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L’auto provata è una Kia C’eed Active pneumatici 205/55 16”. I km percorsi sono stati 850 circa. Nota: non sono riuscito a capire quale motorizzazione fosse dal contratto o dalla chiave, ed introducendo la targa nel sito dell’agenzia delle entrate non mi dice niente. Sicuramente era una di queste due: 1.4 90 Cv o 1.6 110 CV. La valutazione per motore, accelerazione e ripresa sarà perciò duplice. Esterni Di primo acchito lo stile non entusiasma, poi fattoci l’occhio, si apprezza molto il frontale “a muso di tigre” e la linea slanciata e sportiveggiante. Niente di particolarmente innovativo, ma comunque il risultato è gradevole. L’impressione è quella che non si sia voluto caratterizzare particolarmente l’auto, per mantenere una gradevolezza più generica possibile . Montaggi esterni senza difetti evidenti. Interni Tessuti e plastiche tutto sommato sono più utilitaristici che lussuosi, ma comunque di qualità apparente e reale più che sufficiente . I pannelli portiera invece , sono superiori alla media, impreziositi da profili di plastica metallizzata e da catarifrangenti. Tunnel centrale in plastica dura, come tutte le concorrenti. Tappetini un po’ scarsi . Posto guida Allineato alla media dei concorrenti, quindi comodo e ben regolabile. E’ sfizioso il porta biglietto autostradale nell’aletta parasole, mentre il poggia braccia centrale è quasi inutilizzabile ( troppo in basso ed indietro per le mie regolazioni ) Il blocchetto chiave si illumina all’apertura porte, cosa molto utile L’ acceleratore incernierato in basso , a differenza di quasi tutte le concorrenti, cosa che affatica molto meno il piede nei lunghi viaggi. Ottima visibilità anteriore, sufficiente quella posteriore, quasi inutili le mini terze luci. Plancia e comandi La plancia ha un disegno abbastanza tradizionale, ma impreziosita dai buoni materiali usati per costruirla e caratterizzarla. Come sulle migliori concorrenti, la parte alta ( compresa la parte alta dei pannelli porta ) è in plastica morbida, quella inferiore dura , ed il tutto è caratterizzato da profili cromati . Come per il resto dell’auto l’impressione è che sia stata progettata con una foto della Golf davanti, ed , ad onor del vero, il bersaglio non è poi così lontano. Un notevole passo avanti rispetto alla versione precedente. Strumentazione bella e ben visibile in quasi tutte le posizioni di regolazione del volante ( bello e ben rivestito ) . Manca il termometro dell’acqua , ma può essere recuperato come opzione del CdB. Tutti i comandi, compreso quelli al volante, sono comodi ed intuitivi. Nel mobiletto centrale ci sono i comandi del clima manuale ( belli ) le prese 12 V, Aux e USB illuminate. Poco visibile il CdB ( poverello ) monocromatico a luci accese, e altrettanto poverelli lo schermo radio e lo schermetto centrale con l’indicazione della temperatura esterna ed altre info. Freno a mano tradizionale , ma con hill holder ( che richiede un minimo di ambientamento, soprattutto se si vuol fare retromarcia in discesa ) Abitabilità Buona sia anteriore che posteriore Bagagliaio Rivestito completamente di tessuto, ma il rivestimento è un po’ cheap. Ampio, ma ad occhio meno del dichiarato ( 380 dmc ) a meno che non si consideri la vasca sotto il pianale. Accessori Sufficiente per la categoria . Spiccano cerchi in lega, vetri oscurati, appoggia braccia e quattro alzacristalli, ma manca l’utilissimo cruise control. Una specie di via di mezzo tra l’attuale Active e la Cool. Comfort Molto buono, il motore non si sente quasi, le sospensioni assorbono bene, i sibili aerodinamici si sentono solo a velocità autostradali ed il rumore di rotolamento pneumatici è presente solo sugli asfalti più vecchi e ruvidi. Complice anche il confortevole posto guida, anche i viaggi più lunghi non sono un problema ( prestazioni a parte ) Motore Come detto non ho capito quale fosse: in ogni caso si è rivelato un punto debole. Anche per colpa dei rapporti lunghi, si rivela inesistente tra i 1000 -1500 giri, per poi diventare moscio tra 1500 – 2300 , e solo dopo i 2300 comincia a distendersi bene ed ad allungare, costringendo ad un uso abbondante del cambio ( comunque ben manovrabile ) ed a scalate a volte fino alla 3^ per tenere il ritmo nei trenini autostradali e nei rallentamenti dovuti a cantieri Il comportamento sarebbe comunque accettabile se si tratta del 1.4, un po’ meno se è il 1.6. C’e’ da dire che l’auto aveva solo 4000 km, quindi è presumibile che da rodato le prestazioni crescano un poco. Accelerazione Tra il discreto ed il sufficiente, a seconda del motore. Richiede comunque un uso frequente del cambio e l’acceleratore a tavoletta fino a 2500 giri per avere prestazioni accettabili. Ripresa Tra il quasi sufficiente ed il sufficiente a seconda del motore. I rapporti sono lunghi ( 130 km/h in 6^ a 2200 giri ) , ma nella norma per la categoria; ciononostante in pratica la ripresa in 6^ è possibile a fatica solo da 90 km/h circa, e per mantenere con certo brio l’andatura nei rallentamenti si è sempre costretti a scalare una o due marce. Cambio Visto l’ampio uso che se ne deve fare è molto positivo che questo sei marce sia ben manovrabile e con corsa corta e quasi sportiva. Un buon cambio, che meriterebbe qualcosa di meglio come input . Sterzo Leggero, ma non troppo , preciso ma non troppo. Si adatta bene all’indole turistica dell’auto e coadiuvato dalla buona ciclistica, trasmette sempre le corrette info all’autista. Pensato evidentemente per essere medio ( ma non mediocre ). Freni Potenti, ma si induriscono un po’ al limite. Tenuta di strada/Stabilità L’indole dell’auto non è certo sportiva ma il comportamento è comunque più che buono. Nel mio tradizionale e personale benchmark ( A7 da Serravalle a Genova ) . l’auto si è dimostrata sincera e sempre ben controllabile per lo meno a basse e medie velocità. Si avverte che l’auto è pensata per adattarsi ad un vasto ventaglio di autisti, mantenendo comunque un ottimo margine di sicurezza. Consumo Altino in ogni caso: la media rilevata in 850 km quasi tutti di autostrada a velocità codice à di 5.8 litri/100 km. Nella categoria c’e’ chi fa meglio. In conclusione Che il potente zaibatsu coreano abbia deciso di ripercorrere la strada tracciata da VAG non è certo un segreto, e questa Ceed è un gradino importante e fondamentale su questa strada. Insieme alla sorellastra i30, inseguono l’obiettivo di diventare la Golf del paese del calmo mattino, e come la Golf vogliono essere la world car media ( ma non mediocre ) che non eccelle in nulla, ma che è buona in tutto. E da questo punto di vista, motore a parte , l’obiettivo a mio parere è quasi raggiunto, facendo nel contempo un bel salto in avanti rispetto alla versione precedente. Resta da lavorare sul motore ( almeno per le versioni base ), sulla dotazioni e sul posizionamento, cercando di evitare il rischio di rifar la Golf al prezzo della Golf, cosa che nessuno è mai riuscito a fare ( citofonare Fiat Tipo per chiarimenti ), senza pagar dazio, ma le premesse per far bene a mio parere ci sono tutte.
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