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le teste saltano ufficialmente oggi ma è noto che la B.U. Alfa viene accusata esplicitamente di aver speso in restyling e modelli di dubbio ritorno economico (GTV-Spider, 166, Crosswagon), di aver sinergizzato meno del dovuto e, alla fine, di aver malgrado ciò avuto vendite nettamente inferiori alle 200.000 unità malgrado tante promozioni. Come per Lancia, fermo restando il giusto dubbio sull'opportunità di ristilizzare la GTV o del lancio della Crosswagon (15.000 unità annue disse Bandiera, ma Fiat dubita perché c'è la Sportwagon Q4 e perché 156 è alla frutta) non si vuole capire che il problema principale è la rete commerciale, in particolare quella estera. E' mai possibile che le coreane (non parliamo delle giap) hanno sviluppato in pochissimi anni una rete migliore di quella del Gruppo? Non vado avanti xché già se ne è parlato, ma resto convinto che il problema principale (anche prima di quello del prodotto) resta la rete di vendita ed assistenza estera e, in generale, un problema di immagine (noi che abbiamo questi marchi!). Infine, una certezza: il destino Lancia entro fine anno sarà chiaro: infatti, entro allora (forse a Parigi sapremo qualcosa in merito) si saprà se Thesis verrà sviluppata (nuovi motori e rest) e se il segmento D riprende vita. Stilnovo pare certo sia stata invece mangiata da Fiat e lo si dovrebbe vedere a Ginevra 2006 (continuo a sperare in una Lancia C).
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scusa Aymaro, ma a me sembra proprio l'anteriore della vettura postata nello studio di registrazione, forse con un migliore 3/4. Comunque entro settembre viene svelata ma penso che stavolta 4R abbia centrato (era tra l'altro una vita che diceva che il rest usciva a settembre e per questo qualche forumista ha dileggiato la rivista per mesi nella certezza che il rest uscisse entro l'estate).
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è perfettamente vero che Demel sembra avere se non altro la qualità di poter snellire la struttura di comando: in questo, oltretutto, è appoggiato dall'A.D. Fiat e da Montezemolo (cui i vari danneggiati si appelleranno) che si è già ritagliato un comodo ruolo per cui può comandare ma, quando conviene, può anche dire che il vero potere di decidere è agli a.d. e lui non vuole crere frizioni con loro. Le decisioni che saranno comunicate al mercato il 1/9 vengono prese oggi in azienda e riguardano la fine delle B.U. e parecchie sorprese in tema di nomi. Questo sarà davvero l'ultimo giro di boa per l'Auto: se perde anche nel 2005 ci sarà lo spezzatino: è ovvio che oggi non vi siano risorse per C e D Lancia ma la colpa è chiaramente di chi, quando non c'era questa situazione, ha abbandonato la Delta (concependone prima una seconda serie che sembrava fatta apposta per non vendere), fatto uscire con tre anni di ritardo la Lybra (ma si può) e imposto una stile troppo pesante alla Thesis. Come fallimento di riferimento più che la S.S. Calcio Napoli (che giustmente salta in aria e doveva farlo sette anni fa), per motivi di cuore e di dimensioni, gradirei vi riferiate alla Parmalat. Ciao
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stamani leggevo su 4R l'intervista fatta dal direttore Tedeschini all'AD Fiat Auto. In verità è più quello che non si dice che quello che si dice e, soprattutto, l'intervistatore si accontenta di risposte davvero insulse per chi conosce minimamente la Lancia di questi anni: a tal proposito Demel, su specifica domanda inerente il presunto abbandono di Lancia, quasi stizzito replica che sono incomprensibili tali lagnanze e che mai la Casa aveva visto tante novità come in questi anni (?!) . Ora, un normale giornalista chiederebbe anzitutto ma quali sono queste novità perché Ypsilon sostituisce un modello stravecchio, Musa e Phedra sono le versioni Elegant di Idea ed Ulysse e visto che l'unica certezza è che il segmento C Lancia non esiste da qualche anno, quello D è virtuale (povera Lybra lasciata in agonia), la Thesis si vende come il ghiacciolo al polo e non si sa che sviluppo potrà avere, la Fulvietta è rimasta l'ennesima auto da salone. Invece nulla, Tedeschini incassa e non batte ciglio, così come non si sogna neppure di chiedere il futuro della Alfa 8C (che non potrei comprare ma che se non si fa mi pare un'altra figura di m..). Alla fine si apprende che le sinergie aumenteranno, che gli ing. italiani non sono peggiori dei tedeschi ma sono poco disciplinati (leggere tra le righe) e che Fiat ha una struttura di comando assurda (cosa nota ma è interessante che lo dica l'a.d.). E poi criticano le interviste di Socci al Berlusca..mah.
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mi dispiace, forse sarà meglio dal vivo, ma il rest, se è questo, mi sembra di una banalità disarmante. Hanno abbandonato il faretto tondo (secondo me, un must) per un vecchio faro tipo Hyundai e poi omologato il resto alla 156 Giugiaro (ogni toccatina vi graffierà l'anteriore). La grandezza dello stile di 147 e 156 prime serie (molto più distinte tra loro) era un equilibrio eccellente tra eleganza e sportività: questi rest puntano solo sull'aggressività con soluzioni che mi fanno rivalutare più di un photoshop. E' preoccupante ed avvilente che tanta gestazione abbia generato ciò. That's my opinion.
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L'ultimo numero del settimanale "L'Espresso" dedica un articolo alla situazione del Gruppo e alle dichiarazioni di Marchionne. Come prima vittima della nuova stretta di cordone si parla proprio della 8C Competizione il cui sacrificio è dato per quasi certo: d'altra parte, con la perdita di autonomia delle B.U., la decisione non spetterà neppure a Bandiera, ormai scavalcato. Inoltre, si parla chiaramente di come Thesis e 166 (la prima, in particolare) rappresentino per il gruppo una voragine e siano prodotte in perdita, cosa che non ci potrà più permettere per il futuro: altra interessante voice è quella sulla storia del 1.3 multijet alla Daewoo. Ricorderete che qualcuno parlò di un gesto d'orgoglio di Fiat: chiaramente non era così ma solo una questione di soldi: GM Daewoo offriva 220 milioni mentre Morchio pare ne volesse il doppio: risultato fu che GM Daewoo si è rivolta alla VM di Cento che può ringraziare Fiat per questa mega commessa. Comunque, nel complesso, sembra proprio di capire che non tira una bella aria. Vedremo nei prossimi mesi.
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direi di +. La 131 aveva anche una netta diferenza tecnica con la 128 e non solo stilistica. La 131 era ancora una TP, la 128 una rivoluzionaria TA. Comunque le Fiat dell'epoca erano dei punti di riferimento e c'era una gamma enorme (pensate, X 1/9 come fuoriserie - 130 e 132 come ammiraglie - modelli 128 Sport e coupé, serie Abarth, etcc.)
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paco, leggiti le suddivisioni per categorie dell'epoca. Ho dei 4r del tempo. E poi, 4R o meno, La Tempra, anche se era una Tipo con la coda, copriva il D nella strategia Fiat. Che significa Tipo con la coda.? D'altra parte la Prisma non era forse una Delta con la coda e stava pur sempre nel D e la Marea non era una Brava con la coda e stava nel D? E' invece vero che oggi si tende a creare un sottosegmento C berlina in cui correttamente andrebbero Tempra, Prisma, marea , etcc. ma non può essere la derivazione tecnica il metro per individuare il segmento di appartenenza quanto le dimensioni.
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caro guglielmo, non so le tue fonti, ma il Corriere di oggi, così riporta ... Occorre dunque un deciso cambio di rotta. E, se la vecchia versione del piano auto sopravvive in alcuni elementi, Demel propone una ricetta tutta nuova, sulla quale ci sono approvazione e appoggio da parte di Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della capogruppo. «Non si può continuare a ridurre i costi - dice ancora Marchionne -. Adesso bisogna pensare a incrementare i ricavi». La strategia, dunque, parte dal settore commerciale. Presto sarà nominato un nuovo responsabile vendite (Johann Wohlfarter, proveniente da Autogerma) e per il rafforzamento della rete sono previsti investimenti per 150 milioni all’anno. Ma non è tutto. Elemento centrale della ricetta annunciata ieri (c’è chi dice mutuata da altre aziende del settore automotive) è infatti la riorganizzazione aziendale. Si azzerano le «business unit» e vengono accentrate per «ragioni di snellezza, rapidità e competitività» una serie di importanti funzioni, tra cui la progettazione e il design, la produzione, gli approvvigionamenti e i servizi finanziari. Fiat, Alfa Romeo e Lancia avranno, in totale autonomia, la responsabilità della tutela dei marchi e del commerciale...... Un lungo servizio del Sole 24 ore confermava l'accentramento del design: non lo trovo più sul sito e non te lo incollo ma puoi credermi.. e non è che lo capisca o mi faccia piacere.
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allora, caro Giulio: gli esempi fatti volevano solo far notare i clamorosi buchi di gamma che in primis l'a.d. ha ammesso: quanto a Lybra, ho detto il nulla perché in effetti tale è a livello di vendite, specie all'estero dove è sempre stata un oggetto misterioso: 15 anni fa Fiat aveva il 60% circa del mercato interno, oggi, dopo il lancio di Panda, Idea, Ypsilon, GT e Musa(ancora non in commercio) non arriva al 30 malgrado le novità sui cavalli di battaglia delle piccole (tra cui Ypsilon all'estero è semisconosciuta). Quanto al paventato aumento delle sinergie ciò che lascia perplessi è l'accentramento della progettazione e del design: che vuol dire, che Arese non fa + manco quello, che ci sarà un supervisore alla Cantarella che ha parola su tutto. Vedremo..
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l'auto è ancora al buio, purtroppo. Secondo un non piccolo manager del Gruppo il probelma non è certo Melfi col suo sciopero come si vorrebbe far credere. Il problema, purtroppo, è ancora la rete di vendita e la scarsità di offerta prodotto. la ristruttrazione della rete non è che agli inizi e vi sono difficoltà finanziarie in tal senso: in Italia vi sono clamorosi esempi e ve ne faccio uno per tutti stigmatizzato anche nell'ultimo 4R regionale: ad Ischia (60.000 residenti, 200.000 turisti) non c'è più una sola officina autorizzata Fiat mentre sono presenti i marchi coreani: le concessionarie solo "Lancia" le trovate ormai col contagocce (molti arrrotondano e campano con il multimarche) mentre non c'è un dealer Alfa che non si lamenti per gli esasperanti obiettivi mensili prefissati. In Europa prima dell'anno prossimo non si avranno miglioramenti. Aggiungiamo che i prodotti veramente nuovi lanciati nell'ultimo anno si limitano alla "Panda", mentre tecnicamente Ypsilon, Musa, Idea e GT sono ottime rivisitazioni di Punto, 147 e 156. Insomma, ci vorranno la nuova Punto e la nuova 156 per svoltare davvero. Poi, una piccola considerazione: 15 anni fa, quando sicuramente la qualità media Fiat era inferiore, avevamo però ad ex nel segmento C la Tipo (che vendeva che Stilo se la sogna), la 33 (comunque un successo) e la Delta ( che almento esisteva e tirava ancora col WRC), nel D la Tempra (oggi il nulla), la 75 (oggi tanto rimpianta) e la Dedra (oggi il nulla), nell'E avevamo 164 (che vendeva tre volte la 166), Croma (oggi il nulla) e Thema (Thesis ha venduto a maggio 177 vetture in tutta Italia e ho detto tutto). Possiamo stupirci delle odierne quote di mercato (al di là della scarsa penetrazione dei giap e dell'assenza dei coreani all'epoca) se Lancia è ridotta a Y e sua variante monov., se Fiat si ferma alla mediocre Stilo e Alfa è in attesa di aggiornare una gamma ormai vetusta? Una critica in prospettiva, in ultimo. Vi pare giusto che il futuro motore di punta della nuova 156, il 1.9 m-jet 150 cv, quando uscirà il modello sarà ormai montato da tempo su Opel Astra e Vectra nonché su Saab (per di più con un filtro antiparticolato ),? A me non sembra il top per le pretese di novità e sportività Alfa e ciò giustificava la richiesta di qualche cv in più anche se all'estero il 150 cv è un limite fiscale. E, per favore, non ditemi che vi sarà il twinturbo che quello se lo compreranno 100 folli, sì e no. Sono i motori ordinari a dover eccellere (e poi il twinturbo lo useranno pure Opel-Saab). Insomma, ragazzi, se non si completano le gamme, ma sul serio, e non migliora la rete di vendita sarà semre notte.
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chiudiamo la questione: io non ho detto che avrei senz'altro portato Baggio. Ti ho fatto alcune osservazioni su questo campionato ultimo che ritengo valide: il pressing (anzi, i raddoppi sul portatore di palla)della Grecia era impressionante: so che non sarai d'accordo ma uno che dà via subito la palla, si sa far fare fallo facendo salire la squadra, fa servizi di prima per la punta come pochi, calcia le palle da fermo col contagiri, io lo ritengo utilissimo. E tutto ciò anche se chiaramente Baggio non fa più maradonate in slalom come quella a Napoli nel 1989 o con l'Italia contro la Cecoslovacchia nel 1990 (Italia '90, avevo la fortuna di essere in quella curva all'Olimpico) e gioca a mezzo servizio.
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Baggio si è ritirato perché per sua stessa ammissione le ginocchia andavano sostituite, quindi il problema di Brescia o altro non si pone. Vi ho parlato di come anche quest'anno abbia dimostrato di essere un calciatore con la C maiuscola . Voi non rispondete mai in modo puntuale e vi limitate a ripetere quanto già detto: il dialogo però è un'altra cosa; comunque forse eravate davvero piccirilli (senza offesa, avere vent'anni mica è un difetto) per sapere chi è Baggio ma almeno le prodezze di quest'anno (giocando da seminfermo, come dite) le avrete viste, spero. Vedete, ragazzi, Baggio non era solo un grande calciatore, era il simbolo di come si deve essere attaccati alla maglia azzurra (3 mondiali tutti giocati alla grande) ed anche quest'anno la sua sola presenza in campo incuteva rispetto negli avversari (non pietà) e forza alla propria squadra.
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alfaomega, sonta e qualcun altro dimenticano che Baggio, quest'anno, ha segnato il gol n. 200 lasciando di sasso (si diceva "scartando") il nazionale Ferrari + altri due difensori del Parma, ha steso la Lazio gabbando il signor Stam, non cito un gol all'Ancona fatto saltando cinque difensori con pallonetto finale e le altre prodezze per 12 gol fatti a 37 anni, da tetraplegico, come dite voi. Inutile dire che al di là dei gol, Baggio, con tutti i suoi acciacchi, resta inimitabile per come mette la palla sui piedi e sulla testa dei compagni e per come è capace di "far salire" una squadra: per ciò , anche con un utilizzo part time, poteve e come essere utile. E poi, scusate, hanno giocato quei fantasmi di Del Piero (4 tornei su 4 falliti) e Vieri (dategli un sollevatore idraulico per camion, please)...
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basta andare sul sito alfa romeo per vedre come la 156 Giugiaro non abbia più il VDC di serie (/il my 2002, invece, sì): è optional a 500 euro (tra l'altro con l'ASR che manco danno più di serie) ma questo da un annetto buono e a dire il contrario o si è disinformati o in fessa malafede. Vedo che QR prova, sia pure al volante (s'erano lamentati di non averla avuta per confronti) la 147 m-jet 140 cv: se il restyling fosse a luglio (per ché maggio e giugno, con buona pace di chi ci giurava sulle sue entrature per lavoro, sono passati) 4r sarebbe assurdo perché prova un veicolo quasi fuori produzione come serie con un motore tra un mese non al top: vedo che però 4R insiste su settembre, anzi parla anche di qualche mese oltre. Oltre mi sembra troppo davvero e credo che la plug in sia stata l'ultima campagna promozionale prima di qualche offerta speciale luglio-agosto. Comunque finore ha ragione 4R per quanto faccia disegni e photoshop orrendi (la 147 posteriore di questo mese è orrida, la 156 my prefigurata faceva ribrezzo). E' però vero, lo so per certo, che si pensava di presentare il rest in prima metà giugno.
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allora, ragazzi, rassegnatevi, siete di fronte a colui che detiene il verbo. Questo taurus mischia un pò di Adonis, un pò di culti egizi, inverte il senso degli scritti di Flavio Giuseppe, omette Tacito, stranamente non cita (forse ignora) gli esseni, prende da Saulo ciò che può (all'Aeropago fu invitato a parlare e ciò era consuetudine, approfondisci e dì a tutti in specifico l'episodio di Nerone). Qui nessuno possiede la verità (anche chi lo pensa) e a dar fastidio non può certo essere un pensiero diverso ma, solo ed unicamente, la protervia della certezza di chi, forse rifacendosi a un certo positivismo molto amato nella Francia dell'Ottocento (oltre a Renan, etcc., scritti antecedenti a Qumran che per ciò, forse, non cita), ci svela con certezza come il cristinesimo si basi su qualche credenza pregressa raccolta alla meglio da quel matto di Saulo che se ne dovette convincere (pazzia, schizofrenia, boh) al punto da girare tante città e poi lasciarci la testa a Roma. L'accostamento catacombe - massoni, poi, denota una superficialità palese, dimentica del fatto che la persecuzione nasceva dalla mancata adesione al culto di Cesare ma che alcun tentativo di sovvertimento dell'ordine costituito fu storicamente attribuito ai cristiani (o seguaci del nazareno, gli gnostici sono un'altra cosa). Quanto ai vangeli, al loro studio fior di letterait hanno dedicato una vita: ad oggi, per quel che consta, nessuno può giudicarli un falso (quando anche il Corano avrà subito tanti esami ne riparliamo) ma, soprattutto, nessuno può affermare che furono scritti dopo due secoli dai fatti cui si riferiscono: le loro stesse diversità sono testimoni dell'assenza di alterazioni, diversamente chi altera (si dice la Chiesa) avrebbe eliminato ed espunto tutto ciò che poteva essere fonte di contrasto. Comunque, per quanto mi riguarda, il discorso si conclude qui in quanto ormai ci si avvita e si assiste, in poche righe, alla spiegazione di culti pagani, cristianesimo, islam, giudaismo, etcc. . Rinnovo l'invito a qualche dubbio, a non essere convinti di detenere il sapere e la spiegazione di tutto per qualche (magari superficiale) lettura, a non scambiare la storia per un'equazione, a non dare non tanto implicitamente del sempliciotto e dell'imbecille a chi crede. Ciao
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vabbene, dopo esserti avvitato su vecchiume cui neanche i letterati anticristiani si rifanno più da tempo, passi direttamente a dare dello schizofrenico a Gesù. Mi dispiace di averti sovrastimato. Leggo il forum dai tempi di 4R, intervengo raramente, quando penso di poter dire qualcosa. Forse qualche intervento in meno ma più ponderato non guasterebbe.
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vedo che a molti non piace un seno prosperoso, mah. Vorrei sapere se gli stessi quando vedono una bella quarta con maglietta non proprio large pensano "oh dio, bad bad"! eh no, per me il seno è un plus che rende + desiderabile la donna. Cmq, molto ma molto meglio un seno piccolo e proporzionato che uno rifatto. per cu, amiche di piccola taglia, siate contente del vostro.
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vabbene, taurus, noi siamo provinciali e tu dotto e onnisciente. Sei favorevole al marchio con Milano. Metticelo e stai tranquillo senza però arrampicarti sugli specchi: anzi scriviamo pure sul prossimo 3.2 che è un 2.5 e sul ibretto di istruzioni che la 158 ha Tp (in fin dei conti è stata spacciata come tale, e con che convinzione, per almeno 4 mesi)
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va beh. vedo che ci si attorciglia sul già detto per cui non mi ripeto anche se ci sarebbe tanto .... Comunque dico a taurus, riguardo a San Nicola che distrugge i templi , che anche Cristo predisse che avrebbe distrutto e riedificato in 3 giorni il tempio di Salomone e sappiamo cosa pensarono gli ebrei e cosa poi accadde, siamo di fronte ad allegorie e metafore (ed, anche di Cristo, gli stessi apostoli speravano fosse anche un condottiero che li liberasse dai Romani). Sulla simbologia , taurus, ti invito ad andare avanti in quanto citi cose vecchie che, sia pure in gran parte autentiche, non hanno valore e sono state abbandonate anche dalla critica : è logico che i simboli usati potessero coincidere con altri noti (il pesce in particolare con i suoi retaggi) , che vi fosse sovrapposizione di festività, etcc. ma ciò attiene appunto al modo umano di rappresentare e ricordare e non alla verità storica della vicenda tutta di Cristo (unica religione i cui testi, pure nelle loro contrapposizioni, sono passati sostanzialmente indenni alla critica della Ragione). Quanto a Nerone , forse hai letto Spinosa, non so, ma le catacombe dimostrano ancor oggi come il culto cristiano fosse perseguitato. Che poi i perseguitati diventino persecutori è un triste e frequente ricorso storico (cfr olocausto ed oggi la palestina, serbi ed albanesi, solo per il recente) ma ti prego, anche se mi pare che vuoi saltare questo concetto, di separare la vicenda umana della Chiesa di Roma dal messaggio cristiano. Sarei stato il primo a combattere il PapaRe ma ricordo anche come si pose San Francesco di fronte alla lupa (non al lupo). A proposito, San Paolo ad Atene fu lasciato parlare poco e preso per matto ma non dimenticare che era civis romanus in una provincia (ricorderai l'appello a Cesare). Invito Paco, serenamente, ad approfondire la vita di Padre Pio e non fermarsi al merchandising di San Giovanni Rotondo. Anche Lourdes brulica di mercanti sulle soglie del tempio e ciò mi turbò molto la prima volta che andai ma poi comprendi quanto possa essere importante non fermarsi sempre sulla soglia ma , con un pò di umiltà, per una volta, provare a varcarla (p.s., ti leggiamo anche se non urli in grassetto). Comunque, e qui concluderò, io ho spesso dubbi, magari qualcuno abbiatelo anche voi. Ciao
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taurus, ripeto che non ha senso. Almeno per me, da consumatore alfista (personalmente 4, di famiglia una quindicina), sarebbe una sciocchezza: ma come, il 95% della produzione sta a Pomigliano e dintorni e scriviamo "Milano": mi ricorda l'ipotesi di indicare come 2.0 il 2.2 jts: ma davvero c'è gente pagata per pensare 'ste cose (oltre a Gingo, etcc.). Invece di queste inezie, se davvero si vuole rievocare il passato, facciamo una bella TP . Poi, il marchio è già buon testimonial di Milano tra croce viscontea e biscione. p.s.: se poi il marchio lo si vuole rivisitare, ripigliamoci i due allori mondiali.
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allora, paco, sei libero di affermare le tue tesi, però prima informati. Io non ero (e non sono) un fan di Padre Pio ma la conoscenza della sua vita può far capire quanto sia stato osteggiato dalla Chiesa e certo tutto si può dire fuor che sia un fenomeno creato da Roma ( e ciò non significa che qualche confratello non abbia speculato). Tutti sanno quanto le alte sfere rifuggano dai miracoli, so che è bello e facile pontificare da una tastiera in un mondo di superficiali (non voglio mica dire che non avere fede sia supeficialità, sia ben chiaro, anzi) ma, anche via internet, per capire quanta serietà vi sia in materia, puoi sapere qualcosa, ad esempio, sul Bureau Medical di Lourdes (prego non aborrire, ho detto Lourdes) che certo potrai sbeffeggiare, ma dopo almeno una mezza lettura, spero. Una battuta per gli alfisti come me: sorry, ma persino l'Alfa ha radici cristiane, vista la croce viscontea !
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allora, taurus, vuoi per forza portare la discussione su spazi congeniali alle tue tesi, ne prendo atto. Osservo comunque 1) senza arrivare a Sakoku, è sufficiente sapere qualcosa sui gesuiti per il Giappone, 2) portoghesi e spagnoli hanno colonizzato quelle terre quando le popolazioni indigene facevano sacrifici umani: è noto quanto la noche triste abbia convinto i nuovi arrivati sulla demoniacità di Aztechi e company, quindi, come e più degli occupanti in genere, si sentirono legittimati alle nefandezze varie, ma potremmo parlare della lotta tra domenicani e francescani o, anche dell'Inquisizione (che pare abbia fatto in realtà 100 vittime, meno delle teste in un sol giorno mozzate a Parigi negli anni del Terrore), parliamo sempre della vicenda umana, ma che significa: quanto al "mercato", come lo chiami tu, forse confondi le missioni cattoliche con quelle degli evangelici americani, davvero potenti e notevoli: comunque vedo che l'evangelizzazione per il passato, a tuo immodesto avviso, sarebbe stata imposta con la cieca violenza (i giapponesi erano invece dei poveri inermi, sic), oggi mediante un turpe meretricio (poveri missionari, rischiano la pelle e danno la vita per migliorare le condizioni di vita di tanta gente facendo una vita stentata e devono anche sentirsi dare del mercante, incredibile). Osserverei che il Cristianesimo (a differenza dell'Islam) si è imposto malgrado sia stato perseguitato, in tutti i modi, per 300 anni, dal più potente impero dell'epoca: quindi, dire che si diffonde con la violenza o con lo scambio è una grave inesattezza storica, per non dire altro: quanto alle osservazioni su Zeus, Dioniso, culti egizi, vi prego, basta: si è passati indenni attraverso la Ragione proprio dopo aver superato tutto questo ciarpame che ogni tanto qualcuno ripesca: consiglio vivamente di leggere Pascal o anche "Ipotesi su Gesù" di V. Messori che parla di buona parte di queste vecchie teorie da tempo superate. ma che sfizio c'è, oggi, a giocare a fare l'anticristiano? a volte si perde la misura di sé stessi.... Vi prego di non banalizzare. Quanto all'amore cristiano esso è stata la sconvolgente novità di questa religione, cosa significa che vi è sempre stato l'amore, come dici, col precetto di amare il prossimo come se stessi, concetto innovativo e basilare ?; quanto alla tolleranza, ricordo solo che non vi può essere religione più rispettosa della laicità dello Stato di quella cristiana se solo si pensa a " dai a Cesare quel che è di Cesare..." e così per gli altrui pensieri: che poi la storia abbia visto la relgiione cristiana brandita come arma credo sia fonte di grande tristezza proprio per i cristiani: così come oggi e sempre fonte di scandalo siano per primi i preti, ma ciò che c'entra con Cristo, mah. E poi, please, non scomodiamo Alessandro: i Romani, vero duraturo impero (non Alessandro), avevano addirittra un praetor peregrinus per giudicare gli stranieri, magistrato che teneva quindi conto di usi e costumi dei non romani, quale maggior esempio di tolleranza? Infinitamente più tolleranti di chi al grido di libertè, etcc., cercò di soggiogare l'Europa depredando i "liberati" e rubando a tutto spiano non per la uguaglianza dgli uomini ma per la gloria della superba Francia e di chi, nel mito comunista, ha privato dei + elementari diritti centinaia di milioni di persone.
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davvero stupefacente questo dibattito: molti dimenticano che "radici giudaico cristiane" non equivaleva assolutamente ad una dichiarazione di "confessionalità" (inconcepibile) ma era un puro riconoscimento della verità storica di cui, pare, non solo abbiamo paura ma anche ribrezzo (leggo Paco, un pò qualunquista in verità, e lo stesso taurus in versione teologo) come spesso accade con ciò che ci è più vicino. Oggi non c'è più un greco antico in Europa ma quel pensiero ci permea, ci dà quel minimo comun denominatore che consente i 25, credo che anche il cristianesimo sia nel nostro dna (anche in quello di paco e taurus, purtroppo per loro) e non avrei visto scandalo nel riconoscerlo. Vi pongo un quesito: ma pensate davvero che i valori di universalità, tolleranza e amore derivino dai Lumi o non da Colui che disse "ama il prossimo tuo come te stesso". Le nefandezze storiche della Chiesa sono evidenti ma, caro taurus, è un'istituzione fatta da uomini, la Chiesa siamo noi. Devo dire che hai fatto un pastrocchio notevole tra croce, San Paolo, etcc., mi meraviglio che non hai cacciato fuori gli esseni e i papiri di Qumran (o forse ho letto di fretta). Non ho voglia e non è la sede per dibattiti religiosi ma ti auguro qualche volta di "cercare" ("non mi cercheresti se non mi avessi già trovato") come auguro a Paco di non dover mai invocare, nel corso della sua vita, l'intercessione di qualche santo da lui tanto bistrattato (ma chi sarà lui rispetto a chi ha speso o addirittura dato la vita per gli altri, mah). Comunque la Chiesa deve ringraziare i Lumi come Porta Pia ma questa è davvero un'altra storia, la storia della vicenda umana della Chiesa. Ricorderei solo che è un pò antistorico, oggi, parlare di cristiani persecutori: ricorderei, invece, le 200.000 vittime per la Fede nel mondo (in Africa in particolare, ma non fa notizia) dello scorso anno e quello che accade in Cina. Gente che non cerca di imporre nulla ma solo di dare.
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non ha alcun senso. Sulla mia brava Giulia Super del '65 aveva ancora significato. E poi non dimentichiamo che l'Alfa già negli anni '30 era in Campania (Avio) e che Romeo era un ingegnere napoletano (Sant'Antimo, più correttamente), non certo della Val Brembana. Basta con questa sciocchezza di Alfa Sud ed Alfa Nord. L'Alfa Romeo è un grande marchio italiano (tra l'altro, in percentuale al parco circolante, molto ma molto più diffuso al centro-sud che al nord), stop.