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TonyH

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  1. Ecco, forse il paragone Bburago-Maisto è calzante. E' vero. Non torneranno mai al milione di copie. L'utente "generalista" è perso, ha trovato altri canali. Ma è rimasto l'utente "specializzato". Si è di meno, ma con una capacità e una VOLONTA' di spesa più alta. Tant'è che nel modellismo chi è sopravvissuto sono le AutoArt, Kyosho, Minichamps. Tutta roba mica a buon mercato (anche se le redivive Majorette e BBurago stanno riprendendo piede. Ben più robuste delle rivali nate dopo, nel loro essere giocattoli). E' quel mercato che dovrebbero tentare di intercettare di nuovo. Lo dico apertamente e mi prenderò i fanculi. Una 4R fatto BENE (buona carta, buone foto, niente erroracci. approfondimenti) visto che esce una volta al mese non sarebbe un dramma anche costasse 8-10€
  2. Non "solo". Ma "anche". E' una diversificazione delle entrate. Diventa sterile sennò recriminare al web che ti porta via il lavoro, ai giovani che non comprano più le auto (altro tema gigantesco il fatto che il possesso dell'auto è stato reso nelle ultime 2 decadi molto più impegnativo) se poi hai in casa delle specificità e non le sfrutti commercialmente.
  3. Giusto per essere propositivi. Quattroruote ha un'enorme risorsa che al momento non sta valorizzando (e monetizzando). L'ARCHIVIO. Online è disponibile solo la consultazione (a pagamento, giustamente) e l'acquisto di prove in PDF. Ma solo dal 1995 in poi. Ricordo che lo usai e mi trovai bene per il mio topic sulle prove youngtimer, perchè alcuni mesi del 1999 non erano assieme agli altri. La consultazione annuale costa 29€ e con un extra puoi scaricare e stampare (da 2.5€ per 10 stampe a 99€ per stampe illimitate) Ecco, un abbonamento che mi permetta di vedere e eventualmente scaricarmi e stamparmi qualche prova illustre ante-1995...lo farei. Qualcosa della 75, della Fulvia, la sboronata della UnoTurbo/FiestaXR2i sotto le ali del caccia. E su quello non devono nemmeno temere concorrenti. E' roba loro che solo loro sono autorizzati a divulgare.
  4. Per aiuto, ho preso le condizioni di rivalsa di Allianz Direct (ma credo che sia comune ad altri) Poi, come al solito, dipende sempre dall'entità del risarcimento. Se hai rotto un fanalino, riesci a far passare in cavalleria. Se hai fatto un botto grosso con feriti, possono essere problemi grossi.
  5. L'auto è da sempre un ATM per i governi, tra bollo e accise. In Italia vale 6,6 miliardi il primo e poco meno di 24 miliardi la seconda (senza contare i proventi comunali per parcheggi e accessi ZTL ad oggi esentati). Soldi a cui NON rinunciano mica.
  6. No, non lavoro gratis. E non pretendo che lo facciano gli altri. Forse sono uno dei pochi pirla che ha sempre preferito spendere 5€ per 4R invece dell'1,5€ per AlVolante. Perchè interessato più agli approfondimenti che al listino (trovabile su internet). Taglierei pure il listino da 4R (che ormai non riesce più a star dietro alla pletora di modelli/versioni/allestimenti) e lo pagherei pure di più. In cambio di una rivista che ama il suo lavoro.
  7. Pininfarina splendida matita ma industrialmente 'na pena. E mi gratto, perchè pure la mia 306 è stata assemblata da loro.
  8. Va letta per bene cosa copre e cosa no. C'è forse un pelo di confusione sul concetto di "non essere coperti". Nel caso dell'RCA non è che il danneggiato ci rimette. L'assicurazione il danneggiato lo indennizza. Però quell'indennizzo viene poi chiesto a me di restituirlo all'assicurazione, in quanto mi son messo nelle condizioni di non validità della copertura.
  9. No, eravamo di ritorno da un giro Stupinigi-Trana-Avigliana. Abbiamo tentato di trovare un posto dove fermarci per un caffè ma la domenica pomeriggio praticamente tutto chiuso. Così abbiamo ripiegato su la certosa. Aperto e con parcheggio.
  10. In realtà è un avvistamento dal voler vincere facile 😬 il GTV è il mio, la StreeKa è quella di @gianmy86. Eravamo andati a fare un giro assieme
  11. Giuliano Daniele è a Motor1 e ha una bella preparazione tecnica (era mio compagno di corso). Rollingsteel sono cominciati come cazzoni, ma adesso stanno evolvendo anche sotto il profilo tecnico. Gasi Garage è nato dalla sua officina (che continua a lavorare come officina, a differenza di come aveva fatto Ema). Vero che la sua specialità sono le youngtimer. Ma è anche vero che molti video sono di spiegazione sui restauri, spiegazione sui lavori, sui difetti tipici (ha trattato le bronzine del 2.0 TS, la puleggia IMS Porsche, la catena del 1.3 m-jet) e sul contatto coi fans. Ecco, sulle carta, 4R tra tutti, tutte queste cose sono sparite. Ancora prima dello tsunami dell'elettrificazione. Le lettere dei lettori, domande&risposte, il difetto del mese, i test delle assistenze (escludo volontariamente i test di durata visti i costi), i riassunti dell'affidabilità dei maggiori modelli, la sezione sport con cenni di F1, Rally, Superturismo. Le informazioni andavano ben oltre al listino per il compratore occasionale (ancora negli anni '00 era così). Tutta roba che nell'ultimo numero è sparita o ridotta al lumicino. Anche quello che per assurdo potrebbe essere interessante approfondire (il sistema ibrido del nuovo Qashqai. Si, non lo comprerei mai, non è nelle mie corde il modello ma il powetrain non è banale) viene relegato in una mezza paginetta. Spesso ci diciamo che i giovani non hanno più la passione. Ecco, su questo ho sempre concordato poco. Perchè di giovani con la passione io ne vedo ancora. Vedo invece poca passione in quelli che dovrebbero essere i maestri. Nel prenderli e allevarli. Io personalmente non escludo a priori che non possa formarsi un mondo di "passione" anche nelle nuove vetture (perchè non voglio finire nella trappola "non la capisco ----> fa cagare", roba che ho sempre detestato). Però ci deve essere qualcuno che sia per le moderne che per youngtimer (che al momento sono idealizzate, troppo idealizzate) questa passione la "formi" con autorevolezza.
  12. Che sia sempre stato il più tecnico, hai ragione. Ed è il motivo per cui era rimasta l’unica rivista che compravo regolarmente (lo critico proprio perché lo compro). È vero che il mercato è cambiato. Quello che gli imputo è che questo cambiamento lo hanno o subito oppure lo hanno pure cavalcato quando gli faceva comodo nonostante come dice giustamente @savio.79 sono 10 anni che gli si dice “vah che non siamo soddisfatti”. Che si lamentava che la tecnica era finita al fondo (di qualsiasi tipo). Nonostante se giri l’internet di discussioni di tecnica ne abbondino. E di giornalisti giovani e competenti (primo nome, Giuliano Daniele) ci siano. Persino chi sa fare i disegni alla Alisi Hanno toppato clamorosamente pure tutta il legame con la parte social (comune a tutta la parte stampata, dove i siti sono una schifezza, nel 2022 non li hanno ancora capiti). Forse altro errore è stato il moltiplicarsi di riviste dedicate. Da YoungTimer a Top Gear che scimmiottava Evo. O moltiplichi le risorse oppure parcellizzi le vendite Tirando un sunto, per xyz motivi sembra che abbiano assecondato più che gli inserzionisti che il lettore. Col risultato che prima se ne è andato il lettore, poi l’inserzionista. Dove voglio arrivare con tutti i miei deliri? È che passione per l’auto ce ne é ancora. Il web ne ha. Rollingsteel, Gasi Garage, Cironi…..gente che riesce a fare raduni da centinaia di persone. O più nel piccolo. Ieri ho portato la 306 da doctorglass, il ragazzo non la finiva di fare complimenti, mi raccontava delle sue, del 112 del papà, della sua Delta Biturbo. Tutti questo per qualche motivo Quattroruote non riesce più a intercettarlo.
  13. Da un lato spiacerebbe molto, sia per i suoi 66 anni sia per i miei personali 33 anni di fedeltà. Dall'altro lato però sono anni che gli si ripete che "così non va", che i contenuti sono scaduti troppo. E hanno fatto praticamente sempre orecchie da mercante. La loro attenuante è che il tutto il mercato dell'auto la passione l'ha seppellita. 30 anni fa ti mettevi a leggere di buzzo buono anche le sfide tra una Tipo e una Renault 19 per vedere le diverse filosofie. Oggi si-no-boh. Mi sa che di ED l'unica che ha futuro è RuoteClassiche.
  14. L’assicurazione paga il danneggiato, ma poi si rivale sull’assicurato. In parole povere, ti chiedono di risarcire di tasca tua.
  15. I problemi con le FdO sarebbero il minore dei tuoi problemi. Essendo un’auto non guidabile da neopatentati in caso di incidente l’assicurazione si rivarrebbe su di voi.
  16. Auto comprata da poco + difetto noto = disastro. E' buona norma anche se belle in apparenza fargli fare un giro serio dal meccanico appena si compra e controllare tutti i tubi di gomma e le parti in gomma. Inserisco un auto-avvistamento della scorsa settimana.
  17. Io organizzo con un paio di colleghi di norma in settimana. Anche se al momento sono l'unico che scio in famiglia.
  18. Punterei a una seg C., anche se costa qualcosa di più. Per avere sedile più largo, regolazione lombare, bracciolo e cruise control. Perchè così non arrivi dopo 1000km a settimana che sei da buttare.
  19. La differenza tra grossa tra gestione attiva e passiva sta nel controllo di compliance del gestore, sia a monte che a valle del suo operato. Questo per evitare che il gestore faccia qualche "cappella" mettendo inutilmente a rischio i soldi dei clienti. Nei fondi tematici c'è anche l'attività di stock picking, quindi andare a valutare se qualche titolo è sottovalutato o sopravalutato (mentre l'ETF prende i pesi relativi e amen). Tutto questo ha ovviamente un costo. Visto che c'è molta diatriba sui costi e sui relativi conflitti di interesse ho voluto stare dalla parte della ragione 😉
  20. Si, sono del settore, facendo pianificazione finanziaria. Qua in Italia "private" e "wealth" sono più riferiti ai clienti che al professionista, io ne ho di entrambi. Si, se fai un versamento one spot, importante, non si va tutto su azionario a meno di non dimenticarselo per almeno 10 anni. Diverso è il caso di acquisti periodici. Lì puoi sbilanciarti perchè la sistematicità degli acquisti va a smorzare la volatilità di un azionario.
  21. Impegno e costanza Tu continua a mettere da parte con regolarità, anche su roba "semplice" come un ETF sul S&P500/MSCI world (quindi senza andare a romperti l'anima a cercare il settore, l'azienda bla bla...compri uno dei più grossi indici amen). Tra 60 mesi il risultato ti soprenderà. Il risparmio "forzoso" è la migliore forma di investimento. Forse l'unica che sul lungo non delude mai. Perchè lì finisce quella parte del reddito che di norma viene sprecata. Ma dai oggi, dai domani....col tempo il gruzzolo diviene interessante. E permette di andare su investimenti spinti, perchè medi i prezzi. Questo valeva negli anni '80. Oggi in una grande azienda il carico di lavoro cresce molto più rapidamente della soddisfazione. Ma soprattutto, il tuo avanzamento è sempre dipendente dalla volontà di qualcun'altro.
  22. Paghi gli interessi, ma hai la disponibilità subito della somma. Puoi dire "vabbè, aspetto di metterli da parte" se parliamo di qualcosa di puramente voluttuario. Ma se parliamo di beni strumentali all'attività (es: la macchina per un rappresentante, il capannone per un'azienda, un master importante) o addirittura della casa (mentre risparmi da qualche parte dovrai pure vivere) può convenire indebitarsi per entrare subito in possesso del bene.
  23. Questo è sempre un enorme "dipende". Anche l'indebitamento, se fatto nei modi corretti, ha senso in una gestione finanziaria.
  24. Mi riallaccio qua. Quando si investe, lo si deve fare con un obiettivo ben preciso. La casa, l'istruzione dei figli, la barca (gli obiettivi non devono essere per forza razionali). Deve essere quello il punto di partenza. E poi fatto quello si decide DOVE investire e COME investire. Se si parte con l'idea "devo moltiplicare i soldi in breve tempo" la frustrazione è inevitabile. Perchè sul breve, conta solo il fattore Q. Fare un investimento finanziario non è diverso dal fare questo: Decido cosa voglio fare e lo seguo nel tempo. Perchè nel lavoro come negli investimenti poi il rendimento è il risultato di un lavoro. Non è un'obiettivo.
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