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Essendo una Lancia, vale la solita premessa: sono un pò prevenuto... L’auto provata è una Lancia Delta 1.6 120 CV Oro con cerchi da 16” e 33000 km I km percorsi sono stati 480, in pratica tutti in autostrada Esterni La linea di Delta è particolare, la si amo o la si odia. A me piace moltissimo, e la considero uno delle proposte migliori , se non la migliore, del segmento. Il posteriore è riuscitissimo, il muso a punta non fa tradire ( troppo ) la derivazione da Bravo e la linea filante ne minimizza la lunghezza non comune. .Belli anche i colori “particolari” disponibili, le cromature ed i cerchi in lega ( che pur essendo da 16” non danno l’effetto “carrello della spesa ” come in altre auto ) Interni Il design della plancia, uguale a quello di Bravo è dissimulato abilmente dall’uso di un materiale di qualità decisamente maggiore e da una console centrale “minimalista” di disegno leggermente diverso e di color chiaro ben più gradevole, nonché dall’uso ben più esteso di cromature. Belli anche i comandi del clima manuale. Grazie anche ad un montaggio molto più curato, l’effetto complessivo di qualità percepita è notevole, superiore a tutte le altre vetture del Gruppo della categoria ed anche superiori, ed all’altezza di quello dell’ Astra J, una delle vetture migliori da questo punto di vista. E per quanto la triade sia lontana, VW Golf non è poi così distante. Per contro stonano parecchio i sedili, comodi ma rivestiti di stoffa più robusta che lussuosa, ed i fianchetti porta di plastica dura e stoffa dozzinale. Rivestimenti e plastiche di montante e padiglione nella norma, bella la moquette. Posto guida Migliore di quello già buono di Bravo, ( i cm guadagnati in lunghezza si sentono positivamente ). Comodo e ben regolabile, il sedile è confortevole e più morbido .. Bello il volante, ben impugnabile e ben rivestito. Comodo il vanetto portacellulare sulla sinistra. Comandi tutti raggiungibili comodamente, con la sola parziale esclusione del regolatore di velocità, posto su un satellite sotto la leva sinistra. La visibilità anteriore è buona, quella posteriore meno. Frizione leggera e con pedale alla stessa altezza dell’acceleratore.. Plancia e comandi In pratica vale lo stesso giudizio di Bravo: il design con la console centrale orientata verso il guidatore è bello e comodo per le regolazioni., ma i comandi della climatizzazione sono un po’ troppo in basso( ed il clima è manuale ). I comandi radio al volante sono insufficienti ( manca lo scan delle frequenze ) comodo il trip master sulla levetta destra. Comandi principali illuminati. Specchietti piccolini. Un po’ brutti a vedersi i numerosi tasti inutilizzati intorno alla radio, ma è il prezzo da pagare alla standardizzazione. Abitabilità Molto buona anteriore e posteriore, dove i centimetri longitudinali in più rispetto a Bravo si sentono. Bagagliaio Molto buono anch’esso, completamente rivestito di moquette, è già coi sedili completamente arretrati più lungo di quello di Bravo. Il design particolare della coda sottrae qualche centimetro in alto, recuperabili comunque con il sedile posteriore scorrevole. Accessori Vale il discorso fatto per Bravo, con in più l’aggravante della marca: la dotazione è un po’ scarsina per una C che vuole essere premium o near premium: C’e’ tutto l’indispensabile compresa la bocchetta per i posti posteriori, le luci di ingombro su tutte le quattro porte ( ma non quelle di illuminazione piedi , chissà perché ) e l’ormai irrinunciabile cruise control, ma il clima è solo manuale e non c’e’ nessun accessorio “sfizioso” di serie. Ormai i concorrenti generalisti offrono di più, considerando anche che l’Oro non è neanche l’allestimento base. Comfort Ottimo, a livello delle migliori concorrenti, ed un deciso miglioramento rispetto a Bravo. Il motore è meno romboso in accelerazione ed a freddo, i fruscii aerodinamici quasi assenti, il rumore di rotolamento pneumatici ridotto. Tutto ciò unito alle buone caratteristiche dinamiche, all’ottimo assorbimento delle sospensioni, al comodo sedile ed al cruise control, rendono i confortevoli anche i viaggi più. lunghi. Solo in città il cambio poco maneggevole ( e le dimensioni importanti ) si fanno sentire negativamente. Motore Su questa Lancia il 1.6 Mjet 120 Cv si comporta meglio del “fratello” da me provato su Bravo, forse per una taratura leggermente diversa della centralina o dei rapporti. Elastico e potente in ogni situazione, per gradevolezza di utilizzo si avvicina al re della categoria ( e suo successore ) Mjet II 105 Cv, ed uguaglia o supera i suoi principali concorrenti, guadagnando anche un po’ di corpo in basso. Accelerazione Molto buona in ogni circostanza, permette di sfilarsi dai problemi in ogni situazione. Ripresa La rapportatura del cambio è leggermente più lunga di Bravo ( 2200 giri a 130 km/h in VI contro 2250 ), ma complice il cambio diverso od il motore più efficiente, la ripresa è decisamente migliore e molto buona in senso assoluto. Cambio Su questa versione dovrebbe essere stato adottato il 635 di Giulietta contro il 530.6 di Bravo. Ciononostante, la manovrabilità è decisamente peggiore rispetto all’Alfa e solo di poco migliore rispetto alla Fiat. La corsa della leva è troppo lunga, e gli innesti un pochino gommosi e contrastati. Strano, ma forse si paga dazio ad una tiranteria diversa. Sterzo Rispetto a Bravo è altrettanto leggero in manovra ed in marcia, .ma decisamente più preciso e pronto ( anche se non arriva all’eccellenza di Giulietta ). Influiscono non poco le miglior caratteristiche dinamiche dell’auto, dovute al passo maggiore ed alla diversa taratura delle sospensioni. Freni Come per Bravo, impeccabili per potenza e modulabilità. Tenuta di strada/Stabilità Rispetto a Bravo, nonostante la parentela sottopelle, il miglioramento è evidente: l’allungamento del passo, che però non innesca comportamenti dondola tori del retrotreno ( che resta bello stabile ) come nel caso di Megane, e la diversa taratura delle sospensioni ne migliorano nettamente il comportamento in appoggio nei curvoni veloci, dove si va vicino, all’eccellenza di Giulietta. Inoltre l’assetto è piatto, e non si avvertono i dondolamenti di cassa della cugina torinese. Manca , è vero, l’agilità di Giulietta, ma l’obiettivo di quest’auto non è danzare tra le curve nel misto. Consumo A velocità codice , il consumo medio del mio viaggio è stato 5,6 litri/100 km ( verificato 5.8/5.9 ) . Ottimo risultato . In conclusione Lancia Delta è il canto del cigno di un modo di fare auto in FGA che è morto con la fusione con Chrysler. Come tale prende tutto il buono che già c’era in Bravo e lo migliora nei punti in cui Bravo era carente, soprattutto per quanto riguarda le doti stradali. Non sorprendentemente l’ultima della vecchia scuola è sorprendentemente vicina alla prima della nuova scuola ( Giulietta ) ed addirittura la sopravanza per stile, comfort e qualità percepita della plancia. Dove è il problema allora ? il problema come sempre è nel pesante marchio che porta. Non è a mio parere ammissibile che Lancia ( come nel caso di Ypsilon ) si sia sforzata con successo di migliorare la base meccanica comune, portandola probabilmente al massimo consentito, ma poi cada su difetti facilmente rimediabili come una dotazione di accessori risicata , o materiali e finiture francamente inaccettabili ( si vedano tessuti sedili o i fianchetti portiere ) su un’auto che vuole essere qualcosa di diverso dalle generaliste. A maggior ragione per una Marca che le finiture interne e della qualità percepita le ha quasi sempre curate, almeno nel segmento di riferimento ( si veda per confronto per esempio la Lybra o la Delta II ). Ed a ,mio parere, il fatto che allestimenti più lussuosi a pagamento vengano offerti , non è una giustificazione. Peccato, perché l’auto è un’ottima stradista, all’altezza, se non superiore, in questo della migliore concorrenza straniera anche blasonata ( qualcuno ha detto A3 SB ? ) anche in questo caso , un’occasione parzialmente mancata. A mio parere, da comprare, ma in allestimento un pò più lussuoso ( ed in presenza di sconto )
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