Volvo introduce la tecnologia PowerPulse sul diesel più potente, il 2.0 Drive-E da 235 CV.
Il concetto è tanto semplice quanto innovativo: al fine di ridurre la latenza del turbo e quindi migliorare l'erogazione del motore, Volvo ricorre ad un mini compressore elettrico con annesso serbatoio accumulatore, concettualmente simile a quelli che potremmo acquistare in un qualsiasi negozio di ferramenta.
Nel concreto tale soluzione fa sì che - conseguentemente ad una pressione del gas intermedia - la tecnologia PowerPulse agisca iniettando nel collettore di scarico del motore (flusso giallo-verde nella terza immagine) l'aria compressa stoccata in precedenza, sopperendo così all'iniziale mancanza di energia dei gas di scarico stessi.
Grazie all'aria compressa, il turbocompressore (bi-stadio sequenziale in questo caso) acquista giri molto più rapidamente rispetto a quanto farebbe solamente con l'azione dei gas di scarico. In questa maniera turbo-lag e sotto-turbo vengono ridotti al minimo, garantendo una spinta corposa e soprattutto immediata, supportata da un picco di coppia di ben 480 Nm, disponibili tra i 1.750 ai 2-250 giri.
L'energia elettrica usata dal compressore per caricare il serbatoio, viene compensata da quella recuperata dall'alternatore durante le frenate, garantendo quindi anche dei vantaggi energetici che si riflettono positivamente sui consumi.
J-Gian
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