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TonyH

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  1. Messa così sembra che uno meriti di stare in situazione di pericolo a causa di un errore..... No grazie, conosco la mia fallacia, preferisco avere riserva di potenza per togliermi d'impiccio che espiare i miei peccati..
  2. Puoi comprarla nuova, farci 15-20 mila km , e poi allora farci l'impianto a GPL.
  3. Noi in famiglia per esigenze più o meno simili abbiamo una Skoda Scala.
  4. Era così pure da noi. I miei nonni, da entrambi i rami della famiglia, non avevano la patente. Nessuno dei 4. Eppure, svolgevano lo stesso il 98% delle attività che svolgo io. Il 2% di differenza è quando dovevano fare il trasferimento Torino-Fubine dove si appoggiavano a mio papà. Ci riuscivano perchè la società era impostata non dando per scontato il possesso del mezzo privato. Quindi mezzo pubblico capillare, auto pubbliche diffuse, servizi diffusi sul territtorio. Oggi invece siamo all'opposto. Pur avendo molta più tecnologia a disposizione (loro avevano il Duplex, mica Amazon in 4G) continuiamo a impostare le città incentrando la parte maggioritaria degli spostamenti sul mezzo privato. Servizio pubblico sempre più scarso, auto pubbliche sempre più scarse e care, ostacolo e nuovi attori, servizi decentrati e poco raggiungibili senza presentarsi di persona.
  5. Quello di Skoda interviene solo se vai sulla linea. Quello VW dovrebbe mantenere il centro della corsia da solo.
  6. Il CEO di VW parla da CEO di VW. A lui interessa vendere auto e fare profitti. L'ambiente gli interessa solo nella misura in cui é funzionale all'obiettivo. Non ci fossero le multe sulla CO2, e non fossero stati pizzicati coi barbatrucchi, se ne sbatterebbe il belino. E lo abbiamo ben visto fino al 2015. Qua dentro non siamo CEO o proprietari (almeno, non io). Quindi nulla ci vieta di andare anche oltre le esigenze di vendita delle case. Perché non ci si accorge mai che chi é dubbioso dell'elettrico di massa spesso propone di andare OLTRE la mobilità fatta di auto private. Nessuno sta dicendo di tornare a 30 anni fa (e se si legge questo, mi spiace ma si sta leggendo con pregiudizio). Si sta dicendo di riscrivere la mobilità urbana nelle sue fondamenta. Con più TPL, più telelavoro, uso di ciclabili, sharing, comunicazione a distanza, efficienza energetica edifici e rivisitazione di tutte le filiere produttive. È sbattersene dell'ambiente questo? Sul serio? Per la volontà di attaccare una spina anziché una pompa?
  7. No, non si sono evoluti solo grazie all'elettronica. Si sono evoluti grazie agli studi termofluidodinamici. E no, non sono arrivati al limite dell'evoluzione. C'è tutto il campo della gestione in continuo di alzata e fasatura che è agli albori. Il problema è semmai attorno al motore, motivo per il quale abbiamo infilato motori sempre più efficenti in vetture sempre meno efficenti (alte, pesanti e con gommature esagerate). A cui si somma una normativa sulla CO2 che non premia la diminuzione di pesi, anzi la osteggia.
  8. Peccato si sia dimenticato di citare la parte in cui si scusa del fatto che l’unione europea sia zoppa a causa dei tanti veti inglesi a una maggiore integrazione non solo burocratica ma anche politica. Han poco da fare i paladini della libertà dopo aver fatto ostruzionismo per loro convenienza. Ah, poteva anche citare come sta andando il negoziato con gli USA, che ha già fatto gentilmente notare che UK da sola è solo nella posizione di accettare condizioni altrui senza imporre alcunché
  9. No, mi spiace, questo non è affatto vero. È un falso ricordo. i motori a combustione interna si sono evoluti eccome sotto il fronte dell’efficienza e del risparmio. Abbiamo auto a benzina che oggi consumano molto meno di 20-25 anni fa. Esempio: Giulia veloce - Thema Turbo 16v - 164 V6 Turbo (4R 02/2017 - 4R 01/1993) 0-100km/h 5.3 - 7.1 - 7.2 0-1000m 24.8 - 27.5 - 27.8 resistenza all’avanzamento 28.5cv - 21.5cv - 24.4cv consumi a 90km/h 17.1 - 13.1 - 11.3 consumi a 130km/h 11.9 - 9.4 - 8.4 in pratica il motore di oggi, rispetto alla Thema, con 40% di potenza in più, il 32% di resistenza all’avanzamento in più.....a 130 costanti (il consumo a velocità costante è l’unico fatto in entrambe le prove) consuma il 21% IN MENO Oggi, per avere consumi di 9km/l a 130 ci vuole una 911 R. Auto da 500cv. Non mi sembrano progressi da poco. Anzi.
  10. Quello che si sta cercando di spiegare è che, SI, una BEV non inquina localmente. Ma ha un suo impatto GLOBALE. Che significa che vai a inquinare a casa di qualcun'altro. Non tirando sempre in mezzo la produzione di elettricità, c'è anche la questione della produzione del mero acciaio, ad oggi molto impattante. Si, vale anche per auto con ICE. Ma se vuoi obbligarmi a smaltire anzitempo la mia auto con ICE per passare a una BEV per motivi ecologici è un aspetto che non puoi trascurare. E soluzioni che risolvono un problema ma ne creano un'altro anche dal punto di vista etico oltre che tecnico vanno discusse. Ma non va discusso se stare fermi ad oggi, va discusso se è possibile qualche soluzione alternativa. Magari persino più radicale ma che ha un bilancio problemi risolti/problemi creati migliori. Tornando al tuo esempio, anzichè che una fila di auto elettriche, non è forse ancora meglio - spesa per spesa - un autobus elettrico, frequente e capillare? Perchè alla fine, stringendo stringendo, i problemi di inquinamento nascono essenzialmente dalla congestione. Unione di alta densità abitativa e scarsità di servizi. Per dire, se vado nel paese da dove viene la mia famiglia (Fubine M.to) e prendo i paesi con cui confina (Altavilla, Vignale, Felizzano, Quargnento, Lu e Cuccaro)....fanno 8000 anime su una superficie estesa quanto la città di Torino (anzi, un filo di più 137km2 vs. 130km2). Però Torino ha 800.000 abitanti. E problemi di inquinamento. Come ci stiamo muovendo adesso, vogliamo OBBLIGARE anche gli 8000 abitanti dei paesi citati a dotarsi di auto elettrica, colonnine etc. etc. per andare a risolvere un problema che essenzialmente non gli compete (non sforano mai le soglie, mai.). Senza risolvere alla radice i problemi che attanagliano la città più grande. La riduzione del parco circolante, specie in città, è auspicabilissima. Ma non perchè si rende l'auto un oggetto non più alla portata di una larga fascia della popolazione, come si sta impostando adesso. Stiamo arrivando all'assurdo che le tasse dei dipendenti aiutano a finanziare il Taycan del datore di lavoro.
  11. È aumentato il divario costo richiesto molto di più del divario tecnologico percepito. Se all'uscita di Golf IV permutavi una Golf di 10 anni, era una Golf II. Senza abs, servosterzo, climatizzatore... Se lo fai ora, fai rientrare una Golf VI. Se uno non é avvezzo o amante di Adas e infotainment fatichi a dargli motivazioni di acquisto finché non muore la precedente.
  12. Dopo che presi la mia, un amico si fece preventivare la diesel. A settembre, facevano 3600€ di sconto ordinario + 1800€ di campagna mensile di supervalutazione usato. Una ambition con cerchi da 17" e metallizzato la portava via a 20 tondi (a cui togliere l'usato)
  13. Ma davvero qualcuno si pone il problema del marchio su auto da 20.000 euro? Non con una da 20 e una da 50. Ma due dallo stesso costo......
  14. Ma proprio perché dal momento che la transizione verso l’elettrico costerà soldi e cambiamento di abitudini, tanto vale andare più in profondità e rivedere la mobilità individuale. Non con intenti punitivi come ora, fatto di blocchi e spese obbligatorie tutte sulle spalle del cittadino (l’amministrazione comanda, ma la macchina te la devi pagare te). Dal mio punto di vista, stare bloccati nel traffico è già una punizione a prescindere dall’auto. Io voglio andare oltre, e chiedere alle amministrazioni di mettere le persone in condizione di non avere necessità dell’auto. Ma non perché vietata, ma proprio perché non ti serve. E implementare in maniera organizzata servizi di TPL, auto pubbliche (taxi.......uber....), telelavoro (se lavori da casa 1 giorno alla settimana hai 1 mezzo che non gira), rapporti a distanza con la pubblica amministrazione (nell’era di Skype è un nonsense doversi recare fisicamente negli uffici per i certificati). Se punisci solo senza fornire alternative, crei solo negazionisti alla fine. Se fornisci invece davvero alternative reali, non devi neanche punire......
  15. Ma se uno gira sempre attorno a casa, su percorsi prefissati e programmati, ha davvero necessità di un’auto privata. Sull’elettrico di massa mi sembra sempre che si guardi la faccia della medaglia alla bisogna. Verso il TPL si enfatizza la libertà di movimento, ma quando ci sono limiti alla libertà di movimento questa non è alla fine così importante. Se mi accollo gli oneri dell’auto in garage, voglio che sia lei al mio servizio e non viceversa. Voglio programmarmi i viaggi in funzione principalmente delle mie esigenze e non delle sue. E in città, vorrei farne direttamente a meno del suo utilizzo.
  16. Viene provata su 4R di questo mese. 1.0 155cv ibrida. 0-100 in 7.8s, km da fermo in 28.6s, 70-120km/h in 6a in 14.7s Consumo medio 15km/l, peso 1370kg. Prezzo importante, 30.400€ l’esemplare in prova.
  17. Compra quella che ti piace di più, e da chi ti tratta meglio come servizio/proposta. Tanto non è che stai a confrontare una Trabant con una Rolls-Royce
  18. Solo che per andare dietro a quel tipo di cliente tutta la filiera della vendita auto si è de-professionalizzata, facendo solo gara sul prezzo. secondo me nel futuro dovranno cambiare registro, visto che si ridurranno i volumi sul nuovo. Dovranno marginalizzare di più, ma per farlo dovranno offrire davvero un servizio.
  19. Io quest’anno ho saltato. Mi sarebbe venuto solo il nervoso. Apprezzo la protesta del Veteran Car Club che non ha portato nessuna auto in aperta polemica contro le limitazioni della città di Torino
  20. Quello è il rischio di tutti i mestieri di consulenza (incluso il mio). Ma quelli sono non-clienti. Io non me ne cruccio nemmeno più quando scelgono altro solo per il prezzo, perché tanto poi sbattono il grugno nella non-assistenza (e mugugnano e strillano).
  21. L’online è molto comodo se puoi fare tutto da casa. Ma se già devi andare a farti valutare l’auto, consegnarla, ritirare la nuova, recarti per il passaggio di proprietà....perdipiù in luoghi e tempi diversi perché sono diverse persone che erogano i diversi servizi. E l’online ha un folletto maligno. Devi sapere benissimo e con precisione cosa ti serve. Perfetto per oggetti da qualche decina di euro, non così diffuso per qualcosa da decine di migliaia di euro. Si, oggi la qualità media del consulente di vendita é scarsa. Ma la soluzione non è farlo sparire (risparmia la casa, ci perde il cliente) ma professionalizzarlo di più, in modo che possa guidare efficacemente il potenziale cliente durante tutto il processo di vendita (scelta modello, accessori, finanziamento, permuta, consegna e ritiro, gestione garanzia)
  22. Più che convenire/non convenire l'NLT da privato ha sempre a mio avviso la seccatura che c'è un interlocutore terzo, la società di noleggio. Se sei parco macchine azienda, amen. Anzi, l'azienda paga proprio per evitarsi la seccatura. Ma per il privato può essere fonti di malumori, visto che qualsiasi intervento manutentivo/assicurativo deve essere autorizzato dalla società di noleggio. Che di norma boccia tutto quello anticipato (es: anticipo il cambio gomme o il cambio freni perchè devo fare un viaggio lungo)
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