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renyuri71

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  1. E' lecito e ormale che ognuno tenti di far passare il proprio punto di vista quando si discutono norme. Non comprendo perché è lecito che una lobby prema per imporre le luci obbligatorie in autostrada oppure la rottamazione delle auto e la CEI (organismo ITALIANO, non estero come il Vaticano) non possa, con tutti i mezzi che ha, suggerire il proprio punto di vista che, poi, è comunque il Parlamento degli eletti a deliberare o meno ed il popolo ad eventualmente abrogare. Vedo un certo pregiudizio o insofferenza anti... mah
  2. Tutto si può discutere, però attenzione a non scambiare la Chiesa per una, sia pure importante, agenzia umanitaria. E' curioso che molti, non fedeli o per nulla praticanti, pretendono di dire ciò che la Chiesa deve fare o non fare. I temi della difesa della vita possono essere discussi ma le attuali rigide impostazioni, avallate da Giovanni Paolo II, sono in discussione anche al'interno più di quanto non si creda, con ovvia esclusione di qualsivoglia parificazione delle relazioni omosessuali a quelle normali (perché tali sono quelle eterosessuali): quanto all'eutanasia, non credo che si potrà mai arrivare a benedire il kit dolce-morte in vendita nelle farmacie olandesi. Comunque, ovviamente, la bussola della Chiesa non devono essere i mutevoli tempi ma il Cristo risorto. E' tutto più complesso di quanto non si pensi: invito a parlarne con qualcuno molto più bravo ed esperto di me e che magari non sia un preconciliare e pur ottimo parroco di campagna e neppure un prete alternativo dimentico di cosa deve testimoniare: se mai riuscirò ad organizzare qualcosa di buono ve lo farò sapere.
  3. Mi pare sia proprio così: la SCV 1 è l'auto che porta il Papa.
  4. Wojtyla ha benedetto (non XVI!) la liberazione dal potere temporale che ha liberato la Chiesa da compiti non suoi. La differenza tra Stato e Chiesa è per dottrina e teologia pacificamente di natura addirittura evangelica per cui ogni polemica in tal senso è ormai fuori luogo e ampiamenta superata dalla storia. Il Dio dei Vangeli non vuole governare questi regni, pure offerti dal demonio a Gesù che, in vari passi, si riferisce interessato solo alla costruzione di altro regno. In definitiva, no allo stato confessionale e no a forme di società khomeinista. Sì a battersi per i propri valori. Resto convinto che il vero cristiano è quello che testimonia la propria fede in primis con i propri atti, con molta tolleranza (senza per forza arrivare all'altra guancia) e senza nulla voler imporre ma molto proponendo.
  5. In effetti, dal dare a Cesare quel che è di Cesare alla reciproca libertà cavouriana non v'è distanza. In questo,a proposito di recenti fiction, vi è senz'altro anche la grandezza di un De Gasperi che ebbe tra i suoi più acerrimi nemici i temibili comitati civici di Luigi Gedda, espressione di un cattolicesimo oscurantista ed ottocentesco che odiava l'eccezionale capacità del trentino di coniugare una fede solare con una coscienza democratica limpida. Qui però il problema diventa il rapporto tra diritto e morale e su chi crea cosa. Ad ex. sul divorzio la Chiesa secondo me sbagliò perché la possibilità che lo Stato regolamenti, per tutti, la possibilità della cessazione degli effetti civili di quello che per molteplici aspetti è un contratto certamente non implica adesione dei fedeli e non turba diritti primari. Voglio dire che il matrimonio concordatario è sacramentato ed i suoi effetti religiosi sono intonsi dalla pronuncia del giudice civile per cui forse non valeva la pena agitarsi tanto (anche se ne sono comprensibili le ragioni). Logicamente, invece, sulla questione aborto non entra in gioco l'aspetto religioso tout court ma la difesa della vita e, quindi, la questione si complica enormemente. Il punto, in definitiva, è che qualsiasi associazione (partitica, sindacale, religosa) può dire la sua (e cercare di fare lobby) sui temi, etici e non, in discussione anche in Parlamento. Negare il diritto di questo o quello o volerlo far passare come intromissione ricorda più un certo anticlericalismo di stampo liberale di fine ottocento che non una posizione di aperto confronto privo di pregiudizi sull'altro.
  6. ma così non è una discussione seria, scusate: tra chi equipara la lapidazione afgana ai tentativi della Chiesa di far accettare il suo punto di vista, chi insulta a destra, chi ritiene inutile discutere e scambia un fedele per un incapace di ragionare: il tutto condito da una abnorme ignoranza della propria Costituzione (che poi magari si vuole tutelare), giustamente citata da copco, e da un chiaro pregiudizio. Ciò che non può proprio essere accettato è che, in definitiva, chi ha una Fede, sia un pericoloso totalitarista: si dimentica che, ovviamente, chi è cristiano (ma lo stesso dicasi per un buddhista, islamico o anche ateo) è portatore di una propria Verità ma ciò non implica affatto che ritenere superiore o vero il proprio credo comporti restrizione per gli altri: il rispetto per le altrui Verità non sta nel considerarle uguali alla propria (che altrimenti non sarebbe tale) ma nel riconoscerle pieno diritto di cittadinanza e, alla Voltaire, battersi perché siano esprimibili anche pensieri non condivisi. Il resto appartiene all'agone politico dove, ovviamente, ognuno porta le proprie convinzioni, magari senza il latente (manco tanto) odio che si respira in questo post.
  7. Guarda, qualsiasi visione è inquinata dal proprio background culturale e dalla propria storia personale. Inevitabilmente anche quelle di ax sono posizioni unilaterali. E' però opportuno dire: sull'Africa è per noi comodo discettare: chiediamo a qualche missionario (certo anche lui con la sua visione unilatare, e vorrei ben vedere) se il problema in tante parti è il condom o la fame? (costo medio condom euro 0,80, più o pari al salario giornaliero di buona parte dei paesi poveri); comunque, ripeto, la Chiesa ammette il preservativo quando non usarlo è tra coniugi fonte di pericolo per la salute; Su questo, caro ax, un pò di attenzione per non cadere in paradossi: se come tu dici il dogma (che poi è sbagliato dire dogma) influenzasse tanto le masse, il problema non si porrebbe proprio perché, aderendo all'insegnamento di Roma, gli africani non sposati da un prete si asterrebbero e quelli sposati con partner malato potrebbero usare il condom. Non vedo perché dovrebbero solo aderire all'aspetto secondario che, poi, è comunque corretto in caso di malattia. Se poi si aderisse a precetti ben più importanti della vita sociale l'Africa sarebbe un paradiso: mi sembra, insomma, che decisamente anche tu sopravvaluti il potere della Chiesa cattolica. per il resto, sull'Africa mi interessa molto di + il problema geopolitico. Inoltre è una delle zone ove ancora accadono veri e propri martirii. In genere, portare una visione unilaterale vorrebbe dire, in questo caso, che GP II è stato anche perfetto. Così ovviamente non è: d'altro canto neppure per esser santi si richiedono tali virtù (e lui lo sarà). I problemi sul sacramento ai divorziati ed una gestione più collegiale della Chiesa sono due temi sfuggiti ad un magistero indubbiamente accentratore: si tratta di delicate questioni teologiche (al sacramento del matrimonio partecipa Dio e, quindi, la nullità deve attenere ad aspetti che precedono il sì, per altri, invece, finita la communio e l'affectio sono i celebranti sposi a far decadere il vincolo sacramentato) che, dall'esterno, sembrano mero bacchettonismo: il fatto è che nei Vangeli è Gesù ad esprimersi per l'indissolubilità: tuttavia, sempre nei Vangeli, poiché l'unico vero peccato mortale è per Gesù quello contro lo spirito (altra questione complessa), ci sarebbero dei margini. Come si vede i sì ed i no della Chiesa hanno un retroterra più problematico di quanto appaia. Su questo un raffinato teologo come Ratzinger potrebbe, sulla base dell'esperienza tedesca (il cardinale Lehmann era andato molto avanti) fare passi inaspettati. Sul matrimonio dei preti la questione è ovviamente esaulante dai Vangeli ed è una scelta (pare da datare a poco dopo il mille, laddove si estesero i precetti dei monaci ai preti) dettata da altri motivi (i preti cattolici di rito orientale, di cui una piccola comunità vive pure in Calabria, possono sposarsi). Il punto è che la famiglia del parroco deve essere il suo gregge ed il suo impegno tutto per esso senza che nessuno possa dir nulla della moglie o dei figli del prete. In effetti, considerando quanto già si parla dei nipoti si possono immaginare i rischi!! Il parroco deve ovvero essere totalmente dedito alla sua missione e non avere stimoli ad abusare di quello che è comunque un potere su molte coscienze (anche perché poi la famiglia va mantenuta e con quanto passa oggi il convento non ce la faresti essendo onesto e non rubando dalla cassetta delle elemosine). Oltretutto saremmo poi di fronte all'eventuale problema del divorzio del prete, ovvero della possibilità di essere nominato vescovo, magari cardinale e perché no papa con moglie e figli. Come si vede, un mero dire " perché no" trova ragioni di ostacolo serie: d'altra parte il sacerdozio è una missione che liberamente si sceglie. La deriva da prete a pastore, insomma, non la vedo. Questo però, oggi: dieci anni fa la pensavo in modo opposto non vedendo la prospettiva che apriva una decisione simile: insomma, la bilancia dei vantaggi (forse di numero di vocati) e svantaggi (già elencati). Sul sacerdozio delle donne (utile per coprire le parrocchie vacanti) affrontiamo altra discussione teologicamente complessa: di certo, questo non significa che la donna venga considerata inferiore all'uomo ma su questo vi sono cataste di documenti che, anzi, ne rivendicano la piena parità di diritti e ne esaltano ruolo e genio in un'ottica non di competizione ma di complementarità. Su questo non ho capito chi è, come dice ax, che io vorrei non esistesse: il fatto che cerco di spiegare è che quando siamo di fronte ad un problema che ha un substrato teologico importante discuterne come di un problema di costume diventa molto riduttivo per quanto sia innegabile che la Chiesa, senza venire meno ai precetti basilari, è giusto che si adegui laddove ciò non significhi, appunto, rinuncia alla sua Verità (Cristo, Figlio di Dio, è veramente risorto ed è il Salvatore) e Missione nel tempo. E' d'altronde evidente che nei secoli la Chiesa ha spesso deviato dalla sua Missione ed ha per secoli dimenticato la forza rivoluzionaria di Cristo; su questo come posso non concordare (ricordando nel contempo la grandezza di chi l'ha riportata sulla retta via,da Agostino a Francesco, da Carlo Borromeo a Giovanni XXIII). Vorrei poi dire che parlare di unilteralità sugli aspetti puramente "storici" dell'ultimo pontificato può essere ammesso laddove si fosse ricorsi ad espedienti dialettici per sfuggire ai problemi: parlando e rispondendo sui fatti credo ci si possa invece confrontare più obiettivamente e quelli ho cercato di riportare cercando di correggere molte opinioni riportate dall'amico cif 78 basate su verità alla indymedia, tanto per intenderci. Poi può divergere il giudizio sul fatto e ciò è il sale della discussione. Dove poi il nuovo papa dovrà cambiare registro è sugli scandali: per farla breve, un caso Giordano non potrà rimanere impunito (anche se lì lo scopo era non dare il potere al primo PM di far fuori un cardinale con un avviso di garanzia) e così per i casi di pedofilia e scandalo in genere. Chi deve farti la predica deve essere di esempio, non può limitarsi ad una gestione burocratica della Chiesa. Parimenti io non vedo alla grande i movimenti in quanto individuo spinte settarie estranee alla Chiesa come la intendo io. Idem per i troppi organismi. Si è detto che Giovanni Paolo II abbia riempito le piazze e non le chiese. In parte ciò è addebitabile al problema sacerdoti. E' esperienza comune che una parrocchia dove il parroco sa coinvolgere attira fedeli anche da altre parrocchie dove c'è un uomo stanco con una fede stanca. Non parlo di saper coinvolgere solo con l'oratorio o con le attività: parlo di uomini di cui si "veda " la fede come la si "vedeva" chiara in Karol Wojtyla. Su questo, Benedetto XVI ha detto parole che fanno ben sperare, sta poi ai cristiani aprire i cuori e ricordarsi che la Chiesa non è una agenzia umanitaria ma la Comunità dei credenti nel Risorto. Va cioé ricordato che non ci si richiama ad un profeta o filosofo ebreo di cui parlano incerti testi e che vagheggiava pace e amore:va ricordato, per i cristiani, Chi era quell'uomo e la Verità che ha portato. E' questa la sfida (parlando di relativismo, ovviamente, in tali casi si esprime un atteggiamento culturale, non filosofico). Va ringraziato cif78 per la "provocazione" che mi ha effettivamente punto perché considero Giovanni Paolo II un dono di Dio (e la sua morte un tempo di Grazia) ma anche un uomo con una storia fantastica, irripetibile ed unica (non perfetta, chiaramente) che ha unito un incredibile cammino nella storia ad una clamorosa testimonianza di fede. Non vado oltre perché comprendo che non vi è molto interesse per quest'ultimo aspetto (fede).
  8. Desidero aggingere un particolare sulla controversa questione Pinochet per essere più chiaro e perché ho avuto modo di saperne da persone che in Cile hanno vissuto (da preti). Giovanni Paolo II ha chiesto a Pinochet ciò che chiese ad Jaruzelski. Qualcuno ricorderà l'inizio di rivolta di Solidarnosc soffocato nel sangue, l'assassinio di padre Popjeluszko, poi beatificato, le decine di spariti. Se negli anni 1982-84 GP II avesse detto una sola parola, ripeto una sola parola, la Polonia si sarebbe ribellata e sarebbe finito tutto nel sangue con i compagni dell'Armata Rossa nelle piazze di Varsavia. L'apparente inerzia di GP II ed una sorta di comprensione con Jaruzelski riuscì ad evitare tutto ciò: dopo pochissimi anni vi era la transizione democratica. Questa era la via ed il metodo di Giovanni Paolo II, in questo semighandiana e profetica. Identica cosa è accaduta in Cile. Cosa che chiaramente qualcuno in mala fede omette: non ci si ricorda che in Cile, il pur perverso Pinochet si arrese ad una transizione democratica; non ci si ricorda o non lo si sa, ma parte integrante dell'intesa che ha evitato un bagno di sangue, con la benedizione di Roma, era la immunità per Pinochet. Questo è tutto lo scandalo. La stessa immunità sostanzialmente ottenuta nel 1989 dai dittatori dell'Est, Ceaucesu escluso. E ciò permise il passaggio democratico ben prima della morte del tiranno, cosa che a Cuba non accade. E state certi che òa Chiesa chiederebbe immunità anche per Castro se questi finisse sotto in democratiche elezioni. Alle madri di plaza de mayo, associazione con varie esponenti di forte anticattolicità,chiaramente GP II non poteva rispondere direttamente dopo gli auguri di inferno inviatigli: chiedere però al cardinale Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, di quanto in privato accaduto in risposta. p.s.: il disarmo dell'aggressore chiesto da GP II non era per il Kosovo ma per la Bosnia, guarda caso attaccata anche dai croati cattolici. Ma davvero, conoscendo bene opera e scritti di Karol Wojtyla, qualcuno può pensarlo come un tutore di qualche tiranno?
  9. Sei anadto fuori, proprio non hai capito il senso. Comunque, tanto per essere chiari e, magari, capiti, il post da me riportato era commentato in quel modo proprio per il suo tono da Jovanotti: per la serie ombelico del mondo, mettiamoci dentro Buddha, Madre Teresa, Gandhi, magari Che Guevara e qualcun altro che tanto l'importante è essere spirituali e buonini. P.s.: grati apprendiamo che una delle migliori intelligenze viventi (perché come tale Ratzinger era riconosciuto) è un ignorante che vuole passare colto per salotti.
  10. da ax: 3) chi vuole la legalizzazione delle unioni gay non lo chiama matrimonio, sono gli oppositori che lo vogliono chiamare matrimonio proprio per generare quella subcultura da caccia alle streghe tipica delle religioni monoteistiche non evolute in filosofia Il problema è che in Spagna è andata proprio così: matrimonio è la parola usata, soppressione dal codice civile della parole marito e moglie con coniugi, soppressione dal codice civile delle parole madre e padre con genitori : come se due omosex potesero generare. Voglio dire che in Spagna si è andati a cercare anche l'uguaglianza lessicale. Ma se una società non riconosce più manco la caratteristica essenziale della sua cellula dove va? Non paghi, hanno concesso l'adozione ai gay dimenticando il diritto di tutti, anche degli abbandonati, ad avere un Padre d una Madre. Mi dispiace: per me è un bel passo indietro.
  11. Un discreto miscuglio di sterotipi, ma davvero nulla di +. Si può osservare: 1) la questione controllo nascite prende spunto da Humanae Vitae, nota enciclica di Paolo VI, cui pure ha fatto seguito altra di GP II: va anzitutto sottolineato che gli avversari, anzi, dal tono, direi nemici della Chiesa danno al Papa una stima di poteri che non credo abbia e, cioé, quello di influenzare le masse africane, tuttora solo in minoranza cristiane e non sempre cattoliche. Ma, soprattutto, si dimentica che la Chiesa non prende neppure in considerazione i rapporti al di fuori del matrimonio cristiano, ovvero sacramentato e tanto meno il come farlo: è evidente l'ignoranza della dottrina. E prende ancor meno in considerazione la posizione vera della Chiesa che è orientata per l'uso del condom nei casi gravi rischi per la salute dei coniugi. Chi parla di mani insanguinate non conosce il Magistero. 2) Chiunque legga, anche solo in parte, la Lettera alle Donne di GP II (anche tramite sito Vaticano), potrà capire quano sia patetica quest'accusa. Quanto al sacerdozio femminile è una questione che, curiosamente, viene sollevata più dall'esterno della Chiesa per attaccarla che dall'interno: è noto che la maggior parte delle donne cattoliche non si ritiene affatto discriminata (eccetto casi Olanda e alcuni Stati U.S.A.), è noto che la posizione delle Chiese protestanti sul punto non ha riportato in parrocchia nessuno, anzi. E' soprattutto noto che è un delicato problema teologico e dottrinario e non una questione di femminismo. L'aborto è di fatto un olocausto che si ripete ogni anno: le cifre parlano di vari milioni all'anno. Dubito che le legislazioni abortiste avrebbero avuto vita così facile se l'ecografia del terzo mese fosse stata diffusa negli anni '70. Credo che il noto motto femminista "l'utero è mio e lo gestisco io", sia da correggere "la vagina è mia e la gestisco io": cioé, libertà E' responsabilità. Se dal rapporto nasce una vita, l'utero ha un ospite. Poi, in nome della libertà assoluta si può affermare "decido solo io della vita che ho in grembo" ma io credo che la posizione della Chiesa non sia affatto retriva ma molto coraggiosa e dà voce a chi non la ha. Diverso il caso dell'aborto terapeutico e di quello per chi ha subuto violenza. 3) Il Papa ha parlato a tutti in nome della dignità dell'Uomo in quanto creatura ad immagine di Dio. Ha parlato in faccia a Castro (noto non campione dei diritti umani) e Pinochet (leggere discorso, sito Vaticano). Senza diplomazia certi viaggi neppuie si sarebbero potuti fare. Il Papa è andato a Timor Est in piena guerra civile, a Sarajevo e sarebbe voluto andare in Iraq (esempi a caso). Ha parlato con Arafat e Assad come con l'Iran. E per primo ha denunciato il Ruanda, nell'indifferenza europea, dei pacifisti sempre pronti ma non per le guerre non amerikane, e del mondo tutto che solo dopo si è reso conto della complicità in quel genocidio di Boutros Ghali e, per certi versi, dello stesso Annan e, purtroppo, anche di Clinton e, soprattutto, dei cari francesi. In tutti questi discorsi (pubblicati), la coerenza è stata sempre massima: no al totalitarismo, di destra o sinistra, no alla violazione dei diritti umani, sì alla libertà, sì all'Uomo. E lo è stata anche negli atti (punizione preti coinvolti in Ruanda, massimo impegno diplomatico per ottenere vite salve, etcc.) 4) Sul rapporto scienza - fede la Chiesa ha le carte in ordine da 40 anni (Vaticano II) e a Giovanni Paolo II può imputasi qualcosa solo se non lo si è seguito. 5) La critica sull'ecumenismo spero venga da un cristiano, altrimenti non è neanche accettabile. Se proviene da un cristiano potrà dirmi quale confessione cristiana ha fatto di più per l'ecumenismo di quanto ha fatto la Chiesa di Giovanni Paolo II. 6) Che significa non si sa: l'obolo di San Pietro è direttamente al servizio delle missioni. Gli scandali IOR sono più che lontani. Viviamo nel mondo: la Chiesa, per la sua organizzazione terrena deve per forza gestire. I suoi migliori uomini mi sembra però che muoiano poveri (lo stesso GP II). Non confondiamo poi le deviazioni dell'organizzazione umana. La CdV è una necessità storica: altrimenti il Papa dovrebbe essere ospite di qualcuno e questo significherebbe molto e male sotto tutti gli aspetti. Ma non è certo Montecarlo e neppure San Marino. Non credo comunque che GP II abbia mai davvero gestito una lira. Ovviamente, essendo la Chiesa fatta da uomini, io per primo ne affogherei parecchi. Certo se ogni prete (o vescovo, o cardinale) avesse un quinto della fede e carica di GP II le chiese non basterebbero. 7) Lo stesso vale per la gestione della Chiesa. Quì però condivido alcune critiche ma preciso che non è stata una volontà di GP II ma una conseguenza dei suoi 104 viaggi. Paradossale ma è così (ha delegato molto). 8) Per le tesi di Kung, che oggi chiede udienza a Benedetto XVI, vi era, sullo stesso numero del Corriere, replica punto per punto di Messori. Resta una grande intelligenza, molto ancorata al '68 e a schemi desueti. Su Stepinac dovrei documentarmi. In generale Giovanni Paolo II, che ha fatto più santi e beati di tutti i predecessori dal 1500 messi insieme, aveva una visione chiara su questi aspetti: il venerando non è un "perfetto" ma un esempio di cristiano, un modello da tutti raggiungibile. Benedetto XVI penso ci andrà molto più piano perché ha una visione diversa per cui il venerando deve avere una certa "universalità". 9) Qui si denota ignoranza di un concetto elementare: la Chiesa, comunità fondata da e su Cristo, è santa, cattolica ed apostolica: i suoi uomini sono peccatori. Non vedo dove sia la "scusa": vedo però la malafede di chi contesta anche un gesto che alcun altro ha fatto, e sì che non mancano soggetti e ragioni. 10) Sulla pedofilia, chiedere a Schonborn (arcivescovo di Vienna) quello che la Chiesa ha fatto: comunque Benedetto XVI dovrà essere più incisivo e non solo con i pedofili, vero serpente nel ventre. Quanto ai meriti, gentilmente concessi, pure va precisato: 1) GP II è stato senza dubbio uomo di pace, universalmente riconosciuto come tale nei 5 continenti e dalle Fedi tutte. Sicuramente il crollo incruento del comunismo è stato un bene per l'umanità ed il suo contributo è innegabile (chiedere a Gorbaciov ed al KGB). Ma, attenzione, non è mai stato un pacifista assoluto: ha detto sì agli euromissili (che contribuirono al crollo dell'Est); ha detto sì al disarmo dell'aggressore in Kosovo; ha detto sì alla guerra ai talebani. E ciò confermando in pieno la dottrina della Chiesa sulla guerra. La guerra non è un male necessario, non è strumento per risolvere i conflitti, non è neppure l'ultima delle opzioni, Mai + la guerra disse GP II prima dell'attacco all'Iraq (non benedisse neanche il primo). Tuttavia, nel magistero di Roma, non è neanche vero che non ci sia nulla per cui non valga la pena combattere, che è la distorsione cui porta un pacifismo assoluto. 2) La teoria della liberazione è stata giustamente contestata da GP II già nel suo primo viaggio in Messico nel 1979. Il messaggio (teologi Gutierrez e Boff), come poi distortosi, era quello di una comunione con le teorie marxiste nell'ambito della liberazione dei popoli latino americani dal giogo della povertà e delle dittature nere. Il fatto è che GP II sapeva bene che una simile teologia non portava da nessuna parte avendo egli ben sperimentato sulla sua pelle dove porta il marxismo, arrivato con 50 anni di ritardo in America latina. Inoltre, la Chiesa deve testimoniare la fede di Cristo e molti personaggi partivano dal sacerdozio per poi entrare nelle giunte marxiste che, come si può immaginare, non erano il luogo più adatto per l'annuncio del Vangelo. L'esempio noto è quello della giunta sandinista in Nicaragua con due preti al governo e fucilazioni di massa. Il Papa vedeva chiaramente, con preveggenza, che la Chiesa sarebbe stata travolta dal fallimento di quelle esperienze. E' poi noto che nel 1986 vi è stata riconciliazione con i teologi di buona fede, Gutierrez incluso. Il Papa, di ritorno dal Nicaragua, pur ancor più convinto delle sue contestazioni, riferì ai presenti sull'aereo che in America latina andavano compresi questi tentativi poiché ben poco d'altro offriva il panorama, anche politico, per vincere l'emarginazione e, soprattutto, s'informò se i sacerdoti coinvolti celebravano i sacramenti ed erano uomini di fede, punto focale. I primi a capire quanto lungo aveva visto il Papa, furono i migliori protagonisti in buona fede di quell'esperienza che, ove non corretta, avrebbe avuto gravissime conseguenze. Comunque, in generale,GP II non ha mai amato chi ha usato la fede a scopi politici, anche al di là di quest'esperienza. 3) Non ha chiesto solo scusa agli ebrei, ha fatto molto di +. Spero di aver offerto un piccolo contributo per chiarire minimamente l'opera di un vero Grande. p.s.: le madri di plaza de majo non sono alternative a Giovanni Paolo II: ne sono le figlie
  12. renyuri71

    Nuovi modelli stop ???

    Fiat: 14 progetti nuovi modelli congelati 13/04/2005 - 13:33 La denuncia viene dalla Fiom (ANSA) - TORINO, 13 APR - Bloccati 14 progetti di nuovi modelli Fiat Lancia e Alfa Romeo, mentre per altri sei confermato il lancio tra maggio e l'autunno 2006. Lo denuncia la Fiom torinese che parla di ''sempre piu' scarsa visibilita' del futuro del Lingotto'' e ricorda che 525 impiegati e 142 operai della progettazione andranno in cassa integrazione, a Mirafiori, per tredici settimane. copyright @ 2005 ANSA sono matti ?
  13. E' molto bello leggere alcuni vostri commenti pure di dichiarati lontani dalla fede. Siamo noi che perdiamo con te un uomo e pastore irripetibile, grande Karol, tu guadagni l'incontro con Colui di cui sei il Vicario e con Colei che ti ha sempre guidato e protetto. Diciamo semplicemente: grazie a Dio che ci ha donato te e grazie a te che ti sei donato a noi.
  14. Aggiungo che, logicamente, con Qumran ci limitiamo alla settima grotta, quella ove sono stati ritrovati i papiri più interessanti e che effettivamente, come pura data di redazione, ha ragione ax sulla probabilissima predatazione dei papiri rispetto alla stesura dei Vangeli. Risulta certo, infatti, che la X Legio, diretta a Gerusalemme, nel 68 d.C. sterminò ciò che trovò sulla strada, inclusa la comunità di Qumran. Qui non si discute sull'importanza di Qumran ma sull'impossibilità di trarne elementi in uno o nell'altro senso, prosecuzione indefinita della libertà lasciata di credere o meno. Nag Hammadi significa, cristianamente, solo il Vangelo di Tommaso e nessuno ne è stato sconvolto. Buona Pasqua
  15. Sì, davvero Buona Pasqua in un mondo che ha anche il timore che sia poco politically correct farsi gli auguri. Senza la Pasqua nulla iniziava.
  16. In primo luogo, se sottolinei che le religioni nsacono (e si evolvono)con l'uomo esprimi un pregiudizio di base ed una rinuncia che ti impedisce di vedere ciò che non coincide con la premessa di base: se si vuole avere un approccio scientifico è bene averlo fino in fondo ed evitare paternalismi detti con un'aria di superiorità intellettuale evidentemente non so bene su che cosa basata. Il fatto, poi, che la comunità essenica abbia abitudini da ebrei ortodossi e divergano da praticamente tutte le rivoluzioni del Cristo ha condotto tutti gli studiosi non anticristiani (fenomeno che ti invito a valutare prima di citare qualcuno) a ritenere Qumran indifferente ai Vangeli: ma è un dato acquisito da tempo. Quanto al fatto che i Vangeli vengano scritti per fondare le basi della religione osserverei che, più che altro, è per tramandarle al ommento in cui chi aveva vissuto gli eventi diveniva troppo vecchio (infatti Luca e Marco sappiamo chi erano, no). Ma, soprattutto, manca il nesso con questa sperduta comunità. Il fatto è che troppo spesso parecchi studiosi sono peggio di Giuda e ricavano ben + di 30 denari dalle loro tesi sul più famoso uomo operandone schernoben peggiore dei pretoriani. A proposito di immacolata concezione (dogma del 1854), spero sai che non riguarda il concepimento di Cristo. Se no siamo all'ABC.
  17. Non è così semplice: quando Bossi e Mastella (1994) o Bertinotti (1998) hanno fatto saltare i governi Berlusca I e Prodi I non si è andati al voto ed hanno potuto, grazie ad un voltamento di gabbana o ad una radicalizzazione strumentale di posizone, stare in parlamento altri 2 e 3 anni. Mi dispiace ma è irreale (e chi ha studiato il testo lo sa bene): infatti, i parlamentari non possono sfiduciare il premier se non proponendone ed eleggendone un altro (quindi tutti i collegati al premier eletto dovrebbero essere d'accordo) mentre il premier può mandarli a casa quando vuole.
  18. Vista la tua sicurezza, caro ax, potresti dirmi da quale dei manoscritti si evince che Gesù ne facesse parte se neppure è mai nominato? Per la cronaca, i riti monastici essenici sono spesso in contrasto con elementari insegnamenti evangelici. A proposito, il proselitismo, se non condotto con la spada (ovvia ogni condanna di abiette prassi per cui pure Giovanni Paolo II ha chiesto perdono), è normale comunicazione della propria fede: certo il modo migliore è l'esempio ma la "buona novella" va anche annunciata (e, per la cronaca, migliaia di martiri hanno pagato la propia testimonianza di fede con la vita, colpevoli della sola stessa fede ).
  19. ma quale deputato vota per andare a casa e rischiare un'altra costosa campagna elettorale, ammeso lo ricandidino? Suvvia
  20. qualche considerazione che non so se si trova nei siti con una piccola premessa: si può pensare tutto ma voler affermare che questa o quella religione è un marketing riuscito o una sorta di massoneria fortunata non è una buona testimonianza del proprio grado di rispetto (e forse di conoscenza). Detto questo, torno a quanto sopra: lo sapete che quella essenica di Qumran era una setta chiaramente ebraica o siamo ancora anche a questo dubbio? Setta come i farisei o anche i sadducei, ad esempio. Ed era una setta che estremizzava il concetto di sacralità del sabato. Quel concetto che Gesù limitò nella famosa frase "il sabato è per l'uomo e on l'uomo per il sabato". E soprattutto, in nessuno scritto di Qumran si parla di Gesù figura storica. Comunque, visto che si cerca tutto ciò che può storicamente contrastare l'ipotesi evangelica, poniamoci anche l'altra prospettiva. E se fosse vero? E' un passo che un giornalista di formazione liberale agnostica ha compiuto, con metodo e scientificità con un libro ormai di trent'anni (Ipotesi su Gesù, Vittorio Messori, 1976), tra l'altro seguito negli anni da vari approfondimenti su specifici aspetti "critici". Comunque non c'è nulla da fare: è nel Nuovo Testamento (Luca) che è scritto "sono venuto per portare divisioni", quindi alcuna meraviglia. Credere è un atto di fede, però, se si vogliono fare critiche storiche è meglio approfondire tutte le posizioni su un tema.
  21. Nessun referendum abrogativo. Ce ne sarà uno confermativo perché così prevede la Costituzione per i cambiamenti approvati da meno dei due terzi del parlamento. In linea di massima è un guazzabuglio assurdo in cui all'aumento dei poteri del premier non sono posti contrappesi di garanzia: molto pericoloso. Inoltre la potestà legislativa esclusiva regionale in tema di scuola e sanità rischia di creare 20 scuole e sanità diverse e questo mi sembra assurdo. Non voglio poi immaginare il guazzabuglio in tema di polizia regionale (?) e locale in uno Stato che già ha cinque polizie. la cosa più incredibile è che è tutto dovuto solo ad un ricatto cui è sottoposto il premier: dubito comunque che davvero passerà così anche in seconda lettura. Il fatto poi che Berlusconi voglia posticipare il referendum confermativo a dopo le politiche 2006 mi sembra una ottima riprova di quanto tema il voto contro questa riforma (non serve quorum)
  22. mah. Sono cattolico, ho letto il libro tranquillamente e non ne sono affatto sconvolto perché è palesemente un romanzo e lascia semmai perplesso il successo che ha avuto: penso siano stati decisivi il titolo molto suggestivo, il background sull'evento centrale della nostra storia, un certo favolismo medievale con i soliti templari per lo mezzo, l'ambientazione tra Louvre, antiche dimore e chiese ed una buona campagna pubblicitaria. Quattro sono invece le osservazioni da fare: la prima è che anche un cattolico ignorantello riconosce con facilità le assurdità anche teologiche che dovrebbero essere alla base del segreto; la seconda riguarda la coscienza della Chiesa dell'ignoranza dei suoi fedeli che reputa evidentemente esposti proprio a tutto e sarebbe il caso di pensare seriamente a sempre maggiori catechesi per adulti di modo che non si dovrà temere il + asino dei testimoni di Geova per andare in crisi sulla basi della fede e questa via è da preferirsi ad ogni scomunica che produce ulteriore pubblicità al romanzo; la terza è che un romanzo che sconvolge alle basi una fede poteva essere pubblicato solo sul cristianesimo: chiedete in merito a Salman Rushdie sul cui capo pende ancora una fatwa (a morte), ha vissuto nel terrore anni per i suoi "versetti satanici" che neanche si sognavano di fare quello che è l'operazione "Codice" o anche ad una commediografa inglese di cui non ricordo il nome che, solo per aver ambientato tra i Sikh una storia non riportandone al massimo le abitudini, vive scortata: quindi non scandalizziamoci perché l'organo della Chiesa preposto alla "Dottrina" reputi il romanzo di Brown in un certo modo e lo sconsigli; quarta considerazione è che l'autore è in palese mala fede in quanto nella prefazione scrive chiaramente di essersi basato su materiale autentico e quanto scritto risulta vero dagli atti; peccato che la storia del Priorato di Sion sia basata quasi tutta su un falso fatto trovare al Louvre negli anni '70 e riconosciuto come tale dal suo autore che voleva, con tale falso, vantare una serie di titoli e che nessuno storico dell'arte trovi fondate le tesi sulle opere di Leonardo (per citar qualcosa a caso).
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