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  1. Vedremmo se pure sara in futuro una versione RS. Qualche giorni fa in in intervista con una dei piu grandi quotidiani tedeschi Herbert Diess ha spiegato, che in futuro sara un cambiamento nel posizionamento dei marchi Skoda e Seat. Seat sara il marchio che avra un posizionamento verso alto, near premium con aspetto sportivo, invece Skoda in futura sara un marchio con downgrade significante, secondo Diess Skida diventera la marca "cheap" del complesso. Cosi la prossima RS forse porta la sigla Seat o Cupra, ma non piu Skoda che secondo Diess diventera un avversario di Dacia&Co.
  2. Aymaro

    Mondo Endurance

    la griglia di partenza della 24 di Le Mans Porsche in testa e che sembra avere una marcia in più, in GT-PRO fa discutere la Ford che sembra essersi nascosta per avere uno sconto sul POB e che piazza 4 vetture nei primi 5 posti, ma Ferrari sembra tenere il passa partenza domani alle 15 qui un sunto post qualifica
  3. Ebbene, questa è stata una delle giornate che, insieme al giorno in cui io e la mia ragazza ci siamo fidanzati, non credo che dimenticherò facilmente! Infatti... Stamane, 28 agosto, sono uscito di casa poichè sono andato a farmi la cartà d'identità, e mentre stavo facendo la strada per andare all'ufficio del Comune... Ebbene... Ho visto delle auto storiche, che non avevo mai visto prima nella realtà! Si, avevo visto delle immagini su Internet e nei film, ma a vederle dal vivo suscitano un fascino davvero fantastico... Un fascino che un'auto moderna non riesce a darti. La prima di queste è stata in una strada dietro casa mia, dove c'è un'officina e carrozzeria. Di solito, quando passo di là, capita di vedere a riparazione delle vecchie Fiat Tipo, 127, Ritmo prima serie, qualche Uno oppure delle Renault 4, ma questa volta... Parcheggiata vicino al marciapiede dell'officina c'era un'Alfa Romeo Giulia! Esattamente! Era una Giulia 1300 Super del 1970, bianca, con cerchi originali, neanche un filo di ruggine, praticamente era completamente restaurata! Sembrava nuova, ed aveva ancora il cellophane negli interni! Guardando quell'auto non ho potuto far altro che rimanere a bocca aperta. Il proprietario dell'auto, un signore anziano sulla settantina, era vicino all'auto che parlava con il meccanico dell'officina, delle peculiarità della sua "bambina", dello straordinario rombo del mitico 1.3 bicarburatore da 89cv, della trazione posteriore, i pilastri fondamentali di un'Alfa Romeo che si rispetti. E devo essere sincero, mentre guardavo quella Giulia, per un attimo, era come se ho fatto un salto indietro nel tempo di ben 39 anni: per un attimo mi sembrava essere tornato nel 1970, quando quest'auto straordinaria usciva dai cancelli della fabbrica di Arese, ed ho immaginato il momento in cui essa veniva assemblata, quando era messa sul banco di prova per testare il ruggito del motore bicarburatore, quando i sapienti maestri milanesi attaccavano lo stemma "Alfa Romeo -- Milano" sul trilobo dell'auto. Ed ho cominciato a pensare ai mitici film polizieschi italiani degli anni '70, quando la Polizia faceva inseguimenti mozzafiato a bordo delle loro Giulia, per inseguire i banditi che di solito correvano o con delle Citroen o con delle Fiat 125 o delle 128. Poi sono tornato in me, nel 2009, ed ho guardato quell'Alfa con un'aria di rispetto per una grande signora del passato, che con la sua estetica semplice ma cattiva, il rombo del suo motore e la sua velocità, atterriva tutte le rivali. Quando l'Alfa Romeo insegnava al mondo come si doveva realizzare un'auto dal Cuore Sportivo, l'opera d'arte di una casa automobilistica che è stata stuprata nella sua storia e nella sua maestria tecnica da parte di una dirigenza fallimentare, che per fortuna ora non c'è più. Purtroppo, ho dovuto proseguire per la mia strada, ma continuando il cammino per l'ufficio del comune, ho incrociato un'altra auto storica: la mitica Alfetta GT. Era di colore Rosso Alfa, come da tradizione, ed era precisamente una GTV V6, il mitico Busso... Aveva un rombo che definire "sinfonia" è riduttivo, ed uno scatto che difficilmente si può ritrovare su una vettura di oggi. Anch'essa era restaurata, ma parzialmente, dato che i cerchi erano un pò arrugginiti. Non ho potuto resistere a guardarla per tutto il tempo, prima che con velocità prendesse la curva per sparire nel nulla così com'era comparsa. -Accidenti!- ho pensato fra me e me. -Sembra quasi che queste auto passino apposta al mio passaggio!- E continuo per la mia strada. Arrivo all'ufficio del comune, arrivano anche i miei, sono pronto per realizzare la carta d'identità. Oramai, il prossimo 10 Ottobre c'è un grande passo da fare per me, dato che divento maggiorenne, divento un uomo. Finita l'attesa, il caldo dell'ufficio (inesistente il concetto di aria condizionata), esco per fare il ritorno a casa. Strada facendo, faccio i miei ultimi due incontri ravvicinati con auto storiche. Prima, vedo una Porsche 911 degli anni 70, con motore boxer raffreddato ad aria, e poi, mentre sono vicino casa, con la coda dell'occhio, noto qualcosa di particolare. Vedo una grossa berlina due volumi, di colore carta da zucchero. E' una due volumi piuttosto inconsueta, sembrava fosse degli anni 70. Non era in perfette condizioni, dato che la vernice della carrozzeria era opaca, e gli interni non stavano messi molto bene. I cerchi erano privi di coppette, e l'auto in generale, se poteva parlare, ne avrebbe avute tante da raccontare della sua vita (a giudicare dalle sue condizioni) piuttosto travagliata. Anche il rombo del motore di questa misteriosa auto sembrava mostrare segni di stanchezza e quasi di sforzo, proprio come se l'auto fosse "umana", come se fosse un vecchio signore avanti con gli anni, proprio come il suo proprietario. La guardo con più attenzione, e noto che quell'auto, nonostante le mediocri condizioni in cui era ridotta, non era la classica berlina a due volumi cinque porte che si vedeva tutti i giorni, negli anni '70. Ma bensì, quell'auto era niente di meno che... Una Lancia Beta Berlina. Proprio la prima Lancia che fu prodotta sotto l'egida della Fiat! Un tempo era la punta di diamante della casa di Chivasso, e vantava contenuti estremamente avanzati tecnologicamente rispetto alle sue rivali. Era insomma, il lusso fatto a quattro ruote. Il vero lusso italiano, che conservava ancora un fascino che oggi oramai si è perso, a causa della nostra perdita di fantasia, immaginazione, e anche a causa della progressiva standardizzazione ed americanizzazione della nostra società. Unico difetto? Non fu un'auto compresa nel nostro paese, poichè allora la carrozzeria due volumi non era molto considerata. Eppure, la versione berlina, così come la straordinaria Monte Carlo, e la HPE, aveva molto da dire. Ebbene, vedere le condizioni in cui quella Lancia storica era ridotta, stringerebbe il cuore a tutti gli appassionati, perchè al giorno d'oggi, queste auto non sono semplicemente dei pezzi di ferro con ruote, sospensioni e motore. Ma sono oggetti che hanno anima, come se fossero degli esseri viventi. Esse avevano personalità, carattere, una vita propria, che le automobili di adesso oramai hanno perso, diventando progressivamente degli elettrodomestici il cui unico vanto è solo la dimensione dei portalattine, dell'ASR, dell'ESP, dell'ABS e dell'EBD. E purtroppo mi rendo conto che in questi tempi moderni, la nostra società si è evoluta troppo in fretta, cambiando proprio come queste auto meravigliose, ed insieme ad esse, hanno perso qualsiasi forma di personalità, di unicità, di carattere e anima, che il nostro modo di fare e di pensare ha custodito fino alla fine degli anni '80. Per concludere? Questa giornata non credo che la dimenticherò facilmente. Il fascino che ti dà un'Alfa Romeo Giulia, una Beta berlina, una 911 raffreddata ad aria o una Alfetta GT, non riesce a dartelo nessuna auto dei giorni nostri. Infatti, dopo aver visto quella Giulia, sento una sensazione particolare in me. La sensazione di aver visto ed ammirato con rispetto, una bellissima Signora del Passato. ------------------------------------------------------------------------ La Giulia che ho visto era una 1300 Super probabilmente del '70. Era bianca, praticamente identica a questa. Aveva persino il cellophane che proteggeva ancora i sedili ed i pannelli porta! L'anziano proprietario probabilmente è un grande Alfista appassionato della sua auto, dato che la chiamava "la sua bambina". E ci credo, ad avere un'auto così, come non si può trattarla come una figlia? Senz'altro questa è l'auto che più di tutte mi ha lasciato estasiato alla sua vista. La 911 invece era ferma, parcheggiata. Di colore beige, doveva essere dei primi anni 70. Una vera Porsche, con motore boxer raffreddato ad aria, montato a sbalzo al posteriore. Che dire, era una Porsche esclusiva, quando la casa di Zuffenhausen era realmente esclusiva. Altro che Cayenne, Panamera o 911 raffreddate ad acqua... Ahhhh, la GTV! Anch'essa una macchina fantastica. Rispetto alla Giulia di prima, questa non era in condizioni splendide, ma comunque era tenuta discretamente. A parte quello della Giulia, il rombo del Busso è una cosa indescrivibile! E' sinfonia pura! E la Fiat provò a sostituirlo con motori australiani, mah... Non l'ho riconosciuta immediatamente, anche perchè non l'avevo mai vista nella realtà, a parte la Fulvia e la Gamma. Ma sembrava quasi che l'anziano proprietario che la guidava non si rendesse conto dell'auto storica che aveva nelle sue mani. La straordinaria Beta Berlina. Era praticamente identica a questa, con fari quadrati, e dello stesso colore (esemplare importato dall'estero?), targa originale, quella quadrata in plastica nera degli anni '70. Molto probabilmente, a giudicare dalle condizioni terribili in cui era ridotta, l'anziano signore l'ha sempre usata come auto da battaglia, magari affrontando anche sterrati e mulattiere con essa. Che dire, a volte si ha un lingotto d'oro, ma certe volte non ci si rende conto di averlo... ------------------------------------------------------------------------ A voi le considerazioni sull'esperienza che io ho fatto stamane...
  4. ale75

    I prossimi modelli Porsche

    Non sapevo dove scriverlo ,scusate se lo metto qui 718 boxster/ cayman passeranno al 4.0 6 cilindri aspirato da 400 cv presto Ci sarà una boxster 25 anniversario con i colori della prima da 450cv La 718 gt4rs mi pare avrà 485cv
  5. Cole_90

    Porsche 911 Dakar 2023

    IN AGGIORNAMENTO Ecco 911 Dakar, in edizione limitata a 2500 esemplari e con la possibilità di equipaggiarla con la livrea ripresa dalla Safari del 1984. Viene spinta dal 3.0 biturbo flat six da 480 cv e 570 Nm Press Release: Porsche Topic Spy: ➡️ Porsche 911 Dakar 2023 (Spy) Spettacolare!
  6. PaoloGTC

    [Mai Nate] Porsche

    Inauguro questo topic perchè ho visto che specifico Porsche non c'era, cominciando con una rara immagine del progetto 902, che ovviamente era variante del 901 (che come si sa, era il primo nome della 911, prima che Peugeot facesse notare di aver depositato tutti i numeri di tre cifre con lo zero al centro). Questa era la 902. Cos'era? Una 911 (o 901 che dir si voglia) allungata e ampliata, a quattro comodi posti. Proseguendo, una 924 Targa. Se non erro i tempi erano antecedenti l'avvento della 944 e della sua versione scoperta. E per ora chiudo con questo stranissimo muletto Porsche che apparve nel 1992 insieme alla notizia di un interessamento a Zuffenhausen per un nuovo modello spider di gamma inferiore alla 911, che si concretizzò poi ovviamente nella Boxster prima serie. Non saprei dire se questo accrocchio fosse un muletto di collaudo per la Boxster o una specie di laboratorio mobile per test avanzati. Di sicuro, di un'auto definita aveva ben poco.
  7. Osv

    Porsche 911 Facelift 2024

    911 Carrera 911 Carrera Cabriolet 911 Carrera GTS 911 Carrera GTS Cabriolet 911 Targa GTS Powertrain T-Hybrid Comunicato stampa Via Porsche. Topic Spy: Porsche 911 Facelift 2024 - Prj. 992.2 (Spy)
  8. AleMcGir

    Porsche Cayenne GTS 2024

    https://newsroom.porsche.com/en/2024/products/porsche-the-new-cayenne-gts-models-35917.html
  9. L'ottava generazione della Porsche 911 debutta al Salone di Los Angeles con un design evoluto, interni totalmente ridisegnati e nuove dotazioni tecniche: caratteristiche che indicano con precisione gli obiettivi della Casa tedesca, intenzionata a proporre un prodotto rinnovato sotto molteplici aspetti ma al tempo stesso fedele all’impostazione originale. La Porsche ha già comunicato i prezzi di lancio della 992 per il mercato italiano: 123.999 euro per la Carrera S e 132.051 euro per la Carrera 4S. Senza tempo, ma con tante novità stilistiche. Come ampiamente anticipato dalle foto spia, la Porsche ha voluto mantenere le proporzioni e gli stilemi tipici del modello, rivoluzionando però la zona posteriore con un nuovo gruppo ottico Led che si sviluppa in senso orizzontale. L'aumento importante delle carreggiate, con 45 mm in più all'anteriore, coda larga per tutte le versioni e l'adozione di cerchi di lega da 20" anteriori e 21" posteriori, ha reso ancora più sensuale la fiancata. Qui troviamo per la prima volta anche le maniglie a filo carrozzeria, mentre il frontale è caratterizzato dai gruppi ottici Led ridisegnati e dal profilo del cofano anteriore che cita apertamente le 911 classiche. In coda si fanno notare anche i nuovi scarichi integrati nel paraurti e l'appendice aerodinamica attiva cresciuta in dimensioni rispetto al passato. Le Carrera S e 4S da 450 CV con il Pdk otto marce. Quando una nuova 911 si affaccia sul mercato il primo sguardo va sempre alla scheda tecnica. In questo caso la Porsche ha evoluto senza rivoluzionare e senza dare spazio, per il momento, all’elettrificazione, ma ha voluto introdurre per prima solo la Carrera S nelle versioni a due e quattro ruote motrici. Il propulsore 3.0 boxer biturbo è stato aggiornato rispetto alla 991 lavorando sulla sovralimentazione e sul sistema di iniezione, passando da 420 a 450 CV. Ma la vera novità è l'introduzione del cambio automatico doppia frizione Pdk a otto marce, comandabile, oltre che dai paddles, anche dalla piccola leva verticale integrata nel tunnel centrale. Per il momento non si parla di una variante manuale, ma sono già noti i dati prestazionali: 3,7 secondi per toccare i 100 km/h da fermo (3,6 per la Carrera 4S) e 308 km/h di velocità massima (306 per l'integrale), con ulteriori due decimi limati in accelerazione (3,4 secondi) optando per il pacchetto Sport Chrono opzionale, che include anche il selettore rotativo sul volante. I consumi medi si attestano a quota 8,9 l/100 km secondo il ciclo Nedc ricalcolato (9,0 per la 4S). Debutta infine la modalità di guida Wet, pensata per le condizioni stradali più difficili e per i guidatori meno smaliziati. Interni ridisegnati per il display da 10,9”. Gli interni riflettono l'impostazione dei più recenti modelli Porsche con un marcato sviluppo orizzontale e introducono un’impostazione incentrata sul display da 10,9” dell'infotainment, che ora sovrasta le bocchette di aerazione. Oltre alla funzione touch sono disponibili cinque pulsanti fisici per accedere alle principali aree. Inoltre, funzioni come la navigazione, la connettività e gli altri servizi del Porsche Connect Plus sono di serie. La nuova strumentazione, con contagiri analogico centrale e due display laterali inseriti in una lunga palpebra ispirata alle 911 classiche con cinque strumenti affiancati, integra per la prima volta il sistema Night Vision con le immagini proiettate dalla telecamera con sensore termico. Sono infine previsti anche altri Adas aggiornati: il Cruise Control adattivo con funzione stop & go e l'Emergency Assist. Tre app per il lifestyle Porsche. La Porsche ha diffuso anche le prime informazioni su alcune nuove iniziative dedicate ai clienti: si tratta di tre diverse applicazioni che offrono contenuti dedicati agli appassionati e che coinvolgono il tempo trascorso dentro e fuori della propria 911. Con l’app Porsche Road Trip è possibile ricevere suggerimenti per organizzare un viaggio abbinando punti di interesse, hotel e ristoranti esclusivi. Con l’applicazione Porsche 360+ viene messo a disposizione un assistente digitale per ogni esigenza, mentre con la Porsche Impact si può rimanere informati sulle attività della Porsche dedicate all'ambiente: di fatto la Casa di Stoccarda vuole dimostrare ai propri clienti di adoperarsi per ridurre le emissioni CO2 attraverso investimenti in progetti legati alle energie rinnovabili e alla protezione della natura per bilanciare il proprio impatto sull'ambiente. Carrera Press Release Carrera: Porsche Carrera 4 Press Release Carrera 4: Porsche Carrera S Carrera 4S Press Release: Press Release Carrera S e Carrera 4S: At the same time, the newly developed LED headlights illustrate how technology has advanced in the 911. These headlights are integrated into the wings almost seamlessly, taking the typically-911 round and upright form. Flush integration of the electrical pop-out handles in the doors emphasises the tapered and smooth side contour. The exterior mirrors have also been redesigned, and are now optimised to minimise wind noise. It’s also possible to fold the mirrors in electronically. The rear of all models is dominated by the significantly wider, variable-position spoiler and the seamless, elegant light bar. The vertically arranged louvres of the air intake echo the contours of the rear window. The centrally located third brake light has also been integrated in the intake louvres. Since this is hidden when the rear spoiler is extended, there is a second brake light in the spoiler itself. As a distinguishing feature, the rear-wheel-drive models have black louvres, while the all-wheel-drive models have chrome elements in the rear grille. With the exception of the front and rear sections, the entire outer skin is now made from aluminium. Redesigned interior with clear lines The interior is distinctive, with the clear, straight lines and recessed instruments defining the dashboard. The 911 models from the 1970s provided the inspiration here as well. As it does in the original 911, the new dashboard covers the entire width between two horizontal wing levels. Alongside the centrally positioned rev counter, two thin, frameless freeform displays deliver information to the driver. Now 10.9 inches in size, the centre screen of the Porsche Communication Management (PCM) can be operated quickly and without causing distraction. Below it, a docked-on control panel of five buttons with the look of a classic toggle switch creates the transition to the centre console with touchpad. The seats have also been fundamentally modified. The new design reduces the vehicle weight by around three kilos, while the adapted geometry offers significantly better lateral support in the shoulder area. Although the seat is now positioned five millimetres lower and has a minimally thinner seat cushion, seating comfort has been improved overall. In the area of digitisation, the 911 takes the next step into the future with permanent connectivity, as well as new functions and services. The standard PCM features include online navigation based on swarm data as well as Porsche Connect Plus. New assistance systems enhance safety and comfort In a world first, Porsche has developed Wet mode, included as standard. This function detects water on the road, preconditions the control systems accordingly and warns the driver; the driver can then adjust vehicle settings for a particular emphasis on safety at the push of a button, or by means of the mode switch on the steering wheel (optional Sport Chrono Package). The camera-based warning and brake assist system, also fitted as standard, detects the risk of collisions with other vehicles, pedestrians or cyclist and initiates a warning or emergency braking if necessary. Night Vision Assist with a thermal imaging camera is optionally available for the 911 for the first time. The adaptive cruise control option includes automatic distance control with stop-and-go function and reversible occupant protection. The next generation of flat-six engines The turbocharged flat-six engines also enter a new generation with the new 911. In addition to compliance with the latest emissions standards by way of a gasoline particulate filter, the primary focus of advanced development here was on further enhancing performance. New, larger turbochargers with symmetrical layout and electrically controlled wastegate valves, a completely redesigned charge air cooling system, and use for the first time of piezo injectors combine to attain engine improvements in all relevant areas: responsiveness, power, torque characteristic, endurance, revving ability. In addition to performance enhancement of 22 kW (30 PS), achieving 331 kW (450 PS; 911 Carrera S: Fuel consumption combined 10,0 – 9,6 l/100 km; CO₂ emissions 227 – 220 g/km; 911 Carrera 4S: Fuel consumption combined 10.1 – 9.7 l/100 km; CO₂ emissions combined 231 – 222 g/km) at 6,500 rpm, the 911 Carrera S engine achieves an extra 30 Nm of torque: 530 Nm in total. This is available within a wide range of speeds, from 2,300 to 5,000 rpm. The Porsche 911 mythology, right on the wrist Porsche Design is honouring the new generation of the 911 with a special-edition watch limited to 911 pieces: the “911 Chronograph Timeless Machine Limited Edition.” The unmistakable design of the automotive icon is reflected in the puristic design of this timepiece and the contouring of the titanium housing. Even the generously dimensioned black dial is derived from its motorised forerunner. The white pointers and indicators guarantee maximum readability both in the cockpit and on the wrist. The totalisator at 6 o’clock references the sports car icon with the markings at 3/6/9 and 11. The same is true for the silhouette of the 911 flyline on the dial, and the strap that is produced using original Porsche interior leather. The special edition will be available from April 2019 in an exclusively boxed edition which also includes a special limitation badge. The previous seven generations The original 911 A legend was born at the International Motor Show Germany (IAA) in Frankfurt. It’s 12 September 1963: Porsche presents the hotly anticipated successor to the 356 – a sports car which 15 years previously had started this car manufacturer’s brand history in Gmünd, Austria. 111,995 examples of the original 911 – initially called the 901 – are built before the model is discontinued. The G series Ten years later, in 1973, the G series 911 is launched with fundamental changes. Many of these have become necessary because of stricter safety specifications in the USA – an important export market. The Stuttgart-based car manufacturer relies on powerful turbo engines and a galvanised body in its top model, additionally launching a Cabriolet version of the 911 and the Speedster, alongside the Targa. 198,496 Porsche 911 G Series are built by 1989. Type 964 Its successor, referred to internally as type 964, comes to market in 1988. The first model variants of the 964 generation show just how advanced the new 911 is: the all-wheel drive is introduced to the series for the first time on board the Carrera 4, with Porsche having originally designed it for the 959 high-performance sports car. The 911 Carrera 2 with rear-wheel drive follows in 1989. Along with the Coupé, the Cabriolet and Targa versions also celebrate their debut at the same time. For all versions it’s true that, beneath the trusted bodywork – barely modified apart from integrated bumpers – 85% of the 964 is made from newly designed parts. From October 1993, after 63,762 third-generation Porsche 911s are produced within six years, the new successor is ready. Type 993 The fourth generation of the 911 – the type 993 – is one of the most desirable editions. Initially, Porsche offer it only as a Coupé and Cabriolet. The Targa does not make its debut until 1995, at which time it arrives incorporating a new concept: instead of a removable hardtop, it has a glass roof with a large surface area, which can be descended under the rear window. The chapter of air-cooled engines also ends in 1998 after the production of 68,881 vehicles. Type 996 With the fifth generation of the 911, Porsche stops using air-cooled engines – already starting in 1997. The type 996 represents the biggest departure in this classic’s family tree. The company is in a state of financial upheaval. After 34 years, the sports car manufacturer comprehensively realigns its icon with the 996 generation. The focus is on reducing production costs – a process started in the model’s predecessor, by ensuring the greatest possible compatibility of parts with other production series such as the new Boxster, and updated safety and emissions specifications, among other initiatives. Production doesn’t end until 2005. With 175,262 units sold, the 996 is the long-underestimated success model in the more than 40-year history of the 911. Type 997 From 2004, the type 997 Porsche 911 is more multifaceted than ever: customers can choose from a Coupé or Targa, Cabriolet or Speedster, rear- or all-wheel-drive, narrow or widened bodywork, with water-cooled aspirated and turbo engines, a GTS or the GT2, GT2 RS or GT3 sport versions, or either of two GT3 RS models. Including special models, the range has a total of 24 model variants – supplemented by a wide range of personalisation options. With 213,004 vehicles out there, the sixth generation of the 911 again hits a production record. Type 991 From 2011, the 991 embodies the highest development stage of the Porsche 911 to date. It is an extraordinary reflection of this sports car manufacturer’s leitmotif: striving for the best possible efficiency. This can be seen in all aspects, starting with its evolved design. A more compact silhouette, tension-charged surfaces, and precisely defined details mean the 991 looks more powerful than any other previous 911 – an effect that is heightened by the wider track and the wheelbase that has been extended by ten centimetres. It also features adaptive aerodynamics: the 911 is the first series sports car from Porsche to adopt these from the 918 Spyder hybrid supercar. The 991 generation of the 911 is the absolute best seller in the history of this icon. 217,930 of them were built by October 31, 2018. In total, Porsche has produced 1,049,330 series 911s since its debut in 1963. Porsche
  10. 911 GT3 con Pacchetto Weissach 911 GT3 con Pacchetto Touring Comunicato stampa Via Porsche. Topic Spy: Porsche 911 GT3 facelift 2024 (Spy)
  11. Pubblicato il BoP per Austin. A me continua a sembrare una pagliacciata. La Ferrari, nonostante la pessima gara a Interlagos, continua a essere penalizzata, alla Toyota fanno finta di tagliare la potenza salvo poi regalargli un enorme +4.9% sopra i 250, la Porsche rimane intoccabile.
  12. Porsche Cayenne bev...previsto per 2026
  13. --- --- È arrivato il BoP più atteso dell’anno. Mi aspettavo una mazzata alla 499, che invece non è arrivata mi pare. Me lo devo studiare bene. https://it.motorsport.com/lemans/news/le-mans-bop-2024-gran-calo-di-peso-per-le-lmh-porsche-aumenta/10619189/
  14. Il CEO di Porsche Olivier Blume conferma l’arrivo di una macchina rialzata posizionata (ben) al di sopra della futura Cayenne EV - che sostituirà l’attuale generazione nel 2026 - definendola come “a very sporting interpretation of an SUV”. L’auto avrà una configurazione con 7 singoli posti ma nonostante tutto avrà uno design da crossover sportivo, ovvero come il dirigente ha anticipato “part saloon, part crossover”. Lunga oltre i 5 metri si baserà sulla una piattaforma EV in fase di sviluppo nel gruppo VAG, con impianto elettrico fino a 920 V, ha codice di progetto “K1”.
  15. __P

    Porsche Panamera 2024

    +++ LIVE STREAMING +++ Comunicato stampa Via Porsche. Topic Spy: Porsche Panamera III 2024 - Prj. G3 (Spy)
  16. A quanto pare sarebbe un muletto per l’aggiornamento della 992! autoevolution
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