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L'effetto Osborne e l'ascesa delle BEV
nella discussione ha aggiunto Maxwell61 in Notizie e Scelte Strategiche dal mondo dell'Auto
Un'analisi molto interessante di un blog fatto da 50 esperti della mobilità elettrica, CleanTechnica, per capire le possibili dinamiche e conseguenze del passaggio tecnologico inarrestabile che stiamo vivendo. La criticità di questi tempi starebbe proprio nel concetto di momento di passaggio. Aggiungo il consiglio di indagare sugli enormi piani di investimenti avviati dalle grandi case automobilistiche, dai produttori industriali di batterie, dai produttori di mezzi pesanti, dai modelli di EV recentemente messi in produzione (e alcuni manco citati su AP o limitati a un singolo post , nemmeno un thread dedicato), dallo sviluppo e diffusione rapidissimi delle postazioni di ricarica, veloce e non, di cui qui su AP non c'è nessuna traccia, mancanza che sicuramente potrebbe dare l'impressione che stiamo parlando di qualcosa del lontano futuro quando invece il Rubicone è stato già abbondantemente passato. Estraggo solo alcuni passaggi con grafici. La nota dolente di questo epocale passaggio non più arrestabile è ipotizzata dagli autori come causata dall'effetto Osborne, che possiamo riassumere come un effetto causato dalla lentezza dell'industria a rispondere ad un cambiamento tecnologico. Nel caso specifico, consisterebbe nel rinvio sempre più massiccio di un acquisto di una nuova auto per la consapevolezza dell'obsolescenza dell'offerta non ancora adeguata/conveniente di prezzo/sufficientemente matura, cosa che porterebbe (sta già portando secondo i dati degli autori) ad un crollo del mercato fino a che non siano presenti offerte accettabili. Un'altro grafico molto interessante e finora alquanto verificato (perchè costruito con i dati reali che hanno potuto collezionare gli autori), anche se generico, presenta in modo qualitativamente molto chiaro l'aspetto economico del problema. Ovvero la progressione dei punti di parità dei costi tra powertrain EV e powertrain ICE. Allo scopo è stato preso di riferimento un powertrain generico EV da 60 kWh (batteria, non motore), un valore diventato ormai accettabile come autonomia per il passaggio e già disponibile sul mercato, da paragonare ai costi di powertrain di auto di segmento diverso. Una notevole considerazione fatta nell'articolo e da tenere ben presente, è che un powertrain EV da 60 kWh, (che si è visto da Tesla model S e viaggia verso la Renault ZOE) non si avvicina minimamente alle oscillazioni di costo tra il motore 3 cil di una segmento A e il 12V turbo di un segmento F. La potenza, per i powertrain elettrici è cioè un parametro di costo estremamente secondario rispetto al costo totale dell'auto: questo cambia tutti i numeri industriali in modo pesantissimo. Questo brillante grafico spiega bene per esempio il successo di Tesla e anche l'ovvietà della necessità di partire dall'alto dei segmenti per il passaggio tecnologico: - nel 2012 con l'inizio produzione Model S, il prezzo era equivalente ad un segmento F e l'acquisto è stato fatto da persone attratte dal next step che hanno pagato il fatto che la Model S non fosse proprio una F nè fosse rifinita come tale. - dal 2015 il prezzo di Model S, intanto incrementata notevolmente di autonomia e finiture, ha iniziato a competere per prezzo col segmento E e le vendite sono aumentate in modo vistoso, risultando una delle berline di lusso più vendute in USA. - nel 2018 il prezzo di Model 3 è risultato competitivo con il segmento D e le auto citate BMW, Merc, Audi sono state stracciate, e di molto, in vendite in USA, l'unico mercato in cui Model 3 era disponibile - sempre nel 2017-2018 sono state presentate eccellenti 60 kWh come Chevy Bolt, Kia Niro EV, Hyundai Kona, etc... e ne stanno uscendo di continuo come Leaf e-Plus60 e Kia Soul 60, ma il loro prezzo è ancora sensibilmente piu alto delle corrispondenti ICE, proprio perchè sono in anticipo, come si vede dalle curve, che prevedono la parità intorno al 2021 tra un paio d'anni. Ergo, come già verificato per la BOlt, le vendite ci saranno ma niente di lontanamente vicino alla Model 3. E non perchè la Model 3 sia tanto "buona" ma perchè il suo prezzo è in pareggio con gli ICE e in linea con la progressione. Ovvero l'acquirente non ha pagato un premium di prezzo rispetto alle alternative ICE e si sente pronto e libero di scegliere un prodotto avanzato, innovativo e conveniente senza dover essere un "early adopter" (tralasciando le preferenze estetiche/altri parametri, ovviamente...) Chi dice che sarebbe meglio fare piccole auto da città elettriche, non ha capito un fenomeno transizionale piuttosto complesso. Spero si capisca che questo tipo di studio non riguarda le tematiche EV si/no, nè le ragioni di base per questa transizione tecnologica, nè le eventuali questioni ambientali. Come dice l'articolo, è probabile che la curva a "S" abbia passato l' 1% e non si torna più indietro, sarebbe ora di esaminare la situazione liberi da polemiche. https://cleantechnica.com/2019/02/25/the-osborne-effect-on-the-auto-industry/- 72 risposte
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