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renyuri71

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  1. sulla prima ricontrollerei se il raffronto sia globale (la classifica che ricordo era 1) Tichy, 2) Melfi, 3) Pomigliano, 4) quasi ex aequo con Pomigliano, Mirafiori. Comunque non era lo schifo fatto stabilimento, peraltro come noto "rieducato" e rinnovato nel 2009. sulla seconda (il tbi) ho parlato di vicinanza per via del contributo Elasis
  2. con tutti i suoi enormi (ripeto "enormi") limiti da Pomigliano sono uscite due auto dell'anno (156 e 147), è oggi il terzo stabilimento FGA per qualità secondo il guru giapponese Yamashina che lo ha dimostrato col metodo Wcm (World Class Manufacturing), ha prodotto un'Alfasud che arrugginiva ma lo zinco all'inizio semplicemente non era previsto , non è che veniva rubato (magari si facevano la coppa o l'orologio ma erano gli anni '70 con sulla linea gli ex muratori che avevano tirato su la fabbrica), ha prodotto Alfa con guarnizioni che dopo due anni si scollavano esattamente come per le Alfa prodotte ad Arese (chi ha avuto Alfetta o 75 lo sa bene), ha prodotto una 159 (il cui TBI è stato sviluppato nei pressi) non qualitativamente inferiore alla Brera prodotta in Piemonte da Pininfarina (ed andate a vedere un my 2011 per giudicare l'assemblaggio): dei suoi circa 5500 addetti oltre tremila sono in cig (ormai in deroga) da una vita dopo le dismissioni di 147 e GT: altre 2.200 famiglie hanno dignità di lavoro una settimana al mese sulla linea 159 (questo mese si è prodotto dal 15 al 19, il prossimo non si sa ancora se ci sarà produzione) e ringraziano caldamente SM per l'attenzione, anche mediatica, riservata all'auto che dà loro il pane (le altre tre settimane sono in cassa , ovviamente), si sono sugati un accordo con la corda al collo e ciò malgrado ancora qualcuno dubita che la Panda si faccia lì. Roba da rivolta sociale ma i problemi in Italia pare siano altri. Tornando in pieno topic segnalo due voci ed una notizia: sembra, fonte sindacale citata da La7, che a Mirafiori si proponga la costruzione di un SUV medio da 300.000 pezzi l'anno di derivazione americana alla faccia del "vi produrremo tante Alfa" (escluderei numeri del genere per il Biscione); sembra, fonte dirigente in visita da conc, che sia partito o stia partendo un blocco investimenti sul marchio Alfa (da capire se per cedere o fare ennesimo nuovo piano); lunedì 29 SM incontra gli analisti finanziari a Milano sullo spin off. Le prime due notizie sembrerebbero confermare un rafforzamento dell'ipotesi cessione che se non si farà non sarà per i numeri (ogni cifra oltre i 500 mln di euro è comunque fuori mercato, quindi un affare per chi cede, alla luce dell'attuale condizione di AR e del mercato stesso) ma per il timore di mettersi una pericolosa serpe in seno sul proprio mercato principale peraltro condotta da manager il cui abbandono non è stato ancora digerito; inoltre si avanzano dubbi sul fatto che Abarth e Maserati possano, pur muovendosi, rispetto ad oggi, l'una verso l'alto e l'altra verso il basso, riempire il vuoto e tanto meno le potenzialità, invero sempre inespresse, di Alfa.
  3. mi autuoquoto non per follia (o forse sì) ma solo per dire che oggi Bonanni, leader Cisl, ha sostenuto appunto che Mirafiori sarà il banco di prova per valutare se Fabbrica Italia è un progetto serio o un bluff
  4. credo che la vicenda Mirafiori possa essere una buona cartina di tornasole: in PP vi era un'indicazione per Mirafiori per LO, ovviamente smentita dopo tre mesi: ora, se vendi Punto in Usa immagino che non la produci in ITA (Mirafiori produce qualche Punto, Mito, Musa che credo di fatto a fine carriera come Idea e Multipla) e se pensi di dar via Alfa credo proprio che ti risparmi gli 800mln che SM dice necessari per Giulia (che mi pare strano per un'auto come quella che si anticipa visto che si lamentò che 159 costò 1 mld ma ciò era dovuto alla nota "autonomia" del progetto, cioé in quest'ottica 159 non costò uno sproposito per i contenuti tecnici raffinati che ha proposto) e Alfa, dei cui veicoli volevi sommergere Mirafiori, la dai via a gennaio dopo lo spin off (mi sembra la cosa più logica da un punto di vista finanziario ed industriale). Vedo che SM dopo aver detto che a Mirafiori di fatto già si applicavano alcune delle nuove regole contestate a Pomigliano (per cui non è che ci fosse granché da chiedere ai sindacati) adesso invoca il "modello Pomigliano" per Mirafiori, esalta la non conflittualità polacca alla presentazione della 500 e dà termine Natale 2010 per chiudere l'accordo su Mirafiori ai sindacati. Non voglio pensar male e spero tanto che la Camusso non sia così stupida da prestare il fianco a precostituiti fallimenti e che voglia invece davvero andare a vedere le carte dell" uomo che spera". Però se Alfa si tiene e si fa in Italia questo nell'accordo di Mirafiori sarà chiaro. Se salta l'accordo, poi, temo sarà ancora più chiaro (in negativo, ovviamente) e credo che l'Italia si debba preparare a salutare l'automotive.
  5. credo che a 1,5 mld (quanto fu pagato il put) va via subito: in realtà vale forse 500 mln per cui tutto ciò che va oltre il mld sarebbe davvero oro colato: però rinunci ad una vera opzione di redditività (qualcosina gli ultimi numeri lo indicano), dai a VW l'arma per fregarti anche sul tuo principale mercato europeo e per dimostrare la tua incapacità gestionale. Insomma, credo entrino in gioco valori diversi da quello puramente valutativo sul marchio come è oggi ridotto.
  6. certo, ma la colpa ricade molto sulla gestione del prodotto: chi chiede come aziendale una 159 può trovarsi sparate rate superiori ad una BMW e questo per colpa del valore dell'usato, mentre al privato non si concede più il buy-back neanche con Taeg al 10%: e così per chi chiede un contratto di noleggio: ora, non aggiornando e non promuovendo il prodotto ed anzi denigrandolo (con ripercussione sul nuovo ma anche sull'usato e con operazioni di ribasso netto di 5000 euro alla volta tipo quelle in Germania che all'usato non fanno certo bene), non è che invogli il mercato delle flotte, aziendali e noleggi: peraltro, ed è l'unica D che hai, non la proponi più manco come Auto blu o per le FdO cui hai già deciso che devi rifilare la Giulietta (per le seconde, per le prime si aspetta la Chrysler-Lancia). Aggiungi che, come il peso, anche il valore usato è in parte un mito: voglio dire che sull'usato recente (che indubbiamente tocca le flotte) è un bagno di sangue ma per quello di tre anni e più c'è un certo livellamento. certo, se penso a Lee Iacocca ed al suo concetto di difesa del prodotto rabbrividisco a sentire SM: tuttavia, questa smania esternatoria, degna del miglior Cossiga, lascia basiti a prescindere da Alfa e 159. Ma lascia basiti anche questa specie di odio malcelato verso un proprio prodotto, quindi verso un'immagine, in definitiva verso una Storia (vedi comportamento col Centenario e col Museo) che non puoi omologare ed inquadrare nello schemino sabaudo anche perché nel dna dell'AR c'è sempre quel pizzico di genio e sregolatezza (quel fatto di avere difetti diversi l'una dall'altra come credo dicesse Clarkson), direi di anarchia meccanica a prescindere dai costi (e questo ha fatto male per il passato ed è ciò che in particolare odia, giustamente, SM), più in generale di italianità autentica nei pregi e difetti che per prima VAG inevitabilmente, magari involontariamente, sopprimerebbe.
  7. ecco, questi sono due punti importanti: 1) se un operaio di Pomigliano avesse detto una cosa simile sarebbe stato licenziato; 2) l'auto era un investimento per una futura generazione che non arrivò mai (149 su Premium, 159 GTA, etcc.) per la morte del'intesa con GM e di ciò non porta colpe né 159 né chi la gestì. Mi permetto quindi di fare un'analisi su 159: 1) E' noto che per farla nascere leggera (cioé col secondo step che poi non si è mai fatto, quello che doveva ridurre di oltre 100 kg il peso complessivo) c'era bisogno di altro tempo che non fu concesso dopo che a 156 fl già avevano dato di fatto il muso di 159 nel 2003; 2) E' noto che i jts su base Opel erano insufficienti ma comunque il 90% del mercato era assorbito dai jtd: il 1.9 di 156 era euro 3 da 150 cv e 305 nm e risultava ovviamente una bestia rispetto a quello euro 4 con dpf montato su 159, per quanto lo stesso avesse più coppia (circa 320 nm con cambio M32) e, al banco, si avvicinasse quasi sempre ai 160 cv (mai dichiarati); comunque il vero problema non fu l'euro 4 quanto la primordialità del dpf, di fatto aggiunto e solo con l'attuale 2.0 jdtm (peraltro euro 5) davvero integrato; 3) Stile e tenuta di strada di 159 sono semplicemente insuperati. 4) Purtroppo in cinque anni e mezzo 159 e SW hanno venduto quanto la sola 156 berlina nei primi tre anni ed anche meno (poco più di 250mila pezzi); 5) E' vero che fu probabilmente non fu tanto un errore di prodotto in sé, come dice o sembra che dica Marchionne, quanto un errore di marketing anche per il target price da vera premium che certo non invogliò chi aveva pagato 156 10mila euro in meno: non ritengo un errore le dimensioni e la ricerca del comfort visto che le concorrenti oggi sono anche più lunghe e nessuno vuole oggi un'auto che salta sui fossi pur di raddrizzare le curve: 159 raddrizza le curve ma non salta sui fossi: un godimento vero, imho. 6) Gli interni possono piacere o no (a me piacciono) ma sono personali e non anonimi: il resto è soggettivo. 7) La qualità delle prime serie è inficiata più dai problemi vari di seghettamenti, pompe acqua ed elettronica che da Pomigliano(che certo non è il massimo, per carità): la 159 coupé, cioé la Brera, era prodotta da Pininfarina e non risulta mediamente di maggior qualità di assemblaggio, anzi. 8) SM ha fatto un discorso vergognoso, ha per la seconda volta sputato su un suo prodotto, quindi sui suoi clienti a cui rischia di abbassare il valore dell'usato rischiando una class action, non ne stimola di nuovi per un'auto che dà ancora da mangiare a qualche centinaio di famiglie e per cui la sostituta è in mente dei e soprattutto è un mistificatore dato che pensa di poter indicare cosa sia una vera Alfa di fatto distruggendo l'Alfa più caratterizzata (oggettivo) e più bella (soggettivo) della gestione Fiat laddove si prepara a operazioni se non in stile 155, a queste molto vicine: è vero che 159 è stata un bagno di sangue ma non si può dimenticare che sono venute del tutto meno le economie di scala sulle cui basi aveva senso l'operazione e che è stata abbandonata al suo destino dopo tre anni: per cui, preparati pure a sostituire il prodotto ma difendilo fino alla sua fine nel rispetto dei tuoi clienti e della tua stessa azienda e, magari, vai a vedere che ha fatto Mercedes con la Classe A dopo il teste dell'alce. Certo, anche in ottica vendita, l'autosputtanamento non è proprio una tattica efficace.........
  8. Alfa Romeo: "La 159 è stata un errore" secondo Marchionne pubblicato: martedì 16 novembre 2010 da Fabio Sciarra per Autoblog Le dichiarazioni di Sergio Marchionne all’incontro con Morgan Stanley che abbiamo riportato ieri non erano tutto. Oggi sono emerse nuove indiscrezioni su quanto il manager ha affermato in questo cruciale vertice. L’ad, in particolare, ha sparato a zero sull’Alfa 159, definendola senza mezzi termini “un errore”. “Non è una vera Alfa, ma l’erede rimedierà”, secondo Marchionne. Già, l’erede: ma dove la faranno questa benedetta Giulia? Secondo quanto dichiarato da un portavoce Fiat “non è ancora stato deciso definitivamente se sarà costruita in Italia o negli USA”. L’unica cosa certa è che l’”errore” se lo dovranno “sorbire” ancora per molto, gli appassionati: il pensionamento della 159 avverrà solo a fine 2012, quando verrà sostituita dalla Giulia. Alla quale già da oggi è tassativamente vietato sbagliare. credo sia più corretto riportare a parte questa notizia già segnalata altrove. penso siamo tutti stupefatti dall'ennesimo attacco ad un prodotto ancora SUL MERCATO: fossi al posto di quei poveri cristi di Pomigliano che lavorano una sola settimana al mese sulla linea 159 e le altre tre in cig lo andrei a legnar per benino sino in Svizzera dove risiede. Tutti parlammo di una Lancialfa ma mai di un cesso. se fosse andato avanti l'alleggerimento programmato (e non subito fatto per la nota gestazione del prodotto) con maquillage, motori e marketing all'altezza le cose non sarebbero forse andate così sul piano commerciale e comunque oggi non è meccanicamente né stilisticamente superata. peraltro sono curioso di sapere se è vera Alfa il paventato transatlantico in gestazione col nome di Giulia o, se mai è in grado di rispondere, cosa sia per lui un'Alfa. mahhh. forse le troppe sigarette cominciano a fargli male...
  9. mah, qui tutti danno i loro cents, due li butto anch'io: 1) Premetto che gli spaghetti li mangio in Italia, se sto a Monaco, Stoccarda o a Wolfsburg o a Ingolstadt mangio birra e patate: quindi se Alfa va ai tedeschi c'è un nuovo cliente Subaru: questo per chiarezza. So che ci sono Da Silva (sopravvalutato, a mio avviso), Giugiaro (un vero grande, un vero peccato) e De Meo (che in Alfa c'è stato come Bordon o Tacconi in Nazionale ed è memorabile più per quello che ha dato ad Abarth a Fiat) ma so che i tedeschi vogliono dire la loro e farlo pesare (vedi esperienza MB in Usa, con VW non ci sono paragoni perché Seat o Skoda non avevano nulla da dire e Bentley, Lambo o Bugatti sono su un altro livello) ed oggi hanno un'idea dell'economia, in generale, che è davvero inquietantemente simile a quella che avevano della guerra (della serie siamo i migliori, i più organizzati e ricchi, il mondo è nostro) e l'idea di divenire il primo produttore mondiale (o la stessa arroganza di Piech con Marchionne) può confermarlo. 2) Vedo che molti dicono che la gamma ormai è ridotta all'osso e quindi non si può che migliorare: osservo che Mito è su base GPunto e non migliorerebbe di niente su base Polo; Giulietta è su (ottima) base autonoma ovvero progenitrice e non vedo come migliorerebbe ad essere su base Golf; 159 è su base del tutto propria: è stata vergognosamente abbandonata ma, ad oggi (e ne ho provate che ne ho provate anche perché sto per decidermi a prenderla), non vedo auto dalla tenuta di strada superiore con simile livello di comfort (cioé va bene anche coi 16); quanto al design forse è stato meglio evitare rest stile 147 o GPunto e lasciare inalterato un vero classico moderno; quanto ai motori ormai sono solo due (il 2.0 jtdm su due livelli di potenza ed il tbi 200cv) ma sono ai rispettivi vertici: certo non c'hanno messo una bella fila di led ma l'auto, gestita sufficientemente, ci sarebbe ancora. 3) Motoristicamente FGA oggi presenta soluzioni non comuni: Giulietta ha tre motori benzina di fatto diversi l'uno dall'altro (i bialbero ed i boxer erano della stessa famiglia declinata in varie cilindrate), cioé il T-Jet, il M-Air ed il TBI; sono in arrivo i Pentastar a 6V; sui diesel non mi dilungo poiché è noto come i M-Jet non debbono imparare nulla da nessuno e sia in arrivo un quasi tre litri VM. 4) Vendere Alfa Romeo dopo la battaglia su Pomigliano mi sembra molto originale: peraltro col risultato che a Pomigliano porti la Panda, in Serbia i monovolume ed a Mirafiori il nulla (visto che l'idea era di farci le Alfa). Certo Marchionne divenne l'idolo della sinistra sostenendo che gli operai incidono solo l'8% su costi e produttività e che in Italia non avrebbe mai chiuso nulla; poi ha fatto la guerra dei due mondi per i 10 minuti di pausa, chiuso Termini dalla sera alla mattina (e Pomigliano era già chiusa se passava l'accordo con Opel) e lascoiato senza molti orizzonti Mirafiori. Se poi si pensa che il BP punta molto sulla redditività (possibile) di Alfa Romeo allora davvero pensi che SM è solo un ottimo finanziere e giocatore di poker. 5) Visto quanto osservato sopra, quindi, cosa darebbe oggi VW rispetto a FGA? certamente un marketing ed uno sviluppo prodotto degni di questo nome, certamente un'assistenza carissima, certamente un price diverso ed un valido stile, ma tecnicamente, quel tecnicamente che tanto si invoca? forse i pianali Audi per le berlinone da qualche migliaio di pezzi all'anno? forse il Torsen C che stanno togliendo anche ad Audi ? forse la TP che Audi non ha ?. 6) In definitiva, il tifo per VW mi ricorda la famosa storia del marito che si castrò per punire la moglie e francamente non muoio dal desiderio di veder battere i TDI sotto un cofano Alfa e di vedere altri 100.000 (mantenendoci sulla mediocre realtà attuale) pezzi prodotti oltralpe e non in Patria: ciò non significa che Alfa sia gestita bene, anzi, ma che, a mio avviso, con gli uomini giusti, oggi avrebbe in FGA-Chrysler sinergie non così inferiori a quelle che potrebbe trovare in VW: quindi, anche se la non smentita è un'ovvia conferma, spero ancora che si trovi il modo di evitare lo scempio, magari con un fanta-polo Ferrari-Alfa con partecipazione di soci del Lardi e quota rimanente di FGA: ma questo presupporrebbe la volontà di far impresa ed investire in questo benedetto Paese
  10. se è questione di prezzo e non di strategia commerciale, allora Alfa è già tedesca. di soldi ne hanno così tanti che nel week end giocano a scalarsi con Porsche. comincio a desiderare di prendere a calci nel sedere Marchionne per come sta gestendo la questione degli impianti italiani e per come sta mortificando il Biscione.... e credo di essere uno decisamente moderato...
  11. Vi invito a leggere l'articolo di Fabrizio Gatti su Pomigliano sull'ultimo numero de L'Espresso. Un articolo magari parziale ma che lascia molte per perplessità sulla politica industriale di Marchionne (oltre a ricordare che ormai Pomigliano è un buon stabilimento, ma questo non si può dire).
  12. effettivamente qui si espongono ad una facile ironia e capisco gli amici che che vi ricorrono. per deformazione professionale, però, una piccola difesa devo farla: da almeno dieci anni a questa parte, cioé dal tempo delle ora mitizzate 147-156, Alfa non aveva davanti a sé una certezza sulla base organi meccanici ed economie di scala: proprio mentre si lanciavano i primi prodotti in tandem con GM (Croma e 159 sui pianali epsilon e premium e con i pessimi benzina Opel) si sfasciava quel rapporto con l'automatica destinazione a morte dei prodotti ad esso troppo legati. Tempo due anni e Montezemolo sembrava chiudere con Tata l'operazione che faceva sperare in una collaborazione Alfa-Jag eslcudendo le pre-intese con BMW rimaste alle pre-intenzioni. Solo l'altr'anno si è profiliata la fusione con Chrysler e di fatto è di questi mesi la possibilità di disporre seriamente di un partner per la condivisione dei costi, quindi dei motori e delle piattaforme. ora, è abbastanza logico che qualsiasi piano spaziale, immaginato su presupposti di rapporti con GM o con Jag, etcc., non potesse che fallire venuti meno i presupposti: oggi, poiché questa volta non si profilano ipotesi di separazione, ogni rinvio o mancato raggiungimento di target, ricade solo sulla dirigenza, salvo che questa abbia già pronte le scialuppe di salvataggio sbaraccando l'Auto: mai come oggi si dispone di una banca motori a benzina davvero notevole e di potenzialità in progress notevoli, dai multiair ai tbi ai Pentastar ed alle future fusioni tra i prodotti (applicazione del MA) e di motori diesel altrettanto validi e per cui anche oltre una certa soglia di potenza, pensionato il vetusto 5 cil 2.400, sono pronti il 2.0 twinturbo e, pare ci siamo, il V6 della VM. Anche per i telai non mancano le possibilità. Magari manca qualche valida matita al Centro Stile.....e, mi pare, quella Passione senza la quale un'Alfa non è un'Alfa ma una semplice automobile.
  13. si può solo quotare: aggiungo due osservazioni: 1) lo Stato, con gli Enti locali, è debitore di circa 70 mld di euro: sono debiti ormai a bilancio o scaturenti comunque da contratti se non da sentenze: si sa che non vi sono i soldi per immaginare saldi in tempi ragionevoli e, non a caso, tra corruzione e mancati pagamenti, molti manco vogliono lavorare più con la P.A.: tuttavia, mi sfugge il motivo per cui, un amante della fantasia come Tremonti, che a momenti cartolarizzava il Colosseo, non mette nero su bianco che tutti questi debiti, per cui è prova certa, saranno onorati entro la data x e magari in n. y rate: consentirebbe lo sconto e molti andrebbero in banca a prendere 80, o anche 70 o 60, ma subito, con quell'iniezione di liquidità che manca e che le banche di loro non ti danno manco morte: sul punto non dimenticherei che le banche sono le maggiori beneficiarie dello scudo fiscale: su 100 mld, se 5 sono stati pagati allo Stato, gli altri sono fisicamente rientrati almeno per la metà e certo questi signori una cinquantina di mld di euro non li hanno messi sotto il materasso ma in banca: può sorgere il dubbio che le banche c'abbiano ripianato le porcate del "tempo folle" e non certo favorito l'erogazione del credito ? 2) Fabbrica Italia non è uno spot e non è neppure un atto d'amore per l'Italia: è una necessità: se SM vuole raggiungere la massa critica deve farlo producendo auto: Polonia e Brasile sono vicine ai massimi; le fabbriche americane sono in via di ottimizzazione; urge evitare che in Italia, dove ci sono stabilimenti moderni (persino Pomigliano), si resti sotto il 50%: quindi non credo voglia andare via dal Paese dove comunque c'è l'engeneering del Gruppo (salvo in molti offrano le condizioni serbe): credo stia giocando, bene, a quel poker di cui è maestro per ottenere le migliori condizioni in un Paese che, oggettivamente, non attrae investimenti per i molti noti motivi: poi, sul debito di riconoscenza verso il Paese, etcc... , son parole che, più o meno vere, lascerei agli storici (o ai politici)...
  14. vero, come vero ciò dice Aymaro: basta peraltro ricordare la 146, disegnata da Da Silva forse più della stessa 156 e ritoccata personalmente da Cantarella
  15. non perché l'abbia il sottoscritto ma semplicemente perché prodotta in tutto in 7.000 esemplari (così mi risulta), per meno di tre anni, con meccanica molto particolare e non a caso già iscrivibile al RIAR, un pensiero deve andare alla Crosswagon
  16. e forse chi sceglie non ha sbagliato: a me sarebbe piaciuta più aggressiva ma noto che la Giulietta è amata dal pubblico anche femminile e, con un design morbido, è diventata incredibilmente più trasversale (nei gusti) di qualsiasi Alfa che ricordi (al netto della prima 147, insuperata). Sul posteriore attuale poco da dire: penso sia più moderno della soluzione tipo 8c. comunque complimenti.
  17. concordo che il my 2011 è stato gestito uno schifo, a cominciare dal fatto che l'hanno lanciato a maggio mentre si lanciava Giulietta: inoltre, denominandolo my 11 e non 10 si sono preclusi un aggiornamento ulteriore, almeno come naming, ma in questo si dimostra una buona coerenza con la complessiva gestione della 159, auto che come qualcuno del forum sa, sto molto seriamente valutando. la my 2011 non porta diurne, neanche nel faro di posizione, almeno stando a libretto. Nulla vieta che poi la producano da un mese all'altro con le diurne: tutto è possibile con questi signori e con un'auto che non è in produzione in ciclo continuo ma all'incirca 3-5 giorni al mese, così condanata ad andare avanti dal ritardo della sostituta in un segmento che, anche perdendoci, non puoi abbandonare se ti chiami Alfa Romeo (e questo l'ha capito persino SM, pare). Non concordo però che questo my abbia impoverito l'auto: la distinctive passa dal superato e bruttino alfatex a un misto pelle-tessuto pratico e, imho, bello: l'alluminio bruno sulla plancia e sul volante è uno spettacolo e via dicendo con tutti i sensori (pioggia, crepuscolare, appannamento) lo specchio elettrocromico, i cerchi, etcc. Mi sembra poi che adesso siano di serie il batticalcagno in alluminio, il clima bizona e volante e grafica sportive. Quanto alle diurne, le si può prendere in aftermarket a led con disposizione a boomerang sul nido d'ape, così si rispettano anche le linee e non si tocca l'impianto originale: l'importante è averle di buona marca, rispettare le misure di legge ( h 25 cm, distanza parafango max 40, distanza luci min 60) e con omologazione specifica da conservare in auto. D'altro canto, anche ove le monti l'Alfa, non vedo posto diverso salvo rovina di quel sacro tempio che è il frontale e salvo averla con lampada normale nel faro, tipo Punto Evo. ti confermo che il rosso competizione costerà tanto, tanto, tanto: dall'estero risulta ordinabile, per cui dovrebbe esserlo anche qui o è questione di pochissimo tempo. comunque a fine ottobre 159 avrà un'altra settimana di produzione in cui si dovrebbero produrre gli ordini raccolti nell'ultimo mese.
  18. stai tranquillo: il rosso competizione avrà un prezzo sui 2.500 euro essendo un fuoriserie almeno tristrato tipo l'azzurro nuvola di 156. gli interni della progression li trovi sul catalogo, anche on line e posso dirti che non sono niente male.
  19. ciao ragazzi, volevo segnalarvi l'arrivo, atteso ma con 159 nulla è mai certo, del Rosso Competizione (esposto a Parigi) anche in gamma colori (ove non è più il Rubino).
  20. Il fatto che si ponga Audi come concorrente di MB e Alfa di BMW può certo far sognare Piech ed i suoi dipendenti italiani di acquisire quell'anti BMW che non è e non potrà essere Audi (che in verità si è posta sinora non come antiMB ma come una terza via, elegante e raffinata ma anche sportiva, direi un target d'ispirazione Lancia che fu): però, e queti sono rumors, può anche lasciar intravedere la convenienza di una collaborazione FGA-MB, gruppi piuttosto complementari: se vi sono chances si vedranno da qui a 6 mesi e la VW potrà aspettare in eterno. p.s.: a proposito di investimenti, SM preme per un ritorno alle corse dell'Alfa, cfr Gazzetta Sport di oggi
  21. rischio sfogliamento (anche Rosso Giulietta). singolare che sia rimasto a listino su 159 i cui proprietari, con quel colore, comunque, si lamentano della delicatezza estrema della vernice. il rosso è sempre stato un problema per l'opacizzazione ma il doppio strato aveva risolto il problema. Poi, con queste vernici ad acqua, la debolezza è difficilmente evitabile (magari si dovrebbe andare a lezione da MercedesBenz che ha probabilmente la miglior verniciatura). Comunque ho avuto una 147 rossoAlfa e l'unico problema era una certa evidenziazione di striature a cerchio malgrado evitassi i lavaggi automatici.
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