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loric

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  1. E chi se la compra? Alfa ormai non ha più nulla. La tecnologia è FIAT, gli stabilimenti storici sono chiusi od in dismissione. Un eventuale acquirente dovrebbe avere la forza economica di partire praticamente da zero per ricostruire il Biscione dalle radici, il che significa che, per molti anni, si va automaticamente in perdita.
  2. Mah, l'unica cosa che potrei eventualmente ipotizzare è che il tutto sia collegato alla voglia di chiudere Pomigliano o, in alternativa, di strappare soldi allo Stato per tenerlo aperto. Di certo sta facendo in modo di svuotarlo di utilità (940 a Cassino, 939 abbandonata a se stessa, nuovi modelli congelati o posticipati a tempo indeterminato). Credo comunque che i motivi siano più semplici: prepariamoci ad un futuro di Alfa di segmento medio-basso che non saranno niente di più che ricarrozzamenti di modelli FIAT.
  3. De Meo è passato dalla posizione di protetto di Marchionne a personaggio scomodo ed il tutto ha coinciso col suo passaggio in Alfa. Strano, vero?
  4. Be', letteralmente ha affermato: "Però, per fare delle auto che facciamo concorrenza ai tedeschi ci vogliono i soldi e noi ne abbiamo già messi troppi nell'Alfa". Quindi, secondo la mia interpretazione logico-sistematica con scappellamento a destra, e prendendo per buono il suo paragone MiTo-BMW a soli fini dialettici, ci sta dicendo che MiTo e Giulietta sono il top raggiungibile dalle Alfa e che quello che verrà dopo sarà di livello inferiore. Adesso mi ingegno ad applicare la numerologia alle frasi di Marchionne per vedere se le sue frasi hanno significati nascosti come le sestine di Nostradamus. Male che vada mi uscirà un sistema da giocare al superenalotto.
  5. E poi, ma credo di averlo già scritto, la Chrysler è paraculata da Obama, la Lancia invece è sacrificabile.
  6. Secondo me (e qui spolveriamo l'ermeneutica delle giovani marmotte), intende dire che Alfa, con MiTo e Giulietta, ha raggiunto i livelli qualitativi delle BMW ma che, in futuro, siccome fare macchine come BMW è antieconomico, farà solo modelli che costeranno e varranno di meno. Non vedo nessuna contraddizione, semmai conclusioni demenziali che partono da premesse sballate. Sì, be', IMHO la tua interpretazione risente ancora eccessivamente dello spirito natalizio. Comunque è il massimo, stiamo qui tutti a fare l'ermeneutica del Marchionne.
  7. Marchionne ha detto (interpreto): Oggi MiTo è al livello di BMW, Giulietta lo sarà, poiché tuttavia fare macchine al livello della concorrenza teutonica costa e Alfa ha succhiato un sacco di soldi senza portare a casa i risultati sperati, in futuro sarà necessario rivedere al ribasso le aspirazioni di Alfa, ciò a cominciare dalle macchine sopra il segmento C su cui mette un bel punto interrogativo. Traduzione: per il futuro aspettatevi macchine di livello inferiore a MiTo e Giulietta perché fare macchine con le qualità di BMW costa troppo. Sul fatto che MiTo e BMW siano all'altezza di BMW ci sarebbe da disquisire ma lasciamo perdere. Ho interpretato male secondo voi?
  8. Per quanto quelle frasi siano state isolate da un contesto più ampio, e a meno che Marchionne sia totalmente incapace di gestire i rapporti con la stampa, ha rilasciato dichiarazioni che hanno un peso notevole e che, guarda caso, capitano a ridosso del lancio di un nuovo modello e del centenario del Marchio. Ha annunciato che ridurrà gli investimenti sul Biscione, ha messo un bel punto interrogativo, se non addirittura una croce, sui modelli dal segmento D in su e ha detto chiaro e tondo agli Alfisti di darsi all'ippica. Tutto questo accompagnato dalla più vecchie ed abusata delle scuse: "Io pago il prezzo di tutti quelli che hanno mangiato al tavolo prima di me" Vista la tentazione, forte, di mandarlo a quel paese (e non parlo degli USA), mi astengo per il momento da ulteriori commenti.
  9. E' l'insieme dei dettagli che fa la differenza. In ogni caso a me gli interni della Giulietta piacciono, ho solo qualche dubbio sulla radio, nella macchina senza navigatore, e sul devioluci (ebbene sì). Niente di che comunque, soprattutto visto che stanno rivedendo proprio queste cose.
  10. Di grazia oggi la Lancia si trova a doversi spartire il mercato e i modelli con Chrysler. Dal basso della mia ignoranza faccio un ragionamento basato sull'evidenza: uno dei due marchi è paraculato da Mr. Obama, l'altro no. Uno deve essere rilanciato per forza, l'altro ormai esiste solo di nome. Poi sarò felice di sbagliarmi.
  11. Ho scritto "tutto dipenderà su quali mercati quei modelli verranno venduti col marchio Lancia". Non ho scritto che quella attuale è una situazione migliore. Ho tuttavia timore, e ACS mi perdonerà se contribuisco al clima mefitico (vuol dire che gli regalerò un Glade per l'ufficio), che Chrysler sia in una botte di ferro (le condizioni di acquisto impongono dei paletti difficilmente aggirabili), mentre Lancia non possa godere delle medesime garanzie per il futuro.
  12. Alfa 147 ha venduto alla grande (parlo dei suoi tempi d'oro, non certo della fase "alba dei morti viventi") nonostante palesi problemi di assemblaggio e rifinitura. A me il devioluci della GPunto ed il volante della MiTo non fanno impazzire, ma gli interni sono in corso di revisione per cui non si può sapere (anche se il volante IMHO resterà quello ed idem i devioluci). Però se la Giulietta, sin dall'inizio, sarà curata negli assemblaggi, secondo me sarà un passo avanti rispetto al passato.
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