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Prova Mazda MX-5 20th Anniversary: 1 anno e 27.500 km (tanti auguri Mary Jane)
nella discussione ha aggiunto jeby in Le Nostre Prove
Snow-MJ by Jeby!, on Flickr Il 9 febbraio 2011 ritiravo dal concessionario la mia MX-5. Oggi sono passati 12 mesi (esatti) e 27500 km. Percorrenze ridicole per una station wagon teutonica turbo diesel, ma un po' inusuali per un piccolo spider due posti secchi alla vecchia maniera. Alla vecchia maniera, cioè col tetto in tela, il motore "piccolo" e aspirato, solo l'essenziale (aggiornato al XXI secolo) a servizio del divertimento puro, con un occhio ai costi di gestione. Lo spider in questione è la Mazda MX-5, in particolare l'allestimento 20th Anniversary, celebrativo del successo ventennale di questo modello che, nelle sue varie declinazioni, ha saputo soddisfare globalmente quasi un milione di automobilisti. Untitled by Jeby!, on Flickr TECNICA Parlando di un veicolo come l'MX-5, votato al piacere di guida e alla semplicità di utilizzo, bisogna cominciare a descrivere l'impostazione tecnica, di tipo decisamente "classico". Come deve essere fatto uno spider? Compatto, leggero, ben bilanciato, a trazione posteriore. E così è: motore longitudinale a quattro cilindri della famiglia MZR, in particolare il L-Engine, anche noto come Duratec in casa Ford ma di progettazione tutta giapponese, dotato di basamento e testata in alluminio con canne riportate, distribuzione a catena, doppio albero a camme in testa con S-VT (ovvero il nome che Mazda dà al suo sistema VVT) e tutto il resto. Sembra ricordare un certo "bialbero" storico di italianissima costruzione che già equipaggiò uno spider altrettanto famoso, che finì la sua carriera poco dopo l'inizio di quella dell'mx-5. La potenza dichiarata è di 126 CV a 6500 rpm (anche se alcune rullate - vedi rivista EVO - riportano potenze intorno ai 140 in configurazione standard) mentre la coppia è di 167 Nm a 4500 rpm. Si tratta di un motore a cui piace girare alto, qualche appassionato lo definisce un po' poco potente, ma la mia personalissima opinione è che 126 CV su un'auto leggera e dal passo corto sono più che sufficienti per divertirsi, gestire in sicurezza e con facilità la vettura senza risparmiarsi qualche brividino a controlli disinseriti. Non è un mostro di potenza, ma la si può usare tutti i giorni e non pagare bollo e assicurazione maggiorati. Il propulsore è posizionato in posizione arretrata, solo leggermente sovrapposto all'asse anteriore. Il cambio a cinque marce è in blocco col motore e si protende dentro all'abitacolo, fin quasi all'altezza della corta leva delle marce che sembra quasi innestata direttamente nella trasmissione, da quanto è preciso il comando. Il rapporto finale è passato da 4.1 della versione precedente agli attuali 3.9, scelta molto opinabile e in qualche modo castrante. Sulla motorizzazione 1.8 non è disponibile con il differenziale a slittamento limitato, quindi al posteriore vi troverete un classicissimo differenziale aperto. Non so quanto sia uno svantaggio su una vettura dalla potenza contenuta e che fa del misto stretto il suo territorio ideale. Sicuramente una finale più corta (come nel precedente modello) gioverebbe nella guida allegra, ma le normative su consumi ed inquinamento sono sempre dietro l'angolo. A proposito, del 1.8 sulla 20th anniversary sono state vendute due versioni: una omologata Euro 4 (che ho io) una Euro 5, dipende dal lotto di produzione. L'autotelaio, che nella terza serie è stato completamente rinnovato rispetto a quello della seconda e prima serie, è in classicissimo acciaio, una progettazione intelligente e curata permette di ottenere pesi contenuti senza dover ricorrere a materiali troppo pregiati e costosi, di difficile lavorazione. Il reparto sospensivo vede quadrilateri articolati all'anteriore, con triangoli di dimensioni ragguardevoli e non "rachitici", mentre al posteriore i quadrilateri delle versioni precedenti sono stati sostituiti con un più moderno e confortevole, ma non meno sportivo, multilink a cinque bracci. Da qualche parte là dietro, non si sa bene come, è incastonato anche un serbatoio da 50 litri, un po' di più secondo il libretto. Il risultato è un peso a vuoto con conducente da 75 kg pari a 1155 kg, con un bilanciamento perfetto per una sportivetta stradale a trazione posteriore: 49 % anteriore, 51 % posteriore (circa). Peccato solo per la ragguardevole altezza da terra e un comparto sospensivo poco frenato nell'idraulica. L'allestimento 20th anniversary vanta inoltre cerchi bruniti da 17" e barra duomi di generosa sezione installata di fabbrica, diversa da quella marchiata Mazdaspeed, in acciaio verniciato di nero lucido. CARROZZERIA ED ESTERNI Ne è passato di tempo (più di vent'anni) dalla prima versione coi fari a scomparsa dell'MX-5, la Miata, l'Eunos Roadster, chiamatela come vi pare. Eppure la Miata la riconosci ovunque. Infatti nonostante le dimensioni leggermente cresciute, le proporzioni sono sempre le stesse: passo compatto, sbalzi ridotti all'osso, cofano lungo, larga il giusto con passaruota che non esagerano, culetto all'insù uguale, o quasi, da tre generazioni: al posteriore si concentra il vero family feeling del modello. IMG_0632 - Version 2 by Jeby!, on Flickr Rispetto ai modelli precedenti, il face lifting della terza serie presenta un frontale un po' più aggressivo e spigoloso, forse un po' fuori dal filone tradizionale del modello che vuole forme più arrotondate. C'è sempre il sorrisone, ma stavolta è più ammiccante. Il complesso comunque, al di là delle preferenze estetiche sulla resa dei particolari, è molto gradevole, l'immagine è quella di un auto sportiva ben piantata a terra, con le ruote poste agli estremi della vettura, con l'abitacolo arretrato e l'anteriore proteso in avanti, chiuso da un cofano motore del tutto piatto, se non per la bombatura (inutile) in corrispondenza della posizione del motore. Il tutto declinato con una linea pulita, senza fronzoli, niente eccessi, appendici e prese d'aria ridotte al minimo indispensabile. Anche le proporzioni tra gomma/lamiera e vetro/lamiera sono azzeccatissime: la linea di cintura bassa ma non troppo, ad andamento piatto e solo leggermente ascendente verso il posteriore, unito al parabrezza basso e inclinato, donano un design leggero e piacevole. Inoltre, nonostante i passaruota un po' vuoti a causa dell'altezza da terra, l'effetto "ruotine" è scongiurato già coi cerchi da 16", a differenza di alcune automobili mitteleuropee che se non hai i cerchi da 18 a filo passaruota sembrano dei carrelli della spesa. La gommatura, tra l'altro, è di dimensioni "intelligenti". Non gratifica più di tanto la vista, ma garantisce ottime prestazioni, leggerezza e il giusto comfort, dato la spalla non estrema. Io monto le 205/45 R17, sui cerchi da 17" originali che si distinguono positivamente dalla concorrenza per essere cerchi in lega leggera di primo equipaggiamento veramente leggeri: 7,7 kg a cerchio, difficile trovare qualcosa di meglio anche nell'aftermarket, a meno di rivolgersi a cerchi specialistici. IMG_0633 by Jeby!, on Flickr Dovendo fare delle correzioni, io avrei messo una copertura inferiore al paraurti posteriore un po' più coprente e magari meno banale, abbassato tutta l'auto in modo da riempire meglio lo spazio lasciato dal passaruota, e reso nera la cornice del parabrezza, cercando un effetto "frameless" stile Mini. O Skoda Roomster. O Suzuki Swift. O nuovo Doblò. O quello che volete voi, ormai ce l'hanno tutte. A parte questi dettagli, facilmente risolvibili, il vero neo è la verniciatura, di qualità veramente infima. Il rosso pastello è steso in maniera approssimativa, con effetto ondulato su tutta la carrozzeria, particolarmente visibile su cofano motore e bagagliaio. La vernice, inoltre, è delicatissima e si riga al solo pensiero. Bastano qualche centinaia di km in autostrada a far comparire veri e propri "buchi" nella verniciatura, dovuti a piccoli detriti e insetti che vanno a impattare sulla carrozzeria ad alta velocità, soprattutto sul cofano motore lungo e piatto. CIMG0677 by Jeby!, on Flickr Oltre a tutto questo, il disastro avviene aprendo la portiera quando ci si accorge che... l'auto è verniciata di due colori completamente diversi!!! Rosso brillante per gli esterni, amaranto smorto per gli interni. Il contrasto è particolarmente evidente guardando il vano interno della portiera nella zona vicina al brancardo. Untitled by Jeby!, on Flickr Questo perché in Mazda hanno deciso che per gli interni va bene uno strato di vernice in meno, il trasparente non serve. Una cosa davvero poco tollerabile per un'auto che a listino sta sui 24mila euro. Comunque, verniciatura approssimativa a parte, l'auto è bella, ben proporzionata e, soprattutto, affascinante. La capotta in tela dà quel tocco "retrò" che ormai sta scomparendo in favore dei tetti rigidi ripiegabili. Trovo invece che il contrasto tela nera/carrozzeria rossa renda la linea della vettura molto leggera sia a tetto chiuso sia, ovviamente, a tetto giù. Uno spider (o una cabrio) fatto bene si vede anche da questo, da come cambia la linea con tetto giù o su: nel caso dell'MX-5 "telata" l'aspetto rimane piacevolissimo in entrambi i casi. A mio parere, lo spider non solo è più "puro" così, ma è anche più bello da chiuso: tant'è che mamma Mazda ha dovuto rivedere un po' il design della coda nella versione con tetto rigido. dirty by Jeby!, on Flickr Per finire, le dimensioni compatte dell'auto si traducono in una lunghezza di 4,02 m per una larghezza totale di 1,720 m. L'altezza è limitata a 1,255 m e quindi difficilmente troverete in strada qualcuno alla vostra altezza. Molti SUVvisti, se e quando si renderanno conto della vostra presenza, vi guarderanno dall'alto verso il basso: poveretti, seduti su una cosa che comincia per Sport, ma a un metro da terra... potrete scoreggiargli in faccia alla prima curva. INTERNI E DOTAZIONE Quando sali a bordo dell'mx-5 ti rendi conto subito che l'impostazione è sportiva. Oddio, "salire" è il verbo sbagliato, più che altro si scende, ci si cala nell'abitacolo, nel poco spazio compreso tra la portiera e il tunnel della trasmissione, che funge anche da bracciolo/contenitore. L'ambiente interno è... come dire... essenziale? Spartano? Ridotto ai minimi termini? Esatto. Niente tasche porta oggetti nel pannello portiera, ci sono delle retine dal vago aspetto "racing", e a proposito dei pannelli porta... design purtroppo poverissimo e scarno, senza la minima personalità o tocco di colore, molto peggio di quelli installati sulla versione appena precedente. La riduzione dei costi un po' "selvaggia" si vede tutta. Untitled by Jeby!, on Flickr Le alette parasole sono delle palette di plastica poco più che ornamentali (ma sono brutte, non ornamentano nulla), dato che non è possibile usarle per il loro vero scopo poiché quando sono abbassate coprono in altezza molta parte del basso parabrezza, impedendo di molto la visuale, ma lasciando filtrare la luce lateralmente. (S)comode solo per infilare in qualche modo i biglietti autostradali nelle fessure ricavate sullo sportellino che copre lo specchietto incorporato. Per fortuna ho il telepass e quelle cose lì non le uso mai. In ogni caso, alette parasole o meno, la visibilità è limitata in ogni direzione, sopratutto a capote chiusa. Solo i retrovisori esterni di dimensioni generose vengono un po' in aiuto. Discorso diverso per plancia e dintorni. C'è la "dash bar" colorata che attraversa in orizzontale tutta la zona cruscotto. Sulla 20th anniversary è in tinta carrozzeria, mentre il resto è la solita plastica nera, ben assemblata e dall'aspetto solido, anche se forse un po' troppo rigida e per questo non esente da scricchiolii già dopo i pochi km percorsi, soprattutto lo sportello del cassetto portaoggetti che col freddo tende a vibrare un po' quando si sosta al minimo. Davanti agli occhi, dietro al volante dal diametro troppo grande e dalla fattura degna giusto di un'utilitaria, trova posto la palpebra che raccoglie i grandi orologi della strumentazione, con numeri bianchi su fondo nero. L'aspetto è semplice e sportivo, con leggibilità ottima anche con la luce alle spalle e la capote giù, pure il colpo d'occhio è facilitato dalla disposizione intelligente dei numeri lungo l'arco della circonferenza. C'è pure il finto manometro dell'olio, inutile ma fa figo, unico vezzo di una strumentazione altrimenti essenziale. Di notte l'illuminazione color ambra, forse un po' troppo vecchia scuola, rende tutto ben leggibile senza affaticare gli occhi. Si sarebbe potuto osare un po' di più con l'illuminazione, anche per quel che riguarda la plafoniera tristissima e in stile Panda 30. Oltre alla strada, la strumentazione è tutto quello che bisognerebbe guardare quando si è impegnati al volante, tuttavia può capitare di dover attivare i comandi del condizionatore (rigorosamente manuale) e dell'impianto stereo: se per lo stereo vengono in aiuto i comandi al volante, ben dimensionati e facilmente attivabili, i comandi del clima sono molto in basso e costringono ad abbassare lo sguardo dalla strada. I can see you! by Jeby!, on Flickr A proposito di stereo: l'impianto, con ingresso AUX ma non USB, è di categoria pessima. Se siete amanti della buona musica, evitatelo come la peste. Già l'insonorizzazione è quella che è (sopra i 120 la situazione si fa drammatica), ma poi il suono è decisamente di bassa fedeltà, i bassi poco profondi, troppo stridulo negli alti. Insomma, l'impianto non suona bene ed inoltre, almeno sul mio modello, sconta anche qualche difetto di assemblaggio dato che nelle curve rapide verso destra, nelle frenate decise, sulle buche, e quando si scalda l'abitacolo, capita che l'altoparlante di destra si "disconnetta" emettendo una sorta di pernacchia e, nei casi più acuti, arrivando a far saltare l'amplificatore. Succede anche a radio spenta. Il problema (tuttora non risolto) è probabilmente legato al vivavoce aftermarket installato in officina, in ogni caso deve esserci qualche cavo sfilacciato, mal connesso o sa dio cosa, fatto sta che per far sparire momentaneamente il problema mi tocca far pressione in particolari punti del tunnel centrale o dei fianchetti attorno all'unità centrale dello stereo. Terribile. Il vivavoce che ho fatto installare è il Parrot Ck3100, che fa il suo sporco lavoro benché si tratti di un'unità vecchiotta e completamente priva di funzionalità avanzate, o anche base: manca l'A2DP, ovvero ad esempio se il vostro cellulare parla per darvi le indicazioni stradali, queste non saranno riprodotte tramite gli altoparlanti dell'auto. Presto farò installare un MK9100 ma NON in Mazda, piuttosto mi rivolgerò ad un installatore certificato. Come avrete intuito, il 20th anniversary è uno degli allestimenti più poveri, e sul computer ci sono solo le indicazioni riguardanti i km totali percorsi e due parziali. Nient'altro. Per visualizzare qualche dato in più, ho installato un adattatore OBD2 - Bluetooth (ce ne sono diversi su eBay, uno anche su Amazon) e installato DashCommand sul mio cellulare Android, piazzato al centro della plancia, così da visualizzare dati "live" (anche se un po' in ritardo) e statistiche di utilizzo. Uploaded with ImageShack.us Data l'essenzialità dell'allestimento, scordatevi anche la pelle negli interni, ad esclusione della corona volante e delle cuffiette della leva del cambio e di quella del freno a mano, oltre agli "strapuntini" che ricoprono i poggia braccia per nulla imbottiti. I sedili, in tessuto appunto, sono ben conformati, avvolgenti il giusto per dare un buon contenimento, anche se manca un po' di supporto lombare che potrebbe tornare utile nei lunghi spostamenti. In inverno può capitare che le molle dei sedili cigolino un po', ma non è un problema perché quando fa veramente freddo, tutta la paratia in plastica dietro alle sedute inizia a vibrare fragorosamente quando sostate al minimo, rendendo di fatto inudibile il cigolio delle molle dei sedili. Sì, nel 2010 ci si potrebbe aspettare di più da un'auto da 24mila euro, ma tant'è. I sedili integrano i "side-bag" che insieme ai due airbag frontali, all'ABS e al controllo di trazione/stabilità (ASR) rigorosamente disinseribile, vanno a formare la dotazione di sicurezza. Quattro airbag sono più che sufficienti per ottenere 5 stelle NCAP e tanto ci basta. Quello di cui si sente invece la mancanza è la regolazione in profondità del volante, assenza non giustificabile su un auto che dovrebbe essere cucita addosso a chi la guida, almeno secondo la filosofia "Jinba Ittai" che accompagna da sempre l'auto. Per quanto riguarda la praticità, sparsi per l'abitacolo ci sono ben... 4 vani portaoggetti con sportello, in aggiunta al cassettino di fronte al passeggero. Il bagagliaio è grande il giusto per portare l'essenziale e non solo di due persone, se serve qualcosa in più è sempre possibile montare un pratico portapacchi, proprio come ho fatto io: direi quasi indispensabile se si vuole andare al mare con la propria ragazza, magari portandosi dietro ombrellone e sedie. IMG_0067 by Jeby!, on Flickr ALLA GUIDA L'anno scorso, appena ritirata l'auto, l'ho caricata subito di 500 km di curve. Milano - Genova via autostrada, con tratto autostradale della Serravalle, ritorno via Valtrebbia fino a Piacenza. Da quel giorno ne ho fatta di strada, 27500 km, molta in città, tanta in autostrada e ogni tanto in percorsi guidati, ai vari raduni o per i fatti miei. Per ora mai in pista. Comunque le sensazioni, oggi come allora, sono le stesse: l'auto è bassa, leggera, corta e poco filtrata acusticamente, la sensazione di andare forte ce l'hai sempre. Il motore, forse anche per via della finale un po' lunga, non dà certo accelerazioni schiaccianti, ma comunque è pronto e corposo già da regimi medio bassi, mentre sopra i 3500 rpm si sente l'intervento del S-VT e la coppia inizia ad arrivare in maniera più abbondante e sembra non mollarti mai fino al limitatore (a parte una piccola incertezza tra sopra i 6500). Lo 0-100 km/h viene dichiarato in 9,9 s. Io mi permetto di dubitare, con cronometro GPS sono stato intorno ai 9 (non ditelo a nessuno però), sicuramente è una prova che lascia il tempo che trova, ma il dichiarato mi sembra un po' pessimistico. La spinta, anche se non esagerata, c'è ed è progressiva e costante, ed è ben assecondata da un cambio piacevolmente manovrabile con innesti precisissimi e ben contrastati e leva corta, e da un telaio sano e dalla buona messa a punto. La sensazione di controllo regalata dal telaio e dalla geometria delle sospensioni è assoluta: l'auto si inserisce esattamente dove dici tu, quando dici tu, come dici tu, e se vuoi perdere aderenza è perché l'hai deciso tu! Se vuoi guidare impegnato, puoi farlo ricordandoti sempre che stai guidando una vettura leggera, a trazione posteriore e a passo corto! Se vuoi stare lontano dal limite, puoi comunque goderti la precisione degli inserimenti e divertirti a pennellare le curve: hai le ruote in mano, in poco tempo ti trovi a desiderare un volante un po' più piccolo e magari sagomato meglio. C'è da dire che la taratura poco frenata degli ammortizzatori, a volte può creare una situazione di contro-rollio un po' fastidiosa nei rapidi cambi di direzione, che può provocare un appoggio sgradevole col corpo vettura ancora inclinato dalla parte sbagliata quando si va in inserimento e che ritorna poi troppo velocemente dalla parte opposta generando un trasferimento di carico un po' repentino. Non penso si tratti di un problema di molle o barre anti-rollio poco rigide, ma penso sia proprio l'elemento smorzante ad avere una taratura poco adatta. Peccato perché curva e contro curva serrati e stretti sarebbero il territorio ideale per quest'auto. Per quanto riguarda i freni, si tratta di dischi ventilati da 290 all'anteriore, mentre al posteriore ci sono dischi da 280, in entrambi i casi con le pinze orientate verso l'interno della vettura (cura del dettaglio). La risposta è di potenza adeguata, ma pecca un po' nella modulabilità. L'ASR disinseribile è comunque molto permissivo anche quando inserito, tende ad intervenire all'ultimo e in maniera un po' brusca. Il passo corto, la trazione posteriore ed una taratura un po' turistica, possono effettivamente mettere in difficoltà l'automobilista meno esperto, ad esempio curva in discesa presa allegramente con un po' di bagnato, il principio di testacoda è dietro l'angolo se l'ASR è disinserito. Forse per questo motivo gli angoli caratteristici di default dell'auto le danno un comportamento tra il neutro e il sottosterzante, che se può rassicurare il guidatore medio, dà un po' fastidio a chi vorrebbe una vettura un po' più reattiva e con un pizzico di sovrasterzo. Città La città non è certo il luogo ideale dove usare l'MX-5: l'auto è bassa, con visibilità scarsa, l'abitacolo angusto, l'insonorizzazione ridicola, il pavé, i parcheggi a filo marciapiede e le buche tipiche dei periodi dopo-nevicata o di quelli lontani dalle elezioni del sindaco, rendono l'incolumità dei cerchi sempre a rischio e poco confortevole la vita a bordo, anche a causa di scricchiolii molesti sulle vibrazioni continuative anche a bassa ampiezza (leggi: pavé di Milano o sampietrini di Roma). Tutto sommato però l'assetto non è troppo rigido, l'auto non è troppo bassa, la scarsa visibilità è mitigata dalle dimensioni compatte e con sbalzi ridotti, tanto che hai sempre la certezza di dove si trova ogni punto dell'auto. Solo le gobbe sulle ruote anteriori sono un po' fastidiose in manovra, mentre in retromarcia ci si può rivolgere solo agli specchietti retrovisori, regolabili elettricamente per fare attenzione a non raschiare i cerchi (troppo tardi). Anche qui, la verniciatura leggera e delicata rende l'auto continuamente esposta a graffi e autentiche scorticazioni da parte degli altri utenti della strada poco accorti. In ogni caso, l'auto fa quello che può, la frizione non stanca troppo in coda e se proprio c'è la strada libera, ci si può mettere in quinta a 1500 giri senza che motore o trasmissione facciano storie. Ancora una volta, una finale più corta permetterebbe di anticipare l'uso della quinta marcia per avanzare in tranquillità e a velocità da codice, invece con la finale com'è il risultato è che tieni la quarta, ma non è la marcia giusta perché "corta", o devi forzare un po' la quinta e stare sopra i limiti. I consumi sicuramente ne risentono, alla fine meglio dei 9,5 l/100 km è davvero difficile fare in città (parlo di Milano e dintorni), in caso di code la media sale parecchio, fino ai 10 l/100 km raggiunti spesso e (mal)volentieri. Detto ciò, io uso la mia MX-5 quasi esclusivamente in città o tangenziale. Autostrada / lunghi viaggi Anche l'autostrada è un territorio poco congeniale all'MX-5, almeno nella sua versione con tetto in tela. Sopra i 120 km/h la rumorosità in abitacolo sale a livelli poco sostenibili e i consumi salgono vertiginosamente. Per questo motivo il consumo in autostrada è maggiore di quello, ad esempio, in statale. A 90 km/h si fanno percorrenze di tutto rispetto, in autostrada però è una velocità spesso non sostenibili, a meno di non volersi trovare sotto i longheroni di un camion (tanto l'auto è bassa, al limite si abbassa un po' la testa...). Oltre all'aerodinamica poco efficiente (cx = 0,34, superficie frontale A = 1,82), dovuta essenzialmente alla forma (basterebbe uno spoilerino sul tetto!!) e alla flessibilità della capote, al sedere tondo tondo e alla carenatura solo parziale del fondo, l'auto sconta ancora una volta l'inadeguatezza della rapportatura in quinta marcia: a 130 km/h di tachimetro ci si trova a 3500 rpm, situazione sconveniente sia per rumorosità che per consumi. In questo caso, più che una finale ancora più lunga, sarebbe stato bello avere una sesta marcia più di riposo che, tra l'altro, avrebbe permesso di abbassare i consumi lasciando alle altre marce il compito da restituire un po' di brio. Per lunghi tragitti il catalizzatore, posto dal lato passeggero a fianco della trasmissione, scalda un po' in abitacolo. Inoltre i sedili con scarso supporto lombare, iniziano ad affaticare dopo un po', nonostante la seduta ben sviluppata in lunghezza. Tanto comunque ogni 500 km circa ci si dovrà fermare a fare il pieno. La situazione comunque non è drammatica, io e la mia ragazza abbiamo passato senza troppi problemi, una lunga nottata per fare Milano - Reggio Calabria (1300 km) con solo due soste per rifornimento, con bagagli anche nel vano della capotte e un pratico portapacchi dotato di valigione. CONCESSIONARIA E ASSISTENZA L'assistenza Mazda e il concessionario di riferimento mi hanno lasciato profondamente deluso. Parlo della Monzacar, e del salone distaccato a Sesto San Giovanni. L'auto mi è stata consegnata con ritardo, nonostante fosse in pronta consegna (come tutte le MX-5 comprate nuove) e le pratiche siano state iniziate con largo anticipo. Ma soprattutto, l'auto è arrivata con tutti controlli del clima non funzionanti, nemmeno la ventola. "Ah, ci siamo dimenticati un fusibile... ma a febbraio mica ci mettiamo a provare il condizionatore". Sono dovuto andare IO in officina a Monza a farmi mettere il fusibile mancante. Il montaggio del vivavoce parrot CK3100 è stato evidentemente eseguito non a regola d'arte, infatti fin da subito ho manifestato problemi all'amplificatore che si traducono in frequenti disconnessioni dell'altoparlante destro con emissione di BZZZZZZ prolungato e fastidioso, fino allo spegnimento senza appello dell'impianto. Tutto ciò anche a radio spenta. Un problema banale, che però a tutt'oggi, dopo quattro visite, non è ancora stato risolto perché i meccanici dicono di non riscontrare alcun problema in officina. In occasione di una delle visite per risolvere questo problema e uno legato all'accensione della spia airbag (ho dovuto aspettare un ricambio per 2 mesi), ho chiesto di risolvere anche un ticchettio della ventola di aerazione dell'abitacolo. Risultato, 30 euro di intervento. Alla mia richiesta di spiegazioni, mi è stato detto che togliere le foglie dal pozzetto della ventola non è un intervento che passa in garanzia (nonostante l'auto avesse un paio di mesi di vita). Al che ho chiesto di avere il manuale di istruzioni per risolvere questi inconvenienti da me, ma mi è stato risposto picche. PREZZI Listino: intorno ai 24500 € chiavi in mano Assicurazione: assicurazione online, Classe 8 b/m, Milano, 27 anni laureato impiegato, RC + Furto Incendio + Atti vandalici / socio politici + Eventi naturali, totale 1400 euro/anno circa. Bollo: 250 euro/anno in Lombardia Tagliandi: primo tagliando 330 euro, poi non so. Ogni 20mila km o 1 anno. Da considerare che l'adozione della catena per la distribuzione fa risparmiare qualcosa in manutenzione. Gomme invernali: 4 Pirelli Sottozero II, 1000 euro. Consumi EFFETTIVI città - statale - autostrada: 9,5 - 6,3 - 7,2 l/100 km Costo chilometrico per il primo anno di utilizzo: 0,15 €/km. Nel conto sono incluse tutte le spese sopra elencate (anche le gomme), tranne ovviamente il prezzo d'acquisto, e considerando la benzina a 1.65 €/l mediamente e il consumo medio EFFETTIVO di 7,5 l / 100 km corrispondente alla mia media. CONCLUSIONI Non è un caso che l'MX-5 sia viva da più di 20anni e abbia venduto più di 900 mila unità, perché la sua formula è vincente. Prezzo accessibile, divertimento assicurato, alto contenuto tecnico ed emozionale unito a semplicità ed economicità di utilizzo. L'MX-5 è una delle poche isole felici accessibili all'appassionato di automobili e automobilismo, ciò che attira è l'unione di razionalità e passione: la razionalità viene dalla scelta di prediligere soluzioni semplici e consolidate per raggiungere la prestazione, togliendo piuttosto che aggiungendo cose, realizzando quindi un telaio leggero e robusto in acciaio, abbinato ad uno schema sospensivo degno di una vera sportiva, ma senza esagerare con la dimensione delle ruote per un mero appagamento estetico. Anche motoristicamente, lo schema è raffinato, perché vede un doppio albero a camme in testa con VVT e distribuzione a catena, ma anche classico per cubatura e assenza di "intrugli": è un semplice aspirato, niente downsizing e turbine qua e là. Anche la disposizione longitudinale con trazione posteriore è tradizionale, ma comunque diversa e più "corsaiola" rispetto alle auto di pari prezzo d'acquisto. La potenza specifica è bassa, è vero, e questa è sicuramente una nota dolente sul lato prestazioni, ma d'altra parte fa si che il motore sia sfruttabile ed elastico in tutto il campo di utilizzo, abbastanza parco nei consumi e con manutenzione ridotta all'osso. Il soddisfacimento della passione viene dall'indole dell'auto, che permette di divertirsi anche senza strafare con l'acceleratore, grazie alle doti ciclistiche ineguagliate nel panorama automobilistico non specialistico, dall'estetica dai volumi riuscitissimi e, ovviamente, dalla possibilità di abbassare il tetto. Purtroppo l'auto sconta anche diversi difetti, alcuni perdonabili come la delicatezza e l'inaccuratezza della verniciatura, o la spartanità scricchiolante degli interni, mentre altri su cui proprio non si riesce a soprassedere, come la taratura poco frenata degli ammortizzatori e un rapporto finale troppo corto, unito all'assenza della sesta marcia, che cozzano con la qualità e la piacevolezza di un cambio altrimenti perfetto. In definitiva devo dire che sono molto soddisfatto dell'acquisto, per niente dell'assistenza, e che ogni giorno la mia piccola Mary Jane (Così ho chiamato la mia MX-5) sa regalarmi un sorriso, a parte il venerdì che tipicamente vado a fare il pieno. Poi si sa, non esiste nulla in commercio di assimilabile all'MX-5, tanto che l'unica concorrente di un'MX-5 è... un'altra MX-5!! Tanti auguri Mary Jane!- 73 risposte
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Alfa Romeo 159 TBi Sportwagon Disctintive 2011
nella discussione ha aggiunto Sandro in Le Nostre Prove
Giunto al traguardo dei 6 mesi dall'acquisto e dei 2500 km percorsi (di cui 600 una tantum in sostituzione dei mezzi aziendali), posto le mie impressioni sulla bestiola. Posto guida: troppo "seduto", l'avrei preferito più sdraiabile, ma va bene comunque: il sedile (in pelle) contiene bene, il supporto lombare regolabile da il suo lavoro e il mal di schiena che mi dava la Honda non si è più ripresentato. Abitacolo: comodo per 4, meno per 5; lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori permane più che sufficiente. Notevole la luminosità grazie alle finestrature di forma regolare e agli interni chiari. Bagagliaio: non estremamente capiente e dotato di elevato scalino nonché imboccatura non troppo grande, ma per adesso va bene anche così. Ingombri: quel che da maggiormente fastidio e' l'infinito sbalzo anteriore, dissimulato dalla forma "a freccia" del muso. È difficile non toccare nelle rampe curve. Motore: fantastico , praticamente nessun turbo lag. Puoi usarlo in modalità "vecchietto col cappello" e cambiar marcia a 1500 giri, ma quando hai fretta tira con progressione invidiabile fino ai 5000 giri, per poi sedersi. Non sono mai andato oltre i 5500. Tra i 1500 e i 5000 ha una progressione regolare ma veloce, ed anche in 4a e 5a si sente che spinge decisamente. 6a marcia da riposo ma non troppo. Cambio: odio la retro a sinistra della 1a, che mi rallenta il passaggio retro-1a. IMHO, doveva essere fatto diversamente. Innesti precisi, leggermente duri, non contrastati; specie la 3a. Come va su strada: nonostante la massa che si porta dietro, il misto extraurbano veloce e' la sua passione: si pennellano le traiettorie con precisione, aiutati da uno sterzo pesante il giusto ma che non da strani ritorni in tiro/rilascio; l'accoppiata motore/cambio, sebbene quest'ultimo sia perfettibile, unito alle doti dinamiche della vettura e a una posizione di guida buona ma non ottima, fanno di questa macchina un giocattolone adatto per girare divertendosi un po', come per scarrozzare la famiglia con tranquillità: insomma, mi dispiace dover scendere quando faccio le mie strade preferite. Tranquilla e sufficientemente silenziosa a velocità autostradale; efficace il cruise control. Se serve, e sufficiente affondare l'acceleratore per partire. Fari allo xeno efficienti. Multimedialità: non mi interessa. So che ha il navigatore, il Bluetooth (comodo ma macchinoso per configurarlo), presa USB, autoradio. Ascolto la radio e basta. Palloso che si accenda con l'auto. Consumi: "beve una cifra ma non spreca una goccia" CIT. Ma chissenefrega, per i miei km va bene anche così. Nessun problema od anomalia da segnalare. Infine: adoro quest'auto, nonostante abbia la trazione dalla parte sbagliata (e quindi anche le proporzioni) la trovo una gran macchina. Sono convinto che, con altri interni, avrebbe potuto essere una gran Lancia, più che un'Alfa Romeo. Non è agilissima, né potrebbe esserlo, data la massa; ma si comporta comunque bene. Promossa, voto 8/10.- 29 risposte
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Ho appena raggiunto quota 5000 con la mia jazz 1.2 trend e ho parecchie impressioni da condividere. Mi rifaccio allo schema dell'ottima recensione di Stev66 Posto guida Comodo, riesco a stendere le gambe senza alcun problema e le regolazioni sedile mi fanno sentire perfettamente a mio agio pur essendo sopra 185 cm d'altezza. Non è un'auto per giapponesi quindi . Il poggiapiede accanto alla frizione è in gomma dura e di buona qualità. Il volante è sicuramente bello da vedere, ma ho notato che tende a sporcarsi facilmente: rimane una patina bianca, come se avessi guidato con le mani sporche di gesso da lavagna. Si ripulisce molto facilmente, ma non capisco lo sporco da cosa possa derivare (ho fatto la prova con i guanti e con le mani pulitissime) In caso di andature più decise, il sedile trattiene discretamente. Nessun problema di comfort, anzi Il cambio è facilissimo da raggiungere e, solo toccandolo da un'impressione di solidità e di buona scelta di materiali. Plancia e comandi A dispetto dell'apparenza, "da astronava" sono tra i più semplici ed intuitivi con cui abbia mai avuto a che fare. Leggevo che nel modello pre-restyling non si riusciva a leggere il display radio nelle giornate di sole. Il problema è stato completamente risolto. Le manopole per il riscaldamento e i tasti per l'aria condizionata ed il ricircolo interno sono alla portata di mano e non c'è pericolo di confondersi. In basso, sotto la bocchetta d'aria anteriore sx c'è il tasto per regolare gli specchietti e per disattivare l'ESP (operazione che il concessionario mi ha raccomandato in caso di neve, altrimenti l'auto non partirebbe). Come già anticipato da diversi altri utenti è un po' stano che il comando per i finestrini non sia illuminato di notte (gli altri comandi sulla consolle centrale sono tutti illuminati con luce arancione) per cui fai un po' fatica e devi andare a tentoni. I vari portaoggetti hanno buona capienza e sono in plastica liscia, refrattaria allo sporco, il resto della plancia è zigrinato (e facilmente rigabile se non si sta attenti. Assolutamente comodissimi i vari portabevande sparsi per l'abitacolo, magari non bellissimi da vedere, ma hai un posto per ogni cosa. Io che ho sempre qualche oggettino da trasportarmi qui e là non ho mai problemi di cose che mi rotolano in giro come mi è capitato con altre auto. Climatizzazione Manuale, lo uso molto poco e quando l'ho usato ha dimostrato di saper tenere tranquillamente la macchina al fresco. Mi auguro che lo scarso utilizzo non sia fonte di problemi in futuro, nel caso tengo spesso l'aria accesa per evitare la comparsa di muffe. Per quanto riguarda il riscaldamento, la macchina è un autentico fornelletto, appena il motore entra in temperatura scalda moltissimo anche con la ventola al minimo. Ora che cominca a fare fresco mi basta mettere la seconda velocità per 5 minuti e sono già in clima felpa leggera:mrgreen: Visibilità Ottima la visibilità anteriore grazie anche al grande cristallo, meno quella posteriore che lascia al guidatore l'indovinare i "confini esterni del paraurti" e spesso le grande capienza dell'auto ti traggono in inganno per cui o lasci troppo spazio o sfiori con l'estremità del paraurti gli angoli (ed io ho sfiorato un po' troppo ). In marcia gli specchietti sono assolutamente funzionali e ringrazio ogni giorno di più le loro grandi dimensioni. Materiali e Finitura Per quanto riguarda gli assemblaggi non ho assolutamente niente da segnalare, pur essendo made in china la mia jazz è impeccabile sotto questo punto di vista. Le plastiche in certi punti sono un po' cheap ma non più della media del segmento. Forse la zigrinatura delle plastiche della plancia favorisce un po' le strisciate, ma nel complesso io mi ritengo assolutamente soddisfatto. Lo sono meno per quanto riguarda i sedili, divisi in due tessuti diversi, uno azzurro più liscio e quello esterno nero "a retina". SI sporcano mooooooolto facilmente. Ora io non ho ancora trovato il tempo di ripulirli, ma ho notato che è veramente facilissimo sporcarli. Non sarà niente di particolarmente grave, però.. E veniamo al più grosso difetto dell'auto, quello che veramente può rovinare un prodotto ben fatto: LA VERNICE:(r:(r:(r:(r:(r Non è possibile che con un'unghia (non un artiglio, un unghia di donna di quelle fatte a gel, quelle smussate) mi si strisci la maniglia della portiera. Non lo è nemmeno che una pallina da tennis di rimbalzo (blando, molto blando) ti strisci lo specchietto come una sassata. Ossservando meglio gli strisci si vede subito che lo strato di vernice è sottilissimo e si è un po' scrostato...tanto che le strisciate leggerissime non sono così ------ come te le farebbe uno con la chiave, sembrano quasi schizzi di vernice. Rispetto al resto la verniciatura è assolutamente inaccettabile. Accessori Radio CD ed MP3 ESP, ASR, 2 vetri elettrici (e meno male, io dietro vado mooolto meglio con le manovelle), clima manuale, sedile sdoppiato, 6 airbag , impianto frenante a quattro dischi. Si fa sentire la mancanza di cruise control e l'assenza di una presa USB per il mio lettore MP3 ma per il resto sono assolutamente soddisfatto. I fendinebbia sarebbero stati superflui vista l'ampiezza del fascio di luce dei fari. Dotazione di sicurezza Cito Stev66: Molto buona; 6 airbag (frontali, laterali, per la testa davanti e dietro), Abs, Esp, Asr, disattivazione airbag lato passeggero con chiave, attacchi isofix ai sedili posteriori, impianto frenante a 4 dischi, poggiatesta anteriori attivi. La dotazione è da segmento superiore. L’auto ha avuto 5 stelle al test Euroncap, pur con un punteggio non elevatissimo. Ed aggiungo che i freni sono efficientissimi sebbene però siano necessari in quanto rispetto ad altre auto più moderne il freno motore è molto meno influente. TI ritrovi a scalare in seconda e a filare ancora abbastanza spedito per dover ricorrere al pedale. Abitabilità Semplicemente il top. Trasporta 4 ragazze oltre al guidatore in assoluto comfort Bagagliaio Ottimo per dimensioni, diviso in due dalla coprtura e il vano ruota di scorta può essere ulteriormente sfruttato anche se io ho deciso di procurarmi una ruota di scorta. I sedili se abbattuti creano un vano di carico piatto e senza dislivello e se alzati permettono di portare sul pavimento borse borsette e borsone (comodissimo). Sotto uno dei sedili dietro c'è una tasca grande più o meno quanto il manuale utente Confort Il problema di rigidezza delle sospensioni del modello 2009 è stato notevolmente mitigato, siamo quasi a livello normale anche se un po' di rigidezza resdiua è rimasta. Idem dicasi per l'insonorizzazione che è stata modificata in modo tale da ridurre notevolmente il rimore (ancora percettibile) a velocità autostradali. Per tutti gli altri usi assolutamente silenziosissima, salvo qualche "clic" ogni tanto dei relais che si attivano. Motore Fantastico. All'inizio il fatto che il procedere in prima marcia alzando semplicemente la frizione fosse possibile solo a prezzo di notevoli tremolii e sforzi da parte dell'auto mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Il motore Honda ivtec 1200cc è anche abbastanza poco reattivo ai bassi ma me lo aspettavo. Quello che invece NON mi aspettavo è il livello del "calcio" che il Vtec ti da ad alti giri. Altro che calcio..è una pedata! superati i 2500 giri si decolla . Per quanto riguarda i consumi le velocità medio alte, se tenute costanti, fanno di questo motore un gioiellino di risparmio. Avendo la fortuna di girare a velocità medie costanti ho un consumo reale di 4,8Lt/100 km misurato alla pompa. Io tuttora fatico a crederci. Il CDB è più ottimista del 7-10% rispetto ai consumi reali. E per quelli abituati a guidare in un certo modo sicuramente sembrerà difficile, ma seguire diciamo un 9 volte su 10 l'indicatore di marcia non è così astruso come può sembrare. Cambio Solido e molto fluido, tranne forse quando passi alla seconda marcia in fase di decelerazione. Mi trovo ad usarlo spesso date le caratteristiche del motore e spesso rimani in dubbio se tirare la marcia per volare o seguire il suggerimento dell'auto per risparmiare. Sono dilemmi che è bello avere come già molti hanno giustamente suggerito, una sesta marcia sarebbe stata perfetta, come il cacio sui maccheroni. Sterzo Non concordo con chi sostiene che sia esageratamente artificioso. E' molto leggero ma preciso il giusto per evitare qualsiasi tipo di amiguità al volante ed in manovra. Freni Potentissimi ma bisogna stare molto attenti perchè con una pressione un attimo più decisa inchiodi. Efficacissimi in caso di emergenza dove, in coabitazione con ABS ESP ed AVR consentono di riudrre al minimo i rischi. In sintesi La ricomprerei domani. Se avesse avuto tessuti interni meno sporcabili e, soprattutto una verniciatura decente, sarebbe stata l'auto perfetta. Se proprio vogliamo fare i pignoli insonorizzando di più l'abitacolo e aggiungendo una sesta marcia ne avremmo fatto anche una long-distance cruiser senza eguali per caratteristiche nel mercato. Paghi un po' di più rispetto alla concorrenza ma non rimpiangi i tuoi soldi. Salvo quando fai i conti con la vernice:(r:(r:(r
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Eccomi di ritorno dai primi 600 km con la punto 2012 1.4 77cv allestimento easy. Il passaggio dalla punto seconda serie da 60 cv alla 2012 è notevole e si fa sentire sotto ogni aspetto. Guardandola da fuori, ma soprattutto salendoci sopra non è immediato riconoscere l'appartenenza di quest'auto al segmento B. Il bagagliaio è molto capiente e i 275 litri di capienza ospitano tutto il necessario per quattro giorni di campeggio di due presone (borse,tenda,alimenti, materrassino matrimoniale,materassino singolo "ovviamente sgonfi",frigo,sgabelli ,pentolame vario e di spazio vuoto ne è rimasto parecchio...è rimasto fuorisolo il tavolino perchè di forma incompatibile). Ai sedili anteriori si accede comodamente, ricordo che le prime volte con la punto seconda serie avevo preso un paio di zuccate sul montante per salire. Al posto di guida si notano le proporzioni ben studiate, prima dovevo alzare il volante per far scorrere le gambe sotto, ma così facendo non vedevo bene il cruscotto con i contagiri. Con la 2012 invece è tutto molto comodo, nella posizione di guida si leggono bene tutti i dati sulla plancia, i dispositivi per le luci e le frecce sono ben raggiungibili con medio e anulare, il cambio si trova immediatamente ed è molto ergonomico, per non parlare del volante che non ho paura di paragonare a quello della delta che abbiamo in famiglia, la presa è molto salda e i comandi al volante si usano comodamente (tenete però presente che su questa punto ho il volante e il cambio in pelle, non so dirvi se le forme rimangono invariate passando alla versione in plastica). Unica pecca per la guida è secondo me il freno a mano, in casa fiat hanno preferito nasconderlo molto, ma così facendo bisogna fare attenzione alla presa accendisigari che rimane proprio a qualche millimetro dal pollice della mano destra mentre impugna la leva. Il comfort è ottimo e non paragonabile alla vecchia seconda serie! L'auto è molto silenziosa e il motore si sente solo andando oltre i 3000 giri, con un rumore però molto più basso rispetto al 1.2. Sull' aurelia se tenevo i finestrini giù non sentivo il mio motore, ma i diesel affianco. Il discorso cambia in autostrada dove in quinta a 4000 rpm i 130 km/h si fanno sentendo solo i fruscii dell'aria sulla carrozzeria. Dopo Imperia l'autostrada ha molti sali e scendi sui quali si è comportata molto bene e dovevo tenere sott'occhio l'indicatore di velocità perchè anche a 150 km/h la macchina continua a essere molto silenziosa. Io non ne so molto di meccanica e motori, ma pur essendo un benzina si comporta molto bene anche a bassi regimi e non capisco perchè non abbia una sesta marcia, con la quale in piano in autostrada si potrebbe tenere il motore a bassi giri e abbassare i consumi. Una seconda pecca è l'impianto audio, il quale non è di categoria altissima, ma nei prossimi giorni vedrò di regolare bene gli alti e bassi per un acustica migliore. Con le dimensioni esterne bisogna un po' prenderci l'occhio perchè appena saliti il muso sembra molto più lungo di quanto sia in realtà. Per i consumi non vi dico ancora niente e aspetto che il contachilomteri indichi più di tre cifre... Detto questo vi dico che sono soddisfattissimo! Se avete domande su questo modello ponetele pure e proverò a rispondervi!
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Essendo una Lancia, vale la solita premessa: sono un pò prevenuto... L’auto provata è una Lancia Delta 1.6 120 CV Oro con cerchi da 16” e 33000 km I km percorsi sono stati 480, in pratica tutti in autostrada Esterni La linea di Delta è particolare, la si amo o la si odia. A me piace moltissimo, e la considero uno delle proposte migliori , se non la migliore, del segmento. Il posteriore è riuscitissimo, il muso a punta non fa tradire ( troppo ) la derivazione da Bravo e la linea filante ne minimizza la lunghezza non comune. .Belli anche i colori “particolari” disponibili, le cromature ed i cerchi in lega ( che pur essendo da 16” non danno l’effetto “carrello della spesa ” come in altre auto ) Interni Il design della plancia, uguale a quello di Bravo è dissimulato abilmente dall’uso di un materiale di qualità decisamente maggiore e da una console centrale “minimalista” di disegno leggermente diverso e di color chiaro ben più gradevole, nonché dall’uso ben più esteso di cromature. Belli anche i comandi del clima manuale. Grazie anche ad un montaggio molto più curato, l’effetto complessivo di qualità percepita è notevole, superiore a tutte le altre vetture del Gruppo della categoria ed anche superiori, ed all’altezza di quello dell’ Astra J, una delle vetture migliori da questo punto di vista. E per quanto la triade sia lontana, VW Golf non è poi così distante. Per contro stonano parecchio i sedili, comodi ma rivestiti di stoffa più robusta che lussuosa, ed i fianchetti porta di plastica dura e stoffa dozzinale. Rivestimenti e plastiche di montante e padiglione nella norma, bella la moquette. Posto guida Migliore di quello già buono di Bravo, ( i cm guadagnati in lunghezza si sentono positivamente ). Comodo e ben regolabile, il sedile è confortevole e più morbido .. Bello il volante, ben impugnabile e ben rivestito. Comodo il vanetto portacellulare sulla sinistra. Comandi tutti raggiungibili comodamente, con la sola parziale esclusione del regolatore di velocità, posto su un satellite sotto la leva sinistra. La visibilità anteriore è buona, quella posteriore meno. Frizione leggera e con pedale alla stessa altezza dell’acceleratore.. Plancia e comandi In pratica vale lo stesso giudizio di Bravo: il design con la console centrale orientata verso il guidatore è bello e comodo per le regolazioni., ma i comandi della climatizzazione sono un po’ troppo in basso( ed il clima è manuale ). I comandi radio al volante sono insufficienti ( manca lo scan delle frequenze ) comodo il trip master sulla levetta destra. Comandi principali illuminati. Specchietti piccolini. Un po’ brutti a vedersi i numerosi tasti inutilizzati intorno alla radio, ma è il prezzo da pagare alla standardizzazione. Abitabilità Molto buona anteriore e posteriore, dove i centimetri longitudinali in più rispetto a Bravo si sentono. Bagagliaio Molto buono anch’esso, completamente rivestito di moquette, è già coi sedili completamente arretrati più lungo di quello di Bravo. Il design particolare della coda sottrae qualche centimetro in alto, recuperabili comunque con il sedile posteriore scorrevole. Accessori Vale il discorso fatto per Bravo, con in più l’aggravante della marca: la dotazione è un po’ scarsina per una C che vuole essere premium o near premium: C’e’ tutto l’indispensabile compresa la bocchetta per i posti posteriori, le luci di ingombro su tutte le quattro porte ( ma non quelle di illuminazione piedi , chissà perché ) e l’ormai irrinunciabile cruise control, ma il clima è solo manuale e non c’e’ nessun accessorio “sfizioso” di serie. Ormai i concorrenti generalisti offrono di più, considerando anche che l’Oro non è neanche l’allestimento base. Comfort Ottimo, a livello delle migliori concorrenti, ed un deciso miglioramento rispetto a Bravo. Il motore è meno romboso in accelerazione ed a freddo, i fruscii aerodinamici quasi assenti, il rumore di rotolamento pneumatici ridotto. Tutto ciò unito alle buone caratteristiche dinamiche, all’ottimo assorbimento delle sospensioni, al comodo sedile ed al cruise control, rendono i confortevoli anche i viaggi più. lunghi. Solo in città il cambio poco maneggevole ( e le dimensioni importanti ) si fanno sentire negativamente. Motore Su questa Lancia il 1.6 Mjet 120 Cv si comporta meglio del “fratello” da me provato su Bravo, forse per una taratura leggermente diversa della centralina o dei rapporti. Elastico e potente in ogni situazione, per gradevolezza di utilizzo si avvicina al re della categoria ( e suo successore ) Mjet II 105 Cv, ed uguaglia o supera i suoi principali concorrenti, guadagnando anche un po’ di corpo in basso. Accelerazione Molto buona in ogni circostanza, permette di sfilarsi dai problemi in ogni situazione. Ripresa La rapportatura del cambio è leggermente più lunga di Bravo ( 2200 giri a 130 km/h in VI contro 2250 ), ma complice il cambio diverso od il motore più efficiente, la ripresa è decisamente migliore e molto buona in senso assoluto. Cambio Su questa versione dovrebbe essere stato adottato il 635 di Giulietta contro il 530.6 di Bravo. Ciononostante, la manovrabilità è decisamente peggiore rispetto all’Alfa e solo di poco migliore rispetto alla Fiat. La corsa della leva è troppo lunga, e gli innesti un pochino gommosi e contrastati. Strano, ma forse si paga dazio ad una tiranteria diversa. Sterzo Rispetto a Bravo è altrettanto leggero in manovra ed in marcia, .ma decisamente più preciso e pronto ( anche se non arriva all’eccellenza di Giulietta ). Influiscono non poco le miglior caratteristiche dinamiche dell’auto, dovute al passo maggiore ed alla diversa taratura delle sospensioni. Freni Come per Bravo, impeccabili per potenza e modulabilità. Tenuta di strada/Stabilità Rispetto a Bravo, nonostante la parentela sottopelle, il miglioramento è evidente: l’allungamento del passo, che però non innesca comportamenti dondola tori del retrotreno ( che resta bello stabile ) come nel caso di Megane, e la diversa taratura delle sospensioni ne migliorano nettamente il comportamento in appoggio nei curvoni veloci, dove si va vicino, all’eccellenza di Giulietta. Inoltre l’assetto è piatto, e non si avvertono i dondolamenti di cassa della cugina torinese. Manca , è vero, l’agilità di Giulietta, ma l’obiettivo di quest’auto non è danzare tra le curve nel misto. Consumo A velocità codice , il consumo medio del mio viaggio è stato 5,6 litri/100 km ( verificato 5.8/5.9 ) . Ottimo risultato . In conclusione Lancia Delta è il canto del cigno di un modo di fare auto in FGA che è morto con la fusione con Chrysler. Come tale prende tutto il buono che già c’era in Bravo e lo migliora nei punti in cui Bravo era carente, soprattutto per quanto riguarda le doti stradali. Non sorprendentemente l’ultima della vecchia scuola è sorprendentemente vicina alla prima della nuova scuola ( Giulietta ) ed addirittura la sopravanza per stile, comfort e qualità percepita della plancia. Dove è il problema allora ? il problema come sempre è nel pesante marchio che porta. Non è a mio parere ammissibile che Lancia ( come nel caso di Ypsilon ) si sia sforzata con successo di migliorare la base meccanica comune, portandola probabilmente al massimo consentito, ma poi cada su difetti facilmente rimediabili come una dotazione di accessori risicata , o materiali e finiture francamente inaccettabili ( si vedano tessuti sedili o i fianchetti portiere ) su un’auto che vuole essere qualcosa di diverso dalle generaliste. A maggior ragione per una Marca che le finiture interne e della qualità percepita le ha quasi sempre curate, almeno nel segmento di riferimento ( si veda per confronto per esempio la Lybra o la Delta II ). Ed a ,mio parere, il fatto che allestimenti più lussuosi a pagamento vengano offerti , non è una giustificazione. Peccato, perché l’auto è un’ottima stradista, all’altezza, se non superiore, in questo della migliore concorrenza straniera anche blasonata ( qualcuno ha detto A3 SB ? ) anche in questo caso , un’occasione parzialmente mancata. A mio parere, da comprare, ma in allestimento un pò più lussuoso ( ed in presenza di sconto )
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L’auto provata è una Opel Meriva 1.3 CDTI 95 CV Cosmo con cerchi da 16” e 35.000 km circa. I km percorsi sono stati 330 circa. ( da Lamezia Terme a Catania, con giri in loco ) Esterni La linea e’ piacevole, anche se non particolarmente innovativa ( linea di cintura a parte ) . La linea di cintura a zig zag da’ un tocco di particolarita’ all’ auto, ma secondo me stona. L’auto a noleggio era parecchio “vissuta”, quindi con verniciatura ed accoppiamenti esterni in pratica ingiudicabili. Interni Come nel caso di Y sono state usate due plastiche di non eccelsa qualita’, una scura e rigida per le parti inferiori della plancia e dei fianchetti porta, una piu’ morbida per le parti superiori . Padiglione e montanti rivestiti di stoffa e plastica chiara, di aspetto robusto. Le abbondanti cromature ( cornici bocchette , contorno plancia centrale , battitacco ) rendono pero’ l’ insieme piu’ gradevole ed alzano parecchio la qualita’ percepita , che resta comunque un gradino sotto le sorelle maggiori Astra e Insignia, anche se adeguata all’auto ed alla categoria. Sedili e rivestimenti interni piu’ robusti che lussuosi. Posto guida Un po’ rialzato, ma comodo anche dopo molti km e ben regolabile. Gli specchietti esterni sono piccoli. Fastidioso il fatto che il pedale del freno sia molto rialzato rispetto al pedale dell’ acceleratore , che non permette di passare da acceleratore al freno ruotando solo il piede . Comode le nicchie svuotatasche. Plancia e comandi Bello il volante, e comodo il cambio rialzato. La parte centrale della plancia in cui stanno climatizzatore automatico bizona e radio, presenta in scala minore il profluvio quasi incomprensibile di comandi di Astra, ma la semplificazione in questo caso aiuta non poco la gestione. Sul volante insieme al regolatore di velocita’ ed al bluetooth, sono comunque replicati ( e di uso intuitivo ) i comandi della radio ( ottima ) Tutti gli altri comandi sono comodi e ben posizionato. Strumentazione classica , con il ritorno del termomentro dell’acqua. Molto scomodo il freno a mano elettronico, anche perche’ l’Hill Holder o non c’ era o non funzionava. Abitabilità Ottima, esaltata dalle portiere posteriori ad apertura ad armadio . Davanti i posti sono molto confortevoli anche in larghezza; dietro due persone stanno comodissime, tre ci stanno senza troppe difficolta’. Comunque il sedile posteriore scorrevole ( anche parzialmente ) esalta le possibilita’ di gestione dello spazio. Bagagliaio Dimensioni piu’ che buone , ma non eccezzionali . Il rivestimento interno e’ in plastica, ma adeguato alla categoria. Si puo’ sfruttare anche il pozzetto molto ampio per la ruota di scorta ( non presente ) ed il sedile scorrevole per ampliare lo spazio, se necessario. Accessori L’ allestimento Cosmo e’ piuttosto completo, ed offre tutti i principali accessori della categoria , tra cui un comodo ed ottimo regolatore di velocita’. In pratica mancano solo i sensori di parcheggio, i fari allo xeno ed il navigatore. Solo e’ molto fastidiosa la mancanza dell’hill holder. Potente e silenzioso il climatizzatore bizona, ottima e ben regolabile la radio. Comfort Altro punto di forza dell’auto. Il motore e’ ben insonorizzato, le sospensioni filtrano bene, i fruscii aerodinamici e i rumori di rotolamento sono minimi. Si viaggia in assoluto relax . ( viste anche le altre caratteristiche dell’ auto ). In questo modello si sentivano strani cigolii e vibrazioni all’avantreno in I e II. Motore Il piccolo quattro cilindri italo tedesco qui raggiunge la sua piena maturita’ . Senza buchi a nessun regime, resta brioso da 1500 a 3000 giri, laddove comincia a sentire massa e aerodinamica dell’ auto. Un piccolo grande cuore, con l’unico limite di essere trapiantato su un corpo vettura forse troppo grande per lui. Accelerazione Adeguata al motore e buona fino a a 120 km/h, oltre l’ auto si siede un po’ e richiede di tirare a fondo le marce. Anche in salita Soffre un po’. Ripresa Vedi accelerazione : nelle riprese fino ai 120 Km/h va bene, oltre soffre. Nel traffico di tutti i giorni comunque non ci sono problemi. Cambio Un cinque marce piu’ turistico che sportivo , con i rapporti abbastanza corti ( 2700 giri a 130 km/h ) di tachimetro ) . Innesti precisi, corsa lunga , buona manovrabilita’ . Molto migliore di quello a 6 marce della sorella maggiore. Sterzo Pesante e preciso il giusto, ti trasmette sempre le sensazioni corrette. Migliore di quello un po’ vago della sorella maggiore. Freni Potenti e ben modulabili . Male solo l’hill holder o non funzionante o non presente che obbliga a tenere schiacciato il pedale del freno per disinnestare il freno a mano, e quindi e’ parecchio fastidioso nelle partenze in salita. Tenuta di strada/Stabilità Buona per la categoria. L’ auto nonostante l’altezza si appoggia bene e non dondola . Non e’ una Lotus, ma per la categoria e’ piu’ che sufficiente. Consumo CdB dopo 330 km di autostrada ( in maggior parte ad una corsia ) e statale : 5,2 litri/100 km . Molto buono, anche se l’ auto non era a pieno carico In conclusione Nonostante io normalmente diffidi delle auto sottomotorizzate, questa Meriva e’ stata una lieta sorpresa. Alle note ( ma non scontate ) doti di abitabilita’ ,comfort e bagagliaio, questa auto unisce guidabilita’ piu’ che buona e prestazioni forse non esaltanti, ma comunque piu’ che adeguate, soprattutto se l’uso prevalente non e’ a pieno carico . In ogni caso, se necessario, la versione 1.7 110 Cv ( col cambio a 6 marce ) costa solo 1000 euro di piu’. Le note negative sono un generale scadimento della qualita’ reale dei prodotti della casa di Russelheim: e’ vero che le Opel non sono piu’ le “Doktorwagen” di Kadettiana memoria, e che le auto da noleggio sono storicamente ben piu’ vissute della media, ma avere l’Hill Holder non funzionante e vibrazioni e rumori sospetti all’ avantreno dopo soli 35k km, non depone a favore della qualita’ reale dell’ auto. Peccato perche’ l’ auto in generale c’e’ eccome.
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Consumi rilevati 0.9 TwinAir versus concorrenti [Dati da "Sprit monitor.de"]
nella discussione ha aggiunto stev66 in Le Nostre Prove
diamo un pò di numeri reali, presi da "Sprit monitor.de" Citroen C1 1.0 benzina 69 CV aspirato consumo medio 5,25 l/100km Toyota Aygo 1.0 benzina 69 CV aspirato consumo medio 5,42 l/100km Peugeot 107 1.0 benzina 69 CV aspirato consumo medio 5,52 l/100km Volkswagen Up! 1.0 benzina 60 CV aspirato consumo medio 5,59 l/100km Lancia Ypsilon 0.9 benzina 86 Cv turbo consumo medio 5,77 l/100km Fiat Panda ( 2003 ) 1.2 benzina 69 Cv aspirato consumo medio 6,02 l/100km Kia Picanto 1.0 benzina 69 CV aspirato consumo medio 6,06 l/100km Fiat Panda ( 2003 ) 1.2 benzina 60 Cv aspirato consumo medio 6,18 l/100km Fiat 500 1.2 benzina 69 Cv aspirato consumo medio 6,24 l/100km Fiat 500 0.9 benzina 86 Cv turbo consumo medio 6,27 l/100km Hyundai i10 1.1 benzina 67 CV aspirato consumo medio 6,31 l/100km Lancia Ypsilon ( 2003) 1.2 benzina 60 Cv aspirato consumo medio 6,58 l/100km Le Up sono quattro , le Lancia 2. Scopriamo che il tre cilindri tecnicissmo e modernissimo e stilosissimo e ( aggiungete voi il superlativo voluto ) con ben 26 CV di meno permette un risparmio di ben 0,68 litri ogni 100 km rispetto a 500 e di ben 0,18 l/100km rispetto ad Y permettendo perciò su 100.000 km di percorrenza un bel risparmio di 1224 Euro rispetto a 500 e di ben 324 Euro rispetto a Y. Ma si sa, i motori li san fare solo in Germania!!! Aggiungo come paragone, alcune vetture non paragonabili come dimensione e classe ( cambio manuale ), ma come consumi Toyota Yaris ( 2005 ) 1.0 benzina 69 CV aspirato consumo medio 5,51 l/100km Honda Jazz 1.2 90 Cv aspirata consumo medio 5,79 litri/100 km Skoda Fabia ( berlina ed SW ) 1.2 86 Cv turbo 6,23 litri/100 km Honda Jazz 1.4 99 Cv aspirata consumo medio 6,24 litri/100 km Audi A1 1.2 86 Cv turbo consumo medio 6,64 litri/100 km Fiat Grande Punto 1.2 benzina 69 Cv aspirato consumo medio 6,83 l/100km Fiat Grande Punto 1.4 benzina 77 Cv aspirato consumo medio 7,11 l/100km -
Buonasera a tutti, come mi è stato chiesto da stev66 vi espongo brevemente le mie impressioni su questo motore che monta la mia Punto evo. L'auto è stata acquistata nel 2010 in sostituzione della Brava 1.6 100cv che era arrivata ormai al capolinea. Dato che in famiglia usiamo poco la macchina, percorriamo circa 5000 km l'anno, la signora della concessianaria a cui ci siamo rivolti ci ha consigliato di restare nelle motorizzazioni a benzina, e noi abbiamo scelto questa che ci sembrava la più simile al 1.6 che avevamo sulla Brava e cioè il 1.4 multiair 105cv. La prima cosa che ho notato è la silenziosità del motore, buona anche la ripresa e abbastanza contenuti i consumi, io sono sui 16km/l circa, facendo però un uso della macchina al 90% cittadino. In autostrada viaggi lunghi ne ho fatto solo due, che dire, metti la sesta il motore si stabilizza sui 2500 giri e non ci si pensa più.. Unica pecca che ho notato fino ad oggi è che d'estate quando fa particolarmente caldo appena accesa il motore da qualche piccolo strattone, ma solo per i primi 30-40 metri poi tutto regolare. Quando l'ho portata a fare il tagliando ed ho segnalato questa cosa al meccanico lui mi ha risposto che le macchine d'estate dato che fa caldo si deve usare la moto e non la macchina Ovviamente era una battuta, ma sta di fatto comunque che nelle giornate particolarmente calde qualche strattoncino alla partenza lo fa ancora... Che altro dire, un particolare grazie agli inventori di start&stop, hill holder e del suggeritore di cambiata (che non mi ricordo come si chiama:oops:) che hanno reso ancora più rilassante e piacevole per me andare in macchina. Ps spero di non aver commesso errori o cose simili creando questo 3d, era la mia prima volta
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Fiat Multipla Natural Power Dynamic (model year 2006)
nella discussione ha aggiunto Sandro in Le Nostre Prove
Dopo essermi sbizzarrito a descrivere la bestiola, tocca ora al cavallo da tiro della famiglia: la Multipla a metano. Acquistata nel febbraio del 2007, è prossima al raggiungimento dei 111.000 km percorsi. Il modello è il restyling, model year 2006, quello con il logo FIAT blu e la mascherina argento. Colore avorio. Com'è: beh, esteticamente sappiamo tutti cos'è la Multipla; o la ami o la odi. Non posso certo definirla esteticamente aggraziata, ma nonostante tutto ha un suo perché. Internamente si coglie invece la grandissima luminosità dell'abitacolo data dalle amplissime finestrature. Bagagliaio largo ma corto, anche se è accreditato di 440 litri. É possibile aumentarlo modificando il layout dei 3 sedili posteriori, facili da richiudere ma pesanti da rimuovere/rimettere. Nonostante ciò, hanno sopportato innumerevoli smontaggi/rimontaggi per la ripulitura con vaporetto delle "rimesse" dei bambini. Rivestimento dei sedili ancora in ottimo stato, nonostante tutto si sono rivelati di robusta fattura. Posto guida: decisamente seduto, anche se meno peggio di altre monovolume francesi contemporanee (Xsara Picasso); servoassistenza dello sterzo non eccessivamente leggero che fa sentire la strada senza ucciderti in manovra. Eccellente l'idea della corta leva del cambio sul cruscotto; sempre ottimamente manovrabile, porta ad azzardare cambiate sportive, immediatamente penalizzate dall'erogazione del motore. Tutti i comandi, ad eccezione del regolatore assetto fari, sono facilmente raggiungibili. Visibilità praticamente assoluta, aiutata anche dagli specchietti retrovisori esterni da camion (le "orecchie di Dumbo", le chiamo io) e solo leggermente infastidita dai montanti anteriori. Spazi interni: abbondanti per 4, ci si sta anche in 6, anche se in questo caso i più sacrificati sono i passeggeri dei posti centrali. Ciò non toglie che si possa viaggiare bene anche in 6 in autostrada per molti km. Rimuovendo 2 dei 3 sedili posteriori, si trasforma in un razzo missile (ops, ho sbagliato ) in una capientissima 4 posti in soli 4.09 metri di lunghezza. Motore: il 1.6 Torque metanizzato (103 cavalli a benzina, 92 a metano) è un'unità vecchio stampo, con la coppia massima in alto. Muove dignitosamente l'auto, ma nulla più. Quando si affonda l'acceleratore si fa sentire; in autostrada, a 130, è DECISAMENTE presente. Come va: la presenza delle 3 bombole di metano nel sottoscocca, all'interno dell'interasse dell'auto, non inficia l'ottimo comportamento stradale della vettura; non beccheggia e il rollio (per il tipo di auto) è contenuto. Come detto sopra, il motore fa quello che può per muovere dignitosamente l'auto, ma in autostrada a pieno carico mostra tutti i suoi limiti: la salita della A26, da Genova in direzione Milano, va fatta in 3a marcia. In 4a non ce la fa . L'elevata manovrabilità del cambio permette comunque rapidi cambi di marcia quando necessari con innesti precisi, leggeri e senza contrasto. Le 4 ruote piazzate agli angoli della vettura e l'elevata altezza da terra permettono di fare qualunque rampa di autosilo senza timore di toccare sotto; anche strade bianche vengono affrontate con nonchalanche decisamente apprezzabile. L'altissima altezza da terra rende difficoltoso l'accesso agli anziani; per contro rende facilissimo il carico/scarico dal bagagliaio (grazie al cavernoso accesso e al vano completamente piatto) e dei bambini, anche piccolissimi, su seggiolini di qualsiasi tipo. La sezione verticale, pressoché quadrata, dell'auto la rende sensibile al vento laterale. Per contro, una volta ripiegati gli specchietti (elettrici nella mia versione), la parte più esterna dell'auto è la protezione antiurto integrata nelle maniglie delle portiere, che è sempre la prima a toccare contro i muri, salvaguardando il filo della porta. Autonomia a metano: 450km con 26 kg di pieno (ad oggi, 24€). tagliandi ogni 20.000km o anno. Olio sempre pulito perché il metano non lascia residui. Problemi: una "metanata" sporca, ormai 2 anni fa, rovinò gli iniettori del gas, comportando una bella spesa per la loro sostituzione . Conclusione: auto forse incompleta perché rumorosa, poveramente allestita internamente e sottomotorizzata, ma eccezionale per l'uso che ne abbiamo fatto e la durata che sta dimostrando sotto stress (23.000km percorsi in un anno senza consumare un goccio d'olio) ma che ricomprerei OGGI STESSO se fosse ancora in produzione con un motore più moderno e potente: il 1.4 T-jet metanizzato del Doblò. Promossa, 8/10 -
Seat Ibiza vs Abarth Punto EVO Premessa: le 2 auto sono molto differenti, appartengono a 2 categorie diverse e a 2 fasce di prezzo differenti...tuttavia sono entrambe utilitarie ed entrambe le ho potute saggiare per parecchi km, mettendone in luce pregi e difetti.... Scheda delle 2 auto: Seat Ibiza 1.4 SC style 86cv: mi serviva un'auto da utilizzare tutti i giorni che fosse pratica ma anche giovanile e sportiveggiante (almeno di linea). Appena vidi la "nuova " Seat ibiza (2009) me ne innamorai, sportiva, pratica e sulla carta economica da mantenere...insomma perfetta per un ragazzo di 20 anni... La versione da me scelta era la Style, versione intermedia, con i seguenti optional: climatizzatore automatico, esp, cerchi da 16, autoradio lettore cd mp3 (feci la cavolata di non spendere 90 euro per la presa usb), colore blu gallia (un colore speciale da ben 600 euro!) PREZZO FINALE: € 14500 Abarth punto EVO 1.4 turbo 165cv : a distanza di 5 anni dall'acquisto dell'ibiza decisi di fare una pazzia, prendere una compatta sportiva. Mi serviva però un'auto che non superasse i 20000 euro e che non avesse cilindrate alte, valutai tutto...la corsa opc, veloce, però non mi convinceva come estetica ed era 1600 ; la clio rs, sportiva vecchio stampo ma 2000 aspirato era impossibile da mantenere con i costi annessi ; la polo gti, veloce, bella ma un po' fredda e soprattuto costosa (non veniva via a meno di 25000 euro) ;....la punto evo abarth invece mi piaceva esteticamente, aveva qualche cavallo in meno delle altre ma era 1.4 e in teoria essendo sul mercato da molto avere un'ottima affidabilità...soprattutto full optional (con anche skydome) veniva 21000 euro. PREZZO FINALE: € 19000 INTERNI Seat Ibiza: sicuramente non sono il suo punto di forza, l'impressione è che vw si sia impegnata poco, plastiche di bassa qualità e dai toni un po' tristi...razionale...ma l'impressione generale è di economicità. Molti i porta oggetti, ma non fate affidamento al cassettino, è minuscole e ci stanno a mala pena il libretto e il manuale, per fortuna nella versione 2012 è stato ampliato. La parte centrale della plancia, con radio mp3 e climatizzatore è leggermente spostata verso il guidatore per agevolarlo nell'accesso ai comandi, ma anche qui le plastiche lucide sanno un po' di economia. In compenso i comandi sono tutti facilmente accessibili e ben fatti, soprattutto i comandi della radio dietro al volante...scomodissimo invece l'hazard dietro al cambio!. I sedili sono confortevoli ma il tessuto dopo appena 10000km si stava già usurando, problema risolto nella versione 2012. Tappetini belli da vedere ma delicatissimi, quello del guidatore dopo 15000 km era già bucato.... Impianto audio ottimo, con bassi profondi e suoni puliti. Assemblaggi buoni ma non perfetti e dopo 5000 km sono già apparsi i primi scricchiolii. Cruscotto con indicatori ben visibili e dalla piacevole grafica, unica mancanza l'inesistenza del rilevatore temperatura acqua. Computer di bordo ottimo, lo stesso della polo. Abarth punto EVO: passando dall'ibiza all'abarth sembra un altro mondo, le plastiche sono NETTAMENTE di qualità migliore, la maggior parte sono dure, ma di bell' aspetto. Tutte di tinte scure, a differenza dell'ibiza che sono grigio chiaro. Piacevoli anche al tatto. La parte centrale della plancia è dominata dalla radio mp3 con usb e aux, e dal clima manuale. Piacevole l'illuminazione dell'abitacolo soffusa a led rossi. Assemblaggi così così, al livello dell'ibiza. Belli i particolari in alluminio e i battitacco. Buono il numero dei porta oggetti e buona la capienza del cassettino (che, a differenza dell'ibiza, ha anche la luce). Cruscotto con indicatori ben visibili e completi. Devo fare invece una critica all'indicatore del carburante analogico, sembra poco preciso e sale e scende a suo volere :b.... Altra cosa che non gradisco è la gestione della chiavetta da parte del Blue & Me, macchinosa e senza la possibilità di scegliere le cartelle (molto molto meglio l'ibiza). Comodo il Bluetooth. Impianto audio solo sufficiente, meglio quello dell'ibiza, per una macchina da 20000 euro mi sarei aspettato qualcosa di meglio rispetto alla evo base... Capitolo a parte per i sedili (in tessuto), belli, avvolgenti, e comodi, non rigidi e duri come uno si aspetterebbe da una sportiva, adatti anche per viaggi lunghi. CLIMATIZZAZIONE/RISCALDAMENTO Ibiza: il climatizzatore automatico è molto efficiente e di facile utilizzo. Scalda e disappanna vetri molto molto velocemente. Abarth: climatizzatore manuale. Efficiente e semplicissimo da usare. Un po' più lento rispetto all'ibiza nello scaldare e disappannare. Comunque molto buono. STERZO Ibiza: c'è solo una parola per definirlo: perfetto. Uno degli ultimi elettromeccanici sul mercato. Preciso, veloce, sai sempre dove stanno le ruote. Abarth: è migliorato rispetto alla grande punto abarth, ora è più preciso, però a mio parere ancora non perfetto. in modalità normal è morbido e comodo, anche in città ; in sport è più duro e preciso, nella media delle piccole sportive senza particolari lodi. CAMBIO Ibiza: ottimo. Veloce, corsa corta e mai contrastato negli innesti, quasi sportivo. Molto piacevole da manovrare. Abarth: questa è forse la più grossa pecca che ho notato, o forse perchè mi sarei aspettato di più...è abbastanza morbido ma ha escursioni lunghe e sembra un po' lento nella guida veloce, peccato perchè la dinamicità dell'auto avrebbe meritato di più. In ogni caso sembra robusto e anche a freddo non si impunta o gratta. MOTORE Ibiza: il motore è il classico 1.4 benzina 86cv aspirato euro 4 montato anche sulla polo (nella versione 2012 è euro 5). Ha il tipico comportamento degli aspirati, al di sotto dei 3000 giri è fiacchissimo e spento, al di sopra ha un discreto tiro fino a 5500 giri. La pochezza di coppia (130nm) si fa sentire, e anche molto, nelle salite e in ripresa l'auto fatica, e per i sorpassi è necessario scalare marcia (a volte anche 2). L'accelerazione nello 0 a 100 è di circa 12,5 sec, nella media della categoria. In ogni caso non aspettatevi MAI partenze fulminee, il motore è tutto tranne che sportivo. In compenso è onesto e piuttosto parco, andando allegri il computer di bordo segna 15 km/l, con il piede leggero i 16,5. L'impressione generale è di avere un'unità robusta e affidabile che richiede poca manutenzione. Piacevole il rumore sportiveggiante sopra i 3000 giri. Abarth: il motore è il 1.4 multiair turbo da 165cv. Con la selezione della mappa in Normal o Sport presenta 2 anime differenti. In Normal è abbastanza tranquillo fino ai 3000 giri, molto sfruttabile nell'utilizzo quotidiano. Ammetto che però la bassa sensibilità dell'acceleratore in questa modalità può rendere necessario schiacciare un pochino per non rimanere arretrati nel traffico. in compenso schiacciando decisi il motore sembra svegliarsi e provoca un piacevole effetto turbo lag sprigionando 230nm che rendono qualunque sorpasso in qualunque marcia (tranne sesta) agevole e veloce. In Sport cambia. Il minimo sfioramento del pedale provoca un'accelerazione in avanti. In questa modalità è tutto più reattivo, acceleratore, sterzo e freni. Il motore diventa fluido e più lineare e spinge lineare fino a 6000 giri. La notevole coppia di 250nm e i 165cv spostano l'auto senza problemi con riprese veloci e un'accelerazione da 0 a 100 dichiarata in 7,9sec (le prove delle riviste hanno rilevato tempi anche migliori, in circa 7,5sec). C'è una parola per definirlo: emozionante. Sound piacevole, cupo e sportivo. Per il capitolo consumi bisogna ammettere che la tecnologia multiair non ha aiutato molto. Nei primi 5000km sono MOSTRUOSI ma poi migliorano e andando tranquilli si riescono a fare i 13,5km/l, non male, anche se concorrenti fanno di meglio. Sistema Start&Stop presente ma a mio parere poco utile. TENUTA DI STRADA/DINAMICITà Ibiza: stupisce. Le sospensioni sono una piacevole mediazione fra comodità e tenuta di strada. L'auto si corica poco in curva, ma i sedili trattengono poco dissipando la voglia di andare veloci. Le buche, anche quelle più aspre vengono assorbite senza problemi e il risultato generale è di un'auto comoda e piacevole. Il telaio stupisce per la sua dinamicità e l'assetto generale per la sua prontezza, facendo rimpiangere qualche cavallo in più. La tenuta di strada è molto sicura e l'esp è molto (forse troppo) pronto e conservativo. Abarth: Assetto sportivo, basso ma non estremo, così si può sintetizzare. Le sospensioni sono rigide, ma non esageratamente. L'auto ha un comportamento piacevolmente neutro, e quando si esagera interviene l'esp (purtroppo non disattivabile per l'uso in pista). Guidandola tutti i giorni ci si accorge con estremo piacere che le buche vengono assorbite bene e che l'auto è perfino comoda per viaggi piuttosto lunghi! L'abarth è molto dinamica e nel misto stretto, grazie alla coppia e al sistema TTC (torque tranfer control) riesce a dare molte soddisfazione e a non sfigurare contro auto più blasonate. Naturalmente l'assetto basso (soprattutto nell'anteriore)obbliga attenzione su dossi o grosse sconnessioni. FRENI Ibiza: monta freni a disco sia sull'anteriore che sul posteriore. Ottimi. Molto modulabili e pronti. Abarth: 4 freni a disco di cui quelli anteriori ventilati Brembo a doppio pistoncino assicurano ottime frenate. Anche questi molto modulabili. CONCLUSIONI IBIZA: Auto dai duplici impieghi, sia per giovani che per piccole famiglie. Comoda e dinamica punta molto sulla sostanza. Auto solida che scivola sugli interni, inferiori alla concorrenza. Il 1.4 86cv è un motore tranquillo e non adatto agli sportivi, ma affidabile e discretamente parco. +comodità +cambio +dinamicità -coppia motore -qualità interni ABARTH PUNTO EVO: sportiva compatta dalle ottime doti che non tralascia comodità e qualità degli interni. Migliorabile il cambio. Prezzo buono per i contenuti in gioco. +motore +comodità +interni -cambio
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Ho appena percorso 5000 km con questa vettura, che ho comprata usata da 4 mesi (segnava una percorrenza di 45000 km). Penso di fare cosa gradita a chi volesse acquistare una jazz usata della stessa tipologia. Prestazioni e consumi: Appena presa, ero un po' deluso, arrivavo da una Hyundai Getz 1.1 da 20 cv in meno e quindi mi aspettavo un'auto piu' brillante. Invece la sentivo molto legata e con scarsa propensione a salire di giri, sebbene ne apprezzavo l'ottima elasticita' che permette di viaggiare in quinta a 40 orari con un filo di gas. Poi , fatti un paio di migliaia di KM, l'auto si e' molto sciolta e adesso ne sono pienamente soddisfatto. Evidentemente la precedente proprietaria (donna) la guidava in modo totalmente diverso dal mio. La centralina si e' piano piano adottata al mio stile di guida e devo dire che ora la sento molto piu' sciolta e prestante. La velocita' massima si attesta a circa 170 km/h e i 130-140 si tengono con disinvoltura anche sui falsopiani. I consumi sono stati misurati attentamente. Su 5000 km percorsi , la media e' stata di 6,4 litri x 100km. Per la maggior parte si tratta di percorsi casa lavoro cittadini. Partenza a bassa temperatura e quindi in condizioni di miscela aria benzina molto ricca. D'estate sono sicuro di fare medie assai migliori. Viaggiando in autostrada , non e' difficile fare medie di 5,5 km/l. Tenuta di strada e doti dinamiche: Lo sterzo e' la parte meno convincente. Adatto ad una utilitaria, con buona servoassistenza, ma con scarse doti di ritorno. Niente di speciale , ma nemmeno da buttare, diciamo che e' un comando turistico. La tenuta la giudico buona, certo non e' sportiva, ma ho guidato utilitarie ben peggiori. Ottimo il confort acustico a basse velocita' (un po' meno superati i 130) , cambio semplicemente perfetto , con innesiti precisissimi e poco contrastati, frizione e freni leggeri e giustamente modulabili. Sospensioni confortevoli anche in citta e su strade dissestate. Solo prendendo i dossi troppo velocemente, si scompongono un po'. Abitacolo e dotazioni: ha un sistema di regolazione dei sedili meraviglioso mai trovato su altre auto , si passa in 10 secondi da una configurazione all'altra. Tirando giu' i sedili il bagagliaio e' una caverna e si riesce a caricare anche una bicicletta da uomo in piedi alzando la seduta dei sedili posteriori. Lo spazio a bordo e' sempre abbondante anche viaggiando in 5 senza rinunciare ad un buon bagagliaio. miriadi di piccoli vani, consentono di stivare tutto e di piu'. L'autoradio di serie e' perfettamente integrata con comandi al volante. Funziona molto bene. Il clima automatico e' perfetto. Bella la strumentazione retroilluminata a LED. Ho pagato questa vettura 4500 euro e ne sono pienamente soddisfatto. Con soli 45000 km all'attivo, penso che mi durera' almeno altri 5 - 7 anni . Se avessi dovuto comprare una equivalente utilitaria nuova, avrei speso almeno 3 volte tanto , a che scopo? per avere l'ultimo modello? Penso a mia madre che ha appena speso 9000 euro per la Panda base... non c'e' proprio paragone tra le due vetture . Ormai sono anni che non compro piu' auto nuove, trovo che la soluzione di trovare un buon usato con pochi KM e qualche anno sulle spalle sia ideale per avere un'auto affidabile ad un basso prezzo.
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-- NOTA: Mods, non sapevo dove mettere il post, ma volevo raccontarlo. Se volete cancellate/spostate, no problem -- Ciao ragassi, ultimamente scrivo poco, ma oggi e' successa una cosa strana. Per cause misteriose sono andato al lavoro con Patata (la Clio). Al ritorno c'è una coda MOSTRUOSA, cosi' colgo l'occasione e pedino una mia collega con un'Impreza su per i monti per fare il giro lungo tornando a casa. Partecipanti alla gita per i monti - Subaru Impreza Boxer Diesel - anno 2010 - 150 cavalluzzi - Renault Clio 1900 dci - anno 2000 - 80 cavalluzzi ansimanti Tragitto: da Via Industria, Manno, Svizzera a Lisone - Google Maps Recensione/cronaca di Gimmo. Non c'e' la benche' minima storia, che amarezza. Tengo a precisare, e non dico per finta, che siamo stati sempre entro i limiti (70 o 90 km/h a seconda della zona). E quindi io pensavo "vabbe', ci sono i limiti, mica mi seminerà, e' una donna". I miei guaglioni. I 150 cavalluzzi dell'Impreza si sentono tutti in salita, in uscita di curva e, un po' meno, sul dritto. I 10 anni di progettazione che ci ballano (o forse piu', bisogna vedere la Clio) si sentono perfino di piu' rispetto alla differenza di cavalli. Morale: sto dietro all'Impreza, ma Patata soffre in modo inverosimile, """"tirando""""" le cambiate (nei limiti del diesel) e posticipando le entrate in curva. Ecco, li' il minor peso di Patata gioca a favore, permettendo frenate relativamente ritardate. La tristezza profonda deriva pero' dal fatto che io ho realmente scannato (dopo capirete perche'), mentre la collega fa la strada ad andatura sprint tutti i giorni. Il merito e' dell'auto, non ci sono storie. E quindi.... mi vengono in mente le parole del babbo "quando il 107 esplode, voglio almeno 100cv, che qua siamo pieni di salite" Ma io penso ma anche 150 non sono malaccio, l'Impreza saliva come uno stambecco! Quando la collega svolta, mi lascio andare alla infinita tristezza e tiro un po' il collo a Patata. E' un diesel, e' da passeggio, e' rumorosa, ma ha il servosterzo IDRAULICO. E un gran bell'assettino. Il servo IDRAULICO. Che droga. Cosi', approfittando della luce del tramonto, torno a casa passando da qua: da Lisone a Strada Provinciale 6 - Google Maps Patata si comporta bene tra le curve, corica poco, sottosterza un pelo ma quando si gestisce basta chiudere un pelo prima delle curve e lasciar sfilare leggermente. Tutto molto bello... avro' consumato l'inverosimile, ma vabbe', era una vita che non mi divertivo cosi' MA All'incrocio di Curio (si vede sulla mappa) non avevo piu' freni!!!!! Dalla mappa forse non si nota, ma la strada e' tutta un saliscendi, e Patata il freno-motore non sa cosa sia... Ebbene, dopo 20km dalla partenza, Patata, sottoposta ad uno stress notevole rispetto al solito, ha dato i primi segni di cedimento... E vabbuo'... rallento, faccio meno il pistols, torno a casa con calma... A Cremenaga (cfr mappa) si accende la spia della temperatura del liquido radiatore Girello sul lungolago per far raffreddare l'auto, e poi tutti a casa.. Ebbene, Patata non e' fatta per correre Peccato, non mi divertivo cosi' da un bel pezzo, ma forse ho scelto l'auto sbagliata per farlo
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presa da una concessionaria usata ad 8000 euro tagliandata e revisionata con passaggio e catene da neve. 88 mila km e un solo proprietario. per ora ho percorso un 100 km e le prime impressioni sono positive. Appena messa in moto noto subito la silenziosità del motore che sembra di essere ancora spento. Guardandomi intorno percepisco con piacere la luminosità che filtra nell'abitacolo anche con tetto chiuso e la sensazione di robustezza del cruscotto nonostante il segmento del veicolo. Ok spia blu spenta si parte. Allaccio la cintura, regolo gli specchietti elettrici e il volante (con una certa dose di timidezza...vengo dall'età della pietra in questo senso ), accendo le luci infischiandomene dellà modalità ''auto'' (penso sia inutile se si vuol viaggiare anche di giorno con gli anabbaglianti accessi) tiro giù la frizione (morbidissima..a proposito è idraulica?) ingrano la retro (ops è in basso a destra ) e via sgombero il parcheggio del conce e mi immetto nel traffico. Premesso che la prima cosa che mi ha fatto notare il tizio che mi ha accompagnato all'auto è stata il farmi vedere come si mette la benza chissà perchè. Butto giù 30 euro (scusate sono a secco di euri) e dopo aver ricevuto anche i complimenti dal benzinaio di aver preso una bella auto che consuma anche relativamente poco per essere un benzina (se lo dice lui..) mi rimetto in strada. L'auto si guida in una maniera disarmante, tutti i comandi volante compreso sono perfetti ergo sembra di guidarla da una vita dandomi una sensazione di facilità che solo una hornet mi diede al primo approccio. Appena riesco a fuggire dal caotico traffico pescarese imbocco una extraurbana per fare meglio conoscenza con l'hondina. In ordine: Lo sterzo in pelle è pronto e preciso molto bello sia alla vista che al tatto e comprende oltre ai canonici comandi della radio anche il cruise control, il vivace e dei tasti per il computer di bordo. Ottimo, preciso e dalla corsa molta corta il cambio rasenta la perfezione cosi come la frizione morbida e dallo stacco molto modulare. I 4 freni a disco fanno molto bene il loro lavoro anche se alle prime pompate ho avvertito una risposta poco modulare merito anche della mia scarsa sensibilità ma poi piano piano prendodici il piede le cose migliorano. Discorso sospensioni...per molti era il punto debole dalla jazz essendo accusate di essere troppo rigide...io in tutta la mia ''ignoranza'' in materia le ho trovate adatte sia alle strade cittadine sia extraurbane. Ho provato a forzare un po qualche curva ma l'auto non trasmette ondeggiamenti o trasferimenti di carico che compromettono l'assetto e la tenuta. Capitolo motore...silenziosissimo e frulla come un 600 , in basso ha poca coppia (quel che basta per muoversi) e la ripresa non è eccezionale mentre per avvertire i 100 cavalli bisogna dare gas e passati i 3500 giri si avverte il cambio di carattere e di suono...il famoso vtec penso anche se non è niente di strappabbraccia La tenuta di strada mi è persa ottima ciò nonostante la misura delle gomme non è eccessiva ma la cosa che più mi fa piacere è la mancanza di vibrazioni e scricchiolii provenienti dal cruscotto che risulta essere assemblato con cura anche se esteticamente e materialmente non è il massimo. In casa ho una Totota Auris D4D 1,4 che in questo senso fa decisamente peggio per accoppiamenti e silenziosità del cruscotto stesso. Superati i 100 km/h noto però dei fastidiosi frusci proveniente dallo specchietto destro...la cosa non è che tanto mi garba ma posso farci ben poco. Molto funzionali i sedili magici, il vetro panoramico e altre diavolerie varie che rendono la vita a bordo confortevole e con la sensazione di avere tutto sotto controllo. Che dire per ora sono ancora ai primi km ma le sensazioni iniziali sono positive...se il buon giorno si vede dal mattino A dimenticavo, per ora in un ciclo combinato sto sui 6 litri per 100 km scusate la modesta recensione ma di auto poco me ne intendo (amo le due ruote )
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L’auto provata è una Citroen C4 Hdi 92 CV Seduction, cerchi da 16” I km percorsi sono stati circa 1200. Esterni Linea gradevole , molto normalizzata rispetto alle versione precedente, ma un pochino anonima. La parte migliore resta il muso. Nessun evidente problema di montaggio o verniciatura. Interni La plancia, anch’essa ridisegnata non si fa notare per il design particolare ( a parte l’andamento vagamente a W ), ma i buoni materiali usati per la parte superiore, le cromature ad hoc, e la buona integrazione della parte superiore con la inferiore trasmettono una notevole impressione di solidità e qualità. Belli i fianchetti portiera, buoni i rivestimenti interni , comodi e ben fatti i sedili . La parte inferiore della plancia ed il tunnel centrale sono in plastica dura , ma la finitura superficiale è simile alla parte superiore e la cosa si nota solo toccando. Posto guida Il sedile guida è veramente molto comodo e completamente regolabile, il volante è molto bello e ben rivestito . Ottima visibilità anteriore, un po’ meno quella posteriore ( ci sono comunque i sensori di parcheggio posteriori ) . Il pedale freno è in posizione troppo elevata rispetto all’acceleratore , e ciò disturba nei passaggi acceleratore/freno. Frizione molto leggera. Ok i vani e vanetti nel tunnel centrale come svuota tasche. Plancia e comandi La strumentazione mista digitale/analogica è disposta su 3 cerchi. Ok il tachimetro, molto meno il contagiri a barrette ( quasi illeggibile ) ed il misuratore livello carburante ( che però presenta all’interno l’informazione dell’autonomia residua , molto utile ). Manca il termometro dell’acqua, come è di moda ora. Nella parte centrale della plancia una schermetto permette di visualizzare le info del CDB e della radio , ma si nota che è una soluzione di ripiego rispetto allo schermo del navi integrato , evidentemente pensato come soluzione principale. Tutti i principali comandi sono a portata di mano ed illuminati. Un po’ complesso il controllo del clima ( automatico bizona ), ma la soluzione auto è sempre a disposizione. La radio ha moltissimi tastini, ma i comandi principali sono riportati al volante e di facilissimo utilizzo , insieme al comodo regolatore di velocità. Abitabilità Ottima davanti, nella media dietro. Bagagliaio Spaziosissimo, tra i più grandi della categoria, ed ottimamente rivestito. Accessori Dotazione più che buona, superiore alla media delle concorrenti .Tra gli accessori principali ci sono il clima automatico bizona, i cerchi in lega , il regolatore di velocità, i sensori di parcheggio posteriori . Per contro mancano le luci di cortesia nelle portiere ed i fendinebbia ( che però nell’allestimento Seduction dovrebbero esserci , forse la mia era versione speciale da noleggio ) ed il bluetooth. Comfort Ottimo. Le sospensioni molto (troppo) morbide assorbono quasi tutte le asperità , il sedile è molto comodo, e non si sentono fruscii aerodinamici . Solo a velocità autostradali si sente un minimo di rombosità dovuta al motore ed al rotolamento , ma mai fastidioso. I lunghi viaggi si possono effettuare senza grossi problemi. Motore Questa versione depotenziata del noto 1.6 Hdi si comporta bene nonostante la potenza non eccelsa. Elastico e pronto anche ai bassi regimi, cede ai primi della classe ed al fratello maggiore solo se è richiesta un’andatura sportiveggiante ( comunque poco adatta all’auto ) Va comunque benissimo nel traffico di tutti i giorni . e per lunghi viaggi autostradali a velocità costante. Accelerazione Più che sufficiente. Ripresa Anch’essa più che discreta , anche ai bassi giri, visto il cambio a sole 5 marce ed il rapporto finale abbastanza corto ( circa 2500 giri a 130 km/h ). Cambio anche se quest’auto è una entry level, stupisce l’utilizzo di un cambio a sole 5 marce in questa categoria, tra l’altro poco manovrabile, con innesti poco precisi e corsa lunghissima. Forse PSA doveva svuotare i magazzini, ma questo cambio penalizza non poco l’auto. Peccato Sterzo Non troppo leggero in manovra in marcia si alleggerisce invece ben più del necessario senza però guadagnare in precisione. Complice l’assetto fin troppo morbido, costringe a continue correzioni sia nei curvoni autostradali , sia dove la strada si fa impegnativa ( per capirci il tratto Busalla – Genova dell’A7 ). Forse il punto più debole dell’auto. Freni Potenti, ma nelle frenate al limite si innescano parecchie vibrazioni all’avantreno. Tenuta di strada/Stabilità La scelta di dedicare l’assetto al comfort rende l’auto veramente troppo dondolante , facendo venire in mente le Citroen di tanti anni fa ( ma quelle senza idro ) , spegnendo sul nascere ogni velleità sportiva e rendendo impegnativi i tratti stradali più complessi ( come quello citato precedentemente ) .A mio parere qui si è sacrificato troppo sull’altare del comfort. Consumo Quello rilevato dal CDB sta intorno ai 5 l/100 km e quello alla pompa di poco superiore. Nella media della categoria. In conclusione Auto strana: a fronte di finiture e materiali superiori alla categoria almeno come qualità apparente, unisce scelte progettuali e di impostazione , verso un assoluto risparmio ( cambio a 5 marce ) e verso assetti oggi un po’ troppo improponibili fuori di un uso esclusivamente turistico. La volontà a mio parere di occhieggiare alle Citroen d’antan, che erano sì confortevoli, ma senza rinunciare a buone prestazioni stradali ( grazie anche a scelte costose come le sospensioni pneumatiche ) partendo da una base Peugeot poco modificata alla fine porta ad un compromesso ben poco soddisfacente. Peccato perché la base per far bene c’era.
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Consumi nuovo Nissan Qashqai 1.6 dci 130 CV
nella discussione ha aggiunto hurricane in Le Nostre Prove
Buongiorno a tutti. Sono un nuovo iscritto. Sono in procinto di sostituire la mia vecchia Ford focus tdci 115 cv,mi chiedevo se qualcuno poteva chiarirmi le idee riguardo al nissan qashqai 1.6 dci 130cv. Ho letto che ha dei consumi molto ridotti grazie ad una nuova tenologia e a 30 nuovi brevetti. Si parla di 18 km/l sul misto, che per le mie esigenze, potrebbe essere un'auto interessante. Sono gradite informazioni e prove dirette dai possessori di quest'auto. Grazie e buona giornata..- 3 risposte
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Fiat 500L 1.3 M-Jet prime impressioni - consumi
nella discussione ha aggiunto pipolo in Le Nostre Prove
Ritirata da poco più di una settimana. 500 L LOUNGE Bicolore Rosso Amore/Bianco 1.3 mjet percosi primi 780 km con consumo indicato 20,4km/l , misurati alla pompa poco più di 20 km/l. ( 780 km con 38,5 litri) e velocità media di circa 40km/h. motore non molto potente, ma senza vuoti e con buone doti di ripresa. estremamente silenziosa, non si avverono vibrazioni dal motore, nemmeno nelle fasi di start e stop. comoda, confortevole e bella. ciao- 6 risposte
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Dopo 3 anni e 100.000km voglio raccontare la mia esperienza al volante della Toyota Yaris 1.0 16V ( sigla motore 1SZ-FE ) di cui riporto i dati per una descrizione più completa, ai quali aggiungerò una mia recensione maturata durante la guida del piccolo genio. Il motore è il collaudatissimo 1SZ-FE che è stato sviluppato in collaborazione con Daihatsu, un 998cc con potenza di 70cv a 6000 giri e 95nm di coppia massima a 4000 giri ( tengo a precisare che la potenza effettiva è di circa 68cv per le Yaris Euro 3 e circa 65cv per le Yaris euro 4 con picchi di coppia massima rispettivamente di 88 nm per la versione euro 3 approssimativamente e di circa 85nm per la versione euro 4 ) mentre il motore sviluppa i 70cv e circa 90nm di coppia massima qualora si tolga il catalizzatore. Diverse prove al banco dell' 1SZ-FE hanno portato risultati di 60cv di potenza massima a 6000 giri/ min e un picco di coppia massima pari a 80 nm a 4000 giri/ min. Si tratta quindi di un motore con una discreta potenza in relazione alla cilindrata che da il meglio ad alto numero di giri. L'alesaggio è di 69mm mentre la corsa è di 66,7 mm con un rapporto di compressione pari a 10.00:1 Suddetto motore è dotato di tecnologìa VVT-I ( Variable Valve Timing ) che varia l'apertura delle valvole di aspirazione ed è costituito da un variatore che agisce idraulicamente sull'albero a camme che azione le valvole di aspirazione, modificando l'inclinazione dello stesso ( fino ad un massimo di 60° ) rispetto all'albero motore. Questo sistema varia la fasatura delle valvole e del loro incrocio con le valvole di scarico, in funzione delle condizioni di funzionamento adattandosi alle esigenze del motore in modo da migliorare il suo funzionamento e garantire una combustione sempre ottimale, assicurando così un aumento della coppia nonché migliori valori di consumo e d'emissione, portando ad avere una combustione ottimale con temperature elevate dei gas, per ridurre la quantità di ossidi di azoto nei gas di scarico. Le prestazioni sono di circa 14 secondi per passare da 0 a 100 km/h, con una velocità massima di circa 155 km/h e consumo medio di 17 km/l. Questi sono i dati dichiarati. Il corpo vettura è molto leggero, pesa infatti circa 900kg ed è proprio il peso contenuto a favorire le prestazioni del piccolo 1.0,che non sfigura dinanzi a vetture anche più potenti ma che pagano lo scotto di un corpo vettura più pesante. Questo era l'inizio, adesso dalla " carta " passiamo ai " fatti ". Quando cominciai a guidare la mia Yaris, aveva circa 196.000km, quindi eventuali dettagli saranno presi in considerazione e/o valutati anche considerando lo stato d'usura di alcuni componenti, rendendo la recensione potenzialmente più critica. Comincio con il posto guida: L'auto ha una seduta comoda, niente di eccessivamente comfortevole ma nulla da dire, io che sono alto 1.70 mi ci trovo bene, il sedile pecca di contenitività nelle curve affrontate con un pò di brio. Interni: Plastiche di bassa qualità, scricchiolii molto avvertibili nella zona plancia e sedili, tutto questo raddoppiato con temperature inferiori ai 10 gradi. Dotazione: per quello che costava da nuova ( poco più di 10.000.000 di lire ricordo ) non è male, aria condizionata, vetri elettrici anteriori, specchietti regolabili elettricamente e computer di bordo ( velocità media, consumo medio, consumo istantaneo ). Motore: Questo è il punto forte, la mia auto ha 310.000km e il motore continua ad andare perfettamente, le prestazioni sono migliorate rispetto a quando l'ho presa ( c'è da dire che uso olio 0W40 e tagliandi frequenti ) e per passare da 0 a 100 km/h impiego circa 13 secondi raggiungendo velocità di circa 170 km/h ( indicate dal contakm ). Posso lodarlo per l'affidabilità da record ( ci sono stato in pista 2 volte, ho girato a 35 °c per 20 minuti di fila senza far raffreddare niente, sono stato a 20 gradi sottozero con olio 10w40 di 30.000km, mi è capitato di dover fare qualche tirata a freddo e finora nessun problema, è la parte più affidabile dell'auto. Cambio: Innesti precisi e affidabilità niente male, se usato con un pò di testa dura parecchio, se ci si gioca molto con scalate decise e cambi marcia rapidi e decisi dopo 200.000km di vita comincia a zoppicare un pò ( sono cambi Valeo economici e di certo non fatti per essere usati in pista ). Tenuta di strada: insomma, qui c'è da farci la mano eppure... in genere è sottosterzante ma se si affrontano curve con trasferimenti di carico insidiosi si può passare ad un improvviso sovrasterzo cui consegue ( qualora si riuscisse ad allineare la macchina ) un fastidioso effetto pendolo ( la cosa migliore è cercare di non innescare il sovra ). In condizioni normali comunque è quasi tutto sotto controllo. Frenata: Non ha l'ABS ma il feeling con il pedale e gli spazi d'arresto sono veramente ottimi. Consumi: 13 km/l con guida sbarazzina e gommatura maggiorata ( 195/45 16 ). Con un occhio ai consumi ( senza perderci la testa ) si percorrono 16 km /l sempre con la stessa gommatura ( con i 14 e le 175/65 facevo i 18 km/l ad andatura normale ) Affidabilità: Ottima, in 11 anni e 310.000km risultano cambiati il cambio ( ma qui fu colpa mia che lo stressai eccessivamente ), frizione e blocchetto di avviamento. Costi di gestione: Ottimi ( bollo ed assicurazione 500 euro annui, il tagliando fatto ogni 15.000km con materiale di prima qualità "olio Bardahl XTR Racing 20w60, candele NGK, Filtro olio, Filtro Aria e manodopera siamo sui 120 euro " , pneumatici sono 400 euro circa ma sorpresa, il consumo delle 195/45 16 è minore rispetto a quello delle 175/65 14 in quanto hanno un indice di carico superiore, infatti le gomme che ho sotto hanno 50.000km e sono quasi come nuove.
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Buongiorno a tutti, ho provato una Porsche Boxster dotata di cerchi da 19", interni parzialmente in pelle, navigatore e cambio PDK con volante sportivo e paddle per circa un giorno. Il salto rispetto alla generazione precedente è netto, sopratutto per quanto riguarda l'accoppiata cambio - motore. il PDK è distante anni luce dal penoso Triptronic presente sulla prima versione della 987 da me provata. è reattivo e da il meglio di se nella versione completamente automatica. in inserimento di marcia in modalità manuale si nota cmc un mini ritardo di risposta. Il motore da il meglio di se agli alti regimi, mentre ai bassi riprende con la tipica flemma di un aspirato benzina, anche se a sei cilindri. il telaio da soddisfazione ed è in grado di reggere una cavalleria ben maggiore. Gli interni sono fatti bene, non si necessita della tutta pelle, basta l'optional sedili da 1.000 euro circa per abbellirli. Il navigatore riempe la plancia e permette di usare anche il terzo strumento circolare a desta del contagiri in varie modalità. l'unica perplessità deriva dalle plastica grigia usata per il volante con un finto effetto alluminio. veramente cheap per una Porsche. Esteticamente si presenta molto bene ed il design è riuscito. Auto promossa, con un prezzo di listino giustificato dai contenuti. il problema è che è un listino "civetta" derivata dalla dotazione base di serie vergognosa per una Porsche. Ovvero ti danno la radio, il condizionatore manuale e 4 cerchi da 17". Quindi l'auto necessita di circa 10.000 euro per attrezzarla come quella provata.
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Premessa: come qualcuno ricorderà, sulla mia bravetta non funzionava più la regolazione lombare guidatore. Poco male mi son detto, la porto con calma. Non sospettavo che quel particolare, il motorino elettrico, fosse un componente "da vera alfa romeo d.o.c.g.", e prodotto dallo stesso fornitore di vaschette del GTV (che aspetto da settembre). Risultato? E' 2 settimane che è al MMV. Non potendo rimanere a piedi, si sono prodigati di darmi una sostitutiva. Ahimè tramite EuropeAssistance, che da questo punto di vista è assai discutibile, visto che ci sono DUE centri noleggio in Torino, entrambi inculati... Dovendo partire per un viaggio - e temendo che mi rifilassero la solita GPunto 1.2 allestimento "tutto optional" - ho chiesto se potevo avere qualcosa di più grande. Mi hanno preso in parola. Anche troppo. E quindi, adesso sto girando con questa: Ad oggi sono a 800km percorsi, in 3 giorni praticamente... Esterni: Delle ultime Citroen, è quella con il design più "sobrio". E' stata definita molto tedesca. Io la trovo molto gradevole, equilibrata, anche nella versione da "parinot" fa la sua bella figura. Interni: Qua, è molto più tedesca. Interni scuri, con pochi tocchi di finiture argentate. Parte superiore della plancia davvero morbida, inferiore rigida ma non sfigura. L'auto ha 38.000km di noleggio, ma a parte una vibrazione sul pavè nella portiera sinistra, sembra non averne risentito. Posto guida: L'auto è larga fuori (186cm) e quindi è anche bella larga dentro. I sedili sono davvero generosi, ben conformati, con ampie regolazioni. Bella la pelle del volante, un po' meno sugli inserti argentati (che soffrono i graffi). Non sono a 9-15, ma se si impugna il volante lì, i gomiti cadono comodo sui poggiabraccia. Quindi i kilometri scorrono in grande scioltezza Plancia e comandi: 3 strumenti analogici (tachimetro, contagiri, indicatore carburante) più due digitali (temperatura acqua e olio). Generoso display del computer di bordo al centro. Molto comoda la funzione "night panel" che oscura tutto tranne il tachimetro e se in uso, il cruise. Come da consuetudine oramai Citroen, molti comandi sono sul volante. Troppi. Mi ci perdo, e sovente devo distogliere pericolosamente lo sguardo dalla strada. L'auto è provvista di vivavoce e comandi vocali. Ma i secondi non funzionano granchè, e quindi per chiamare si è costretti a scorrere la rubrica. Presente la presa USB-Aux nel bracciolo. Dove però interferisce col portabottiglie. E non ama molto i device Apple. Da questo punto di vista il Blue&Me è meglio. Abitabilità: son 483cm di SW, ce ne è per tutti i gusti.... Baule: abbondante anche per una famiglia, bello regolare, soglia di carico bassa, anelli di fissaggio, presa 12v. Cosa volere di più? Una tendina con delle guide migliori.... Dotazioni: Versione base. Per fortuna alla francese...quindi clima bizona, cerchi in lega, fari direzionali, vivavoce.....meno male che non è una tedesca. Sento la mancanza solo dei sensori di parcheggio. Motore: l'oramai classico 2.0 HDi, qua nella versione da 140cv. Che è un motore oramai con qualche annetto lo si sente dalla timbrica, molto simile al 1.9 jtd. ticchetta a freddo, in marcia fa sentire più il sibilo della turbina. Spinge bene fino a 3000 per poi scemare. Ma meglio non andare oltre, perchè fa sentire poi la sua voce. Comportamento opposto alla 320d, silenzioso in alto, veramente trattoroso in basso. E considerando la guida media...questo è più gradevole. Accelerazione e ripresa sono adeguate. Qualche vibrazione solo nelle riprese da bassissimo regime, ma la macchina non è mai in affanno. Cambio: A 6 rapporti, di impronta turistica. Quindi va manovrato dolcemente, pena scontare impuntamenti. Corsa lunga. Frizione pesantuccia. La rapportatura è corretta, con 6a non troppo lunga. Sterzo: Ecco, questa è la componente più scarsa. E' veramente troppo turistico. Leggerissimo in marcia, e con feedback praticamente nullo. E' anche poco preciso. Da migliorare.... Freni: Buoni, e ben modulabili Comfort: E' il suo punto forte. L'assetto morbido ingoia ogni asperità senza colpo ferire. Sedili morbidi il giusto. Fino a 120 si sente solo in sottofondo il rumore di rotolamento, tant'è che si parla a bassa voce e la radio la si tiene appena sopra il minimo. Oltre un poco il motore si fa sentire. Decisamente indicata per i lunghi viaggi Handling: Qua si paga il punto precedente. L'auto è molto "ciondolona", specie come beccheggio, meno rollio. Non mette in difficoltà, ma non invoglia manco a tirare. Pare che con le idrattive, migliori molto. Consumo: Ad oggi, 6.1L/100km con andatura normale. Autonomia molto elevata, 900km con un pieno sono la norma. Con un po' di accortezza i 1000 sono alla portata. Conclusioni: Mi sta piacendo, l'auto c'è per un uso "lavoro/famiglia". E anche come prezzo. Mi sono fatto fare un preventivo per una messa giù come vorrei io da un amico venditore. Una 2.0 163cv automatica in versione Exclusive (quella più bella, con sedili misto-pelle, navi, xeno etc. etc.) mi verrebbe poco meno di 30.000€ scontata. Andrò a provare le idrattive, che adesso mi incuriosiscono. Peccato che non mi entri in garage, e quindi debba parcheggiarla fuori
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Ciao a tutti, non scrivo tantissimo sul forum ma volevo condividere la mia esperienza degli ultimi 3 anni con la mia Grande Punto, cruccio e soddisfazione sotto tanti punti di vista! Beh, la macchina è una 1.4 Tjet sport gialla del 2009, cerchi take off, allestimento Sport, Skydome e impianto GPL aftermarket! ora ha 94 mila km, però dall'ultimo tagliando (90 mila) sembra essere rinata! Avevo pensato (come già scritto) di cambiarla e sono ancora intenzionato a farlo il prossimo anno, ma ho riconsiderato un sacco di aspetti! Beh innanzitutto mi piace, molto esteticamente, un pò meno per gli interni che sono una pecca della G Punto! Aveva un pò di difetti (aumento turbo lag, malfunzionamenti Blu&Me sempre più frequenti, inceppamenti skydome, scricchiolii vari, spie che ogni tanto si accendevano) Dopo l'ultimo tagliando sembra tutto a posto (da 3 mila km), e ora, dopo aver montato un set di Pirelli PZero devo dire che la apprezzo nuovamente un sacco! Sono di Torino, oggi era una bella giornata e l'ho portata in collina! beh che dire se non che mi piace ancora tanto??tetto aperto, musica di sottofondo e via! nei saliscendi il motore è pronto, il turbo lag anche andando a gpl è contenuto! Lo sterzo diretto e mi sembra addirittura più preciso all'aumentare dell'andatura! (anche se avrei voluto ancora un pò più di consistenza) è abbastanza comunicativo! Forzando il ritmo c'è un filo di sottosterzo e un minimo di rollio di troppo! Però per uno abituato a guidare anche una panda 1.2 Dynamic è un'altro mondo! Assetto comunque sincero e non troppo penalizzante per il confort! in questi anni sull'asciutto non ho mai visto intervenire l'ESP! freni ottimi, se proprio vogliamo trovare un difetto sono un filo troppo pronti! Di negativo c'è un cambio un pò sottotono, molto turistico e dall'escursione eccessiva! Potrebbe andar bene su una punto 1.4 8v, ma è troppo spugnoso e impreciso se lo raffrontiamo al resto della macchina! Io non sono uno a cui piace tirare le marce (oggi credo di non aver mai superato i 3 mila giri) e mi piace più sfruttare l'abbondante coppia (a volte quasi esuberante) piuttosto che arrivare al limitatore! Mi piace guardare il paesaggio intorno e fermarmi anche a fare qualche fotografia e lo faccio anche volentieri in estate ma con due ruote8-)! La Punto però non ha una guida nervosa, anzi è stata subito facile da conoscere e non mi ha mai deluso anche su fondi scivolosi! Se vogliamo in città è solo un filo troppo scomoda per i miei gusti, e abbastanza ingombrante per essere un'utilitaria! Però per me che faccio un'ottantina di km al giorno la maggior parte in autostrada è ottima! Veniamo al capitolo consumi! Con una prova empirica ripetuta più volte da serbatoio pieno a successivo rifornimento diciamo che faccio una media di 11-11.5 km al litro a GPL su percorso misto (anche 12.5 facendo solo extraurbano e autostrada)! In città i consumi aumentano molto! A benzina riesco a stare abbondantemente oltre i 13 col piede leggero (computer di bordo che segna 14-14.5 km/l) Devo ammettere che dopo una giornata così sono contento della mia scelta anche se noto che le sospensioni iniziano a essere un pò più cedevoli e che qualche particolare che dimostra l'età c'è.... Però la mia macchina mi piace ancora molto all faccia di tutti quelli che dicevano che mi sarei stancato del giallo:§ Diciamo che la vorrei cambiare in favore di qualcosa di più pratico e robusto! Prima avevo una Punto II Sx che non disdegnavo di parcheggiare sui marciapiedi o percorrere pezzi sterrati per andare in montagna! ora il suo compito l'ha preso la Panda di famiglia (e a breve arriverà anche una 500 Lounge GPL di mia madre ma che userò senz'altro anche io)! Con la Grande Punto sono sempre attento in quello che faccio e anzi mi preoccupo forse anche troppo, basta un niente per rigarla o rovinarla Volevo condividere con voi i miei pensieri perchè dopo 3 anni e 94k km ho potuto saggiarne ogni qualità e apprezzarne i pregi! Purtroppo l'affidabilità sopratutto nelle piccole cose, non è tra questi! A breve arriverà il giro di boa dei 100k km e psicologicamente la trovo vecchia... Anche se mi diverte e l'apprezzo tuttoggi!
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Prova Renault Megane 1.5 Dci Attractive 110 CV
nella discussione ha aggiunto stev66 in Le Nostre Prove
concludo la tornata delle mie prove con la Renault da me provata prima della Bravo. L’auto provata è una Renault Megane Attractive 1.5 dci 110 CV con cerchi da 16” e 20000 km circa I km percorsi sono stati 480, in pratica tutti di autostrada Esterni Per quanto non recentissima la linea è gradevole, soprattutto se scura. Verniciatura e montaggio senza imperfezioni evidenti. Interni Questa versione ha solo plastiche scure all’interno. La parte superiore della plancia ( e le parti superiore dei fianchetti porta ) sono in plastica morbida, il resto è in plastica dura. Stoffe e rivestimenti nella norma. Posto guida Completamente regolabile. Il sedile è morbido ma sul lungo sostiene perfettamente. Specchietti piccoli, Visibilità posteriore un po’ limitata . Plancia e comandi La linea della plancia, morbida è molto gradevole, ma la scelta di accoppiamento colori della versione ( nero su nero , con fascia centrale nera ) la fa apparire più cheap di quanto poi non sia realmente. Ottima per manovrabilità la scelta di mettere i comandi del clima manuale sopra quelli della radio ( i quali sono poi riportati sul tipico satellite Renault di non facilissimo utilizzo sul piantone ) . Strumentazione mista analogico digitale: utile il tachimetro in cifre , non precisissimi ( ma ottimamente visibili ) gli indicatori si temperatura acqua / livello carburante Volante bello con comodissimi comandi del cruise control nelle razze. Sfiziosa l’accensione keyless . Poco intuitivi i comandi del CDB. Abitabilità Buona anteriore e posteriore,. Bagagliaio Apparentemente leggermente superiore alla media, Rivestimenti in moquette nera di media qualità. Accessori Dotazione base ma completa, su cui spicca l’utilissimo cruise control “intelligente” ed l’accensione senza chiave. Comfort Sebbene leggermente più rumorosa della Sport Tour da me provata l’anno scorso e delle migliori concorrenti più recenti, l’auto resta comunque molto silenziosa. Il motore è quasi inaudibile, e solo a velocità autostradale i rumori di rotolamento si avvertono. Una radio molto buona, la taratura soffice delle sospensioni e l’ottimo cruise control permettono perciò viaggi molto confortevoli . Motore Il 1.5 dci, superati ( si spera ) i problemi alle bronzine ed il problema iniziale del “tubo mucca” in questa incarnazione da 110 Cv si rivela molto gradevole. Elastico in basso, soffre solo in allungo rivelando al tirare delle marce, i limiti dovuti all’età ed alla cilindrata minore dei concorrenti. Un buon compagno di viaggio, inferiore solo al nuovissimo Fiat mjet II 105 cv, ma all’altezza ed a volte superiore dei pari classe. Accelerazione Buona, permette di togliersi di impaccio in ogni situazione. Si siede solo in usi esasperati ( comunque non consoni all’uso medio della vettura ) Ripresa Molto buona e regolare anche a regimi molto bassi . I rapporti leggermente più corti delle concorrenti ( 2300 giri a 130 km/h in VI ) aiutano parecchio. Cambio Un 6 marce medio ( non mediocre ) : buona la posizione della leva e precisi gli innesti, ma la corsa è un po’ troppo lunga per un uso sportivo ( comunque non adatto ) Frizione leggera, ma non troppo. Molto buona anche la scelta dei rapporti: la VI leggermente più corta la rende più “general purpose” di altre concorrenti Sterzo Più preciso rispetto a quello della Sport Tour, resta comunque sempre un po’ troppo leggero. Più che sufficiente comunque. Freni Modulabili e potenti, con il solo difetto del pedale del freno troppo alto rispetto all’acceleratore. Tenuta di strada/Stabilità Rispetto alla Sport Tour rolla e torce meno, ma pur non presentando particolari criticità, resta lontana dalle sue concorrenti migliori. ( Focus Mk II Giulietta in primis ) Niente di preoccupante, ma quest’auto è più adatta a lunghi viaggi autostradali veloci ma senza velleità. Particolari. Consumo A velocità codice ed a cruise control innestato , il consumo è stato 24 litri per fare circa 470 km, il migliore per ora da me rilevato sulla tratta . Complimenti. In conclusione Sebbene quest’allestimento di fine carriera ( o pre-restyling ) la penalizzi soprattutto come qualità percepita, l’auto ha ancora ottime carte da giocarsi come stradista , per il comfort e gli ottimi consumi. Un “bravo” per il cruise contro intelligente, che consente di “pilotare” l’auto con due dita , variando opportunamente la velocità impostata. Certo rispetto alle concorrenti di nuova generazione il gap si sente, ma visto i forti sconti praticati , se si cerca una media “general purpose” con pochi o nessun difetto grave, io ci farei anche più di un pensierino.- 15 risposte
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Lancia Thema 2011 - Prova su Strada (Riassunto nel 1° Messaggio)
nella discussione ha aggiunto Albertw in Le Nostre Prove
Messaggio Aggiornato il 01/11/2011 Prima prova di AlVolante: Sono molto contento del fatto che non viene criticato il cambio, anzi... Inoltre finalmente si legge nello 0-100 un tempo decente (7.8") che a detta loro sembra anche realistico (non come su Mercedes S250 ). Ci sono inoltre molte foto, probabilmente ufficiali.- 125 risposte
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Faccio una premessa: io su Lancia non riesco ad essere obiettivo, quindi forse sono stato più severo che con altre auto. Giudicate voi… L’auto provata è una Lancia Ypsilon 1.2 69 CV Gold (?) con 4500 km e cerchi da 15”…… I km percorsi sono stati circa 50. Esterni Linea particolare e molto piacevole, in una categoria che non brilla per styling . Il posteriore e’ splendido, davanti l’effetto PT Cruiser non e’ poi cosi’ marcato. Molto carina alla fine. Verniciatura ed accoppiamenti esterni senza evidenti difetti. Interni Di colore scuro , sono sostanzialmente fatti di plastica rigida “Honda Jazz Style” ( parte inferiore della plancia , parte esterna fianchetti porta, mobiletto centrale ) di color scuro, e di una fascia di plastica più chiara e morbida nella parte superiore della plancia e nella parte interna fianchetti porta. Padiglione e montanti sono invece rivestiti ( completamente ) di stoffa e plastica chiara , che attenua la sensazione di oppressione. I materiali ( sedili e moquette compresi ) appaiono più robusti che lussuosi . Curiosità: l’accoppiata delle plastiche è in pratica uguale come colore e materiale a quella da me vista su Opel Meriva. Leggermente di cattivo gusto la parte centrale della console in plastica traslucida, , ok le varie manopole ( ma senza nessun colpo d’ala ), escluso l’orrido deviatore di flusso del climatizzatore . L’impressione generale è verso il cheap e robusto , invece che verso i lusso. Un deciso passo indietro rispetto alla generazioni precedenti ( per lo meno le più accessoriate ) ed anche rispetto alla sorella Fiat 500, che grazie al design diverso, ha una qualità percepita migliore. La concorrenza offre di peggio , è vero , ma qui, non solo A1 ma anche Polo è lontana anni luce. Posto guida Sebbene non dotato di tutte le regolazioni possibili e necessarie, e’ facilissimo trovare una posizione comoda. Come su tutte le Fiat , bastano pochi metri percorsi per sentirsi “a casa” come se la si possedesse e guidasse da anni ( grazie TonyH ). Il volante in pelle è di facile impugnatura ,il cambio è in posizione comodissima. Anche il pedale del freno è finalmente non sopraelevato rispetto all’acceleratore. A conti fatti è un po’ piu’ spazioso e meno opprimente di quello di Fiat 500. Plancia e comandi La strumentazione centrale e’ ben leggibile, ma il design del cockpit e della palpebra sono un po’ “clumsy”. Tutti i comandi principali sono a portata di mano , come da tradizione della Casa madre, e non si sente ( troppo ) la mancanza di qualsivoglia comando al volante. Orrendo il deviatore di flusso a leva nel pannello climatizzazione, degno di una Fiat Uno , non di una Lancia. Radio buona. La console centrale non è invadente. Abitabilità Buona per le dimensioni: leggermente piu’ larga di Fiat 500 davanti , ma leggermente piu’ stretta del modello precedente . Dietro meglio essere in due , e non troppo grossi.Si paga un po’ ( troppo ) la linea particolare, e nella categoria c’e’ chi fa meglio. Peccato la mancanza di sedile posteriore scorrevole, che avrebbe reso l’auto piu’ versatile. Bagagliaio Regolare e abbastanza grande per la categoria, e completamente rivestito di moquette, schienale posteriore compreso. Accessori L’auto ha una dotazione simile alla Gold, con in più i tre appoggiatesta posteriori ed in meno la cuffia del cambio in pelle. C’e’ percio tutto l’indispensabile , ma ben poco di quel superfluo o lussuoso che dovrebbe caratterizzare una Lancia. ( in pratica solo S&S ) Dotazione quindi nella media, ma c’e’ chi in categoria fa ben di più ad un prezzo inferiore. Comfort Molto silenziosa, decisamente meglio di Fiat 500 e anche leggermente meglio della serie precedente. Sospensioni un po’ rigide ma non affaticanti . Il motore non si sente mai, solo dopo i 100 km/h si avverte il rumore di rotolamento pneumatici. Motore Questa ( ultima ? ) incarnazione del Fire 1.200 8v torna quasi ai fasti dell’esordio su Punto I ( 69 Cv contro 73 ) ma con 4 categorie anti inquinamento in piu’ . La fasatura variabile gli da’ nuova vita e lo rende elastico e molto fruibile. Potente il giusto, permette viaggi in souplesse. Adeguato all’auto, non chiedetegli miracoli, pero’, soprattutto in ripresa ed a pieno carico . Se vi servono CV, passate al frullino bicilindrico. C’e’ da dire che con soli 4500 km, era ancora molto legato. Accelerazione Tutto sommato buona fino a 120 km/h , poi l’auto si siede un po’. Comunque piu’ che sufficiente per l’ uso piu’ probabile ( commuter urbano con il solo guidatore o guidatrice + bimbi ) . Ripresa Punto debole dell’auto. Da 1500 giri in V proprio non riprende: oltre va, ma con calma. Poco male, si puo’ sempre scalare... Cambio Un 5 marce con innesti precisi ma corsa lunga, adeguato all’auto ed adatto principalmente all’uso turistico. Rapporti corretti, forse leggermente lunghi Mi è comunque parso migliore di quello di 500. Sterzo Leggero il giusto, soprattutto in manovra. In marcia si mantiene piacevolmente preciso, ma non pretendete troppo.. . Freni Nell’uso normale ben modulabili ed abbastanza potenti . Tenuta di strada/Stabilità L’auto trasmette una sensazione piacevole di sicurezza , per lo meno ad andature tranquille. Consumo Rilevato dal CdB su un percorso di circa 50 km sul GRA e zone limitrofe: 18,2 km/litro. Non malaccio, sia pur su strade a percorrenza veloce. In conclusione Una volta le Lancia erano automobili diverse in tutto dalle altre, tanto da dover richiedere attrezzi particolari e dedicati per lo smontaggio e la manutenzione. Da allora siamo passati da Lancia motorizzate Fiat, a Lancia che erano Fiat ricarrozzate ( ma con interni lussuosi ed accessori e motorizzazioni dedicate ), fino ad arrivare a questa Ypsilon , che nonostante indubbie qualita’, ha la pecca di non offrire , a parte la linea veramente particolare e gradevole ed il design degli interni, niente di piu’ o di diverso rispetto alle Fiat corrispondenti ( 500 e Panda 2012 ), a cui in pratica si per come accessori di serie od a richiesta o per finiture o materiali . Eppure sarebbe bastato veramente poco, due cromature ben posizionate, materiali interni un filo migliori ( VW Polo docet quanto a qualita’ percepita ) ed accessori di serie od a richiesta “sfiziosi” per “quadrare il cerchio” ed offrire un’auto degna del marchio e che svettasse sulle concorrenti. Peccato: un’occasione mancata ( e le vendite non eccezionali mi pare stiano a dimostrarlo )
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Prova Kia Picanto 1.1 (model year 2008)
nella discussione ha aggiunto led zeppelin in Le Nostre Prove
Sono rientrato da pochi giorni da una vacanza a Cipro, dove per spostarsi, causa carente rete di trasporti pubblici, si è scelta in noleggio la suddetta vettura. Mi sembra giusto precisare che i motivi di scelta sono stati esclusivamente improntati al massimo risparmio: l'auto con aria condizionata di serie che costava di meno in assoluto, era quella che faceva per noi . d'altra parte, eravamo in due a bordo, la mia ragazza e il sottoscritto. le esigenze di spazio erano quindi ridotte, e il mezzo in questione era più che sufficiente. Altra precisazione: non conosco l'anno preciso di immatricolazione, dal momento che non c'era nessun documento a bordo della vettura, se non il libretto, che datava un generico copyright 2008: e il modello in effetti è quello coi fari tondi, il restyling di quell'anno. a occhio e croce, e visto il chilometraggio iniziale (61mila km), per me non dovrebbe avere meno di due anni. Discorso analogo per la cilindrata: non c'era nessuna indicazione del motore. presumo però che si trattasse del 1.1 per via del fatto che non mi sembra in quell'isola fosse stato commerciato il 1.0. sulla versione, è difficile anche lì dare indicazioni precise. posso dirvi che la dotazione di serie era ridotta all'osso: clima, radio cd e airbag lato guida. probabilmente un allestimento semi-base, poiché ho visto in giro per le strade cipriote diverse altre Picanto dotate di fendinebbia e con interni un pò meno spartani (tipo rivestimenti delle portiere in tessuto, anche se non ne sono sicuro). nel corso del viaggio (10 giorni), abbiamo percorso 1300-1400 km. Una buona distanza per percepire pregi e difetti della vettura, anche se in alcuni casi il giudizio resta in sospeso poiché non va dimenticato che si trattava di un'auto a noleggio, con diverse decine di migliaia di km alle spalle, guidata probabilmente da molte persone diverse. ESTERNI: esternamente l'auto si presenta più che discretamente. 5 porte, verniciatura apparentemente di buona qualità, non ho notato disallineamenti particolari. insomma, l'impressione a vederla era di un mezzo tutto sommato onesto per la categoria. le maniglie danno un'impressione di solidità, e aprendo la porta, si nota più che altro una certa leggerezza della suddetta; che ritengo essere tutto sommato nella media del segmento, avendo notato la stessa l'anno scorso su una Aygo. INTERNI: complice la categoria, come anche la versione probabilmente "basic", regna il massimo della spartanità e della seriosità. interni in plastica scusa, che però arrivano a ricoprire tutta la portiera, sia davanti che dietro. non male, tenuto che la Triade presenta vasti spazi a lamiera. anche il cruscotto e la plancia sembrano più da piccola utilitaria che non da citycar, con plastiche decisamente economiche e croccanti sì, dal design nemmeno molto vistoso, anzi, ma con un quadro strumenti, e i bocchettoni dell'aria a griglia degni di un'auto di segmento superiore. altro particolare da apprezzare, la presenza di entrambe i comandi per i vetri elettrici (anteriori, posteriori sono a manovella) dal lato guidatore, oltre ovviamente a quello singolo per il lato passeggero. in questo, superiore non solo alla Triade ma anche alla Panda coeva. peraltro, la plastica risulta appunto estremamente economica, in alcuni punti presentava degli sbiadimenti. in questo non mi sbilancio non troppo, perché se da una parte può dipendere unicamente da economie del costruttore, dall'altro non va dimenticato il sole cipriota -implacabile- l'inesistenza di garage praticamente e soprattutto l'uso che ne può essere stato fatto dai guidatori precedenti. l'assemblaggio è discreto, solo lo sportello porta oggetti mi è apparso un pò traballante. si fa notare invece la qualità dei tessuti, che a differenza delle plastiche, pur nella loro sobrietà, sembravano piuttosto robusti e aver resistito meglio all'uso. POSTO GUIDA: indubbiamente non malvagio. si può regolare il sedile guida in altezza, il volante non l'ho toccato, e non so pertanto, la posizione mi andava bene. semmai, si apprezza la possibilità di avere tutti i -pochi peraltro- comandi facilmente raggiungibili. occhio che comunque l'auto è strettina, 1,6 metri, e pertanto si cozza facilmente con il braccio destro la portiera (a Cipro si guida all'inglese ) e con la gamba sinistra la leva del cambio. ABITABILITA': non sono mai salito dietro, ma solo davanti. tuttavia, anche a spostare indietro il sedile anteriore per questioni di comodità, restava un pò di spazio per le gambe dietro. davanti, in lunghezza e altezza le sensazioni erano positive, un pò meno in larghezza, dove davvero il metro e sessanta risulta un pò strettino e talvolta opprimente. meglio in realtà per la guida quotidiana, perché le strade cipriote sono strette e spesso "parcheggiate" da ambo i lati. BAGAGLIAIO: molto piccolo. forse leggermente più grande di quello della Aygo. comunque, ci stava non più di una valigia e di una borsa/zaino. il resto, sui sedili anteriori. MOTORE: accendendo il 3 cilindri, si nota una certa rumorosità che comunque, ai bassi regimi, non diventa mai evidente. ovvio che se si accelera, sorpassa, scalano le marce o si va in salita, si sentono tutti. sopra i 100 km/h, velocità massima consentita nelle autostrade cipriote, non sono andato, ma il rumore si fa invadente. fortunatamente, non è sembra vibrare più di tanto nell'abitacolo, a tutte le velocità almeno fino all'avvicinarsi dei 100. il motore comunque è risultato piuttosto vispo: tenuto conto che si viaggiava quasi sempre di giorno con l'aria condizionata accesa spesso pure al massimo, il motore più di tanto non sembrava risentirne. lo stesso in salita, dove i 65 cv aspirati sono apparsi fare il loro dovere egregiamente, anche se ovviamente non ci si può aspettare miracoli. le prestazioni in generale sono sembrate buone, il ricordo in parte migliore rispetto a quelle con la Aygo l'anno scorso (dove però eravamo in tre e non in due a bordo). SU STRADA: convincente. più che sulla Aygo, dai miei ricordi. lo sterzo non è precisissimo, un pò leggero in certi momenti, ma ben manovrabile sia in città che su extra-urbano. il cambio invece, decisamente contrastato. ma su esso preferisco sospendere il giudizio: sia perché in dieci giorni si fa appena a tempo ad abituarsi ad utilizzarlo con la mano sinistra invece della destra, sia perché probabilmente l'organo meccanico assieme alla frizione più usato male su un'auto a noleggio. il bello però era l'agilità e la rigidità della vettura, che se da una parte faceva sentire tutte le buche e tutti i dossi -assai frequenti a Cipro- dall'altra ha fatto risultare la vettura decisamente divertente nei vari saliscendi delle strade collinari. lo scotto da pagare? una certa stanchezza quando si scendeva a fine giornata dopo diverse decine (a volte centinaia) di km percorsi ... FRENI: bruschi, ma tutto sommato efficienti. CONFORT: troppo rigida in alcuni casi. aria condizionata sufficiente, in alcuni casi era necessario tenerla al massimo per percepire qualche beneficio. CONSUMI: ecco, forse questo è il punto in cui la Picanto subisce il maggior distacco dalla Aygo. anche con una persona a bordo in più, con più autostrada, la giapponese è riuscita a mantenere medie davvero elevate, superiori ai 18 km con un litro. la Picanto, a seconda dei tragitti, si è rivelata ben lontana: 12-13 km con un litro per tornanti e strade secondarie, 14-15 per statali. l'aria condizionata, per quanto onnipresente quest'anno, era stata usata anche sull'Aygo. IN DEFINITIVA: una citycar tutto sommato valida, ottima per tutti i giorni, persino divertente da guidare anche nel fuori città, anche se non consigliabile per più di qualche gita. i suoi vantaggi stanno nel motore brioso, la discreta abitabilità, gli interni discretamente curati per la media del segmento e le dimensioni davvero cittadine. convincente lo sterzo. non altrettanto consigliabile per il bagagliaio, la rigidità delle sospensioni e i consumi, più da utilitaria che da citycar. anche se percorrendo pochi km e con il prezzo per cui si fa pagare, potrebbe non essere quest'ultimo un difetto così dirompente. una postilla su Kia e co.: l'auto in questione è del 2004, e vista la qualità piuttosto buona, mi viene da dire che il salto di qualità in Corea rispetto agli anni '90 sia stato davvero enorme. soprattutto, se questi erano i risultati otto anni fa, prima che arrivassero le varie Cee'd/i30, posso ritenere davvero che oggi come oggi abbiano colmato ogni gap con le vetture occidentali. in particolare sulle citycar, e ora nel seg. C (nel B non sono sicurissimo: Rio e i20 sono senz'altro valide, ma imho è un segmento molto affollato e concorrenti leggermente migliori tra Europa e Giappone ne restano), le case europee hanno di che preoccuparsi seriamente. -
Mi era gia' successo in precedenza, per qualche giorno mi ero ammalato di cinquecentite acuta, poi l'infezione era passata. Ora la ricaduta con quest' altra variante del virus...probabilmente, almeno sulla carta, la meno pericolosa: Mini CooperD 2.0 automatica, per giunta anche in "ricchionissima" () versione celebrativa per le Olimpiadi. Trovasi tra le mie mani da sabato, data come auto sostitutiva mentre in BMW lavorano sul maledetto N47 della sr1. Prese le chiavi scazzatissimo, non tanto per l'auto ma piu' che altro sono cosi' pieno di lavoro che, ho pensato, "non me ne frega nulla di che auto guidero' questa settimana". Poi, dieselone, puah... ...ultime parole famose, l'automobilina e' sensazionale Qualche anno fa avevo provato la coopers, soliti 20 minuti con venditore a fianco. Splendida ma scartata per varie ragioni incluso il kilometraggio previsto, un po' proibitivo per il tipo di auto (all'epoca non ero a conoscenza di tutte le noie a motore, frizione etc...). Chiusa la pratica, ora riprovo questa in ben altro modo, sentendola da solo e per bene su strada. Handling davvero superbo, non sembra soffrire piu' di tanto il motorone li' davanti, sterzo con ottimo feedback e pesante quanto piace a me, sottosterza meno della sr1 () e sembra in generale piu' agile. Il passo corto la rende immediata ma non necessariamente, nelle mie impressioni, piu' nervosa rispetto a sr1. I freni non mi piacciono, decisamente meno potenti e meno modulabili rispetto a quelli di 123d. Prestazioni non esaltanti ma non ci si lamenta, l'auto e' leggera e scatta a dovere. Rispetto a 123d c'e' piu' emozione e meno linearita'. "Suona" anche meglio. In generale meno filtrata e piu', mi verrebbe da dire, vecchio stampo. Poi il parabrezza quasi verticale e le piccole spazzole tergicristallo creano un effetto vintage. Posizione di guida molto buona, l'unica cosa che denigro e', rispetto alla BMW, la mancanza di sedili basculanti. Sulla mia siedo inclinato all'indietro e qui non si puote. Sugli interni ho ritrovato quello che avevo gia' notato, mi piace il design (qui ce' il display centrale sul padellone), adoro il contagiri solitario sul volante. Materiali in alcuni casi imbarazzanti (vedi comandi clima), lucette colorate evitabili . In generale da' l'idea di essere a bordo di qualcosa di particolare. Proprio come 500. Punti negativi? In combinazione con l'automatico consumi ed emissioni peggiorano tantissimo, di media sto facendo peggio che con la mia, che pero' e' piu' pesante ed ha ben altre prestazioni. Abitabilita', volumetria e praticita' ai minimi termini, si sapeva. Non e' una gran stradista come l'ottima 123d, si sapeva. Tuttavia ieri su autostrada poco trafficata, cruise control tra 110 e 130km/h, di certo si puo' fare. Rigidita' eccessiva ed assorbimento asperita' (cerchi da 17" con RFT) pessimo. Non vedo l'ora di rimettermi in auto, credo che tra qualche giorno avro' la MDS (Mini Deprivation Syndrome). Urge guidare per un po' la Miata
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