamente erano. A margine di questi errori di esposizione delle voci di bilancio, ci furono anche apparizioni, sparizioni, avvistamenti di UFO, postini che sbagliavano a consegnare vaglia: pare che, ovviamente per errore, qualche soldino o altri compensi (auto) fossero arrivati alle OO.SS. e ad alcuni giornalisti. Dico per errore perché è ovvio a tutti che non ci fosse alcuna ragione per FIAT di pagare i sindacalisti, no? Ecco, tutto questo fu dichiarato proprio da Ghidella nell'ambito delle indagini per quell'ipotesi di reato. Nel corso delle indagini, e grazie a Romiti, viene invece fuori che Ghidella avrebbe avuto partecipazioni azionarie in una società fornitricie di FIAT. Un conflitto di interesse ante litteram, che lo stesso Romiti avrebbe fatto valere per ottenere la cacciata di Ghidella. Ora in quell'azienda, sempre se si dà retta a quei comunisti dei magistrati, succedeva di tutto. Però quello che viene fatto fuori è solo Ghidella? (in realtà la medesima cosa toccò ad alti dirigenti di area Ghidelliana). Mah, cose strane. Poi vogliamo parlare dei 60 "terroristi" licenziati tutto d'un colpo sotto Romiti? Altro che i 3 sabotatori dei nostri giorni: Marchionne è solo un povero dilettante.
  16. La testa di quel signore (Ghidella) è rotolata perché la proprietà si trovò costretta a scegliere fra due correnti di pensiero inconciliabili e preferì quella di Medioban... ehm, Romiti. Che poi l'abbiano fatto fuori in malo modo è noto.
  17. Bo', il sistema del mercato del lavoro da chi è fatto? Non certo dai marziani. Voglio dire, gli strumenti per rendere il lavoro flessibile ci sono, e chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Il problema è che il lavoro flessibile dovrebbe avere lo scopo di coprire esigenze temporanee, magari non eccezionali ed imprevedibili, ma pur sempre temporanee. Invece vedo sempre più aziende che si strutturano facendo ricorso quasi esclusivo ai contratti di lavoro flessibili. Niente fidelizzazione, niente crescita professionale e di professionalità, sembra quasi che la forza lavoro sia una componente sgradita delle realtà imprenditoriali. Guarda, se si tratta di sparare a zero sui sindacati, io non mi faccio pregare. Però il nostro sistema industriale è fatto da PMI, aziendine ed azienducole. E queste, anche quando si ingrandiscono raggiungendo dimensioni ragguardevoli, rimangono sempre, come mentalità, aziendine ed azienducole. Non abbiamo più la cultura industriale, la politica si occupa di cazzate e cazzatelle che possono servire solo agli amici e ai parenti del politico di turno e quasi nessuno si scandalizza perché, come già scritto, all'itagliano medio queste cose non dispiacciono, anzi, la sua aspirazione è diventare amico del politico così da usufruire dei relativi vantaggi (gli esempi anche recenti si precherebbero). Però ci decantano le PMI, "l'ossatura del sistema imprenditoriale italiano" e ci dicono che va tutto bene, che stiamo meglio degli altri e che il cielo è sempre più blu.
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