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loric

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  1. Ma vivaiddio, come puoi ispirarti a qualcosa che ancora non esiste al momento in cui stai cercando l'ispirazione? Un simile paradosso spazio-temporale fu tirato in ballo per la Giulietta (giudicando a consuntivo, quel thread credo che sia stato l'apoteosi dell'assurdo) poiché la Opel svelò ufficialmente la sua Astra prima della Bravetta che pure era in gestazione da prima e che si era abbondantemente vista in foto rubate e/o spy, e, per alcuni, i gruppi ottici posteriori delle due auto avevano una decisa somiglianza. Detto questo, ti è stata fornita una spiegazione oggettiva, praticamente con tanto di evidenze scientifiche ( ), del perché la tua teoria non regge. Ti è stato anche spiegato e dimostrato, con tanto di immagini, da dove effettivamente è stata tratta l'ispirazione. Direi che il discorso può considerarsi concluso, no?
  2. io sono convinto invece che accertarlo in modo formale non sia la strada giusta. E non solo perché questo accertamento richiede *anni*, ma soprattutto perché se un imprenditore non ti ritiene utile per la propria azienda, è meglio che il "sistema" ti permetta di trovare in fretta un'altra occupazione a te adatta, piuttosto che illuderti di poter rimanere al tuo vecchio posto di lavoro a dispetto del "padrone". Che poi sia chiara una cosa: le statistiche dimostrano che la stragrande maggioranza delle persone in passato (parliamo del periodo pre-Fornero, oggi il discorso è più complesso), preferivano barattare la reintegrazione con l'indennità sostitutiva. Tranne ovviamente i sindacalisti, loro puntavano solo ed esclusivamente a ritornare in azienda. Un'altra soluzione rispetto all'art. 18 non è solo possibile, ma anche auspicabile, perché la protezione del posto di lavoro (che non necessariamente coincide con la protezione del lavoratore) ha dimostrato di alimentare il contenzioso e basta. Bada bene che sto parlando contro i miei interessi, con le vertenze di lavoro io ci campo
  3. Mi sembra giusto, oggi inizia la nuova stagione di Doctor Who
  4. Chiedo venia e dopo questa mi taccio. In questo forum scrivono persone come me a cui semplicemente piacciono le macchine. Però ci scrivono anche quelli che nell'automotive ci lavorano e magari lavorano proprio al design. Per non parlare di quello che ti sa dire vita, morte e miracoli di un gruppo ottico perché... be', fa parte del suo lavoro. Quindi ripeto: va bene avere le proprie idee, ma non pensare di avere a che fare, qui, con il tipo da bar che oltre i tempi dello sparo 0-100 della propria macchina non sa andare.
  5. Ti do un consiglio che non vale solo per il forum: evita di dare del deficiente alla leggera ai tuoi interlocutori. Soprattutto quando non sai a chi ti stai rivolgendo (e no, non parlo di me, su questa materia sono una capra).
  6. "Pecorelle del forum"? Quando sei in autostrada e vedi che tutti gli altri ti vengono incontro dall'altro senso di marcia, secondo il rasoio di Occam probabilmente quello contromano sei tu.
  7. C'è quella cosa che comunemente si chiama "giusta via di mezzo"
  8. Se leggiamo troppo fra le righe corriamo il rischio di prendere cantonate.
  9. Licenziamento per ragioni economiche non significa solo "c'ho il bilancio in rosso", eh. Io posso trovarmi costretto a licenziare perché una mansione non mi serve più.
  10. L'articolo 18 è un elemento di criticità sotto molteplici punti di vista. Di fatto ogni singolo licenziamento viene impugnato ed inizia il contenzioso. Se il datore di lavoro non è disposto a sganciare subito dei soldi in via transattiva, tutto viene rimesso ad un giudice che, magari, ha un'idea di giustificato motivo oggettivo particolarmente restrittiva e che ti bastona. La sostanza è che i severance cost del rapporto di lavoro sono incerti e le incertezze dei costi diretti (indennizzo) ed indiretti (tempo, avvocati, etc.) nel fare impresa sono, per definizione, un problema. Si badi bene: non ritengo l'art. 18 il problema più grave che abbiamo in Italia, prima vengono la burocrazia, l'alto peso delle tasse, la giustizia inefficiente, la mancanza di politica industriale e, in generale, l'odio sociale nei confronti di chi guadagna. L'Italia è quello straordinario paese in cui se guadagni bene, hai competenze e abilità elevate, metti su un'impresa di successo, ti trattano da criminale. Ritornando all'art. 18, si potrebbe pensare di eliminarlo (salvi i casi di licenziamento discriminatorio) in un'ottica di razionalizzazione della legislazione giuslavoristica. Esistono soluzioni più efficienti che permettono un maggiore equilibrio fra tutela del lavoratore (in un'ottica non di conservazione del posto di lavoro, ma di avanzamento nel mercato del lavoro) e diritto del datore di lavoro di gestire in modo economicamente e competitivamente adeguato la propria azienda.
  11. Ci sono singole regioni italiane che sul turismo potrebbero campare benissimo. Certo è che se punti al turismo e basta, allora stai solo correndo spedito verso il default. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - Il discrimine fra penale e civile non è il carcere, esistono sanzioni penali di tipo economico (multa ed ammenda). Le sanzioni per i reati fiscali contemplano anche il carcere, mi pare tipicamente fino ad un massimo di 2 anni. Chiaro che poi intervengono altri meccanismi, come le pene sostitutive ed il recente rilancio della detenzione domiciliare per le pene sotto i 3 anni.
  12. In realtà lo è anche in italia (ps.: non si dice reato penale, tutti i reati sono penali, reato significa infatti "illecito penale"), tipicamente quando l'evasione supera i 30.000 euro (o 50.000 nel caso non ci sia dichiarazione infedele).
  13. Eh Mettiamola così. Se ricordo bene, al nord solo il 20/30% degli elettori esprimeva voto di preferenza, cosa peraltro abbastanza in linea con quello che accade in altri paesi. Al sud oltre l'80%. Strano?
  14. Le preferenze le abbiamo nelle elezioni europee, infatti è noto che a Bruxelles l'Italia abbia mandato premi Nobel Scherzi a parte: io sono per i collegi uninominali.
  15. Tieni presente che i dati necessari al ricalcolo contributivo nel pubblico impiego non sono tutti disponibili
  16. Il massimale è implicito nei coefficienti di rendimento che calavano sensibilmente quando la retribuzione superava i 40kequalchecosa all'anno. Mentre il massimale contributivo è 90kequalchecosa all'anno.
  17. Che è più alto rispetto a quello della retributiva.
  18. Però attenzione, col ricalcolo delle pensioni retributive col metodo contributivo c'è perfino chi può guadagnarci, come nel caso di retribuzioni particolarmente elevate durante buona parte della vita lavorativa. L'idea non è quella di "punire" i ricchi pensionati (che magari alla sinistra piacerebbe pure), ma quella di applicare alle pensioni sistemi attuariali improntati ad equità e sostenibilità. Che poi sono gli stessi criteri che si applicano a tutti i nuovi pensionati.
  19. Provo a spiegartelo io. Le pensioni italiane funzionano col meccanismo del Pay as you go (i.e. ripartizione). Quando lavori ed il tuo datore di lavoro ti trattiene i contributi, questi non vengono versati in un tuo personale tesoretto da cui attingere al momento del ritiro in pensione. I tuoi contributi servono a pagare il trattamento di chi è in pensione oggi. La capitalizzazione (col sistema contributivo) è infatti solo virtuale. Questo cosa significa? In primis significa che 'sta menata dei diritti acquisiti è una favola, come gli unicorni e Biancaneve sotto i sette nani, perché il pensionato retributivo che ti dice "lo Stato mi sta solo restituendo i miei soldi" ti sta dicendo una stronzata (magari in buona fede, ma sempre stronzata è), perché sono i nostri soldi, ed in più uno dei vincoli dei sistemi a ripartizione è che essi siano in equilibrio. Ed il nostro non lo è da tanto tempo. Le pensioni vengono pagate con i contributi dei lavoratori ed in più lo Stato (cioè noi) ci deve mettere del suo (cioè del nostro) con trasferimenti dalla fiscalità generale. Noi lavoratori paghiamo le pensioni della generazione precedente due volte: con i nostri contributi e con una fetta delle nostre tasse. Poi ci sono quelli che te la menano dicendo che le pensioni al netto dell'IRPEF che per lo Stato è una partita di giro sono in equilibrio, ma è un discorso tanto complesso quanto inutile. Il motivo per cui le nostre pensioni non sono in equilibrio è proprio grazie alle pensioni retributive che, in molti casi, comportano che una parte della pensione è di fatto "regalata". La legge Fornero ha risolto il problema, ma lo ha risolto per il medio periodo (nel giro di una decina d'anni si raggiungerà il pareggio), ma nell'immediato il sistema pensionistico ciuccia ancora soldi pubblici. Poi sono d'accordo con te che il tema "come si useranno i soldi risparmiati?" è altrettanto importante dell'intervento sulle pensioni. Pare che vogliano usarli per i prepensionamenti. E questa sarebbe una cazzata doppia.
  20. Esatto, bravissimo. Chi produce in loco non sarebbe toccato da questa ipotetica sanzione.
  21. Dopo questa attesa se poi si scopre che è un vecchio muletto ghibli ancora in giro per qualche test di affidabilità, partono le spedizioni punitive
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