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renyuri71

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  1. scusate, ma come hanno strutturato la parte industriale non sembra proprio preludere alla cessione dell'Auto: peraltro, da alcuni si enfatizza lo scorporo, evidentemente finalizzato a Borsa e cassa, e lo si lascia credere come prodromico alla cessione: ma quello si poteva fare anche con la vecchia Fiat Auto come insegna l'accordo con GM: appare invece piuttosto naturale che ai marchi auto, ove Ferrari rientra, siano affiancate le fabbriche di componentistica e robotica, tanto più in previsione di una maggior quota in Chrysler. Che poi il gruppo diventi bicolore, Italia-Usa, o meglio tricolore col Brasile, mi sembra una conseguenza piuttosto naturale anch'essa, ferma l'importanza che la testa resti qui. Sono curioso di vedere invece come faranno i supernazionalisti della Regie con Daimler. a proposito: avevo invitato, dopo varie pagine di post in cui si segavano le qualità dinamiche della Giulietta senza che nessuno c'avesse messo le chiappe sopra, ad aspettare: finora non c'è una, dico una rivista al mondo che non ne abbia esaltato proprio le qualità dinamiche, giusto diversificando l'opinione sui settaggi del DNA, ovviamente. con riserva di provarla tra due settimane direttamente.
  2. questo può avere un risvolto positivo visto che il pp, di fatto, è diventato quasi un prospetto informativo per gli investitori e non solo un dolcetto da propinare alla clientela. questa volta la credibilità è in gioco e non ci sarà un'altra occasione: in ciò la situazione economica non concederà sconti.
  3. non condivido il pessimismo sparso a piene mani: nessuno in questo forum ipotizzava un piano prodotti più generoso e certo non mi straccio le vesti per una mancata 169 anche se è singolare che alla TP torni Lancia, storico pioniere ed alfiere della TA. la questione la vedo più semplice: se questo è un lastrico di intenzioni buone ad uso e consumo degli investitori, visto che scorporo significa QUOTAZIONE e non solo eventuale vendita più facile dell'Auto, quindi soldi freschi senza emissione di bond, allora potevano evitare di sparare numeri: se il piano verrà attuato credo sia il massimo si potesse alla condizioni date ed è un'ottima notizia la Giulia italiana. non so voi ma trovo che la cosa più singolare ed inaspettata sia che 159 resta in produzione sino a fine 2012, quasi altri tre anni.
  4. leggo molti de profundis, specie per Alfa: francamente non comprendo ma mi sarò perso qualcosa: la 159, dopo mille dibattiti, verrà sostituita dalla Giulia nel 2012, berlina e SW, e tanto è nero su bianco: la mitica SUV media su base Giulietta è nero su bianco sempre nel 2012 ed è programmata anche una Suv grande, questa sì lontana nel tempo, per il 2014. la criticata Mito diverrà, con le 5 porte, una moderna 33 con occhio ai giovani più che alle famiglie. non credo che la mancata previsione nel pp impedisca una Giulia coupè se le cose dovessero andar bene e non credo rientrino nel pp eventuali fuoriserie. d'altro canto la Maserati baby coupé funge da tappo per Alfa e così la nuova 4porte. insomma, non un piano da fossi a terra ma neanche la morte annunciata: poi, se anche un prodotto come Giulietta buca, beh, l'obbligo di perdita non è tra gli scopi aziendali e allora è chiaro che tutto finisce.
  5. ho anch'io una pubblicità con stile futurista del ventennio: il motto era "coordinazione di volontà protese - mente, cuore, braccio - per la realizzazione di prodotti di qualità al servizio del Paese" con sullo sfondo la scritta Alfa Romeo, un gladio in un pugno, tricolori sventolanti ed operai vicini a macchinari pesanti chiaramente per la produzione di materiale aeronautico (visibili eliche e motori enormi). come ho riportato in alcuni post il radicamento meridionale del'Alfa è ampiamente antecedente all'Alfasud e praticamente risale alle origini: però nel napoletano la produzione era quella Avio che forse, a livello di bilanci, negli anni '30 pesò anche di più nel portafogli Alfa Romeo rispetto all'Auto di Milano e fu uno dei principali motivi dell'interessamento dell'IRI: ho visto più riproduzioni del marchio Alfa Romeo Milano-Napoli anche se mai su autovetture.
  6. a parte il fatto che con la disoccupazione che c'è in giro io non riderei tanto, la fonte è quello SlaiCobas cui molti riconducono una politica sindacale sciagurata: quindi, da prendere con le molle: tuttavia, in assenza di smentite dal'azienda (forse non interessata che così magari si sputtana ancora un altro poco la 159). comunque del problema ne avevo già sentito parlare ed è consequenziale alla ristrutturazione del sito con ammodernamento ed eliminazione dei carrellisti in favore di muletti automatici: ovviamente non è in questione la professionalità del fu carrellista ma l'attuale funzionamento dei muletti automatici che portano in linea i particolari da montare.
  7. Vi riporto una notizia di fonte sindacale riportata dal sito Casertasette.it CAMPANIA - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 17 MARZO 2010 - "La scelta della Fiat di non riconfermare a Pomigliano i 98 giovani con contratti a termine o apprendistato degli ultimi mesi, si è rivelata un 'suicidio', in quanto al momento il 40 per cento delle vetture prodotte è scartato per gravi difetti". E' quanto affermano dallo Slai Cobas di Pomigliano d'Arco (Napoli), dove da ieri (fino al prossimo 19 marzo) è ripresa la produzione nello stabilimento automobilistico Fiat, i cui lavoratori sono in cassa integrazione straordinaria dallo scorso novembre. "I 98 giovani contrattisti - hanno aggiunto dal sindacato - sono di fatto ormai licenziati dalla Fiat e sono stati 'collocati' (con accordo sottoscritto recentemente tra parti sociali, sindacali ed istituzionali) in un fumoso 'serbatoio' dal quale magari attingere, in tempi migliori. Nel frattempo il 40 per cento delle vetture prodotte è scartato e scaricato fuori linea per gravi difetti tecnico funzionali ai motori e di montaggio, o montaggio incompleto, causato dal mancato approvvigionamento materiali. Inoltre la Fiat, in conseguenza del venir meno di 98 mansioni specialistiche (quelle di addetti ai muletti) è impossibilitata finanche al funzionamento dei due turni lavorativi nelle normali turnazioni: infatti, la linea di produzione 147 lavora i giorni 16 e 17 solo al primo turno ed i giorni 18 e 19 solo sul turno pomeridiano. Tutto questo perché i precari licenziati, erano in prevalenza carrellisti ex Dhl poi internalizzati dalla Fiat ed addetti alla movimentazione materiali ed all'alimentazione delle linee di produzione: licenziandoli è 'collassato' l'intero sistema di produzione e montaggio delle autovetture". Dal sindacato, infine, sottolineano che lo spostamento di unità non formate alle mansioni che erano riservate ai precari, "espone a serio rischio di infortuni anche mortali tutti i lavoratori all'interno delle officine".
  8. i nuovi iniettori sono anche reclamizzati per vantare la minor rombosità di questa versione del jtd, vero unico limite del common rail Fiat rispetto alla migliore concorrenza, che, con queste modifiche, dovrebbe essere eliminato. Dovrebbero passare pian piano su tutti i veicoli del Gruppo, 159 inclusa.
  9. allora, ieri sera ho visto la presentazione a Caserta: la macchina era presentata da un ingegnere non di primo pelo che ha spiegato le slides come ormai già sapete: a mio avviso è un'ingenuità fare la spiegazione ad auto coperta poiché quello dovrebbe essere il momento anche per dare uno sguardo d'insieme alla vettura che, invece, una volta scoperta a presentazione finita, è letteralmente presa d'assalto e di fatto diviene visibile solo per piccole porzioni. interessante che chi prenoterà il veicolo in questo mese avrà un corso di guida sicura a Varano o Anagni su Giulietta ma con giro di pista guidando anche 8C. trovo invece da evitare l'acquisto dei primi 300 esemplari, sia pure numerati e rosso competizione, poiché temo che si sconteranno i problemi d'inizio serie. e' stato informalmente detto che è quasi certa la trazione integrale da qui a 1-2 anni. La vettura è piaciuta davvero molto ed appare effettivamente innovativa: le perlessità, al solito, hanno riguardato il cruscotto, un poco troppo teutonico e spartano, e, per alcuni ma non tutti, l'anteriore con quei fanali poco Alfa. Sicuramente la vista più bella è la tre quarti posteriore da cui emerge tutta la forza che vuole sprigionare il veicolo. dal vivo ho notato due cose che in foto non erano chiare: malgrado la maggiore altezza complessiva rispetto a 147 (cosa che la rende anche molto abitabile) la Giulietta, a vederla frontalmente, presenta un parabrezza e tetto che quasi scivolano via dal cofano mantenendosi apparentemente schiacciati: credo che ciò sia dovuto all'anteriore piuttosto alto di base: il posteriore, invece, al netto della parte circolare del faro, evidenzia un richiamo molto forte e chiaro al posteriore di Brera. credo che una parte delle presentazioni video abbiano anticipato alcuni concetti pubblicitari, tra cui, molto belli, alcuni passaggi con Giulietta che riflette la sua antenata sui palazzi lungo le strade. l'impressione è che se sarà seguita commercialmente, sviluppata nelle possibili varianti, anche molto sportive ed integrali e servita anche da motori medi quali il 2.0 diesel da 140-150 cv, il nuovo twinturbo da 200-210 ed il multiair 1.4 da 140-150 cv, la macchina sfonderà. In bocca al lupo.
  10. la 159 avrà con tutta probabilità un aggiornamento tra luglio ed ottobre, non solo per la sostituzione del 1.9 mjet euro 4 col 2.0 euro 5 depotenziato, ma anche per luci diurne, uno o due colori e forse qualcosa di più succulento: quasi certe serie speciali. E' molto probabile che la sostituta sia su base Giulietta e si produca a Cassino, almeno per i mercati europei: certezze, ovviamente, il 21.4.
  11. ok, ho ricevuto invito per martedì 9 alla conc di Caserta: è un traslucido su quadrato di plastica rossa (direzione futuro). Penso sia simile a quello inviato da altre conc; comunque, vi farò sapere
  12. La mia modesta idea da ex trentenne è che può non essere essenziale avere un decimo in meno sullo 0-100 rispetto alla tedesca di riferimento se hai un handling migliore. E' invece essenziale che si faccia una versione GTA seria, magari a 4 ruote motrici e che sia di richiamo d'immagine. 8C è stata realizzata quasi per sbaglio ma è ormai assodato che ha avuto una buona ricaduta d'immagine per la piccola Mito che non a caso vi si ispira come del resto, già un poco meno negli esterni ma più negli interni, la Giulietta.
  13. Certo che è Ketter il resp. qualità ma il riferimento a Wester è motivato dal fatto che lui è il responsabile generale della parte tecnica e la progettazione è parte essenziale della qualità come tu stesso confermi parlando di Croma che, prodotta se non ricordo male a Cassino, è frutto di engeneering Opel (pianale epsilon, credo). E comunque se è confortante il livello degli stabilimenti italiani con riferimento specie a GPunto e 159, lo è ancor di più la buona previsione per la qualità dei veicoli la cui produzione è iniziata col nuovo corso tecnico. Ottimo viatico per Giulietta e buone speranze di non avere troppi problemi di gioventù sui Multiair Turbo ed i cambi a doppia frizione e, in genere, sulle novità tecniche.
  14. da Autoblog.it Dekra: le auto di Fiat Group crescono in qualità pubblicato: venerdì 26 febbraio 2010 da omar in: Annunci Guida all'acquisto Alfa Romeo Fiat Dekra, il rapporto tedesco sull’affidabilità dell’usato, premia le auto del Gruppo Fiat: “Le vetture di più recente produzione, come Fiat Grande Punto, Fiat Idea, Alfa Romeo 159 e Lancia Ypsilon, cioè quelle su cui il Gruppo ha, a suo tempo, avviato la scommessa di rilancio, mostrano un livello qualitativo decisamente consistente”. Ma Dekra si lancia ancora più avanti pronosticando che “dopo aver effettuato le prime revisioni per Fiat 500, Alfa MiTo e Lancia Delta, questi modelli potranno riservare piacevoli sorprese nelle classifiche individuali ed in quella assoluta”. Il rapporto tedesco, redatto in collaborazione con Auto Motor und Sport è basato sull’analisi di 15 milioni di revisioni in Germania e 150 modelli diversi. La presenza fra le prime dieci classificate di Fiat Grande Punto e Alfa Romeo 159 nella fascia di percorrenza 0-50.000 km la dice lunga sul passo avanti fatto da Fiat in termini di cura costruttiva; “Particolarmente interessante - conclude il Rapporto Dekra - la valutazione dei parametri di difettosità nei 5 gruppi di componenti dell’auto (impianto frenante, sospensioni sterzo, motore emissioni, luci impianto elettrico, carrozzeria abitacolo) che vengono valutati per la classifica. Le auto su cui il Gruppo Fiat ha maggiormente investito mostrano un livello di difettosità decisamente inferiore alla media del segmento ed in alcuni casi migliore addirittura rispetto a modelli di classe superiore e alto di gamma”. se è vero, come sembra, Wester avrebbe fatto un lavoro non buono ma ottimo. p.s.: la 159 si produce a Pomigliano....
  15. scusate ma mi sembra che su questa vettura si sia fatto un poco di terrorismo. E' vero che l'Alfa ha dato parecchie delusioni, bruciato tante speranze e allontanato tanti appassionati, ma .... L'estetica, esterni ed interni può anche essere giudicata su fotografie anche se sappiamo che dal vivo le auto sono un'altra cosa, ma vabbé è giustissimo giudicare anche le foto. Ma qui io vedo criticare le doti dinamiche del mezzo: è vero che io per primo mi sono lamentato dell'abbandono del qa e via dicendo ma questo mi rende se non altro più curioso di provarla. In Alfa c'è da sempre questo problema del confort. Si ricorderà che l'ultima serie di Alfetta fu ammorbidita per via della denunciata scomodità (furono anche allungate le marce per diminuire i consumi) e che la 75 volle essere un ritorno ad assetti più piatti (anche se non esasperati). Ma bisogna vedere oggi l'utente, anche acquirente di Alfa e che già ha il d.n.a. per settare sul rigido o comunque sulla maggior reattività, se vuole un'auto di base rigida. Questo dipende dalla capacità di raggiungere un buon compromesso evitando gli assetti tipo Seat con gommature monstre: la 147, e mi riferisco alla prima (2000-2004), era senz'altro validissima sotto l'aspetto dinamico ma, come sa chiunque l'ha avuta, non era piattissima ed un appoggio iniziale lo cercava. Ciò malgrado è considerata un punto di riferimento e giustamente. 159 è notoriamente piantatissima ma non comoda come denuncia qualsiasi autista di auto blu per non parlare delle forze dell'ordine e in merito è ben chiara la prova di 4R sull'ultimo numero. Con le strade piene di buche che abbiamo e con l'utente medio sempre più interessato ai gadgets elettronici che alle doti dinamiche tout court mi sembra non sbagliato pensare che un'auto, anche Alfa, nell'avere un handling comunque da manuale, non sia troppo rigida. Quindi vediamo come va con l'assetto base, peraltro modificabile sul rigido col d.n.a., e poi magari potremo meglio criticarla. In fin dei conti qui si era già detto, venendo abbastanza clamorosamente smentiti dalle recenti note AR, che non si lanciava più il 235 cv per limitarlo a 200 e che il doppia frizione non andava su questo o quel motore (mentre già va su Mito 135 cv e su Giulietta 170 cv e quindi su tutti i multiair turbo oltre che sul 2.0 m.jet). E' verissimo che Marchionne c'ha messo del suo ma aspetterei a valutare certi aspetti di quella che, in fondo, è la prima Alfa interamente elaborata sotto la sua gestione. E vorrei anche ricordare che sotto Fiat, noti gli ampi demeriti, le Alfa sono rimaste, comunque, tra le auto assolutamente migliori sotto l'aspetto dinamico e che a nessuna è capitato quello che Auto denuncia per l'ultima A5 sportback, cioé che senza Esp il posteriore non tiene granché. Per cui, forza Giulietta.
  16. Noto che hai avuto tutte 147 seconda serie (cioé dal 2005): sarà strano ma avendo sfondato di km per mezza Europa una prima serie (peraltro più bella e meglio rifinita, my opinion) posso solo dire che aveva una qualità c.d. "tedesca": e sarò anche stato fortunato perché in conc forse mi avranno anche considreato pignolo ma hanno sempre risolto tutto (anche oggi sulla mia CW hanno anche cambiato senza fiatare gli xenon per via di alcune macchie all'interno): anche un collega prese con me la prima serie e l'ha trattata male senza avere problemi: poi ha preso una Brera e s'è pentito per la vita. viceversa, terzo collega ha preso una seconda serie e più o meno dice le tue cose. se vi dev'essere un futuro Alfa certamente passa per il fatto che i veicoli, nel corso della vita produttiva, vanno migliorati ed arricchiti e non lasciati marcire alla ricerca di risparmiare qualche vite (ricordo ancora con stupore che la II serie di 147 non aveva più né i fori per riporre i poggiatesta posteriori a sedile ribaltato né la regolazione lombare del sedile di guida, per fare un esempio banale). Comunque entro aprile Alfa avrà un futuro delineato e difficilmente fuori dalle grinfie di Fiat a dire di alcuni che ho sentito. Aggiungo che il fatto che Marchionne l'abbia in vari modi denigrata non dovrebbe essere indizio di vendita ma di far passare alcune polpette difficili.
  17. Oggi Mucchetti torna sul Corriere sulle ultime parole di Montezemolo http://www.corriere.it/editoriali/10_febbraio_06/fiat_montezemolo_mucchetti_5749a928-12f4-11df-aca8-00144f02aabe.shtml
  18. non è necessario postarlo: è corretto: il 20% di iva su 12.000 è 2.400. il punto è l'altro prima segnalato: il plus d'iva per lo Stato, già ridotto dall'incentivo, andrebbe calcolato, perché l'Erario possa avere un beneficio, solo sui veicoli venduti grazie all'incentivo stesso, presumibilmente un 20%: spalmato sulla massa, ci perdi: ed in ealtà ci perdi comunque perché sottrai mercato futuro non incentivato: insomma, ragazzi, le droghe fanno sempre male........
  19. in realtà, da stime di cui mi ha parlato ex collega ora al Ministero Economia non è proprio così: gli incentivi 2009 sono stati comunque in perdita per alcune centinaia di milioni (anche se non ancora effettivamente rimessi alle varie Case). Ciò che entra di i.v.a. non compensa l'incentivo perché va calcolato non sul totale volumi ma sul mero delta di veicoli probabilmente comprati solo per l'incentivo, che poi è un acquisto anticipato che sottrae mercato futuro non incentivato. Se allo Stato convenissero davvero sarebbero stabili, ovviamente. Poi sembra che Fiat abbia guadagnato più con gli incentivi tedeschi che con queli nazionali: per questi ultimi, peraltro, vi è partita aperta per non rimetterli direttamente ma trattarli fiscalmente. Comunque, se il governo pensa di avere una pistola puntata con questa storia di incentivi sì-no sbaglia di grosso: con FGA dovevano andare a vedere le carte e prima ma il discorso sarebbe lungo e si finirebbe a parlare della evidente incapacità di comprendere questi settori.
  20. tutti i giudizi son leciti, ma prima di giudicare le qualità professionali del direttore della Stampa (Mario Calabresi, figlio del famoso commissario dell'omonimo caso e già corrispondente di Repubblica) leggiamo "spingendo la notte più in là". poi è ovvio che si tratta di un escamotage per dar modo al Grancapo di rispondere al massacro mediatico che, meritatamente o meno, ha subito Fiat in queste settimane. e comunque c'è una cosa che SM non credo farò mai, quella sì da mediocri: andare ad Arcore a pietire.
  21. ammazza che sense of humor: ovvio che è una battuta comunque è vero ciò che dici (sopra) e molti giornali e siti l'hanno perfettamente capito: Alfa tira e tira in modo incredibile rispetto ai numeri che fa. Un fenomeno da tesi universitaria (anzi già oggetto di tesi, per la verità). Certo è interessante questa trilogia di concept nel momento più critico degli ultimi 15 anni di Alfa.
  22. No, è solo un nuovo rimarchiamento secondo i migliori concetti FGA: anzi, una resurrezione: è l'Alfa Barchetta, clone del noto spider Fiat anni'90
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