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Nelle mie recenti trasferte, ho guidato una Panda ed una 500 S 1.2 . comincio dalla prima L’auto provata è una Fiat Panda 1.3 Mjet Lounge con pneumatici 175/65 14” I km percorsi sono stati circa 100. Esterni L’auto si presenta come una piccola monovolume / SUV ben piantata sulle ruote e bella alta ( fin troppo ). La linea non è entusiasmante ma, molto funzionale. L’impressione è che sia molto più grande di quello che in realtà è, e certamente trasmette una sensazione di minor giocattolosità delle altre A. Interni Ovviamente impostati alla praticità assoluta. I tessuti dei sedili in bianco sporco, sembrano più vissuti di quanto in realtà siano, idem le plastiche di ugual colore chiare della plancia bicolore. . Le plastiche sono tutte ovviamente dure, solo i fianchetti porta sono un po’ più curati con inserti in tessuto. Decisamente cheap la plancetta centrale porta cambio, lo sportello del cassetto portaoggetti passeggero ed i portaoggetti centrali. Nessun particolare disallineamento nei montaggi. Il passo avanti rispetto alla generazione precedente c’e’ , ma il risultato è ancora lontano dai migliori. Posto guida Le regolazioni ci sono quasi tutti , manca quella del volante in profondità. Il sedile guida è un po’ stretto,c’e’ qualche difficolta’ a trovare la posizione migliore. Il volante è privo di qualsivoglia comando che non sia il clacson Pedaliera con pedali acceleratore e freno allineati. Plancia e comandi Il design con l’apertura portaoggetti che include la radio ed i comandi principali è gradevole. Intrigante la goffrature a motivi quadrati della parte superiore della plancia., ma, come già detto, la plastica chiara sembra troppo vissuta. Il risultato complessivo è un po’ troppo utilitario. I comandi climatizzazione sono intuitivi, meno l’accensione climatizzatore. Per agire sulla radio bisogna staccarsi dallo schienale. Strumentazione mista analogico digitale, con un bel plus dato dal termometro acqua, ma con grafica poverella per la parte digitale. CdB monocolore standard fiat, ormai basso di gamma. Manca il termometro temperatura esterna, chissà perché. Cambio ben impugnabile, come su tutte le sorellastre. I comandi degli alzacristalli, sulla plancia centrale, si raggiungono comodamente. Mancano gli specchietti elettrici regolabili dall’interno Abitabilità Molto buona per i posti anteriori, sia per la categoria, sia relativamente alle sorellastre. Dietro un po’ meno: la panchetta è lunga e larga, ma un adulto tocca con le ginocchia nel sedile anteriore quando quest’ultimo è settato per un guidatore “medio” ( io sono alto 176 cm ). Rispetto al segmento resta comunque più che sufficiente. Notevole l’ariosità data dallo spazio sopra la testa. Un punto di merito: i finestrini posteriori standard a maniglia, rispetto a molte concorrenti che offrono quelli a compasso posteriori Bagagliaio Non molto piu’ grande della precedente versione, e’ ricoperto di stoffa robusta. Grazie al portellone verticale e’ sfruttabile anche oltre la cappelliera, ma in assoluto un po’ stretto . Stona lo schienale della panchetta completamente “nudo” in metallo, e stona ancora di più che non sia frazionabile. Accessori Nonostante la Lounge sia la più costosa a listino ( 15.000 euro circa ), la dotazione è scarna e quasi al limite dell’inaccettabile. Passi per la mancanza dell’ESP , ora in fase di risoluzione, e passino i soli 4 airbags, limite condiviso con segmenti B ben più prestigiosi come Polo e Clio, ma nel 2014 non si dovrebbero accettare auto senza il sedile posteriore abbattibile e frazionabile e gli specchietti elettrici riscaldabili e regolabili dall’interno. Due accessori che, sommati insieme, stanno sul 2% del prezzo di listino. Per contro c’e’ lo Stop & Start, che aiuta molto i consumi. Comfort Discreto: il motore si sente solo a freddo , poi a caldo quasi scompare, complici i bassi giri di funzionamento anche a velocità medio alte.. I fruscii aerodinamici solo a velocità superiori ai 90 km/h. Permane un difetto tipico delle Fiat, cioè lo scarso assorbimento del rumore di rotolamento pneumatici, ma è in pratica una costante per tutta la gamma. Sono comunque possibili viaggi a velocità codice anche lunghi, visto anche lo spazio interno non opprimente e la facilità di guida. Motore C’e’ poco da dire sul Mjet 75 Cv e sulle sue qualità che non sia già stato detto in lungo ed un largo. Per non ripetermi, aggiungerò solo che l’ho trovato molto adatto e molto ben accoppiato al corpo vettura. Accelerazione Molto buona, l’auto raggiunge le velocità volute con un filo di gas e molto velocmente, e non va mai in affanno. Per quanto la sua “mission” non sia certo la lotta con il coltello tra i denti, potersi muovere in surplace in ogni condizione aiuta la qualità della guida. Ripresa Vedi accelerazione. Cambio Un classico cinque marce Fiat. Corsa un po’ lunga ed innesti non precisissimi. Più che sufficiente, ma si potrebbe migliorare. Sterzo Anch’esso molto Fiat , leggerissimo in manovra, pecca un po’ in precisione. Adatto all’auto Freni Nell’uso quotidiano, si sono rivelati ben modulabili. Tenuta di strada/Stabilità Auto ovviamente, non da spari o da record nel misto stretto, dona al conducente nell’uso quotidiano una grande sicurezza e familiarità, cercando di essere quell’auto per tutti che Fiat ha sempre saputo far bene. .Almeno a velocità tranquille , l’altezza non si sente. Consumo Ottimo. Nel percorso Roma Fiumicino, Settecamini, tutto nel GRA, con velocita’ dove possibile intorno ai 90 km/h, ma con code a tratti ha fatto segnare sul CdB ( grazie anche allo Stop and Start inserito ) un quasi da record 3,6 litri/100 km ( pari a quasi 28 km/litro . ) Il giorno dopo, a velocità maggiori e con il condizionatore inserito sempre, ho fatto 3.9 litri/100 km. Di fronte a questi dati, non servono alte parole. In conclusione Rispetto alla generazione precedente , Panda III vuole porsi a cavallo tra i seg A e quello B, ereditando la clientela delle B piccole di inizio 2000 ( Punto II, 206, Clio II, etc ) . Ed il salto quantico rispetto si sente. Rispetto alla generazione precedente è migliorata in tutto,e per quanto una piccola diesel sembri quasi un’ossimoro , se serve un commuter urbano tutto fare, capace di affrontare anche viaggi medio/lunghi senza affanni questa e’ l’auto che fa per voi. Noh è però accettabile, a mio parere, che in un’auto già comunque discretamente cara, si debba por mano al portafogli e rimpolpare la lista accessori per benefit oggi francamente indispensabili e che hanno tutte le sue concorrenti , a maggior ragione se stiamo parlando dell’alto di gamma.
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Ad Agosto è arrivata la nuova auto dei miei genitori, una Fiat Panda Trekking Twinair. Sono appassionato di automobili ma non un "esperto", quindi cercherò, per quanto possibile, di non scrivere troppe cavolate, considerando anche che l’auto ha appena 500 km. In sostanza sarà una recensione più sulle peculiarità dell’auto che non sulle prestazioni/proprietà telaistiche, visto che stiamo parlando di un’auto di seg. A… Esterni L'allestimento, teoricamente, è il top di gamma della Panda a due ruote motrici. Dico teoricamente perché le caratterizzazioni estetiche la rendono più simile alla 4x4 che non alla Panda "normale". Esternamente le differenze con l’integrale consistono nei cerchi non bruniti (imho più belli), nell’assenza delle piastre anteriore e posteriore dei paraurti e nella fascia laterale in plastica senza logo. All’interno cambiano il mobiletto che ospita il cambio e alcuni tasti sulla plancia. Il colore scelto è il Verde Toscana, metallizzato da 500 € esclusivo per la Trekking e la 4x4, che ricorda vagamente il verde della Panda Sisley. All’interno abbiamo optato per la fascia color sabbia in abbinamento ai sedili sabbia/grigio, in quanto la plancia verde era vistosa e avere gli esterni, la plancia e i sedili verdi ci sembrava troppo…verde! Pannelli porta e appoggiatesta sono color sabbia in entrambe le configurazioni, ma nella nostra Panda le maniglie di apertura delle porte e il centro del volante sono anch’essi nella medesima tinta (sull’altra variante sono neri). L'insieme è molto elegante e luminoso. Balza all’occhio anche l’incremento dell’altezza da terra (vedi foto, a fianco della mia Ypsilon), che rende la Panda più simile a una mini-jeep che non a una seg. A. Interni e dettagli Gli interni chiari restituiscono una bella percezione di luminosità e la continua ripetizione dello "squircle", unito alla goffratura "PANDA" della plancia e dei pannelli porta e ad alcuni tocchi in nero lucido (sporchevolissimo), danno la sensazione di ben fatto e pensato. I tessuti sono piacevoli al tatto e lo skai è robusto; l’unico appunto da fare è che il sedile più in alto del normale, unito alla finitura dello skai dei fianchi dei sedili, ostacola leggermente la salita in auto perché non si "scivola" sopra di esso. L’auto nel complesso è molto curata: 1) la cintura del quinto passeggero ha la sua sede nel tetto quando non in uso 2) il pulsante del freno a mano è in nero lucido come il pomello del cambio e la radio 3) i portaoggetti del tunnel sono numerosi (anche se il mio Samsung S3 non ci sta e finisce nel vano della plancia); ci sono le guide dei sedili scoperte (su una seg. A ci può stare) e gli agganci delle cinture con il feltro antirumore, inutile imho in quanto non possono muoversi dalla loro posizione ma solo ruotare 4) la sede degli agganci delle cinture posteriori è annegata nella seduta per non interferire se non in uso 5) l’imperiale con il motivo dello "squircle", che Fiat vende come dettaglio che riduce la rumorosità…i motivi sulla cappelliera invece servono come pista per le macchinine dei figli. Spero solo ad auto rigorosamente ferma. E ci sono anche le sfere per impedire ai cordini della cappelliera di interferire con la chiusura dello sportello (vedi foto bagagliaio più sotto) 6) l’intramontabile plafoniera Fiat, qui aggiornata con la dissolvenza. Sul libretto ce n’è un’altra come "opzione", abbastanza simile a quella di MiTo o Punto se non erro…che sia per le auto con il tetto apribile? 7) il vano ricavato nel nuovo mobiletto. Fa tanto Volvo e come l’originale è scomodo da raggiungere e poco utilizzabile 8) i sedili presentano la parte inferiore rivestita (agugliato?) per non rovinare le scarpe dei passeggeri posteriori 9) fortunatamente le maniglie a pozzetto sono di plastica nera (con inserto che copre le viti di fissaggio), così da non sporcare il rivestimento dei pannelli porta. Le tasche posteriori, molto belle come design, hanno leggere bave di stampaggio nel bordo interno, ma niente di preoccupante 10) furbo l’uso della cornice colorata per nascondere l’accoppiamento della plancia con i pannelli porta e ben fatta la cassa della radio; peccato per il fondo del portaoggetti (il tascone a marsupio per intenderci), che è liscio non impedisce agli oggetti di vagare qua e là 11) il cassetto portaoggetti è una vera e propria caverna: ci stanno fogli A4, quindi siamo nell’ordine dei 30 cm…brava Fiat! 12) un furbo stratagemma per i sedili (lato verso tunnel): invece di un carter di plastica per rifinire la parte bassa, c’è uno strato rivestito dello stesso tessuto (agugliato?) della parte posteriore. In questo modo se si infila il beccuccio di un aspirapolvere non si riga la plastica, non ci si fa male con eventuali bave di stampaggio e…credo che costi pure meno a Fiat Posto di guida Comode regolazioni, nonostante il volante non regolabile in profondità e lo schienale a scatti. Posizione di guida molto "seduta" e alta, con comandi tutti a portata di mano, soprattutto il cambio. Ingombri identificabili senza problemi (l’auto è pure dotata dei sensori di parcheggio, optional) e specchi ben dimensionati. Durante la guida in autostrada si può appoggiare la gamba al mobiletto del cambio come faccio anche sulla Ypsilon, ma avrei preferito una regolazione continua del sedile, per sistemarmi al meglio. I sedili sono comodi ma non trattengono molto in curva (mica è una Ferrari); fortunatamente lo skai, come ho detto sopra, impedisce lo scivolamento. Diciamo che per me, che sono alto 1.82 cm, è una posizione di compromesso: preferirei avere le gambe più distese, ma a quel punto non riuscirei ad impugnare la parte alta del volante; se mi avvicino, le gambe sono un po' troppo flesse. Plancia e comandi Tutto a portata di dito. Il devioluci aziona solo anabbaglianti e abbaglianti e per i cambi di corsia in autostrada è prevista la posizione instabile delle frecce, che attiva 3 soli lampeggi. Curiosità: l’intermittenza dei tergicristalli, secondo il libretto di uso e manutenzione, varia automaticamente in base alla velocità e le leve hanno l’accoppiamento sferico al piantone. Strumentazione un po’ infossata e con qualche riflesso; nel computer di bordo imho ci sono troppe informazioni: data, temperatura, spia S&S, indicatore cinture di sicurezza, livello benzina, temperatura acqua e contachilometri, shift gear indicator…le lancette sono trasparenti con la punta rossa perchè le spie sono all'interno dei quadranti e ne limiterebbero la leggibilità. A proposito delle cinture: il cicalino suona per le cinture anteriori non allacciate, per quelle posteriori invece, l’avviso parte quando si slacciano (sul display resta l’indicazione per tutti e cinque i passeggeri). Il cicalino è collegato all’aggancio della fibbia e non, come per i sedili anteriori, con il sensore che rileva la presenza del passeggero. Piccola nota per la radio: la rotella si preme per accendere e spegnere ma, come per le auto tedesche, il simbolo gira indipendentemente dal livello del volume e il livello zero non corrisponde a una posizione particolare. Parlando della radio: la nostra Panda non ha i comandi al volante e io, abituato alla Ypsilon con il Blue&me, mi sono dovuto ri-abituare ai tastini; per fortuna sono vicino al volante e non ci si distrae troppo. La radio legge gli Mp3 ma non c’è un’uscita AUX o USB per collegare un lettore…peccato. Ho già detto che la finitura lucida è sporchevole? Sì, ma lo ribadisco, anche se è molto bella. I comandi del clima sono semplici e ripropongono la disposizione della Panda precedente. Il clima si aziona premendo la levetta della ventola e mio papà trova difficile vedere la luce gialla che ne ricorda l’azionamento. A proposito, sul nostro esemplare il clima non raffreddava e all’accensione partiva un fischio fastidioso; dopo una veloce controllata pare che non avessero messo il liquido refrigerante del circuito (in settimana devono controllare nuovamente, per verificare eventuali perdite). Ora, se è grave che a Pomigliano se ne siano dimenticati, è altrettanto grave che l’addetto della concessionaria, nella lista della pre-consegna, non abbia controllato (e sulla carrozzeria c’erano anche segni di cera qua e là). Il comando alzavetri del guidatore è automatico in salita e discesa, quello del passeggero solo in discesa. Per essere una seg. A è un bel plus (io sulla Ypsilon non ce l’ho), ma non so se sia di serie su tutte. Particolare anche la chiusura centralizzata: non c’è un tasto ma bisogna spingere la maniglia del guidatore (il segno rosso indica la chiusura). Le altre tre maniglie comandano solo il proprio sportello, ma dal CdB si può inserire la chiusura automatica in movimento. Un'altra chicca è l’apertura delle porte, che non ha scatti intermedi e permette di fermare la porta in qualsiasi posizione. Comoda per i parcheggi stretti ma purtroppo ho riscontrato un piccolo difetto: tirata la maniglia, la porta non si muove (non c’è lo scatto) e quindi bisogna spingerla con l’avambraccio, che finisce inevitabilmente sulla parte chiara del pannello porta. Prevedo che si sporcherà in fretta, ma mi auguro che esista un prodotto per pulire come è stato fatto con il volante chiaro della 500. Mancano i catarifrangenti sulle portiere. Abitabilità e visibilità E' piccola fuori, ma dentro si sta bene, specie davanti. Rispetto alla 500, grazie alle fiancate dritte, credo si sia ricavato qualche cm in più in larghezza. Dietro sconta l'assenza del divano scorrevole e/o sdoppiato (che io ho sulla Ypsilon e che trovo comodissimo quando si va al supermercato), ma in due si sta benissimo e pure in tre, considerato che è una seg. A. Non ci si può lamentare, per lo meno nei viaggi brevi. Poggiatesta posteriori abbattibili e ben posizionati, dato che se si sale dietro premono nel bel mezzo della schiena costringendoti ad alzarli. La finitura chiara delle sellerie rende arioso e luminoso l’abitacolo e le ampie vetrature consentono un’ottima visibilità. L’unico angolo cieco è costituito dal triangolo che si forma in corrispondenza del grosso montante anteriore e dello specchio retrovisore. Dietro, i sensori di parcheggio aiutano parecchio e sono precisi. Io li reputo abbastanza inutili su una Panda, ma i miei genitori li trovano molto comodi per evitare contorsionismi in parcheggio. Entrare e uscire è abbastanza agevole grazie al raggio di apertura delle porte, ma l’assenza delle maniglie di appiglio (c’è solo per il passeggero anteriore, dietro ci sono i ganci per la giacca) mi pare un eccesso di economia (approfondirò il discorso più avanti). Tanti i vani portaoggetti sparsi nell’auto, a partire dal marsupio per arrivare alle tasche su tutte le porte e ai vani sul tunnel. Mia zia, in una giornata di pioggia, in un impeto di genialità ha usato quello più vicino al divano come portaombrello per l’ombrellino pieghevole. Pulendo la macchina ho notato che è pure dotato di fondo in gomma asportabile…e infatti lo stavo aspirando con l’aspirapolvere! Credo sia l’unico dotato di fondo per nascondere la vite di fissaggio al pavimento dell’auto. Nota a margine: ci sono anche i due attacchi isofix per il sedile posteriore. Bagagliaio Il giusto per un'utilitaria: non so se ci entrerebbe un passeggino, ma la spesa settimanale ci sta. In caso di acquisti più importanti occorre utilizzare il sedile posteriore. La Panda è dotata di serie del kit gonfiaggio e noi abbiamo aggiunto il ruotino di scorta. Il problema è che di solito il ruotino è inserito nel sottofondo e all’interno ci sono gli attrezzi nello stampo di polistirolo; qui invece, forse per far spazio alla sospensione della versione 4x4 o per le bombole della Natural Power/Easypower, il cerchio è messo sottosopra e la borsa dei ferri è una sacca piuttosto bruttina che, insieme alla sacca del concessionario contenente i guanti, il triangolo e la torcia, resta in giro nel bagagliaio. Entrambe sono dotate di velcro per non vagare qua e là, però mi pare una piccola caduta di attenzione per un’auto davvero ben progettata (c’è pure l’imbuto per il rifornimento di emergenza, dato che il tappo è stato tolto e c’è il sistema "smart fuel"). Attenzione anche all'altezza del garage: il mio è 2.15 m e il portellone sfiora il soffitto, ma in questo modo si carica facilmente. Nota a margine: è illuminato di serie, ci sono due ganci di metallo sullo schienale per fermare i carichi e un gancetto di plastica per mantenere in piedi le borse della spesa, nella parte che sorregge la cappelliera a riposo. Accessori e finiture Essendo la versione top di gamma, ha tutto quello che serve: clima manuale, 4 airbag, autoradio (senza comandi al volante né bluetooth o presa USB/AUX), cerchi in lega, fendinebbia, retrovisori elettrici, portapacchi e poggiatesta. Di serie ci sono anche l’ESP, il Traction+ e lo start & stop. Noi abbiamo aggiunto il ruotino di scorta, i sensori di parcheggio, il terzo poggiatesta con omologazione 5 posti e la vernice metallizzata. Come ho più volte rimarcato qui su AP, trovo abbastanza deprecabile chiedere più di 200 € per avere il quinto posto; nella norma invece l’esborso per gli altri accessori. Considerato che la caratterizzazione estetica ha un suo peso economico e che il motore è il nuovo bicilindrico, il prezzo, pur non popolare, mi sembra adeguato ai contenuti dell’auto, che può tranquillamente essere utilizzata come unica auto. In sostanza, la Panda mk3 fa egregiamente le veci di una Punto mk1. Parlando di finiture: alcuni dettagli sono davvero ben studiati, come le parti in nero lucido della plancia, l’accostamento dei colori, il dettaglio in agugliato dei sedili nella parte bassa, la plancia con la scritta PANDA, ecc…altri sono un po’ tirati via, come si nota all’interno del vano bagagli (il piano non è piatto perché la consistenza del feltro del fondo è incostante e la maniglia di chiusura è un pezzo di stoffa attaccata con un bullone), nel cofano, dove manca il trasparente e pure la tinta (a essere pignoli, anche l’astina per mantenere il cofano aperto sembra piuttosto esile e fatica ad incastrarsi nella sua sede) e nello sportellino del carburante, decisamente traballante.. Sono dettagli accettabili su una seg. A, ma considerando pure il prezzo di listino, cozzano con altri particolari senza funzioni specifiche (le scritte PANDA nei fanali posteriori e in prossimità del lunotto per coprire il vano di accesso al terzo stop - vedi foto del bagagliaio) che però hanno di sicuro un costo. Piccole bave di stampaggio nelle tasche delle portiere e sul freno a mano. Comfort La Panda digerisce senza problemi le asperità della strada, complice anche l’assetto rialzato e la gommatura non estrema. Appena il motore entra in temperatura, il rumore cala decisamente. Al momento non ci sono rumori dalla componentistica esterna e pure a pieno carico, il confort è di buon livello. Il ventilatore è piuttosto rumoroso dalla terza velocità, ma a quel punto la quantità d’aria che esce dalle bocchette diventa quasi fastidiosa. Riguardo alle bocchette: sono molto belle e ben fatte e si riesce a mandare aria ai posti posteriori senza trovarsi getti caldi/freddi in faccia. Alcune "chicche" come il comando automatico per i vetri anteriori, i numerosi portaoggetti o il serbatoio senza tappo, migliorano la qualità della vita a bordo. Peccato che le utili maniglie di appiglio posteriori siano relegate tra gli optional, in un pacchetto che contiene anche le cinture regolabili in altezza e il sedile anteriore ribaltabile. Sembra una sciocchezza, ma quando si viaggia in 4 o 5 persone su percorsi ricchi di curve, dietro non ci sono appigli per reggersi in quanto le maniglie a pozzetto sono scomode da usare per reggersi. Motore Tanta roba. Forse, per una Panda, pure troppo. Mi spiego meglio: 85 cv su un trabiccolo così leggero consentono di destreggiarsi agevolmente nel traffico, senza complessi di inferiorità con auto più grandi e cavallate che, in proporzione, hanno un rapporto peso/potenza meno favorevole. Se all’inizio avevo criticato la scelta di Fiat di proporre la 4x4 e la Trekking a benzina solo col bicilindrico (il 1.2 Fire avrebbe abbassato il prezzo di listino), ora capisco che tale scelta è motivata dal desiderio di offrire un prodotto superiore alla concorrenza. Il Twinair è un motore dalla doppia personalità: in modalità ECO la macchina si muove disinvolta e ha la necessaria verve per affrontare le strade extraurbane e le autostrade. Sfruttando la piena potenza, l’auto diventa "cazzuta" e davvero divertente da guidare, grazie anche al rumore del motore. A me ha ricordato tantissimo la Panda30 che avevamo in casa. All’accensione il suono fa un po’ "trabiccolo", ma appena entra in temperatura, il rumore si attenua e la Panda diventa estremamente silenziosa, per lo meno finchè non si pigia l’acceleratore con decisione. In tal caso il rumore torna a farsi sentire nell’abitacolo, ma a me non disturba affatto. Mia madre, provenendo da una Stilo Jtd, dice che sembra un trattore a confronto…mah! La nota dolente è la partenza. Io sono abituato al Multijet che parte senza sussulti mentre il Twinair restituisce, soprattutto in salita, la sgradevole sensazione di andare "sotto coppia", come se fino all’ingresso del turbo non ci fosse abbastanza potenza per partire. Credo sia solo una questione di abitudine, ma tutti in famiglia abbiamo avuto la stessa impressione. Questo porta a dare gas con maggiore decisione e in partenza sembra una Panda Selecta con il trascinamento del CVT…la stessa cosa capita alle rotonde, nel caso in cui la seconda marcia sia "poca" e la prima…"troppa". Meglio fermarsi, mettere la prima marcia e ripartire. A tutto questo si aggiunge lo Shift Gear Indicator che in ECO suggerisce di cambiare intorno ai 2200 giri/minuto: a orecchio a me sembra un po’ troppo basso come regime e mi pare che il motore sforzi un po’; però anche qui credo sia una questione di abitudine perché il motore sale di giri arzillo e ci si ritrova a 70 km/ora (su extraurbano) senza nemmeno accorgersene e con la quinta marcia ancora da inserire. Forse dovrei dare retta alla centralina e smettere di farmi ste seghe mentali. Altre considerazioni a pelle: innestando la retromarcia, aumentano le vibrazioni trasmesse alla leva del cambio e imho il motore scalda tantissimo. Non ne dubitavo, considerando la potenza in gioco, il turbo e le prestazioni di cui è capace il frullino. Come abitudine, dopo lunghe tratte autostradali o periodi di guida vivaci, meglio lasciar girare il motore al minimo per qualche minuto, ricordandosi di disattivare lo Start & Stop. Durante un viaggio Varese/Pavia e ritorno, i passeggeri hanno apprezzato la verve del motore e la silenziosità. In fase di sorpasso basta e avanza la potenza disponibile con la funzione ECO, ma quando si disattiva, il motore tira fuori le unghie e sale di giri con ancora più grinta. In definitiva, sto motore è davvero un gioiellino, anche se spero che la complessità che lo caratterizza non si riveli un’arma a doppio taglio. Cambio Si manovra bene e gli innesti sono ben delineati. Bisogna fare l’abitudine alla retro con siringa, più che altro perché la leva si sposta molto verso destra e in basso e la mano fa un movimento poco naturale. I rapporti imho sono ben spaziati, soprattutto in accordo col motore (a parte la questione delle partenze di cui ho parlato sopra). In autostrada a 130 km/h non si sente la necessità della sesta marcia (c'è sulla 4x4). Sterzo Tutto sommato adatto al mezzo, per quello che ne capisco io. Servoassistito elettricamente, diventa molto morbido con il CITY attivo, mentre è corposo il giusto nella configurazione normale. Sulle altre auto di famiglia (Ypsilon, G.Punto e Stilo), il CITY è comodissimo per le manovre di parcheggio forse anche per la dimensione delle gomme. Sulla Panda, complice la leggerezza dell’auto, la demoltiplicazione del comando o la forma del volante, per ora è sempre rimasto disattivato. Il feedback alla guida è sufficiente, considerando la vocazione cittadina della vettura. Freni Nella norma. Impianto misto dischi/tamburi e potenza adeguata all’auto. Per ora, fortunatamente, non ho dovuto provarli in occasioni d’emergenza. Tenuta di strada/Stabilità L’auto trasmette una buona sensazione di sicurezza e compostezza. A causa dell’assetto rialzato dondola un po', ma senza inficiare la sicurezza. Probabilmente la seduta alta concorre alla percezione del rollio. Al momento l’auto monta ruote M+S con snow flake, vedremo con i primi freddi come si comporteranno. Non abbiamo ancora avuto modo di usare il Traction+, ovviamente. Consumo Discreto, ma l’auto è ancora troppo nuova per dare un voto. Il CbB ha rilevato una media di 15 km/l in modalità ECO e con S&S attivo, su una percorrenza totale di circa 500 km. Di certo il terreno ideale della Panda col Twinair sono le strade extraurbane e le autostrade, dove il bicilindrico viaggia con un filo di gas. In città lo S&S aiuta, e per il momento non ci è sembrato così fastidioso come rilevato da alcuni utenti su altre auto del gruppo FGA. Ovviamente siamo consapevoli che un motore turbo con una cavalleria notevole ed Euro 5 non potrà mai consumare come la Stilo Jtd in versione 116 cv Euro 2. In ECO si consuma decisamente meno senza perdere troppo in termini di prestazioni; al contrario, sfruttando la potenza piena, le tacche del serbatoio calano più rapidamente…ma bisogna considerare che il serbatoio ha una capacità di circa 35 litri (contro i 47 litri della mia Ypsilon…ovvio che sembra durare meno). Vedremo come saranno i consumi appena il motore si slega un po’. In conclusione Auto non chiaramente inquadrabile, questa Panda. Cambia faccia in base all’allestimento e al motore scelto. E’ in’utilitaria, ma svolge perfettamente il ruolo di unica auto visto il generale salto qualitativo fatto rispetto alla Panda 2. Mia cognata ce l’ha e il confronto, a partire dalla plancia, è impietoso, ma bisogna tener conto anche del tempo che è passato tra le due generazioni. In allestimento Trekking fa la sua porca figura e ha una buona dotazione di serie, anche se so che c’è poca razionalità in una utilitaria da 15.000 euro, soprattutto a confronto con le offerte in corso un po’ su tutte le seg. B o guardando alle più “spartane” seg. A (trio lescano, Spark e coreane). Il motore invoglia a sfruttarne le potenzialità, a scapito delle percorrenze, che tuttavia in ECO sono di buon livello. Di certo se avete bisogno di una utilitaria per uso prettamente cittadino, imho meglio orientarsi su una Panda Easy con il 1.2 69 cv km zero con qualche optional. Se invece volete una macchina con un po’ più di pepe, il Twinair fa per voi. E’ un motore brillante, digerisce benissimo le lunghe tratte autostradali e ha un rumore perfetto per una Fiat. Di sicuro non è il motore rivoluzionario in fatto di percorrenze che hanno pubblicizzato all’inizio, ma non è nemmeno l’idrovora che tanti detrattori hanno descritto. Imho su auto del seg. B diventa la quadratura del cerchio. E soprattutto, surclassa il Multijet da 75 cv, che reputo inutile su una seg. A dato il punto di pareggio molto sfavorevole. Se si vuole risparmiare, ci sono la Easypower e la Natural Power. Scusate per la lunghezza del post e per le tante immagini! el Nino PS: qualcuno mi sa dire a cosa servono le protuberanze sulla plastica dei fendinebbia?? Non nascondono viti di fissaggio nè altro...Regazzoni o Aymaro ne sapete qualcosa??
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Salve a tutti, nei giorni scorsi ho avuto il piacere di avere a disposizione una Fiat Panda Van 1.0 (45CV) biposto con oltre 280.000km:mrgreen: . Il Parco auto dell'azienda in cui lavoro è ben fornito di Punto Evo MJet, Focus, C3 e altro, fino a qualche Mercedes AMG o BMW X6, ma a me stavolta è toccato il privilegio di guidare quest'auto solitamente destinata ai tecnici, dai quali viene utilizzata con grande cura:mrgreen:. Accoglienza dell'abitacolo Alle 13:45 apro la portiera (senza telecomando e chiusura centralizzata) e mi investe una corrente di aria calda che non promette nulla di buono. Uno sguardo al rivestimento in plastica dei sedili e inizio già a sudare. Il navigatore non c'è, nemmeno la radio e il condizionatore. Entro, mi regolo la posizione del sedile e degli specchietti e poi apro i finestrini, tutto a mano. Imposto l'impianto di sventolamento e parto. Sterzo Lo sterzo è leggero ma sembra che il volante sia collegato in maniera elastica; inoltre la corona è rivestita da una sostanza a basso attrito, credo gentilmente lasciata dai tecnici, che agevola la presa. Freni La frenata non è come quella di certe auto moderne, che ti inchiodano appena sfiori il pedale. Il comando è dolce, progressivo, talmente tanto dolce che appena partito a momenti vado a sbattere contro un cancello . Mi riviene a mente quando guidavo una vecchia Mini sulla quale dovevo premere due volte il pedale per frenare in maniera decente, e così farò da ora in poi. Piacere di guida Il primo tratto è in autostrada, probabilmente il suo terreno ideale:mrgreen:. Mi mantengo intorno ai 110-120km/h di tachimetro; potrebbe andare sicuramente di più ma non mi sento molto confidente. Il vento che entra dai finestrini aperti crea un ricircolo d'aria, però dopo 10 minuti sono già comunque completamente sudato, anche le gambe. Sono praticamente incollato al sedile, ogni tanto cambio posizione per cercare di asciugarmi. In caso di sorpasso di camion bisogna lavorare parecchio col volante per mantenere la traiettoria. Una Ferrari F430 Spider mi sorpassa. Secondo tratto su strada statale collinare, con curve e saliscendi. Si apprezza il cambio ben manmovrabile, con 5 rapporti corti e ben spaziati. Anche in IV non fatica a salire. Cambio e motore sono sicuramente la parte migliore dell'auto. Le sospensioni posteriori sono probabilmente tarate per viaggare carichi; io son da solo con 1 borsa e 1 portatile e ad ogni buca arriva una bella botta alla schiena. I dossi rallentatori si possono fare al massimo a 30km/h. Il parabrezza rigato dal tergicristallo ha la proprietà di diffondere in tutte le direzioni i riflessi creati dal sole in fronte, praticamente è come viaggiare con dei potenti abbaglianti puntati contro. Quando arrivo a destinazione, prima di andare all'appuntamento aspetto 10 minuti all'aria aperta per asciugarmi i vestiti e mi bevo mezzo litro d'acqua:mrgreen: Sembra di aver fatto un viaggio, invece son solo 50km e meno di 1 ora di tempo. Quando ero piccolo, iniseme ai miei genitori, ho fatto parecchie volte dalla Toscana alla Puglia in agosto con auto senza aria condizionata e pieni di bagagli, ma ora non ci sono più abituato:mrgreen: Ciao a tutti, alla prossima
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