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Auto guidata: Citroen C1 1.0 Vti Shine 72 cv Km al momento del ritiro 13563 Km percorsi: 688 Esterni In Citroen han fatto il possibile per renderla gradevole e “simpatica”, differenziando il più possibile la C1 dalle cuginette 107 e Aygo. Risultato secondo me riuscito solo in parte, quantomeno negli allestimenti base o medio come sull’esemplare della prova. Interni Qui inizia il viaggio negli anni ’90, il primo pensiero è andato alla mia prima auto, sembra la Cinquecento del 1996, aggiornata a qualche standard odierno. Si è circondati da plastiche rigide e grigiore misto, l’unica nota di colore è data dai dettagli sui bordi dei sedili con una trama a millerighe orizzontali e dallo schermo da 7” centrale quando acceso. Sugli sportelli lamiere a vista e pannelli in plastica non piacevoli al tatto e con gioco eccessivo. Posto guida Così così, il sedile di guida ha regolazioni discretamente ampie, ma si sente la mancanza della regolazione in profondità del volante: per fortuna c’è almeno quella in altezza e il quadro strumenti è solidale al volante, in modo da garantire una corretta visibilità delle informazioni. Schienale piuttosto rigido e molto poco contenitivo. Plancia e comandi La plancia come detto è di fattura economica. Il volante ha una comoda impugnatura, ma i comandi presenti (per radio e telefono) hanno uno scarso feeling al tatto e non sono illuminati, quindi inutilizzabili di notte. Il quadro strumenti è dominato dal grande tachimetro, al cui interno c’è un display con le indicazioni del trip computer, indicatore del livello carburante digitale e termometro. Curioso che per cambiare schermata vada pigiato il piolo nero di plastica (riecco gli anni ’80-’90). Il contagiri, invece, appare su un display digitale posto di lato, ma è piccolo e impreciso. A centro plancia invece, anche per l’assenza delle classiche bocchette dell’aria orientate verso gli occupanti, la fa da padrone lo schermo infotainment da 7”, con Apple Car Play e Android Audio. Presenti altresì ingresso aux e porta USB. I comandi del clima manuale non sono il massimo dell’intuitività, ma ci si fa l’abitudine. E, almeno quelli, per fortuna sono retroilluminati. Il cassetto portaoggetti non è frenato e lo spazio per riporre le cose è risicato. Inoltre spiace notare su un’auto nuova e fresca la presenza di fastidiosi scricchiolii in marcia, anche su asfalto liscio. Sebbene sia un’auto di suo non silenziosa. Abitabilità Così così. E’ omologata per 4 persone, ma in 347 cm difficile fare miracoli. Con il sedile regolato per la mia corporatura (173 cm) dietro tocco lo schienale con le ginocchia e il soffitto con la testa. Bagagliaio 196 litri sono discreti per il tipo di auto, adatto per le buste della spesa o per un weekend breve, magari vicino casa. Accessori A farla da padrone è logicamente lo schermo infotainment, con annessi comandi al volante. Presenti anche i cerchi in lega e l’inutile, a mio avviso, limitatore di velocità, regolabile con una levetta posta dietro al volante sul lato destro. Comfort Così così. Un po’ di fonoassorbente in più non avrebbe guastato, il rumore del motore 1.0 a 3 cilindri è troppo presente e poco gradevole, soprattutto in accelerazione. Oltre gli 80 km/h compaiono anche fruscii aerodinamici e rumore di rotolamento degli pneumatici. Inoltre ha un assetto davvero troppo morbido, in autostrada a velocità costante tra i 100 e i 110 km/h è un continuo dondolare, pur avendo viaggiato in assenza di vento. A tratti ho avuto la sensazione che, da passeggero, avrei forse sofferto il mal d’auto. Motore Giudizio ambivalente. Dopo 3 giorni e 700 km di utilizzo mi son fatto l’idea che questo tricilindrico è il motore adatto a quest’auto. Peccato solo che come sound sia il meno gradevole in assoluto su cui abbia mai viaggiato (pari merito con il 1.4 tdi VAG degli anni 2009-2010). Come nota positiva, non ho avvertito fastidiose vibrazioni in alcuna condizione di marcia. Accelerazione Non male, favorita dalle prime tre marce molto corte. Ma di certo non è un’auto da spari. Ripresa Finchè si resta in ambito cittadino o appena fuori città le prime marce corte, unite al peso piuma della carrozzeria la rendono quasi brillante nel disimpegnarsi tra incroci e rotatorie, diciamo fino ai 70 km/h. La quarta e la quinta marcia, invece, sono molto lunghe, e per riprendere in autostrada è necessario scalare o attendere che si raggiunga la velocità voluta con molta molta calma. In ogni caso, mantenendosi su velocità non superiori ai 120 km/h tachimetrici non si è mai in vera difficoltà, quindi il risultato è assolutamente positivo. Cambio 5 marce, rapportato come detto. Purtroppo la leva è un po’ contrastata, soprattutto nel passaggio prima-seconda. Per un uso urbano sarebbe preferibile il robotizzato. Sterzo Ovviamente turistico, preciso il giusto, per quanto possa esserlo. In manovra e a passo d’uomo me lo sarei aspettato più leggero. Come angolo di sterzata non eccelle, ma l’auto è talmente compatta che non è un problema. Freni Buona modulabilità, non posso dire altro non avendo mai forzato la mano. Tenuta di strada/Stabilità Buona, in quanto né in autostrada, né su un tratto guidato collinare l’auto è mai andata in crisi. Ma le sensazioni che dà non sono proprio di sicurezza. Rollio e beccheggio sempre presenti, sopra i 130 km/h dà l’impressione di essere proprio al limite e toccando freno in discesa nell’unico tratto in cui ho superato i 140 km/h tachimetrici si è leggermente scomposta. Non è obiettivamente un’auto da tratte autostradali, quindi meglio tenersi ben sotto il limite massimo di velocità e andare con calma. Consumo Buono. Avendola ritirata e riconsegnata con il pieno, ho percorso 664 km con 33,4 litri di benzina. Media di 19,88 km/l. Percorso 80% autostradale, il restante urbano e collinare. In conclusione E’ un’auto fatta palesemente in economia, ma con soluzioni furbe che possono renderla interessante e piacevole per un uso esclusivamente urbano o quasi. Certo, dubito spenderei 11500 € per quest’auto, il confronto mi viene naturale sia con la Fiat Panda, sia con l’ultima citycar guidata a noleggio, una Lancia Ypsilon 1.2 avuta esattamente un anno fa. E, allestimento nello specifico a parte, è curioso notare come il criticato, vituperato 1.2 Fire sia ancora ben più elastico e godibile di questo motore nuovo, al prezzo di soli 2 km/l di consumo maggiore. Per non parlare della robustezza degli interni.
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