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Ferrari Portofino MCA - Prj. F164 BCB (Spy)
nella discussione ha aggiunto giangi.1970 in Scoops and Rumors
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2439651119679696&id=100009044969614 Ferrari Portofino restyling ☏ 5024D_EEA ☏- 60 risposte
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Portofino: ecco il nome dell’attesissima “piccola” Ferrari destinata a prendere il posto della California. Certo, siamo sempre a casa Maranello, quindi il concetto di “entry level” nella gamma è sempre relativo: 600 cavalli (40 in più del precedente modello) e un prezzo stimato inferiore ai 200 mila euro. Troppi forse per essere affiancati all’aggettivo “piccolo”, pochi considerando la portata delle novità rispetto alla California e il fatto che la nuova costa esattamente come la vecchia.Alla Ferrari infatti parlano di modello “completamente nuovo” grazie ad una scocca inedita molto più leggera che fa largo uso di moderne tecnologie di produzione e componenti ridisegnati per tenere a bada la lancetta della bilancia pur aumentando la rigidezza torsionale.Ma una Ferrari non è solo tecnologia, ma anche poesia: così se va in pensione uno dei nomi più suggestivi di sempre, California, arriva un omaggio, come spiegano alla stessa Ferrari – a “uno dei borghi più belli d’Italia, noto per il suo porto turistico e diventato negli anni in tutto il mondo sinonimo di eleganza, sportività, lusso discreto. A questa meravigliosa località è stato dedicato anche il colore con cui viene lanciata la nuova Ferrari: il rosso Portofino”.Certo anche “California” non era male visto che era il nome di una delle Ferrari più belle, sicuramente la spider più bella di tutte le vetture aperte mai uscite dalla casa di Maranello, grazie al cofano lunghissimo, un abitacolo piccolo, il classico scalino sulla fiancata fra la porta e il baule e le prese d’aria laterali. Un capolavoro nato quasi per caso, e per le pressioni dell’importatore americano delle Ferrari Luigi Chinetti. Il Fiduciario per la West Coast, John Von Neumann, riteneva infatti di aver terreno fertile per una Spider adatta al sole della California, una specie di 250 GT berlinetta aperta. Chinetti raccolse la proposta e convinse Enzo Ferrari della bontà dell’idea. Scaglietti ebbe così modo di creare nel 1957 questa vettura ormai quasi leggendaria, costruendone 106 esemplari di cui nove con carrozzeria in lega leggera. Il motore era il 12V di 3000 cc da 240 Cv. Il resto è leggenda.Ma per segnare una svolta profonda con il precedente modello nato nel 2008 alla Ferrari hanno deciso di abbandonare il classico nome puntando su Portofino, anche se la macchina conserva ovviamente la stessa impostazione di base: motore V8 anteriore, carrozzeria coupé spider e un abitacolo 2+2 comodo anche per i lunghi viaggi (per due persone) come si addice ad una vera gran turismo. Certo, i record non mancano: con i suoi 600 cv e accelerazioni da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, la Ferrari Portofino è, infatti, la più potente convertibile a offrire contemporaneamente il tetto rigido retrattile, un baule capiente e una grande abitabilità, arricchita da due posti posteriori utilizzabili per brevi percorrenze.Il cuore della Portofino è sempre il famoso V8 biturbo appartenente alla famiglia di motori vincitrice dell’International Engine of the Year per due anni consecutivi nel 2016 e 2017, ma come dicevamo ora è stato riveduto e corretto per avere più cavalli (40) e soprattutto un “sound” molto più coivolgente.“Abbiamo lavorato – ci hanno spiegato alla Ferrari - su vari aspetti dell’efficienza dell’8 cilindri, adottando nuovi pistoni e bielle, rinnovando il disegno dell’impianto di aspirazione e rivoluzionando la geometria di tutta la linea di scarico. Il nuovo collettore di scarico monofuso riduce le perdite di carico, elemento fondamentale nel dare al motore Ferrari la caratteristica prontezza di risposta con zero turbo lag. Tutto questo, abbinato al Variable Boost Management, che eroga la coppia in funzione del rapporto della marcia innestata, permette alla Ferrari Portofino di aumentare le accelerazioni in tutte le marce ottimizzando allo stesso tempo i consumi”.Certo, parlare di consumi su un missile del genere è sempre ridicolo ma – a puro titolo indicativo – va detto che sui rulli in fase di omologazione la Portofino ha fatto registrare 10,5 l/100 km e 245g CO2/km di emissioni. Profonde in ogni caso le modifiche volte a migliorare la dinamica: con 600 Cv non si scherza ed ecco quindi - per la prima volta su questa tipologia di Ferrari “tranquille” - il differenziale posteriore elettronico di terza generazione (E-Diff3) integrato con il F1-Trac, che migliora sia il grip meccanico che il controllo della vettura al limite. “Grazie all’introduzione dell’EPS (Electric Power Steering) – continuano poi gli ingengeri - per la prima volta su una Ferrari GT, è stato possibile ridurre il rapporto dello sterzo del 7% per una risposta più diretta senza perdere in stabilità grazie all’integrazione con l’E-Diff3. Le sospensioni magnetoreologiche (SCM-E) dotate della tecnologia “dual-coil” riducono il rollio e, al contempo, migliorano l’assorbimento delle asperità stradali. Tutti questi contenuti contribuiscono a rendere la vettura ancora più dinamica e reattiva, garantendo contemporaneamente un elevato comfort di guida”.Stessa mano pesante anche per il Design realizzato in casa dal Design Centre di Maranello che grazie ad alcuni trucchi pur conservando l’impostazione di coupé-convertible con tetto rigido retrattile ha regalato alla macchina lo stile di una due volumi “fast-back”, quindi molto più vicino a quello di una vera coupé rispetto alle classiche coupé-convertible che hanno tutte quell’aspetto da berlinetta poco slanciata.Il design di una Ferrari – si sa – non si giudica mai: macchine così passionali sfuggono a qualsiasi categoria e regola, ma una cosa possiamo dirla: bella l’idea di nascondere un’inedita presa d’aria all’esterno del proiettore che soffia all’interno del passaruota per scaricare i flussi direttamente sulla fiancata, riducendo così la resistenza all’avanzamento. E, soprattutto, evitando di “sporcare” il design con ulteriori spoiler.Visto poi che la Portofino finirà in mano a clienti spesso attenti ad argomenti marginali su vere supercar qui ora c’è la capote che si apre anche in movimento, uno schermo touch screen da 10,2”, un nuovo climatizzatore studiato anche per funzionare meglio con capote aperta, sedili a regolazione elettrica fino a 18 vie e un “wind deflector” che riduce del 30% il flusso d’aria all’interno dell’abitacolo e previene la rumorosità aerodinamica interna. Sempre che si esageri con l’acceleratore ovviamente: la Portofino in pista è in grado di superare i 320 orari... Scheda Tecnica MOTORE Tipo V8 – 90° Cilindrata totale 3855 cm3 Potenza massima * 441 kW (600 cv) a 7500 giri/min Coppia massima * 760 Nm da 3000 a 5250 giri/min DIMENSIONI E PESI Lunghezza 4586 mm Larghezza 1938 mm Altezza 1318 mm Distribuzione dei pesi 46-54% ant./post. PRESTAZIONI Velocità massima >320 Km/h 0-100 km/h 3,5 sec CONSUMO ED EMISSIONI CO2 ** Consumo 10,5 l/100km Emissioni 245g CO2/km Rumors: http://www.autopareri.com/forums/topic/59097-ferrari-california-ii-notizie
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Fiat Portofino Concept (Foto Ufficiali)
nella discussione ha aggiunto JOKEJOE in Presentazioni Nuovi Modelli
The Caravan Salon due to be held in Dusseldorf from 29 August to 7 September has been a leading date in the recreational vehicle show calendar for many years. Fiat Professional plans to mark the event by introducing the original ‘Portofino’ show van based on the innovative Fiorino, the smallest model in the range. The new ‘Portofino’ show van, an original and explicit hymn to freedom of movement, came about in a manner very typical of the Camper sector: i.e. partly through the initiative of Vernagallo-Holiday, a conversion company that specialises in small recreational vehicles – and partly through a joint venture with SALT, a body builder that specialises in the tuning and preparation of special and exclusive vehicles. The ‘Portofino’ is a contemporary twist on the legendary beach buggy, the open-topped cars that were built onto some small Fiat models by a few imaginative Italian bodybuilders in the 1960s. At this particular point in the past, cars were not seen as badges of wealth - and luxury was a lifestyle. The roots of the ‘Portofino’ show van lie in this particular tradition of Italian styling and exclusivity. *Globalmotors- 32 risposte