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questa è da comiche....


vespino

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Se si leva la figura molto americana e molto attaccata ai soldi di zio Paperone, topolino per me va bene

Difatti l'avarizia di Zio Paperone (ovvero Uncle Scrooge.....di Dickensiana memoria) è sempre tacciata come negativa.

Ma elogiato il fatto che si sia fatto un tombino quadro.

Cmq criticare Topolino......perdincibacco...che è L'UNICO giornale in Italia che usa un italiano corretto e senza parolacce....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest frallog

A me invece non suonano come crociate, ma semplicemente come buon senso. E a parte che io ho portato delle specifiche motivazioni psicologiche alle quali nessuno mi ha dato un' acca di risposta, vale anche e soprattutto il fatto che se c'e' qualcuno "autorevole" per me che decide su una opzione allora io seguo cio' che mi e' stato detto. E non e' che lo faccio acriticamente, ma accetto un "sereno" dialogo con l'autorita' "autorevole" e dopo mi comporto di conseguenza.

Regards,

Francesco 8)))

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Certo che suonano come crociate.....

Intere generazioni sono cresciute senza problemi leggendo Tolkien, guardando Goldrake e comprando i fumetti di Spiderman....

E il tasso di sbarellati non è molto differente ai tempi precendenti...

Sono crociate che servono a sviare l'attenzione da cose molto più serie e dai problemi reali.....

Non vuoi che tuo figlio si beva come una spugna le minchiate di Superman?

GLIELO DICI semplicemente. lo prendi da parte e gli spieghi che quelle cose sono assolutamente delle minchiate assurde, che è tutta finzione, che non può fare quella cosa realmente. punto e basta.

I bambini sono molto meno deficienti di quello che si crede (anzi.....sono molto più svegli di molti adulti)

E se un bambino crede a Harry Potter il problema non E' Harry Potter, ma quel deficiente del genitore che troppo occupato sovente in cazzate non si occupa 5 minuti di suo figlio

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest frallog

Guarda che questo e' esattamente quello che ho scritto in precedenza. Basta che leggi un po' i miei messaggi precedenti. Ma non solo glie lo dico, ma glie lo spiego anche ed anzi soprattutto. Perche' la spiegazione (quando si puo') e' quella che fa la differenza tra un'autorita' autorevole e un'autorita' autoritaristica.

Regards,

Francesco 8)))

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Da quello ho capito te non spieghi, vieti e demonizzi.

Che è la via più veloce per far fare qualcosa ad un adolescente...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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A me invece non suonano come crociate, ma semplicemente come buon senso. E a parte che io ho portato delle specifiche motivazioni psicologiche alle quali nessuno mi ha dato un' acca di risposta, vale anche e soprattutto il fatto che se c'e' qualcuno "autorevole" per me che decide su una opzione allora io seguo cio' che mi e' stato detto. E non e' che lo faccio acriticamente, ma accetto un "sereno" dialogo con l'autorita' "autorevole" e dopo mi comporto di conseguenza.

Regards,

Francesco 8)))

si ma tu ai una testa!!!!se il papa dice di fare uno sterminio di massa in nome del signore per abbasare la popolazione sul mondo tu lo fai solo perche e autorerevole...e andando su motivazioni serie, questa persona autorevole, scrisse che la pena di morte e una cosa giusta, tu visto che lo dice una persona autorevole sei a favore di questa scelta anche se la gesu era contrario all omicidio, ma tu visto che lo dice una persona "autorevole" la fai tua??tu ai una testa con cui pensare, la nosta soceta nn e come quella degli scorpioni dell' "Mondo di Ender" dove tutta la comunita a una mente sola, quella della regina, noi siamo piccole regine e se una persona dice una cosa, noi abbiamo la testa per pensare se quello che dice

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Boh... sarà che io sono stato un divoratore di libri piuttosto precoce, ma leggendo le ultime pagine mi è venuto spesso da ridere e un po' mi sono cadute le... vabbé quello.

Qualsiasi bimbo oggi, anche con meno di sette anni di esperienza di vita, leggendo un romanzo di fantasia capisce che sarebbe bello vivere davvero quelle avventure, ma che la realtà è un'altra cosa.

I bambini non si fanno fottere così facilmente. Alcuni adulti forse sì, ma i bimbi no di sicuro. I bambini sanno distinguere benissimo la realtà, ma a differenza dei grandi, sanno ancora sognare a leggere e persino ad immedesimarsi in storie di fantasia.

Ho visto tanti bambini che leggendo un libro, vedendo un film, seguendo una serie o un cartone TV si immedesimavano nel personaggio sognando storie grandiose e mirabolanti. Non ne ho mai visti così coglioni come li credete, tanto da buttarsi giù da un palazzo convinti di avere le ragnatele nei polsi, o usare violenza sugli amici perché "tanto non si fanno male".

E non ci sono solo esempi pratici; non ho mai conosciuto nessuno cresciuto traviato per avere letto un libro nell'infanzia, per quanto forti potessero esserne i contenuti.

I bambini devono poter leggere in libertà e spinti a farlo in quantità industriale, pur mantenendo un controllo morale "adeguato", mai restrittivo.

Sognare è la cosa più bella che ci sia, e finché siamo bambini siamo più felici perché allora la vita è tutta un sogno. Ma un bimbo sognante non è un bimbo coglione, è solo felice di immaginare che ancora tutto vada bene, come spera che sia.

E se gli togliamo pure la possibilità di sognare storie mitiche e lontane, che gli resta? Il suicidio, forse.

Lo hanno già detto in molti, lo ripeto anche io: i veri problemi, nella vita, sono ben altri.

Chi si fa di queste gigantesche pippe mentali (altro non sono) vuole levare la libertà di sognare ai bambini.

Perché? Secondo me è tutta invidia, di chi da piccolo è stato fregato da subito e non ha potuto vivere così bene.

Mi dispiace per loro, ma sono loro i traviati, non i bambini che leggono Harry Potter o qualsiasi altro romanzo di fantasia.

Mi preoccupa più un adulto che assume la Bibbia, Il codice Da Vinci, il Corano, il catalogo Ikea come verità universale (e ce ne sono purtroppo) piuttosto che un bambino che legge HP e lo piglia per una storia di fantasia (100% dei bimbi non traviati dalle seghe mentali dei genitori).

Se volete togliere a un bambino la possibilità di leggere qualsiasi cosa sana, e su HP e SdA non ci si deve neanche pensare, a mio avviso commettete un crimine contro di lui, altro che mettergli in testa idee strane...

Probabilmente JR16 fa queste uscite per invidia, dato che per la prossima generazione HP è molto più importante di lui :lol:

PS: Copco, direi che per il tuo pargolo -complimenti al suo inglese- non ti devi nemmeno porre la questione... tanto so che non lo hai fatto! :);)

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Questo é il sunto di ciò che scrisse la sociologa tedesca

...e questo l'allora card. Ratzinger

Beh, non so se il Papa ha letto i libri di Harry Potter o se semplicemente concorda con la visione di parte (cristiana, si dice) di una sociologa tedesca. Quando l’attuale Papa diede il consenso alla sociologa di rendere pubblica la sua opinione non era ancora Papa e forse non immaginava che lo sarebbe potuto diventare. Io credo che se oggi il Papa dovesse esprimere un suo giudizio su Harry Potter lo farebbe sicuramente con più cautela e cognizione di causa, anzi mi piacerebbe che lo facesse nella sua nuova veste, giusto per vedere se confermerebbe ancora la visione che espresse rispondendo allo stimolo della sociologa, visione che forse potrebbe essere stata poco approfondita visto che all’epoca le sue parole non avevano il peso delle parole di un Papa. Ma francamente spero che il Papa abbia di meglio da fare che non andare ad impantanarsi nelle sabbie mobili dell’analisi della fantasia letteraria di Harry Potter per vedere se è giusta o ingiusta, cristiana o anticristiana.

Che si tratti di un pantano ne ho le prove: lo stesso giornale (l’Avvenire) che ha pubblicato la stroncatura di Harry Potter, rimbamzata poi a macchia d’olio su tutti i media del villaggio globale, due anni fa lo difese schierandosi contro la contestazione anti Harry Potter che partì negli USA.

Ecco cosa pubblicò due anni fa l’Avvenire:

Lo hanno fatto a pezzi, e in modo tutt'altro che metaforico. Lo hanno bruciato sulla pubblica piazza ogni volta che hanno potuto, estromesso da scuole e biblioteche non appena ne hanno avuto l'opportunità. Lo hanno accusato di istigare al satanismo e alla magia nera. Sono gli unici che il maghetto Harry Potter non sia riuscito a incantare, i soli che abbiano resistito alle lusinghe della prosa di J.K Rowling e alle malizie cinematografiche di Chris Columbus. Sono i protestanti americani o, meglio, i fedeli delle innumerevoli congregazioni evangeliche statunitensi. Una galassia estremamente estesa e complessa, una maggioranza che di recente si è dimostrata sempre meno silenziosa e sempre più combattiva. Tra i nemici dichiarati spicca proprio il piccolo eroe di Hogwarts, al quale più di un predicatore non ha esitato ad attribuire caratteristiche sataniche.

Ma anche tra gli evangelici c'è chi la pensa diversamente. Connie Neal, per esempio, figura di spicco dell'associazione Women for Faith, apprezzata scrittrice e conferenziera che negli ultimi anni ha deciso di mettere in gioco la propria credibilità in una battaglia che, prima ancora di mirare alla difesa di Harry Potter, intende smontare i molti pregiudizi che attorno alla saga si sono depositati. Ha iniziato nel 2001 con un libro intitolato What's a Christian to Do with Harry Potter? («Come deve comportarsi un cristiano con Harry Potter?») e ha rincarato la dose l'anno successivo con Il Vangelo secondo Harry Potter, che viene ora edito in Italia da Gribaudi (traduzione di Diana Zerilli, pagine 176, euro 10,50). Un titolo al limite della provocazione, se si considera che, negli stessi mesi in cui il volume veniva pubblicato negli Stati Uniti, un pastore del Maine, il reverendo Douglas Taylor, distruggeva a colpi di cesoia l'opera omnia della Rowling.

Connie Neal, però, può permettersi di rischiare e non soltanto perché, vista in fotografia, risulta una specie di versione bionda di Laura Bush, la First Lady divenuta una vera e propria icona del protestantesimo Usa. Ferratissima in materia biblica e molto presente sul fronte mediatico, Connie Neal ha infatti al suo attivo libri tutt'altro che concilianti con la modernità (come Walking Tall in Babylon, «Fieri di sé a Babilonia», tanto per spiegare in che razza di mondo viviamo), ma anche originali riletture in chiave spirituale di fiabe come Cenerentola. O Harry Potter, appunto, alla cui discussione sono dedicate anche molte sezioni del sito dell'autrice (www.connieneal.com). Avete deciso che i vostri figli devono stare alla larga da Hogwarts? Benissimo, replica la Neal, però non dimenticate che i bambini hanno bisogno di sognare: fate leggere loro Le Cronache di Narnia di Clive Staples Lewis, oppure portateli al cinema a vedere Il Signore degli Anelli. Al contrario, se avete deciso che Harry Potter è benvenuto in casa vostra, mettete subito la situazione in chiaro con i ragazzi: la magia esiste soltanto nelle favole, mentre nella realtà il credente deve attenersi alle disposizioni contenute nel Deuteronomio, capitolo 18, versetti 9-14. Niente sacrifici e niente divinazioni, niente incantesimi né esperimenti di negromanzia. «Nel mondo reale - spiega con molta efficacia la Neal - la Bibbia ci insegna che ogni magia equivale ai Poteri Oscuri di Hogwarts. Invischiarsi in una qualsiasi delle pratiche proibite dalla Bibbia significherebbe arrendersi a Voldemort», e cioè allo stregone malvagio contro il quale Harry Potter ha ingaggiato, fin dalla nascita, una lotta mortale.

Il Vangelo secondo Harry Potter, ovviamente, si rivolge a questa seconda categoria di genitori, disposta a considerare le storie raccontate dalla Rowling come nuvole in movimento nel cielo d'estate: ognuno può vederci quello che vuole o che sa riconoscere. Anche spunti evangelici, certo, come quelli che il volume elenca con puntiglio A partire dalla famosa cicatrice che il maghetto porta nascosta sotto la zazzera e che, secondo l'autrice, può alludere alle stimmate di Gesù, segni di salvezza incisi nella carne. Liberi di dissentire, anche qui. Ma forse Connie Neal non ha torto quando lascia intendere che Harry Potter, prima di essere un ragazzino dotato di poteri straordinari, è un "cercatore". Di sapienza arcana, d'accordo, ma anche di verità autentica. E, soprattutto, d'amore. Come tutti noi.

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Ripeto e concludo:

1) ***In eta' adolescenziale*** l'imitazione di un modello avviene spessissimo in sovente e quello che piu' conta in modo acritico

2) Henry Potter e company hanno alcune scene (io le ho viste) che soprattutto in una mente non ancora formata possono alimentare fortemente le attivita' fantasmatiche

3) Ai bambini e agli adolescenti si deve insegnare si' ad avere fantasia, ma anche ad avere un buon rapporto con la realta', cosa che queste storie non fanno deviando la personalita' in eta' adolescenziale.

Regards,

Francesco 8)

Una volta per tutte, da quello che so, Harry potter non piace agli adolescenti, ma ai preadolescenti, per intenderci ai bambini delle elementari e delle medie.

Un adolescente oggi viene attirato da modelli completamente diversi e anche decisamente peggiori; sono sdtati citati i vari reality show sulla competitività bassa (conta solo l'immagine) e a questo aggiungerei la spinta mediatica verso il consumo inutile (cellulari, suonerie e mms).

Comunque sono contento che nel prosieguo della discussioni siano emerse posizioni chiare e aperte. Molti degli ultimi post sono solo da quotare.

Continuiamo a leggere! Continuiamo a formarci un senso critico! Continuiamo a fantasticare e ad allenare il cervello: che siano storie di magia, che siano viaggi ottocenteschi, che siano avventure topi con i pantaloni, che siano storie di robot o di mondi futuri.

p.s. per favore però non fate leggere la trilogia della fondazione ad un bambino di meno di 10-12 anni: riuscireste solo a procurargli un gran mal di testa.:)

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Soprattutto, lasciamo abituare i ragazzi a ragionare con la loro testa , senza imporre le proprie convinzioni.

Cosa che oltretutto e' controproducente nell' eta' adolescenziale,momento nel quale i giovani tendono a fare e pensare in modo diametralmente opposto a quello che si tenta di imporre loro.

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